Meglio transistor o mosfet?

Salve, mi hanno chiesto di fare un circuito per pilotare una bobina alta tensione ricavata da un motorino a 2 tempi... credo debbano elettrificare in modo non letale una recinzione. Per commutare il primario è meglio usare un transistor o un mosfet? Qualche indicazione anche sulla frequenza consigliata per il pilotaggio? Infine, usando il pwm si ha una variazione di alta tensione o non serve a niente?

Grazie.

--
Prima di rispondermi devi togliere le dita dal naso!!! :-)
Reply to
Telespalla Bob
Loading thread data ...

I transistor sono meglio preposti per le alte tensioni anche se esistono MOSFET considerevoli. I prezzi sono diversi (costa meno il transistor di solito). Puoi usare cose tipo BU508 o BU406 utilizzati come finali di riga TV. Come MOS vale la pena dare uno scorcio a qualche schemino di alimentatore switching 220Vac, tipo quelli utilizzanti i famosi TDA4601 e simili.

Essendo pezzo di un due tempi, regolati sulle frequenze relative ad un medio numero di giri per avere una produzione costante di impulsi. Va detto che la natura dell'applicazione pu=F2 anche prevedere un singolo impulso ogni tot tempo.

Devi semplicemente simulare l'induzione del volano magnete.

Personalmente adotterei la soluzione seguente:

- oscillatore onde quadre che determina il tempo tra due scariche (mezzo secondo, ad esempio).

- monostabile triggerato dall'oscillatore che determina la durata del piede dell'impulso di pilotaggio del finale.

- finale con MOS di potenza (forse anche un BUZ11 va bene) o con transistor Darlington.

- bobina.

Cos=EC regoli anche l'energia emessa. In fin dei conti devi allontanare degli animali con brevi scariche, non rimettere in vita Frankenstein. La distanza tra gli impulsi serve all'animale per non restare attaccato al recinto; deve avere il tempo di cessare il contatto per allontanarsi.

Bzot! Piccio.

Reply to
Piccio

Beh, anche il mosfet è un transistor.

Reply to
Stefano

Piccio ha scritto:

aggiungo: ricordati di usare dei sistemi di clamping e di smorzamento per evitare di spaccare il transistor (bjt o mosfet)a causa delle extra V generate dal circuito induttivo emi

Reply to
emilio

pilotaggio?

Non dovrebbe fare molta differenza BJT o MOSFET, tranne per il fatto che i BJT di potenza hanno correnti di base altine e magari ti serve un segnale piuttosto robusto per pilotarli. A me è capitato di pilotare delle bobine di automobili di discreta potenza, ho usato un MOSFET tipo IRF530 o 540 (che ha anche il diodo di protezione interno) pilotato con un segnale tra i 100 ed i 200Hz. Il risultato è stato molto buono.

Teoricamente si (sulla automobili si fa così per compensare la tensione più bassa della batteria), però non so quanto sia utile in pratica per il tuo scopo...

A.D.

Reply to
A.D.

Telespalla Bob ha scritto:

a=20

perche' non un SCR ?

saluti

Reply to
lowcost

In genere sono usati i Mosfet, ma dipende dai parametri che ti servono RDSon,frequenza, Qcharge ed ovviamente tensione e corrente

Emanuele

A.D. ha scritto:

--
;YOUR ELECTRONICS OPEN SOURCE * http://dev.emcelettronica.com
Reply to
Emanuele

Una volta innescato non lo disecciti pi=F9 se non riducendo la corrente anodo-catodo a valori molto bassi (pochi milliampere). Sono ideali in alternata, ma in continua sono utilizzati solo con particolari configurazioni. In genere se ne accoppiano due in modo che l'eccitazione di uno disinneschi l'altro tramite qualche capacit=E0.

Certo che collegando la bobina al secondario di un trasformatore 12V si dovrebbe gi=E0 ottenere qualcosa. In tal caso l'SCR =E8 utilizzabile. In genere, per=F2, per l'impiego indicato presuppone l'utilizzo di batterie (recinzioni distanti da forniture elettriche).

Piccio.

Reply to
Piccio

esatto: quelli forniti da un piccolo survoltore.

in questo caso non serve.

si chiamava pastore elettrico e ne ho fatti 3 qualche decina di anni fa: =

alimentato a batteria 12V , survoltore 2 transistor con trafo ferrite=20 (olla philips), secondario che carica mkt 1uF400V, poi SCR C106 che=20 scarica su primario bobina (ciao_si..) ; regolazione con trimmer della=20 velocita' di carica (e consumo); la potenza della scarica e' fissa.

1 funziona ancora oggi, 2 sono stati rubati.

saluti

Reply to
lowcost

Potresti fare un autooscillante tipo quelli di ricarica flash che è semplicissimo(1pnp e un trasformatorino), caricarci un condensatore, poi per scaricarlo nel primario potrebbe andar bene tutto, scr, mosfet, bjt o uno spartanissimo ma altrettanto funzionante scaricatore a gas tipo quelli della epcos che trovi negli accendigas.

