Marcatura CE

Salve a tutti,

mi e' venuto il seguente dubbio: ho assemblato un miniPC per il funzionamento all'interno di un furgone, utilizzando tutti prodotti commerciali: una scheda madre intel, memoria samsung, un circuito alimentatore certificato e marchiato il tutto assemblato all'interno di un case, simile al box di un amlificatore da auto

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ora a tale assemblaggio ho apportato una picolla aggiunta:

- ho aggiunto un led visibile sul retro del case e collegato ad un jumper, tramite filo elettrico, sulla scheda madre per visualizzare lo stato del sistema (acceso/spento)

- Un pulsante a pressione per resettare il sistema collegato anch'esso tramite filo elettrico ad un jumper sulla scheda madre.

Secondo voi ho la necessita' di avere una certificazione su tale sistema a seguito di queste due aggiunte??

Il sistema in questione al momento e' un prototipo, ma in seguito dovrebbe esser installato su diversi mezzi.

Grazie ciao a tutti marco

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GioX®
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"GioX®" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@s8g2000prg.googlegroups.com...

[...]

Il fatto che un prodotto sia costruito con parti conformi ad una determinata normativa, non significa che lo sia nel suo complessivo. Ovviamente stessa cosa vale anche per l'emissione/tolleranza ai distrurbi elettromagnetici. Nel tuo caso, indipendentemente dall'aggiunta del led.

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Roberto P.

- snipped-for-privacy@s8g2000prg.googlegroups.com...> Salve a tutti,

ta

pero' nella guida della direttiva ho trovato quanto segue:

Un "sistema" di computer che consiste in una CPU (unit=E0 centrale di elaborazione), in una tastiera, in una stampante, in un monitor, ecc., ne =E8 un valido esempio. Ciascuna di queste parti =E8 un apparato immesso sul mercato in modo indipendente rispetto all'altra, e rispetta appieno la Direttiva EMC. Sono tutte contrassegnate dalla marcatura CE. Possono essere interconnesse da una persona non tecnicamente competente in materia di EMC. In conformit=E0 con il capitolo 10, vengono fornite con istruzioni chiare di interconnessione, integrazione, uso e manutenzione (quando possibile), come anche dei limiti di connessione ed uso. Seguendo tali istruzioni, ed in particolare quelle relative al cablaggio, nel modo indicato dal costruttore/i delle parti costitutive il sistema, giustifica l'ipotesi che il sistema =E8 "compatibile" dal punto di vista elettromagnetico.

Quindi un assemblato non richiederebbe un rapporto o un certificato tecnico emesso da un organismo competente (e riconosciuto a livello europeo). Mentre un sistema composto da parti "modificate" richiederebbe un procedimento completo come espletato nella guida in allegato

ora non capisco se l'aggiunta del led e del pulsante d'accensione sono modifiche tali da considerare il sistema "modificato"

ciao marco

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GioX®

messaggionews: snipped-for-privacy@s8g2000prg.googlegroups.com...>

pero' nella guida della direttiva ho trovato quanto segue:

[...]

Ripeto, applicando la normativa, se tu acquisti parti singolarmente marchiate/certificate e vai a costruire un prodotto finito di altro genere, direttamente utilizzabile dall'utente finale, e quindi dovresti apporre il tuo marchio CE. Acquistando parti da vari produttori, e assemblandole con certe geometrie/tecniche/connessioni vai a produrre tu stesso un sistema finito, a sè stante e che risulta chiuso (non accessibile direttamente all'interno dall'utente finale) e quindi deve riportare la certificazione per il suo complessivo. Già verificato per esperienza personale (assemblati/carpc/elettronica varia).

Per il fatto poi di seguire le indicazioni di assemblaggio date dai costruttori, esse sono solo per rendere funzionante l'apparecchiatura. Un produttore di hard disk ti dice che il suo disco è conforme, ma non sis sogna nemmeno di certificarti che un pc assemblato con il suo prodotto è conforme all'emissione elettromagnetica. Ci sono troppe altre variabili di cui non si può assumere la responsabilità.

Sarebbe richiesta una nuova certificazione anche per un pc già apporvato e nel quale cambi anche solo un componete, perchè risulta differente dalla versione omologata. Che poi il 90% degli assemblatori non apponga nessuna certificazione, è un'altra cosa.

Roberto P.

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Roberto P.

