Oscillatore compatto

"Artemis" wrote in news:G2wdd.64781$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Ma il problema è che stai andando ad eseguire un esperienza facendo a

*priori* delle ipotesi del cui peso non ti rendi probabilmente conto. Sono ipotesi che potrebbero significare la non realizzabilità con i mezzi di un hobbysta.

Ci sono ad esempio i moltiplicatori a diodi:

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No, Non è il quarzo che fa da oscillatore, ma il circuito in cui è inserito. Il quarzo d è solo un materiale piezoelettrico: applichi una ddp e si deforma meccanicamente, lo deformi meccanicamente e ottieni una ddp. Però cosi facendo puoi sfruttarne la risonanza meccanica. Il comportamento del quarzo lo simuli elettricamente con un circuito equivalente composto da un ramo RLC serie in parallelo ad una capacità.

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In pratica si osservano a pochissima distanza una risonanza serie ed una parallelo. Il vantaggio è che l'equivalente elettrico del modello meccanico ha dei valori di R, L e C che portano a Q non realizzabili con componenti normali. Guarda anche qui:

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La banda passante dipende dal tipo di segnale (contenuto informativo) e tecnica di modulazione: per un segnale audio puoi andare dai 10kHz occupati dalla modulazione di ampiezza, ai 150kHz in modulazione di frequenza. Per un segnale televisivo i canali terrestri tipicamente sono 8MHz, etc.

Quelli sono problemi del costruttore: esistono delle maschere entro le quali devi stare per garantire un buon funzionamento. C'è chi ci rientra a pelo e chi le garantisce con maggior precisione. Peccato che negli apparati "consumer" queste informazioni non sono quasi mai divulgate (quindi pensa sempre ai limiti inferiori della categoria e non ti sbagli)

Certo. La funzione del filtro è quella di separare il segnale utile dai canali adiacenti: tutto il segnale utile deve passare senza distorsione, allo stesso tempo i canali adiacenti devono essere reiettati totalmente. Questo ovviamente in un modo ideale. Nel mondo reale invece vivono i componenti reali. ;-)

Conversione di frequenza: sfrutti la non linerarità di un dispositivo (può essere un transistor, ma anche un semplice diodo) in cui entra il segnale da convertire e un segnale generato localmente. In uscita trovi i cosiddetti prodotti di conversione, cioè dei segnali a frequenza somma e differenza di quelle dei segnali in ingresso.

praticamente è tutta la radio :-) Guarda questo integrato, è obsoleto e non incorpora le funzioni "scan" cui accennavi e non è nemmeno tanto minuscolo. tuttavia ti rende l'idea di cosa ci può essere dentro:

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93.pdf

Vabbè che adesso con trenta ore ci fai un corso universitario, ma riuscire a spiegare certe cose tramite il NG è dura... :-)

Cambiando una capacità o una induttanza (variabili) .

Sulla carta si. Nella realtà devi vedere se riesci ad arrivare a 200kV o se comincia prima a scaricare qualcosa. Hai visto sulla bobina dell'accendigas l'accorgimento delle sezioni isolanti?

E' il circuito che li contiene, composto anche da dispositivi attivi (BJT, FET, Operazionali, valvole...) che viene detto oscillatore, non i singoli componenti.

AleX

Reply to
AleX
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"AleX" ha scritto nel messaggio news:nvzdd.173510$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

E' strano però...nei normali circuiti, bobine, trasformatori etc. sembra tutto facile, quando invece cerchi di fare una risonanza è tutto complicato. Voglio dire, calcolati L e C da una certa formula, per ottenere un Q di

20000, variando la frequenza fino a raggiungere questa risonanza, è davvero così impossibile? E' così difficile anche con un Q = 200?

Non è che ci sia scritto molto su che diodi o condensatori usare, o di quanto moltiplica ogni stadio, però... non si trovano facilmente diodi che sopportano alte tensioni, idem per i condensatori. Cmq riguardo ai quarzi, i Q alti li puoi ottenere, ma non all'esterno. Nel senso che il quarzo elettricamente rappresenza un RLC con una C in parallelo, e la sua induttanza (rappresentativa) è diverse centinaia di H, e questo potrebbe far avere un Q alto... ma non con tensioni altissime! Si distruggerebbe il quarzo...

Bene :)

Dalle mie parti si dice in dialetto: "Benedica!"

Eh me l'immagino... approposito ma tu di dove 6?

Si... non capisco però perché ci siano, o meglio, so che servono per evitare scariche ma... perché dovrebbero avvenire? Ieri sera ho provato a fare un circuitino oscillatore, semplicissimo e l'ho fatto secondo logica, ed ho misurato frequenze (che conservavano l'ampiezza) di 200-300 o anche fino a 700 Ghz! =)

In pratica è così:

G-----------Diac--- | | | | | R1 C R2 |___|____|_________|

Il generatore è a corrente continua ed ha la stessa tensione di innesco del diac. R1 >> R2, quindi C si carica attraverso R1, e una volta raggiunta la tensione massima, innesca il Diac che fa scaricare C su R2 più rapidamente (anche se non capisco, dovrebbe scaricarsi più lentamente, visto che vede sia R1 che R2... anche se cmq sono in parallelo e la resistenza dovrebbe essere minore)... che dite? Volevo provare ad utilizzare un NPN a base non collegata, al posto del diac, così che si innesca e disinnesca a tensioni molto più basse, ma sembra non funzionare :)

Ciao

Artemis

P.S. = Conosci un buon libro per propagazione e trasmissione? Il docente non ce ne ha indicato uno =(

Reply to
Artemis

"Artemis" wrote in news:YfUdd.69838$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Mica vero. Anche nei "normali" circuiti ci sono questi problemi. Il fatto è che il componente "ideale" non esiste, quello che esiste è il componente reale che si comporta in maniera più o meno vicina all'ideale in un certo range di frequenza. Quindi, ad esempio, l'induttore è il componente a costanti concentrate il cui parametro principale è l'induttanza, ma non devi scordare che ha una capacità parassita distribuita (complessiva, interspira, etc) , la resistenza del conduttore, etc etc. Effetti che descrivi con il modello. Però, costruttivamente, tra un induttore ed un resistore c'è molta differenza? Pensa ai resistori a filo oppure quelli a film. Ed ecco quindi che nel resistore il parametro principale è la resistenza, ma sicuramente avrà una componente induttiva ed una capacitiva.

Pensa che la bobina, per via della capacità distribuita, ha una propria frequenza di risonanza al di sopra della quale la bobina diventa un condensatore.

Analogo discorso per i condensatori. BTW, hai mai visto negli schemi (ad esempio è tipico intorno al 7805, 7812) mettere in parallelo condensatori elettrolitici e condensatori ceramici di basso valore?

In uno dei post precedenti ti suggerivo di fare questa prova: /QUOTE ON Nel solito circuito RLC (2.75uH/1nF/1ohm) )prova ad indicare nel modello il valore della capacità parassita dell'induttanza, ad esempio 10pF (dovresti poter indicare questo parametro sul modello dell'induttanza del tuo simulatore) e prova a vedere cosa succede alla tensione ai capi della resistenza, del condensatore e della bobina. Con e senza la capacità parassita. /QUOTE

La parola giusta è realizzabilità fisica. In effetti IMHO questa è la differenza che c'è tra un ingegnere ed un fisico teorico.

