molto OT pianoforte

Scusate l'OT ma ho cercato e non ho trovato un NG sull'argomento. So che alcuni di voi suonano il piano (archaeopterix) e mi rivolgo a costoro. Anch'io strimpello. Vorrei provare ad accordare un vecchio piano ovviamente costruito per

432Hz. Fabbricato da Maltarello fine 1800. Visto che mi voglio cimentare ad accordarlo vorrei aprofittare per

alto. Consigliatemi se potete. grazie

aveva portato alla frequenza 432Hz mi disse che non se la sentiva di rischiare di far saltare qualche corda. MAH..! che modo di accordare! Scusate ancora l'OT, spero di non avervi disturbato con questa domanda OT. Gab

--

www.avast.com
Reply to
Gab
Loading thread data ...

Suppongo che abbia l'arpa in legno data l'epoca, anche se non è detto. Per quanto ricordo (ma ho cercato conferma su wiki) il semitono inferiore più vicino è 415 e qualcosa quindi tutti gli interventi sarebbero contenuti in quella zona. Per le corde pazienza, se saltano e non hai grossi problemi economici si rimpiazzano. Ma se l'arpa è in legno ho paura che non si abituerà mai alla nuova accordatura.

Tanto per fissare le idee ho avuto lo stesso problema; ho uno Steinway 1/2 coda del 1905 del periodo d'oro, tenuto benissimo (ovviamente non solo da me) e che mi è arrivato appena appena calante, non credo quanto il tuo caso. Ho voluto portarlo a 440 per divertirmi a suonare con i dischi, oggi PC+mp3. Pur con l'arpa in ghisa l'accordatore (uno dei 2 migliori di RM) ci ha pensato e ripensato, e lo ha fatto in quattro step mettendoci un anno e mezza. C'è poco da fare, è come se si fosse spostato da una sorta di sua posizione di equilibrio e perde l'accordatura con molta maggior frequenza rispetto alla sua condizione che era stabile, dato che reggeva tranquillamente due anni (anche perché purtroppo non ne faccio uso pro e piccolissime scordature le sopporto). Adesso, pur avendo avuto altre due riprese dopo essere stato portato a 440, dopo solit tre o quattro mesi ha ogni volta bisogno dell'accordatore. Ormai insisto, perché potrebbe trovare un suo nuovo equilibrio.

Se lo fai da te chiaramente puoi fare tutti gli esperimenti che vuoi ma se l'arpa è in legno starai secondo me sempre ad accordarlo a cadenza settimanale sempreché non si rompa.

Suppongo tu sappia che non è semplice come sembra, anche avendo i cunei di feltro per isolare le corde. Sicuramente ci saranno macchinette apposite ma come è noto il bravo accordatore non accorda secondo il sistema scelto (che può anche non essere temperato equabile se come me ci si suona quasi solo musica rinascimentale) ma deve alzare gradualmente l'intonazione man mano che si va verso gli estremi della tastiera. L'orecchio non so per quale motivo percepisce l'altezza in modo diverso al netto del temperamento equabile. Quanto modificare rispetto al valore "vero" è arte; e forse a un dispositivo elettronico potrebbe sfuggire questo aspetto imponderabile. Certo, non sei ABM che era maniaco e non devi farci i concerti, ma suonare su uno strumento scordato è orrendo :D

Si potrebbe fare un calcoletto di massima ma suppongo che date le tante corde parliamo di un incremento di sollecitazione molto elevato sull'arpa. Se è in legno io non ci proverei nemmeno, e con i soldi delle riparazioni che a quel punto diventano certe, prenderei una tastiera elettronica da affiancargli. Ormai a 200 euro si prende qualcosa che pur senza il doppio scappamento (che avendo il verticale non hai nemmeno) è quasi un buon piano vero. Io l'ho fatto, ho un piccolo e vecchio Kawai ES100 e se non dovessi trovare esempi di come suonano questi aggeggi ti passo il link al mio canale dove trovi all'opera entrambi gli strumenti.