"Roberto P." >

non solo.....direi che *a seconda dell'utilizzo* potrebe addirittura essere necessaria una certificazione AUTOMOTIVE e non un semplice CE da PC! Bacio Cai

Reply to
Claudia

....CUT....

confermo e sottoscrivo. Una cosa è dichiarare di aver usato componentistica certificata e tutt'altro è dire che il risultato dell'uso di componenti certificati sia anche'esso tale!! Qui da noi per poter apporre il marchio CE sui nostri prodotti abbiamo dovuto mandare degli esemplari alla certificazione, gli stessi sono poi diventati il riferimento per l'assemblaggio di tutti gli altri e non possono essere toccati o modificati perchè sono stati marchiati direttamente dall'ente certificatore.

Reply to
Dante

- snipped-for-privacy@l1g2000hsa.googlegroups.com...

ps.com...>

i
[...]
e

Grazie Roberto, ora e' tutto piu chiaro. i miei dubbi in effetti derivavano soprattutto dai PC assemblati venduti dai vari negozi da cui mi rifornisco, i quali non appongono alcuna certificazione sui loro assemblati. Ma e' legale?? Se le cose stanno cosi, penso proprio di no, eppure sono medio-grandi e riforniscono anche aziende.

ciao marco

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GioX®

ltro

o

no

e approssimativamente quanto viene far certificare un attrezzo del genere (semplice pc da mettere in auto)? e quando dico approssimativamente mi riferiscono proprio all'ordine di grandezza, scusate ma non ho proprio idea!!!

10,100,1000,10000E??
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GioX®

e approssimativamente quanto viene far certificare un attrezzo del genere (semplice pc da mettere in auto)? e quando dico approssimativamente mi riferiscono proprio all'ordine di grandezza, scusate ma non ho proprio idea!!!

10,100,1000,10000E??

dipende dal tipo di certificazione di cui hai bisogno e di conseguenza della classe di appartenenza e dell'ambito di utilizza del tuo apparecchio. Cmq devi considerare cifre con 3 zeri in poi, almeno questo è l'ordine di spesa che abbiamo affrontato noi.

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Dante

c'è da dire che acquistando tutti i componenti che rispettano le normative penso che tutte le pratiche siano più semplici. Non mi occupo di certificazione ed omologazione ma so che la ditta per cui realizzo dei prototipi che poi vengono trasformati in prodotti che vengono immessi sul mercato mi spiegava che se assemblo il prodotto utilizzando almeno le parti fondamentali che già dispongono di omologazione, per loro le pratiche per l'omologazione complessiva sono molto più semplici. Insomma, se si riesce a far risultare l'omologazione come modifica di un prodotto già omologato, tutto dovrebbe essere più semplice. (comunque ripeto che queste mie osservazioni sono per "sentito dire").

Ciao

Marcello

-Catania-

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Marcello

"Marcello"

molto sentito dire...aggiungerei! il discorso di modifica la può fare chi ha prodotto l'apparecchiatura originale o comunque col suo consenso poichè ti appoggeresti su una dichiarazione di altri! e poi il montaggio (se vogliamo proprio essere chiari ) non è la modifica di un altro apparecchio! e per l'altro punto che hai sollevato (uso di sottoassiemi marcati): non è l'assemblaggio che si semplifica ma la certificazione soprattutto di parti coinvolte nella sezione di sicurezza elettrica! un esempio per sfatare sto mito che apparecchiature CE collegate fra loro danno sempre un apparecchio CE....per eredità!

tutti sappiamo cos'è una gabbia di faraday sì? tutti sappiammo come dovrebbe essere fatta e quali effetti ha sulle componenti volatili elettromagnetiche sì? bene...io compero un PC...col suo bel chassis metallico ma...volendolo fare e rivendere alla moda....lo spoglio (semza cambiare le disposizioni dei cavi se no introduciamo altri fattori che sballerebbero il discorso esemplificativo) mettendolo dentro al suo bel chassis ...tutto trasparente.... ecco...siete sicuri e pronti a firmare la dichiarazioen di conformità che

*come minimo* le emissioni elettromagnetiche del nuovo vestito siano le stesse di quelle progettate e testate del prodotto di partenza????? rispondo io...che ho a che fare ogni giorno con test di questo tipo: no non è detto per nulla che le emissioni nel nuovo contenitore siano quelle del prodotto iniziale...... ecco già una cosa che va ad inficiare i test ch edeve sostenere l'apparato (con esito positivo...quindi conformità) e quidni decade ogni marcatura. (esempi ce ne sono molti altri eh...non è solo questao aspetto che si potrebbe modificare!) Bacio Cai
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Claudia

"Marcello" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Ma perdonatemi, la marchiatura CE non è una autocertificazione del costruttore del bene, che comporta una condotta costruttiva, manualistica redatta in certo modo etc. ?