Anche quello è un problema di realizzabilità

L è associata alla massa del quarzo, C alla sua costante elastica e R alla dissipazione.

Esatto.

Perchè da un capo all'altro della bobina hai una discreta differenza di potenziale. Tra l'altro è lo stesso motivo per il quale hai una capacità parassita in parallelo alla bobina (campo elettrico->capacità).

E, di grazia, con cosa le avresti misurati 700GHz?

A meno che non parlavi di simulazione. Ed in questo caso entrano in gioco gli effetti parassiti. Es: le induttanze dei collegamenti,( qualche nH al cm.), le resistenze stesse che si comportano da componenti reattivi, etc.

dal tuo schema non si capisce, ma R1 dovrebbe essere in serie

Forse intendevi cosi: [FIDOCAD ] MC 95 45 0 0 260 MC 130 55 1 0 080 MC 65 45 0 0 080 MC 85 55 1 0 170 MC 50 45 0 0 470 LI 50 45 65 45 LI 75 45 95 45 LI 115 45 130 45 LI 130 45 130 55 LI 130 65 130 70 LI 130 70 50 70 LI 50 70 50 65 LI 85 65 85 70 LI 85 55 85 45 SA 85 45 SA 85 70 TY 65 35 5 3 0 0 0 * R1 TY 135 60 5 3 0 0 0 * R2

Testi classici universitari sono il Franceschetti (lezioni di campi) ed il Kraus (Electromagnetics).

Poi bisognerebbe vedere anche come vengono trattati gli argomenti, perchè potrebbero anche andarti bene testi impiegati negli istituti tecnici

AleX

Reply to
AleX

Non so se nei normali circuiti sembri tutto facile, ma posso garantire che non e` vero.

Ci sono forse tre "livelli" di conoscenza dell'elettronica (con tanti stadi intermedi).

Il primo e` quando si montano dei circuiti, senza capire come funzionano. Le persone a questo stadio ovviamente non sono in grado di progettare nulla, e se devono fare un circuito nuovo, provano componenti finche' sembra andare. Per uno hobbista tranquillo ce n'e` da vendere. Qui non si puo` parlare di circuiti facili o difficili, manca proprio la comprensione del fenomeno.

Poi c'e` il secondo livello, in cui si sanno un po' di cose, ma non si capisce a fondo quello che si sa. E in questa situazione si e` piu` "pericolosi", perche' si rischia di usare una conoscenza teorica al di fuori del suo limite di validita`. Gli altri circuiti sembrano "facili" a un primo sguardo, perche' piu` o meno si capisce che cosa sono i vari simboli, ma non ci si rende conto di quali possano essere le difficolta` e le criticita` di progetto, tranne poi avere brutte sorprese appena si cerca di approfondire il discorso reale.

Infine il terzo livello e` quello in cui si conoscono sia le parti di base, quelle semplificate, sia quali sono tutti i limiti del modello, e come fare ad includerli nel circuito in studio. Si sanno prevedere le criticita` di un sistema e si puo` progettare qualcosa con una buona aspettativa che il circuito funzioni. Da notare che il primo livello e` sicuramente da hobbista. I professionisti bravi dovrebbero essere al terzo livello, dove si trovano pero` anche degli hobbisti bravi.

Ad esempio, nel primo livello non si usano i simulatori circuitali (troppo difficili), nel secondo si`, ricavando risultati che non stanno ne' in cielo ne' in terra, ma senza accorgersi di questo fatto. Invece nel terzo si usano con profitto.

Inutile dire che tu appartieni al secondo livello, alex al terzo :-)

Ad esempio sono sicuro che tu sai che cosa sono epsilon zero e mu zero, e puoi anche trovare facilmente i loro valori numerici, ma sono altrettanto sicuro che non sai che cosa significano in pratica.

Fra gli studenti di ingegneria elettronica, come mi pare tu sia, la maggior parte non e` direttamente interessata all'elettronica: sono atarassici, o meglio amorfi. Alcuni invece sono piu` interessati personalmente, non solo per passare l'esame. Fra questi tuttavia ce ne sono di quelli che "fanno casino" ma non capiscono quello che fanno e non crescono, imparando cose nuove e usando il loro spirito critico. Fai attenzione a non rimanere in questa categoria. [esempio: perche' vuoi una tensione molto elevata? Forse per generare un campo elettrico elevato? ma il campo elettrico elevato si puo` ottenere anche con altri metodi)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

"AleX" ha scritto nel messaggio news:vLded.187085$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

E' naturale... l'ho detto anche precedentemente (se non ricordo male) che a

10 Ghz di frequenza un resistore di 3 cm non serve a nulla perché è una bella induttanza (riferendomi al discorso di l < lambda/4). Quello che allora dovrei considerare è questo; avendo nel circuito una R una L e una C, posso considerare::

- Resistenza: Cavo dell'induttore+morsetti dei vari componenti Resistenza che inserisco per moderare la corrente Morsetti del condensatore

Mantenendomi a frequenze basse come 300 kHz, non devo preoccuparmi della lunghezza del cavo dell'induttore perché non utilizzerò cavi di 10-20 metri, e la tolleranza di 10 metri già ce l'ho con 3 Mhz o più.

-Capacità: Condensatore (ovviamente) Capacità del resistore Capacità dell'induttore

-Induttanza Induttore Condensatore Resistore

Per quanto riguarda l'induttanza, il resistore e il condensatore posso trascurarli, perché trattandosi di 10 mH e 610 uH la L di C e di R, credo che sia di svariati ordini di grandezza più piccoli. Potrei trovare dei problemi tuttavia con le capacità... come posso ovviare al problema? Dunque, dovrei trovare un equilibrio tale da avere un induttanza dell'ordine del mH, una capacità dell'ordine di 100 nF, così che le capacità parassite dell'induttore e del resistore siano di ordini di grandezza inferiore. Da qui, calcolo la frequenza a partire dalla coppia L e C trovata in base al merito che devo ottenere. Penso che un discorso così sia fattibile...

No, anche perché non so cosa sono i 7805 etc...

Mmm probabilmente si.

Mi sa che mi sono espresso male (come al solito). Ho provato a "simulare" un circuitino del genere... ovvio :)

Si, ma la resistenza tra il generatore e il condensatore l'ho messa in parallelo, così il condensatore vede sempre la resistenza ma si carica con la tensione del generatore che è uguale alla tensione di innesco del diac. Ho posto R1 = R2, così che all'inizio si carica con R1 ma quando il diac è innescato, vede R1//R2 ossia la metà della resistenza e si scarica più in fretta.

Questo è il programma del corso:

31 ore di teoria

  • Introduzione alla propagazione per onde

  • Linee di trasmissione e loro modello circuitale
  • Linee nel dominio del tempo
  • Onde dirette e riflesse
  • Linee terminate su un carico resistivo
  • Coefficiente di riflessione
  • Linee nel dominio della frequenza
  • Soluzione viaggiante e soluzione stazionaria
  • Coefficiente di riflessione
e ROS
  • Trasporto di impedenza
  • Carta di Smith
  • Bilancio di potenza nelle linee senza perdite
  • Teorema di reciprocità
  • Adattamento in potenza ed adattamento di uniformità
  • Criterio di Bode-Fano
  • Tecniche a stub ed a quarto d?onda
  • Linee con perdite
  • Bilancio di potenza nelle linee con perdite
  • Generatori sulle linee
  • Linee in risonanza
  • Fattore di qualità
  • Linee dispersive

16 ore di esercitazione Argomenti delle esercitazioni:

  • Analisi di linee di trasmissione nel dominio del tempo e della frequenza
  • Introduzione all?uso del programma SPICE.

