Misurazioni carico, varie questioni...

Ho alcune domande da porre per chiarire alcuni dubbi:

per misurare il consumo di un carico puramente resistivo basta in'amperometro e con la lettura e la legge di ohm ricavare la potenza (cosfi =1)

per misurare il consumo di un'apparecchiatura come potrebbe essere un alimentatore switching oppure un regolatore di tensione a scr (cosfi = 0,7 o meno) come bisognerebbe

Il contatore Enel che genere di potenza misura ?

Scusate le domande forse ovvie o poste in maniera non corretta .

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Franco
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Franzthepanz
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Il 08/10/2014 8.00, Franzthepanz ha scritto:

Io inserirei anche un voltometro, P = V x I supponendo cosfi=1

Ti serve anche un wattometro, potenza apparente S = V x I, potenza attiva P = V x I x cosfi

quindi cosfi = P / A

Esattamente V x I x cosfi, che integrata nel tempo fornisce l'energia transitata.

Nessun problema, ciao.

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iz4dzd

Il 08/10/2014 08:00, Franzthepanz ha scritto:

ne parlano qui

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Credo che da qualche anno le apparecchiature di una certa potenza debbano avere il PFC per riportare il COSfi vicino a 1 e ridurre le

Un alimentatore di una TV o di un PC ha davvero il PFC?

PS

dovresti avere un sistema di acquisizione digitale,con una certa

caso va bene anche un oscilloscopio digitale moderno a basse prestazioni(io l'ho fatto con un Welec 2010,1 GS/s,250 euro su ebay). Con una sonda di corrente e l'oscilloscopio flottante(alimentato da trasformatore 1:1) ho misurato sui 2 canali I e V.Li ho trasferiti su PC via USB in formato *.CSV. A quel punto avevo due colonne con 16mila valori di I e V.Ho messo un offset ai valori per avere positivi e negativi.Ho moltiplicato I e V cella per cella,ottenendo anche valori negativi quando tensione e corrente avevano segni diversi.Questi rappresentavano i momenti in cui era il carico a restituire potenza alla rete In qualche modo che non ricordo ho fatto la somma dividendo per il numero di campioni e ho ottenuto la potenza. Prove fatte prima con una resistena e condensatori noti avevano dato i risultati teorici

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blisca

senso di parlare di cosfi

istantanee con frequenza elevata, moltiplicare e integrare.

Ciao,

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Daniele Orlandi

Il 08/10/2014 8.00, Franzthepanz ha scritto:

Non so se possa esserti utile ma l'analog device ha diversi IC dedicati alle "misure", nel tuo caso forse questo:

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G.

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Giorgio

Il 08/10/2014 08:00, Franzthepanz ha scritto:

la potenza reale

ci sono integrati appositi che campionano tensione e frequenza e controllati da un microcontrollore ti permettono di avere su un display potenza reale/attiva/reattiva/cosfi/Vrms/Irms con precisioni dallo 0.5% allo 0.1%

altri (con una precisione inferiore) usano direttamente gli ingressi A/D di un microcontrollore

in alternativa, se ti interessa solo la potenza reale, puoi usare un moltiplicatore analogico...

dal classico schema di Bob Pease (devi selezionare una coppia di

tanti come una volta)

qualche schema:

attenzione a dove metti le mani :-)

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Daniele Orlandi wrote in news: snipped-for-privacy@kpnqwest.it:

In generale PF=displacement_factor*distorsion_factor

Ciao, AleX

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AleX

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, not1xor1 il 08/10/2014 ha pensato bene di dire:

Bene

... sono elettricista :D

Sto snazzicando con Arduino e mi piaceva capire a fondo l'argomento per poter realizzare un progettino da affiancare al mio impianto fotovoltaico. Attualmente sfrutto il surplus di produzione per alimentare uno scaldaacqua tramite un piccolo sistema PLC della Siemens

quello che ho in testa.

comprendere taluni aspetti del problema.

--
Franco
Reply to
Franzthepanz

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