Comunque il tecnico di pianoforti non è la mia professione quindi non fidarti troppo :)

Reply to
Archaeopteryx

Il 31/08/2022 18:10, Archaeopteryx ha scritto:

Grazie. E' un bel po' di tempo che penso di prendere un pianoforte

sempre qualche cosa che mi trattiene e soprattutto il tocco. Io poi che sono un sentimentalone quando suono, mi piace usare il tocco per dare quel sentimento che merita la musica fregandomene di quanto riporta lo spartito. Con i pianoforti elettronici puoi dire addio a tutto questo. Ho provato anche strumenti da 20000 euro ma non cambia nulla per quanto riguarda la pressione sul tasto. Sono macchine e come tali si

quanto riguarda l'accordatura seguo il tuo consiglio, mi limito ad agire sulle tre corde nelle note che lo richiedono. Sono sufficientemente attrezzato. Grazie Gab

--

www.avast.com
Reply to
Gab

Il 31/08/2022 22:27, Gab ha scritto:

Dimenticavo. Lo strumento ha l'arpa in ottone o bronzo. Maltarello era una ditta all'avanguardia all'epoca e vinse premi all'esposizione di

che mia nonna erano buoni pianisti. Mio nonno era del 1874, mia nonna del 1876. Tu cosa ne dici delle due frequenze 432-440? tanto contestate e discusse lungo i due secoli ormai trascorsi. Complimenti per il tuo steinway 1/2 coda. Ciao

--

www.avast.com
Reply to
Gab

Il 31/08/2022 22:27, Gab ha scritto:

Completamente sbagliato!!

sAndrO

Reply to
sAndrO

Il 01/09/2022 09:43, sandro ha scritto:

Eh, no caro amico! 8Hz si sentono eccome, senza bisogno del rarissimo orecchio assoluto! Per suonare con una base o insieme con un pezzo al CD bisogna essere accordati!! Poi, se vuoi suonare sempre da solo va bene qualsiasi accordatura...

sAndrO

Reply to
sAndrO

Il 31/08/2022 22.45, Gab ha scritto:

per arrivare ad oggi.

Devi suonare assieme a qualcuno? Oppure, con basi? Se no, e se non c'hai l'orecchio assoluto, pensi davveroo di poter discriminare quella differenza?

sandro

Reply to
sandro

Il 31/08/2022 22:27, Gab ha scritto:

teoricamente non e' vero perche' i tasti del pianoforte elettronico non sono dei pulsanti tutto o nulla come quelli dei vecchi organi elettronici ma dei potenziometri che variano la resistenza nel tempo a seconda della velocita' e leggerezza con cui li "pesti".

In pratica non mi esprimo, la pianista di casa e' la moglie, anche lei preferisce il piano meccanico pur avendo una tastiera elettronica, che lei chiama "da piano-bar".

--
Il caso favorisce la mente preparata (L. Pasteur)
Reply to
Giacobino da Tradate

IMHO I migliori produttori di tastiere non fanno pianoforti: prova a considerare una master keyboard seria e poi aggiungere un modulo esterno, o se non hai problemi ad usare un PC per la musica, uno dei tanti plugin fatti bene.

Per es.

formatting link

Per la tastiera puoi partire da qui, filtrando a sx per "hammer action keys", visto che ti serve per uso pianistico.

formatting link

che si comporti esattamente come quello reale senza aggiungere o togliere nulla, ma in questo modo troverai sempre qualcosa che non va.

Per es. se il modulo o il software lo consentono, puoi aggiungere una pedaliera midi con la quale variare alcuni parametri al volo, tipo aprire il coperchio mentre suoni, oppure spostare virtualmente lo strumento nell'ambiente per alterarne le riflessioni e quindi modificare la percezione dando per es. l'impressione che si avvicini o si allontani (spazialmente, non parlo di volume) dall'ascoltatore a seconda di quello che vuoi comunicare.

riverbero con l'aftertouch e ti diverti. Ricordo che secoli fa, dopo aver registrato la demo di un gruppo di metallari (piuttosto bravi, vinsero anche diversi premi), nacque una discussione sul

vetusto Juno2 e mi misi a suonare soli sui loro brani con sapiente uso di bend, modulazioni e aftertouch fino a fargli cambiare idea. Alla fine vollero aggiungere una intro fatta con il sint ad un loro pezzo.

cose incredibili (ovvio che non parlo della robaccia preconfezionata che si sente in giro).

facile in quanto nato sul sint e pure autodidatta, ma il prezzo

Reply to
asdf

musicisti accordati a 440 la differenza si sente, come giustamente hai detto.