Il professore ha detto che sta cercando di portarci dei rappresentanti di alcune aziende così da chiarirci le idee sulla scelta che faremo a marzo (Telecomunicazioni o Elettronica tradizionale).MMha... speriamo bene.

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

"Artemis" wrote in news:OXted.190092$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

Aspetta, quello è un altro discorso. Il rapporto con la lunghezza d'onda ti da il confine tra i componenti a costanti concentrate e quelli a costanti distribuite. In pratica fino a che punto un filo può essere considerato filo e quando devi cominciare a pensare in termini di linea di trasmissione.

Ma il tuo resistore di 3cm ben prima dei 10GHz incomincerà a presentare effetti parassiti.

Il tuo discorso è corretto, ma la conclusione è sbagliata: immaginati R, L e C come una coperta troppo corta, se cerchi di coprirti il capo lasci di fuori i piedi ;-) Analiticamente: omega=1/sqrt(LC) e Q=(1/R)*sqrt(L/C)

Prenditi un testo di tecnologie elettroniche, anche di quelli delle superiori, oppure il "manuale di elettronica e telecomunicazioni" dell'Hoepli e dai un occhiata quale è il range di valori

Ad esempio guarda qui:

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Comunque, per farti vedere che le cose sono ancora più complesse, eccoti un articoletto utile:

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78xx: sono regolatori di tensione integrati a 3 piedini. Il numero al posto delle xx indica la tensione stabilizzata.

Es:

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Se guardi questo schema vedrai in parallelo al condensatore elettrolitico da 10uF un condensatore ceramico da 100nF. Il motivo dovrebbe esserti chiaro ora.

E' a questo che si riferisce Franco dicendo "pericoloso" ;-)

Un ripassino a Thevenin, no? Il condensatore si carica alla tensione che vede ai suoi capi: se il generatore è ideale (tradotto nel mondo reale ri quando il diac è innescato, vede R1//R2 ossia la metà della resistenza

Affinchè il condensatore si carichi con R1 è necessario che R1 sia percorsa dalla corrente che lo deve caricare (per dirla papale papale).

Si, avevo visto il sito della tua facoltà.

AleX

Reply to
AleX

"Franco" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@uni-berlin.de...

?

Certo... ma a 25 °C pur seguendo la legge matematica di quello che accade a questa temperatura non avrai mai i dati perfetti (errore di misura più altre cose). E cmq teoria e realtà, se si prendono tutti gli accorgimenti, non coincidono ma sono davvero ad un passo l'uno dall'altro.

Tutt'al più appena fai una stupidaggine ti licenziano e impari.

Idem... mai prendere una fonte come assodata. A me è capitato di trovare tante di quelle fesserie su libri...

Tutti ora scrivono libri... vai a vedere poi chi li scrive...!

Lo sviluppo mi sa che l'ho finito, non cresco più ;) 1.72 m sono e 1.72 m resto =)

Infatti.

Non so se lavora allo stesso modo, ma prova a prendere un pezzo di plastica, poi prendi del filo elettrico, di quelli doppi, cioè sono due cavi entrambi isolati ma incollati vicini e avvolgi il filo (6 o 7 spire) attorno al pezzo di plastica in modo che ogni spira sia di 2 fili. Collegali in modo che su un filo la corrente scorra in un verso, e sull'altro filo la corrente scorra nel verso opposto. Dai una frequenza di 11 kHz e circa 13-20 kV (non ricordo di preciso)... spegni la luce e vedrai il plasma attorno al cavo. In pratica dallo scorrimento del campo elettrico da un lato e dal campo elettrico dal lato opposto, si creano interazioni tra E1 e B2 ed B1 ed E2 (E = camp. elettrico, B campo magnetico) come se lo scorrimento di una corrente permetta lo scorrimento anche dell'altra, e ad alta frequenza ed alta tensione si ottiene lo scorrimento del fluido elettrico, e quindi del plasma. Prova se puoi e fammi sapere.

Non è troppo alta la potenza?

snipped-for-privacy@tin.it manda manda.

Hai aggiunto in base alla frequenza e alle capacità parassite, un induttore, facendo rientrare nelle capacità parassite anche quelle dell'induttore stesse?

L'accelerazione gravitazionale non è 9.81 ma dipende strettamente dalla distanza tra una massa e il pianeta. Poi se ti trovi nella fossa delle Marianne hai un'accelerazione, se ti trovi sull'everest ne hai un'altra... ricordo però dalla dimostrazione che c'era un fattore che si scartava perché era Oscillatore dal quale puoi estrarre al massimo un centinaio di milliwatt.

Si può ricorrere a qualche amplificatore di potenza...

Purtroppo arrivando ai Mhz la C è troppo bassa, quasi come capacità parassite, e così preferisco scendere ai 300 o ai 30 kHz.

Meno male.

Sul perché volevo trasferirmi a fisica?

Vediamo assieme, per carità...

Hai ragione, mi era sfuggita la permeabilità relativa miR, dato che la permeabilità di un corpo è miR volte quella del vuoto mi0.

Le onde si propagano, anche gli errori si propagano, una notizia si diffonde...ma...quando qualcosa passa attraverso, a me piace dire si propaga al suo interno... in questo caso non è del tutto errato, è brutto dire "permea" il vuoto... anche un campo magnetico ha un inizio e quindi un transitorio, esattamente come un'onda che impiega qualche nanosecondo a giungere al termine di una linea di trasmissione, benché viaggi alla velocità della luce.

snipped-for-privacy@tin.it

...

...

Ti riferisci al fatto che spesso "attacco" per imparare poi?

Non è che hai confuso gli "m" con i numeri di ossidazione??? Se vai nella definizione, rappresenta il numero quantico magnetico, che è la componente del momento angolare di un elettrone rispetto ad un campo magnetico esterno... Ah cmq nella spiegazione passata ho scritto "momento angolare" ed è un errore perché intendevo dire "momento magnetico". Ricordo che: c = 1/Rad(mi0*Epsilon*)

c è la stessa di E = mc^2

Cerco di arrivarci per logica:

C = 4*pi*Epsilon0*10^-2 F

meno di qualche pico farad.

Qualcuno potrebbe dire: eh si non c'è l'altra piastra, allora è 0, oppure è infinita... ci stanno dimostrazioni su questo.

2-3 uH per metro se è di rame, e presenta anche capacità di 4 o 5 pF.

Come no. Non è quell'effetto che vede l'interazione tra la corrente e il campo magnetico di essa stessa spingendo le correnti a scorrere in periferia di un conduttore, aumentandone la resistenza? E' noto come effetto "pellicolare".

E' così strano?

Dell'ordine di? A che distanza?

A frequenza elevata? A che scopo?

Perché non è conservativo e la sua divergenza indica che siamo in un campo solenoidale privo di sorgenti, e le sue linee sono chiuse.