Ciao OlMirko

"Telespalla Bob" ha scritto nel messaggio news:483efbb9$0$18153$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Reply to
Strelnikov

Ciao Se ti basta un generatore che trasformi il tuo 12V dc(batteria) in una tensione di 250V piccopicco, ho uno schemetto fatto con 2 transistorini, 2 Nmos (IRF) il trasformatore e i diodi presente sugli alim ATX (di recupero) . Con lo stesso schemetto,ma fatto con trasformatore EAT da televisori (con piccola modifica) escono diverse migliaia di volt !! Ricordami eventualmente survo220vATX.fcd . Ciao Giorgio

--
non sono ancora SANto per e-mail
Reply to
giorgiomontaguti

Mi viene in mente che quando frequentavo l'istituto tecnico, mi portai a scuola (da vero mariolo) un survultore composto da astabile con due transistor e trasformatorino con secondario a presa centrale come rami di collettore dei due BJT. Non feci in tempo ad utilizzarlo (era pi=F9 l'intenzione dimostrativa che quella delinquenziale) che i miei compagni si improvvisarono subito da sadici inquisitori verso terzi. Il prof. lo sequestr=F2, attribuirono la paternit=E0 al sottoscritto e non lo rividi per un mese. In quel lasso di tempo, anche il prof., nel suo privato, ne fece uso con amici/che goliardicamente. Praticamente non lo utilizzai mai (per=F2 lo subii). "E' un'ingiustizia, per=F2ooooo....".

Piccio Calimero.

Reply to
Piccio

Se devi usare una batteria da 12 V, prova con un circuito per accensione elettronica a scarica capacitiva (essenzialmente survoltore pi=F9 SCR)

Se hai disponibile la rete la cosa si semplifica. Un recinto elettrificato per animali lo feci cos=EC:

[FIDOCAD] MC 130 50 0 0 210 MC 150 50 0 1 210 MC 140 60 0 1 210 MC 140 60 0 0 210 LI 140 40 140 35 LI 140 35 170 35 LI 140 60 140 70 LI 140 70 170 70 LI 130 50 125 50 LI 150 50 155 50 LI 155 50 155 95 MC 195 40 1 1 380 LI 170 70 195 70 LI 195 70 195 60 LI 195 40 195 35 LI 195 35 170 35 MC 205 35 0 0 170 SA 195 35 SA 195 70 SA 195 35 LI 195 35 205 35 LI 215 35 230 35 MC 230 50 1 0 130 MC 235 50 1 1 130 LI 230 35 230 50 LI 230 60 230 70 LI 230 70 235 70 LI 235 70 235 60 LI 195 70 230 70 SA 230 70 MC 230 75 0 0 040 LI 230 70 230 75 LI 235 50 235 25 LI 235 25 245 25 LI 245 25 250 25 LI 250 25 270 25 LI 270 25 265 30 LI 270 25 265 20 MC 185 55 1 0 080 LI 190 55 185 55 LI 185 65 185 70 LI 185 50 185 55 SA 185 55 SA 185 70 MC 155 25 0 0 073 MC 205 35 0 0 170 MC 170 25 0 0 170 LI 180 25 185 25 LI 185 25 185 50 LI 170 25 165 25 MC 135 30 0 0 075 MC 140 30 0 1 075 MC 145 30 0 0 075 MC 150 30 0 1 075 TY 125 15 5 3 0 0 0 * in 5 Vpp, 6=F710Hz TY 180 20 5 3 0 0 0 * 1n TY 175 60 5 3 0 0 0 * 1k TY 170 75 5 3 0 0 0 * SCR 600=F7800V, 6A TY 195 25 5 3 0 0 0 * 1u, 600=F7800V TY 130 95 5 3 0 0 0 * in 220V LI 125 50 125 65 LI 125 75 125 95 MC 125 65 1 0 080 TY 115 80 5 3 90 0 0 * 22k 5w

A spegnere lo SCR provvede l'inversione di tensione ai capi della bobina. Occhio a NON livellare dopoil ponte.

Ciao

Tullio

Reply to
Tullio Mariani

Schemino ottimo. Piccola osservazione: attenzione a connettere correttamente la massa elettrica ed il neutro alla 220V per evitare vistose dispersioni. Cercafase alla mano.

Ciao. Piccio.

Reply to
Piccio

Purtroppo non basta :-(

Dopo raddrizzamento a massa ci va il negativo, ovvero mezzo ciclo la fase e mezzo ciclo il neutro. Ci vuole un trafo di isolamento 1:1, anche piccolissimo (che non avevo indicato).

Tullio

Reply to
Tullio Mariani

Non esageriamo!

Basta sostituire il ponte con un solo diodo mantenendo la 22K. Al limite, diminuiamo la frequenza delle scariche.

Un trasformatore costa!

:-(

Piccio (l'avido).

Reply to
Piccio

Se ti racconto come li faccio io i trafo 1:1 mi fucili.

Tullio

Reply to
Tullio Mariani

Sono tutt'orecchi! Non si finisce mai di imparare abbastanza. Riconosco il genio quando lo incontro... Poi, magari, ti racconto qualcosa io di equipollente. :-)

Piccio.

Reply to
Piccio

Magazzino pieno di vecchi trafo con secondario a bassa tensione, inutilizati: dal mio arrivo si usa solo toroidali, salvo rari casi.

Spesso mi servono ampli ad alta tensione per comandare piezoelettrici. Alimentazione ricavata mettendo a rete un trafo con secondario a 15V. Al secondario attacco il secondario di un trafo con tensione da 9 V a

24V, a seconda della tensione che voglio ottenere in uscita. Raddrizzo dal primario (ora terziario o quartario) del secondo trafo e ottengo l'alta tensione.

Per gli 1:1 viene bene 220=3D>18 e poi 15=3D>220.

Come soluzione =E8 obbrobriosa e (in teoria) dispendiosa, ma avendo gi=E0 i trafo ed essendo bassi gli assorbimenti va pi=F9 che bene. Oltretutto, trafo ada alta tensione di uscita son pi=F9 difficili da trovare.

Ciao

Tullio

Reply to
Tullio Mariani

Invece =E8 ottima come soluzione. La utilizzo anch'io per ottenere la 110V per apparecchiature non italiote. Inoltre, se interponi tra i secondari un ponte di diodi con un bel transistorone retroazionato sull'uscita del secondo trafo, riesci a regolare anche la tensione a livelli precisi.

Piccio.

Reply to
Piccio

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.