Reply to
pcf ansiagorod

Assolutamente vero. In fin dei conti, una tastiera elettronica non puo' valutare altro che la velocita' con cui il tasto e' stato premuto. Al pianista manca completamente il feedback su rilascio e smorzamento che invece ha con un sistema meccanico.

Che senso ha parlare di aftertouch a un pianista? Ciao

Reply to
El Filibustero

Concordo

Che si accordino loro a 432 Hz, dato che per molti istromenti e' assai semplice; addirittura banale per quelli elettronici.

Basi e file audio in genere si possono anch'essi agevolmente transporre da 440 a 432 Hz. Ciao

Reply to
El Filibustero

Per intenderci: non voglio sostenere che non si puo' essere espressivi in assoluto con un'istromento elettronico. Intendo una cosa abbastanza ovvia: se sandro ha trovato una sua modalita' espressiva di suonare su un pianoforte di fine '800, e' impossibile che quella stessa modalita' dia lo stesso risultato su una tastiera elettronica, anche la piu' sofisticata. Ciao

Reply to
El Filibustero

Per intenderci: non voglio sostenere che non si puo' essere espressivi in assoluto con un'istromento elettronico. Intendo una cosa abbastanza ovvia: se Gab ha trovato una sua modalita' espressiva di suonare su un pianoforte di fine '800, e' impossibile che quella stessa modalita' dia lo stesso risultato su una tastiera elettronica, anche la piu' sofisticata. Ciao

Reply to
El Filibustero

Quello manca sicuro, anche se in teoria spendendoci tanto si

classico impone certe regole al di fuori delle quali non

negli strumenti elettronici, e la mia risposta voleva

pescare fra quello che offre lo strumento elettronico,

Ovvio che quando parlo di aftertouch (che se moltissime

non sto suggerendone l'uso per aprire un filtro risonante come spesso si fa sui sint: capisco che su un pianoforte sarebbe pura eresia, ma esistono tanti piccoli parametri che, senza stravolgere il suono, quindi rimanendo fedeli alla tradizione, potrebbero essere manipolati per appunto

solo dei pedali midi e mapparli sui parametri che vuole. Poi bisogna vedere se il pianista accetta di avere sotto per es. 18 pedali invece di 2. Purtroppo mettere d'accordo tecnologie e culture distanziate

difficili da digerire.

Reply to
asdf

Il 01/09/2022 16:58, sandro ha scritto:

Da quello che hai scritto e che io ho compreso sembra che tu dica che la differenza tra le accordature sia trascurabile in ogni caso.

rendo omaggio alla tua cortesia.

umilmente

sAndrO

Reply to
sAndrO

formatting link

sono vari box con altoparlanti di calibro diverso, alimentati da amplificatori. Ogni tasto ha il suo bel trigger, e altrettanto le aste di comando dei pedali. Tutti i fili vanno ad un sintetizzatore.

Suoni su un vero mezza coda da tre quintali, in completo silenzio ma...ci vogliono 15-20k euri per averne uno... :P

sandro

Reply to
sandro

Il 01/09/2022 16:58, sandro ha scritto:

Questo, scusami, senza offesa, non c'entra niente con gli Hz dell'accordatura. Di nuovo tante scuse per la mia affermazione di cui sopra.

umilmente

sAndrO

Reply to
sAndrO

Saper controllare (per quanto possibile) la durata dello smorzamento e' essenziale per il fraseggio.

Esatto: uno strumento diverso. Ciao

Reply to
El Filibustero

ogni tasto: un contatto chiude a fine corsa mentre l'altro un po' prima. Il tempo che intercorre fra la chiusura del primo e del secondo contatto -parliamo di frazioni di frazioni di secondo-

suono per impostare la dinamica.

essere una striscia che corre lungo tutta la tastiera nel caso di quello monofonico oppure un sensorino per ogni tasto in caso di aftertouch polifonico.

in niente.

Reply to
asdf

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.