Sempre a puntualizzare eh... :P

Va in modo stabile anche a frequenze dai 60 Hz in su.

? Che intendi per caricato?

Alt. L'effetto non funziona a causa della ionizzazione dell'aria o cose simili, sono stati fatti esperimenti in tubi in cui è stato praticato il vuoto, e la spinta avveniva lo stesso. Addirittura hanno piazzato una lamina di metallo in una scatola (vuota) e sul coperchio della scatola hanno messo due piastre (asimmetriche) una sull'altra, e le hanno collegate agli elettrodi. Le due piastre sulla scatola si sono sollevate (come al solito) e quella nella scatola, misteriosamente si è sollevata, senza avere alcun elettrodo, e si è sollevata con la stessa forza. Studi recenti hanno dimostrato che entrambe le piastre ricevono una spinta, e non che una delle due emanasse qualcosa che spingesse l'altra, come prima si credeva. Ora sai una parte di quello che voglio fare, e capisci a cosa mi servono le alte tensioni (bastano 30 kV e 300-400 mA di corrente per avere questa spinta... poi... dipende dal peso delle piastre). Non sono poi così pazzo a volere alte tensioni per dominare il mondo... voglio eseguire questo esperimento per ricavarne qualcosa. Ora... mi aiutate a trovare la soluzione più economica (senza prendere come al solito televisori rotti, bobine di auto, reattori nucleari e cose varie) per fare un oscillatore tipo quello dell'accendigas (pochi pezzi), e magari avere l'alta tensione con la risonanza, sfruttando come condensatore le due piastre "asimmetriche" che unisco rigidamente (magari con legno) e che devono sollevarsi?

Grazie per i link, domani a mente fresca li guardo, se Dio vuole.

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

"AleX" ha scritto nel messaggio news:zOyed.77858$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

Okkey, qui ora ho capito.

Era troppo bello vero? :)

Mmm... allora o mi raggomitolo, o uso due coperte :P

Qui non ti rispondo perché non ho ancora guardato i link, nel prossimo post riguardo tutto, promesso!

Ah siii... ricordo, hanno l'aspetto di mezzelune nere, ne avevo parlato nel post delle batterie di quel cellulare (uno dei miei primi post). Ne ho uno sull'interfaccia phoenix. Lo 05 sta per 5V.

Induttanza del condensatore elettrolitico che controbilanci con il condensatore da 100nF alla frequenza fissata? XC = XL?

E ja... è una congiura...

Gulp... altra gaff?

Allora la differenza tra R1 in serie ed R1 in parallelo qual è, se la tensione è la stessa? Se scorrerà corrente nel condensatore, ci sarà una caduta di tensione in R1 no?

Se R1 è in parallelo invece non viene proprio considerata?

Di dove sei però non me lo hai ancora detto...

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

"Artemis" wrote in news:4WBed.192125$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

:-)))

Diceva il mio prof di elettrotecnica all'università: "i generatori ideali abitano in paradiso"...;-)

Metaforicamente parlando...si. :-) E' il famoso discorso del "trade off" che l'ingegnere deve tenere presente.

Quelli probabilmente sono la serie bassa corrente (78Lxx), la serie normale (1A) assomiglia ad un transistor di potenza (contenitore TO-220).

E' in parallelo. Se XC=XL avresti un circuito aperto (da qualche parte la risonanza parallelo la chiamano anche antirisonanza). E non è questo quello che vuoi. Quello che ti serve è far prevalere XC anche a quelle frequenze alle quali il condensatore comincia a comportarsi da induttanza. Per questo ci metti un ceramico che, rispetto all'elettrolitico, ha una frequenza propria di risonanza molto più alta.

Un paio di link:

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df

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come disse quello che andava contromano in autostrada: "qui son tutti pazzi..." ;-)

direi di si :-)

E perchè mai? Non confondere causa ed effetto. Se è in parallelo a R1 della corrente che scorre in C non gliene può fregar di meno..(chi impone la d.d.p. è il generatore).

(don't forget, please: serie: percorsi dalla stessa corrente parallelo: sottoposti alla stessa d.d.p.)

Esatto. Perchè il generatore è ideale, quindi mantiene la stessa d.d.p. Nel caso di un generatore reale la caduta di tensione sulla Ri, dipendendo dalla corrente che ci circola mette in relazione le due cose.

Da un punto di vista quantitativo se applichi Thevenin (cosa che evidentemente non hai fatto) staccando C e determinando la Eeq e Req, ti viene fuori:

Eeq=E*(R1/(R1+Ri) Req=(R1*Ri)/(R1+Ri) (o, come si scrive comunemente R1//Ri dove le '//' indicano il parallelo).

Adesso, se consideri che Ri

Reply to
AleX

"Artemis" wrote in news:iMBed.192101$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

In "salita" nel senso che la Vu>Vi. In ogni caso il trasformatore è tale che Vp/Vs=Np/Ns. Tutto sta da che parte metti il generatore, quindi chi sono Vu e Vi.

Il problema

Un altra approssimazione è quella di considerare la terra omogenea. Non per niente la variazione dell'accelerazione di gravità è uno dei metodi di indagine del sottosuolo.

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Dipende anche dallo scopo per cui ti interessa 'g'. Ovvero l'approssimazione che vuoi sul risultato. Se vuoi sapere dopo quanti secondi il vaso della Sora Rosa cadendo dal terrazzo al terzo piano colpisce il Sor Beppino che passa sotto ti va bene anche considerare 10 m/s^2... ;-)

Non dimenticare che la potenza che esce dall'amplificatore di potenza ... proviene dall'alimentatore. Quindi se a te serve una tensione continua è abbastanza inutile passare dall'oscillatore: hai già l'alimentatore.

però propagarsi è associato al concetto di trasporto d'energia, cosa che non è adeguata in questo caso.

uhmmm, suppongo che durante il transitorio non hai un campo magnetico statico, ma un onda elettromagnetica....

BTW pensa al confine tra teoria dei circuiti (componenti concentrati) e teoria dei campi (componenti distribuiti) di cui si parlava qualche post fa (l> Qual e` l'induttanza di un metro di filo, supponento il ritorno della

se lo sai... come mai sei rimasto quando ti ho detto che 1cm di conduttore ha una induttanza di qualche nanoHenry? ;-)

30kV/300mA=100kOhm in parallelo al condensatore.

AleX

Reply to
AleX

Fai attenzione che, almeno in elettronica, hai una preparazione ancora piuttosto scarsa, e quindi puo` essere difficile capire cosa va e cosa non va. Probabilmente ti riferisci ad altri campi, tipo informatica.

Riesco a generarlo da solo, grazie :-)

Al solito la spiegazione che dai va dall'incomprensibile allo sbagliato :-)

No, quello che serve nella particolare applicazione.

Si usano le capacita` parassite dei transistori igpt per fare una commutazione risonante, e poi anche le induttanze parassite del trasformatore.

l'accelerazione di gravita` non e` 9.81, ma 9.81 m/s^2. Le unita` di misura di mettono *sempre*.

Dipende da dove sei sul pianeta (anomalie locali), dalla latitudine e dalla quota. Quanto pesa in meno un 747 in crociera rispetto al suolo a causa della minore attrazione gravitazionale? La superficie equipotenziale del mare ha dei "buchi" non indifferenti

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subito a ovest dell'india).

Che hanno rendimenti non eccelsi, a meno che non siano a commutazione. A questo punto meglio partire subito con un sistema a commutazione ad elevata potenza.

E` proprio sbagliato! Il campo magnetico statico non si propaga, se ne sta fermo e tranquillo.

Le variazioni di campo magnetico (transitorio iniziale) sono in realta` delle onde elettromagnetiche che si propagano a velocita` c nel vuoto. Quando si parla di propagazione si fa riferimento all'equazione delle onde. Un campo magnetico statico non si propaga, e` fermo e tranquillo.

No, le metti insieme a casaccio. Ad esempio l'idea che un elettrone nel suo orbitale senta la forza di lorenz non va bene. Che il magnetismo di un corpo sia dato dalle "orbite" degli elettroni non va bene, non funziona. Si deve anche considerare lo spin degli elettroni.

Visto che non avevi detto che cosa erano quei numeri, credevo fossero quelli di ossidazione.

Che peraltro e` incompleta. La versione completa e`

E^2= m^2 c^4 + p^2 c^2 )p e` la quantita` di moto) altrimenti non funzionerebbe per i fotoni

1.1 pF circa. Questa e` la capacita` di un oggetto di un paio di centimetri di dimensione rispetto al resto dell'universo (supposto abbastanza lontano). Se il resto dell'universo e` piu` vicino di infinito, la capacita` aumenta.

(arrivarci per logica suppongo abbia usato il teorema di gauss)

l'induttanza (dovrebbe chiamarsi induttanza parziale) e` di circa mu0, quindi dalle parti di un microenry al metro per conduttori piccoli (non ha molta importanza il materiale con cui sono fatti).

Gia` e cosa vuol dire? Che a 1 MHz un cavo di rame e` sfruttato solo per meno di un decimo di millimetro sulla superficie. Se poi fai un avvolgimento le cose vanno MOLTO peggio, e tutto cio` aumenta la resistenza.

Si`, perche' talvolta fai l'effetto che ha una persona normale leggendo questa frase: "sei un lonfo che non vaterchi e non gluisci e solo di rado barigatti. Di buono ti archipatti il gnagio, anche se sei spesso frusco...". Suona bene ma non porta informazione e non si capisce nulla (dalle fanfole di maraini :-)).

Suppongo siano migliaia di ampere in una bobina che si invia con un carrello radiocomandato sotto l'automobile.

Ordine di grandezza del gigahertz, campi di parecchie centinaia di volt al metro.

??

Perche' non ci sono le cariche magnetiche: per ionizzare l'aria (=perdita di energia) con un impulso (elettro-)magnetico ci vuole un campo elevatissimo, mentre se si cercasse lo stesso effetto con un campo elettrico (dove ci sono cariche), si ionizzerebbe l'aria attenuando l'effetto.

COn l'alternata hai altri effetti in gioco, non e` piu` il biefeld-brown.

C'e` un carico elettrico che consuma potenza

Altro fenomeno

Gradiente di campo

sono 9 kW: da dove li prendi e come li dissipi visto che vanno in calore?

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"AleX" ha scritto nel messaggio news:f3Oed.79752$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

La pratica rompe la grammatica eh :P

Hanno la somiglianza di un transistor... ho il 7805 sulla phoenix.

Non riesco a seguirti qui. Non ho parlato di serie o parallelo, e cmq mi riferivo si, alla serie. Se colleghi un C e una L in parallelo, hai che ad una certa frequenza di risonanza il tutto diventa un cc, ed hai su L e C un fattore di sovracorrente. Infatti se metti una R, anche da 1 ohm in parallelo (quindi RLC tutti in parallelo) hai sul ramo R un circuito aperto.

Ah okkey! Ho letto il documento, molto scorrevole.

No, io mi riferivo al tuo schema circuitale, in cui dopo il gen. viene R1 e poi un nodo ove ci sono i 2 rami: C e Diac. Mentre il carico (diac e C) assorbono corrente, su R1 c'è una caduta di tensione. Se invece R1 e C sono in parallelo tra loro, allora la tensione è la stessa perché R1 e C appartengono allo stesso nodo.

Lo so questo.

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Artemis

"AleX" ha scritto nel messaggio news:DEOed.194065$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

Quindi se prendo un trasformatorino da 9-220 e collego la 220 ai poli del 9 V ottengo tensioni molto più alte... circa 5300 V, se il tutto è lineare. Tipo

9:220 = 220:x

x = 220^2/9 = 5370

cmq dubito che la cosa sia lineare.

Beh, ora non mischiamo le acque, l'importante che avete capito la risposta dell'approssimazione gravitazionale.

Eh aspetta io parlo di 6000 metri, non di un palazzo che sta in centro. A

6000 metri cadrà molto più lentamente.

A me serve una tensione alternata. Il fenomeno fisica funziona bene anche con tensioni alternate dai 60 Hz in su. Siccome ci vogliono 30 kV sulle lamiere del disco da far alzare da terra, voglio verificare se anziché pompare direttamente 30 kV, si può organizzare una risonanza in modo che dai basse tensioni ed hai sul disco tensioni altissime. Capito ora l'esperimento? Che poi non finisce qui, ho intenzione di provare qualcosa di davvero innovativo, e le cose che mi avete fatto leggere mi saranno anche d'aiuto. Inoltre ogni condensatore ha una sua "self-resonance"... e se provassi ad ottenere la risonanza senza induttore e direttamente con la self-resonance del condensatore, modulando la frequenza?

Il campo magnetico è comunque energia, il momento magnetico di elettroni è energia che lo provoca, e man mano che si "propaga" nel corpo questa schiera di momenti magnetici. Si propaga energia.

Che si... diciamolo insieme...si...propà...gaaaaaaaaa....

lambda/4

Perché ora me lo avevi detto nei post precedenti tu, e mi sono documentato.

Beh capisci che per quello che voglio fare, è da scartare l'uso della continua senza oscillatore. Inoltre non lo faccio per vedere volacchiare un disco di metallo, ma voglio studiarlo a fondo, altrimenti col cavolo che nelle mani mi mettevo 30 kV per una cavolata.

Ciao

Artemis

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Artemis

"Artemis" wrote in news:spUed.81346$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Questo è il detto del "praticone" che, confonendo il modello con la realtà, si meraviglia della differenza tra teoria e pratica. ;-)

Eppure ti avevo detto "100uF elettrolitico IN PARALLELO a 100nF ceramico"...

No. Diventa un circuito aperto. E' il solito discorso di confondere serie e parallelo. (parallelo=stessa tensione, se ancora non si dovesse ricordare). Nel LC parallelo alla risonanza avrai, essendo la stessa tensione, che è la somma delle correnti ad annullarsi (una è 90° in anticipo sulla tensione, l'altra 90 in ritardo, quindi tra loro sono in opposizione). Quindi diviene un circuito aperto. Se provi a disegnare i fasori è immediato a vedersi

No, rimane solo R. Tra l'altro se ci metti un 1ohm allora il Q è bassissimo. (al contrario del RLC serie).

Distingui i due casi: diac on e diac off. Nel primo hai la carica (secondo la solita legge esponenziale) con costante di tempo R1C verso il valore finale VC=E. Nel secondo il condensatore vede dai suoi morsetti l'equivalente secondo thevenin: Eeq=R2/(R1+R2) *E Req=R1//R2 (quindi Req tensione, ma solo della corrente... perché?

Cosa hai scelto di visualizzare? Considera anche che senza il diac il circuito è un semplice RC con costante di tempo Req*C

BTW, non ho ancora trovato il macromodello spice adatto a simulare i diac con SW3.

Comunque quello è il classico oscillatore a rilassamento.

Con switchercad prova a fare lo stesso schema mettendo al posto del diac un lampadina al neon (neonbulb, lo trovi nella libreria 'misc') imposta il generatore a 200V e R1=1,5Mohm. R2 puoi toglierla collegando la lampadina direttamente a massa (oppure ce la lasci per vedere cosa succende cambiando il valore). Puoi mettere R2=100ohm che è come se non ci fosse. Imposta come parametri di simulazione stop time=1s e marca la checkbox "start external DC voltage supply at 0V".

Poi vai a vedere la VC e la IC. Buon divertimento.

AleX

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AleX

Yes e non solo.

Non hai capito che non volevo sostituirmi al tuo posto ma semplicemente ho letto e visto delle foto di un plasma generato all'esterno di quel cavo avvolto su un pezzo di plastica. Veniva a crearsi in quel modo, a causa dell'interazione strana di E e B, poiché le correnti di una spira andavano in un senso e quelle dell'altra spira scorrevano nel verso opposto. Non c'è calcolo di induttanza e roba varia, è stato fatto in laboratorio senza altri calcoli preliminari e funzionava... delle volte è necessario sperimentare in modo semplice anziché cercare di progettare una cuccia per il cane valutando le precauzioni di un grattacielo.

Pazienza.

Guarda, io ho scritto per apprendere e per diletto, se poi devo scontrarmi con te, che puntualizzi sul perché non ho aggiunto l'unità di misura quando al rigo successivo trovi:

"corretto ignorare questo parametro. 9.81 m/sec^2 è per piccole altezze"

mi sembra da bambini. Non credo tu sia così stupido da non leggere "accelerazione" e non penso tu non sappia in cosa si misuri. Vogliamo anche allegare i datasheet dei componenti che scriviamo? Se mi metto a cercare i tuoi post, scommettiamo che ti metto i puntini sulle i e sulle j? Ma questo ti frutta qualcosa? Ti insegna qualcosa o si ritorna alle elementari?

Ho forse detto il contrario? Ho parlato di approssimazione sui normali calcoli che si fanno su esercizi o comunque calcoli convenzionalissimi, di misure di laboratorio... che c'entrano i buchi del mare, la fossa delle marianne, i 747 etc? Da 9.81, giusto per farti capire che in fisica si utilizzano approssimazioni e che il fattore varia da 0 a 6000 m, te ne sei andato in India!

Lo scopo della risonanza è anche questo infatti, alte tensioni e bassa potenza, grazie al fattore di merito.

Ora andiamo per ordine:

Pazienza :)

Viene generato da una carica in movimento e il campo magnetico appena la particella si muove, si crea staticamente dappertutto? Sicuro? Quindi appena metti una carica in movimento, il campo magnetico si attiva dal nulla in ogni parte del vuoto durante la sua traiettoria... uhm...

Quindi il campo magnetico viene attivato dalle onde elettromagnetiche che si "propagano nel vuoto"... e una volta propagate dove finiscono? Cosa fanno? Mentre si propagano cosa attivano? Man mano che si propagano agiscono sugli elettroni, e man mano che vanno avanti il campo magnetico si crea... e dunque si propaga pian piano nel percorso dell'onda! Non passa prima l'onda e dopo un pò, magicamente si crea il campo dappertutto. Molto costruttiva anche questa discussione, partita da un termine.

Questa definizione la annotiamo anche.

Occhio a chi tira il sasso sulla testa...di tutte le definizioni che hai dato, quante secondo te sarebbero esattamente giuste per un premio nobel? Non giudicare quello che scrivo, dicendo è sbagliato, quando poi correggi delle cose senza motivo, dicendo che sono completamente sbagliate e poi dai una definizione simile... o... sono inesatte, e aggiungi 2 parole...che non ho specificato!?!?! Immagina se lo facesse un luminare con te come ti comporteresti.

Quando la materia viene a contatto con un campo magnetico, i suoi elettroni essendo cariche in movimento deviano (il campo influenza solo la "direzione" della particella, non il modulo). Questa forza è conosciuta come forza di Lorentz! E' un fenomeno che accade, ciò che scrivo è esatto (perfavore non togliere la storia che non è completa la definizione, perché il principio funziona così, lascia perdere vettori, angoli, oscillazioni nucleari e cose che ti portano troppo al di là del discorso).

Non ho parlato della risultante dei momenti magnetici degli orbitali, così da mettere in gioco gli spin, ho parlato solo in generale degli orbitali per far capire quale fosse l'ingranaggio... certo che se per chiarirti una cosa devo scriverti tutto lo scibile della fisica in questo senso, diventa dura conversare con te.

Consentimi una correzione (così siamo pari): i numeri di ossidazione non si indicano con "m".

Hai capito cos'è c? Questo è l'importante.

Ah ok, così forse ti rendi conto di più o è più facile capire per te (non so) che c è la velocità della luce... ed è una costante che è uguale sia per la tua espressione che per la mia... che c'entrava ora tirar fuori la quantità di moto? Da dove sono spuntati i fotoni? Mi trovo in un'altra dimensione =)

[CUT] Beh talvolta diventi pesante quando puntualizzi troppo su cose inutili, che abbia scritto "m/sec^2" una volta anziché due, non mi sembra cambi tanto al post, a meno che tu non capisca la parola "accelerazione gravitazionale" 2 cm scritta prima per farti capire che non ho scritto 9.81 parlando di integrati e roba varia (non andare a misurare i 2 cm se erano più o meno di 2... almeno questo...). Non potevi confonderti. Potevi dirmi qualcosa se scrivevo "m/sec" che è una velocità... ma non puntualizzare su quello... è troppo e forse non te ne accorgi.

Beh qui mi sa che ne sappiamo poco sia tu che io, anche perché negli stati uniti la CIA non usa un cannone e una macchina per spegnerne un'altra, ma un telecomando piccolino (tascabile)... avranno qualche reattore nucleare nuovo? :P

Tutto dipende dal percorso che fai nel campo... cmq lascia perdere.

Sono stati fatti tanti esperimenti su questo effetto, addirittura prendendo la bobina di una TV. Ho visto l'esperimento funzionare a frequenze di 50 Hz e volare in modo stabile, senza effetti collaterali. Preferisco andare sulla pratica, perché come diceva il proff. di fisica dell'uni: non andare troppo sulla teoria, perché delle volte è proprio la teoria che vi nasconde nuovi fenomeni fisici. Nel mio caso è il simulatore, nel caso vostro state mettendo in gioco roba come se dovessi progettare un satellite da mandare in orbita... è un pò una deformazione professionale che avete. Einstein non riuscì a risolvere il problema di mate della figlia che faceva la seconda elementare, perché era un genio... ma è proprio per pensare a cose troppo estreme, che non vedeva la semplicità.

Appunto.

Dimenticavo che la scatola era una gabbia di Faraday e c'era un altra gabbia con dentro le piastre.

Ecco la risonanza a cosa serve... ad evitare di prendere tale potenza :) Delle volte un piccolo studente può pensare qualcosa di più grande, giacché a me serve la sovratensione e non voglio carichi resistivi pesanti che dissipino una potenza VI, ma un qualcosa che faccia passare una corrente ed una tensione normale (500 mA e 10-100 V) ma... c'è la sorpresa su L e C.

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

La spiegazione non e` quella. Non c'e` nessuna interazione strana, semplcemente il campo elettrico e` sufficiente a ionizzare l'aria. Le equazioni di maxwell accoppiate con quelle del mezzo funzionano sempre.

In campo professionale si progetta quello che serve. Per fare il plasma di cui ti ho mandato la foto c'e` stato il lavoro di svariate persone (un chimico, un fisico e un paio di ingegneri).

Era per ricordarti di scrivere sempre le unita` di misura. In un compito all'universita` mi ero perso un paio di punti per aver saltato di indicare l'unita` di misura in un risultato finale (secondo ha simbolo s, non sec :-)).

Io lo so, ma per una dimenticanza del genere, la nasa si e` persa una sonda che doveva andare su marte :-). Costa poco prendere le buone abitudini.

Credo che ne possa mettere quantita` industriali

No, spero che sia tu a trarne vantaggio. Credo che alex ti stia insegnando parecchie cose utili. Le mie sono meno direttamente utili e piu` complicate.

Ho capito dopo quanto volevi dire, e non mi sembra totalmente corretto. Nel caso della gravitazione si trascura una variazione piccola di una grandezza gia` presente (R+h circa uguale a R). Nel caso di mettere un condensatore nel circuito si *aggiunge* una quantita` che sovrasta quella malamente controllabili. Hai sempre che il termine piu` piccolo e` trascurabile rispetto all'altro, ma l'idea base e` diversa.

Non sono andato in india: ti ho indicato una cosa che normalmente non si sa ("buco" di quasi un centinaio di metri di profondita` nell'oceano), e che potrebbe farti pensare a qualcosa di utile (concetto di superficie equipotenziale). Il calcolo della riduzione del peso del 747 in crociera era per due ragioni: primo fai un conto numerico, che a un ingegnere fa sempre bene, secondo si trova un risultato che a prima vista sembra strano (uno a sentimento non lo direbbe).

Ahime' la risonanza puo` eventualmente aumentare la tensione, ma non la potenza, quella bisogna sempre fornirla.

Non hai un campo magnetico statico. Il caso con una carica in movimento e` un discreto casino (e se provi a fare tutti i conti, diverge).

Hai un'onda elettromagnetica provocata dall'accelerazione della carica.

Si spostano piu` in la`. Visto che stai studiando le linee, guarda cosa capita quando metti un generatore DC su una linea. Alla fine hai un campo statico (nella linea, E e H possono assumere qualunque valore, non solo correlati), mentre in transitorio, quando stai caricando la linea, E e H sono legati fra di loro dall'impedenza caratteristica della linea.

Inizialmente parlavo del vuoto, non ci sono elettroni.

E chi lo sa? Credo di non aver scritto nulla di sbagliato, ma gli errori sono sempre in agguato. Il problema principale e` che quando si fanno semplificazioni (divulgazione) si rischia di trasmettere info sbagliate.

Non ho capito bene a cosa ti riferisci. Talvolta quelle che a te sembrano piccole aggiunte, comportano invece differenze sostanziali (ovviamente sempre nell'ottica di uno studente di ingegneria, non per le chiacchere da bar).

Cerco di imparare qualcosa e di capire del perche' delle osservazioni. Del resto fa parte del mio lavoro studiare di continuo!

La forza di lorenz non si applica agli elettroni degli orbitali. Ci sono fenomeni piu` complessi, si entra nella meccanica quantistica.

Il fatto che non capisco se stai semplificando e io capisco male o se non conosci quello che stai dicendo.

Hai ragione, non avevo visto che parlavi di m, avevo letto di fretta.

Certo, basta che dica c velocita` della luce, senza citare una formula incompleta.

Perche' hai citato una formula incompleta che spesso da` origine a fraintendimenti, il piu` comune e` questo: un fotone ha energia E=h*f, la massa e` equivalente all'energia con E=m c^2, e quindi il fotone ha una massa che si ricava da h f = m c^2. Sapessi quanti sono quelli che scrivono una cosa del genere :-). Se sapessero la relazione completa, non capiterebbe.

Ovviamente non ti trattavo da hobbista, ma da studente di ingegneria che vuole imparare.

No, io abito negli stati uniti, e le macchine non si fermano con il telecomando (c'e` stata una legge che ha impedito che si facesse una cosa del genere, funzionava su di un altro principio).

Hanno un carrellino radiocomandato che viene mandato sotto la macchina che si vuole fermare e quando e` sotto genera un impulso magnetico che blocca l'elettronica. Questo allo stato sperimentale. Allo stato normale, aspettano che finisca la benzina, che fonda il motore oppure la speronano :-).

Questa e` una leggenda metropolitana :-). Detta diversamente, e` una palla! Einstein aveva avuto una figlia dalla fidanzata, e l'avevano data in adozione subito dopo la nascita. Le altre figlie di einstein erano adottive, figlie della seconda moglie, anche lei divorziata, sposata nel

1919. All'epoca pero` le due figlie adottive avevano 23 e 20 anni.

Ahime' non funziona. Se hai una scarica a corona che consuma 300 mA con

30 kV, devi comunque fornire 9 kW: e` la conservazione dell'energia, contro cui c'e` poco da fare. Se provi a ottenere una tensione elevata con una risonanza, scopri che il carico del circuito risonante (i 100 kohm di cui parlava alex) abbassa il Q e riduce drasticamente la tensione. Ed e` la stessa cosa che ti avevo detto in un altro post, quando cercavi i Q di 20000: considerare anche l'energia portata via dalla ionizzazione dell'aria).

Se il condnsatore genera ioni, hai un carico resistivo (non lineare): questo abbassa il Q. Non si riesce a imbrogliare la conservazione dell'energia :-).

E` vero che un piccolo studente puo` pensare qualcosa di grande, ma la probabilita` non e` molto alta :-). Capita piu` frequentemente verso la fine degli studi, quando si conscono gia` tante strade cieche che non portano da nessuna parte (esempio di studente che ha scoperto qualcosa di notevole: josephson, idea veramente notevole durante il suo dottorato. Ha poi preso il nobel per quello. Esempio di persone che hanno imboccato vicoli ciechi: tutti quelli che ci provano con il moto perpetuo :-).

--

Franco

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Franco

"Artemis" wrote in news:rRUed.81484$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Beh, veramente si parlava di dare 9V al "secondario" per vedere 220V al "primario"

Comunque è vero.Secondo te come sono fatti altrimenti i trasformatori elevatori? (No, dico, mica penserai che in centrale gli alternatori producano direttamente 380kV?)

Ovviamente Vp/Vs=Np/Ns vale con certe condizioni sul circuito magnetico (non per niente se il trasformatore satura ci sono problemi), però il limite principale nell'"invertire" un trasformatore è costruttivo. Bisogna vedere se quando applichi il 220 ai poli del 9 non scorra troppa corrente, e che con i 5300V che escono dall'altra parte non vada in perdita l'isolamento.

Però è una di quelle cose da tenere in mente: se monti un trasfo al contrario (e non ti salta per aria subito per troppa corrente sul primario), ti ritrovi qualche kilovolt per in giro per il tuo circuito. Se va bene fa il fumo. Se va male... ti eri fidato della bassa tensione in uscita.... ;-)

E io parlo dell'applicazione: a quanti decimali ti serve il risultato del calcolo? Se vuoi vedere se i riflessi del Sor Peppino sono svelti abbastanza da schivare il vaso probabilmente puoi approssimare 'g' a

10m/s^2.

(BTW, da 6000m entra in ballo la resistenza dell'aria che te lo fa cadere più lentamente...;-) )

'appero, ma sei duro, eh? :-) Dicesi *statico*. E' qualcosa la cui linea temporale di esistenza si estende all'infinito. Quando studi elettrostatica e magnetostatica escludi a priori i transitori concentrandoti sulla situazione a regime.

aridaje... ma quella è un onda elettromagnetica, NON un campo magnetico. BTW, è una confusione che viene fatta fin troppo spesso, specialmente in campo ambientalistico..

C'è una bella differenza.

Dopo "propagazione" farai "campi", li te ne renderai conto. Intanto dai un occhiata qui:

formatting link

ok

Non esattamente. Si ragiona in termini di E e H, quindi con le equazioni di Maxwell e le relative condizioni al contorno, propagazione d'onda etc. (Es, nel cavo coassiale, hai un modo TEM) Comunque sono cose che vedrai a "campi".

Mi pare che non hai compreso il punto: il Q del circuito risonante è minore del Q dei singoli componenti. Ora, normalmente si fa riferimento al Q della bobina, ma se il condensatore ha una resistenza di perdita bassa (perchè cosi quella resistenza in parallelo) allora anche il Q del condensatore sarà degradato, quindi il circuito risonante non avrà il Q che ti aspetti.

AleX

Reply to
AleX

Pestando alacremente sulla tastiera "Artemis" ebbe l'ardire di profferire:

Più che altro vedrai fondere il tuo trasformatore in men che non si dica...

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Due di Picche

Mi aspettavo un comportamento più duro da parte tua in questo post, perché credevo te la fossi presa troppo che quello che ti ho detto e non avessi capito il perché ho scritto ieri sera quelle cose. Noto con soddisfazione che non è così... meno male :)

Non so se è quello che dici comunque ecco a te:

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Ecco il fluido di cui parlavo.

A quel link trovi l'impiego del plasma che generano. In pratica lo attaccano alle ali di aerei modello e generandolo, risparmiano sul carburante perché riducono gli attriti.

Io al liceo da 8 ho preso 7- per aver scritto ad una parte m/s^2 e all'altro m/s.

Ah d'accordo :)

Certo, e ti dico già che ne traggo in quantità. Se chiedete le cose che ho appreso durante questi post, a qualche ragazzo del mio corso, nessuno di questi sarà in grado di rispondervi (al 90% manca fisica 2, altri ce l'hanno e non sanno nulla lo stesso, altri non hanno Calcolo 3 etc.).

Caspita!

Anche tu mi stai insegnando delle cose... a modo tuo... anche se è più duro recepirle ma lo fai. Non sono un tipo di carattere facile, lo ammetto, ma sicuramente ho il difetto di far valere le proprie convinzioni fino a rendermi conto (con dimostrazioni o arrivandoci con dei ragionamenti) dei miei errori per poi rivalutare quello che penso.

Volevo dire che siccome non devo tarare ogni calcolo al millesimo, ho ben (anzi mal) pensato di portarvi il parallelismo tra l'approssimazione dei miei calcoli e l'approssimazione che si usa nei laboratori, nei compiti e nella vita normale degli esperimenti, riguardo all'accelerazione gravitazionale. Non so, quando si fanno misure con dei dinamometri, non si va a prendere l'equazione della massa, la costante gravitazionale, la massa del pianeta (che è anch'essa approssimata) per calcolare g. Il mio è un semplice esperimento, che poi sarà approfondito più in là.

C'è anche la fossa delle marianne che è 11000 metri sotto il mare eh.

No aspetta, le piastre che fungono da condensatore, a parte che sono isolate da isolante in modo da evitare scariche di almeno 300 kV magari da 5 mm di mica (rigidità dielettrica 80 kV/mm) e l'effetto corona non dovrebbe verificarsi nemmeno, in quanto cercherò di prendere più che delle piastre, quasi delle semisfere, molto sfumate, per la ritenzione delle cariche. Non so se poi si verifica ugualmente...

Beh anche se scorre corrente in un cavo, hai dei transitori, hai il momento in cui i portatori liberi di carica iniziano a muoversi a causa della ddp del generatore, e il campo magnetico si crea man mano che le particelle cariche scorrono nel filo e urtano contro gli ioni del conduttore metallico (modello di Drude). Se attorno al cavo vi è il vuoto, man mano che le cariche cambiano la loro posizione nello spazio (muovendosi) si crea attorno a loro il campo. In effetti se ci pensi bene, se gli elettroni non scorressero più nel cavo e si fermassero, il campo magnetico cesserebbe di esistere. Poi comunque abbiamo delle teorie che ci dicono che il vuoto non esiste, ma tutto è fatto da particelle virtuali. Dopo il transitorio del campo magnetico è naturale che tutto diventa statico, proprio come lo diventa quando carichi un condensatore, dove tendi al limite della tensione massima.

Ti riferisci a cosa, allo spin?

Quando è uscito il film "Enemy of the state" con Will Smith, lo hanno intervistato ed ha detto di aver visitato alcuni dipartimenti della CIA ed ha detto di aver visto delle cose davvero incredibili, una fra queste era la possibilità di fermare a distanza di chilometri un'automobile con un telecomando, anche un elicottero. Dopo anni, in italia hanno presentato (un anno fa) un cannone elettromagnetico che viene utilizzato da alcuni nuclei della guardia costiera per fermare gli scafisti a distanza (lo hanno mostrato in TV al telegiornale).

No aspetta, il fattore di sovratensione non produce scariche a corona, ma serve solo a far avvenire quello strano fenomeno tuttora inspiegato. Molti scienziati lo verificavano con piccoli generatori, e tantissime persone lo hanno riprodotto in modo amatoriale, con la bobina di un televisore o robe varie e non utilizzavano tutta questa potenza, fidati.

Nessuno ione è generato.

Allora anche Tesla aveva imboccato questa strada sbagliata :)

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Ciao

Artemis

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Artemis

"AleX" ha scritto nel messaggio news:CX8fd.84530$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

Glug =|

Per limitare la corrente potrei mettere una resistenza, così risolvo il sovraccarico di corrente nei cavi.

Abbastanza! :P

Ma l'onda alla fine diventa campo??? Ci sarà un momento in cui il campo nasce no e l'onda non c'è più no? E' l'onda che l'ha creato e man mano che l'onda si propaga, in quei punti ove passa, crea il campo... quindi il campo viene creato man mano insieme al propagarsi dell'onda... sigh sono un incompreso.

Vabbè io tendo a trovare il Q del circuito... e se volessi sfruttare l'autorisonanza del condensatore costruito da me, modulando la frequenza? Otterrei un'alta tensione sul condensatore?

Ciao

Artemis

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Artemis

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