Chi ha scritto che ha fatto certificare lo avrà fatto per esempio al TUV o IMQ, per normative di sicurezza,compatibilità elettromagnetica ma il CE non credo centri un benemerito CAXXO, o sbaglio?

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El_ciula!

"El_ciula!" > Ma perdonatemi, la marchiatura CE non è una autocertificazione del

non solo .... ci sono dei test da effettuare da conservare in sieem al fascicolo tecnico! la dichiarazione di conformità va firmata da chi si prende la responsabilità di tutte le caratteristiche di compatibilità e sicurezza dell'apparato....e io certo non firmerei a cuor leggero.....

sbagli alla grande! la sicurezza elettrica effettivamente , se vuoi (non è affatto obbligatorio ) puoi farela fare aggiungendo un marchio di qualità (e quidni TUV, IMQ ecc ecc) però la compatibilità elettromagnetica prevede test che difficilmente puoi farti in azienda es...emissioni irradiate dove la struttura minima versatile è una camera melattica fuori con internamente uno strato di materiale assorbene per le OEM che costicchia (sia esso piastrelle di ferrite o coni!)è una roba tipo 9mx5mx6m.....con ricevitori da costi ben più alti di uan certificazione singola e antenne e amplificatori e generatori di burs e anche generatori di scarcihe elettrostatiche (queste forse sono più accessibili ed è possibile che il test possa esser fatto in "casa" il Test Report del laboratorio (che non deve per forza essere un ente certificato per il CE niormale) entra a far parte della documentazioen sulla quale chei produce dice che l'apparato che vende è OK!!! senza test...mi dici su che base il produttore dichiara che le norme (CEI EN

55022 e 55024 +61000-3-3 e 61000-3-2 per un pc+ sicurezza elettrica 60950) sono verificate????????????? Bacio Cai
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Claudia

Va beh.... la ditta a cui mi appoggio diversi anni fa ha omologato un suo sistema. Non so come funzioni l'omologazione ma... per i nuovi sistemi fatti loro hanno l'omologazione come modifica del primo sistema. Da quello che ne so io sono certificati iso e per quanto riguarda le normative hanno sempre tutto a posto. Secondo me, le scappatoie per rendere tutte le certificazioni più semplici ci sono sempre.

Ciao

Marcello

-Catania-

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Marcello

"Marcello"

vabbè è una presa di posizione da parte di chi firma....

iso e qualità non hanno a che vedere con la compatibilità...al massimo guardano se hai i vari fascicoli tecnici ma non entrano nel merito di quello che c'è scritto!

certo...però....voglio raccontare un aneddoto... un nostro cliente ha fatto certificar un apparato da noi (i test relativi) e dopo un annetto circa ci chiama un pelino incavolato perchè ad un successivo esame (forse del cliente finale nn so) il test delle emissioni condotte sull'alimentazione non passava..... alla domanda ma hai cambiato qualcosa...candidamente ha risposto..."no in pratica è sempre uguale tranne abbiamo un nuovo tipo di alimentatore"!!! allora mi spiego meglio: ....le emissioni condotte sull'alimentazione, per chi non lo sapesse, sono quasi esclusivamente a carico dell'alimentatore di un apparato, vuoi per via del tipo di cablaggi vuoi per via del filtro che ha più o meno la capacità di pulire la 230 prima di reinterfacciarsi con il mondo esterno....allora il suo cambio, con altri alimentatori marcati CE....era dla suo punto di vista assolutamente ininfluente...ma di fatto ....NO! molti apparecchi che circolano nel mercato, forse proprio per una convinzione pari a quella che esponete in questo messaggio, hanno un CE appiccicato che però non è sostenuto da effettive prove.....e con una situazioen così vi trovate a costruire apparati e marcarli CE usando semilavorati che hanno un CE supposto.....capite bene che ....il tutto è più simile ad un castello di carte che a un effettivo sistema di produzione di qualità!!!! ora guardatevi pure dentro e vestite i vostri panni di compratori finali...vi piace lo scenario di insicurezza che avete davanti? sinceramente a me no.... Non li vedete come un obbligo vuoto! I test finali per la marcatura dovrebbero venir fuori da una collaborazioen con i laboratori in modo da minimizzare spese (arrivando le eventuali modifiche in tempi che non sconvolgono il progetto) ed avere prodotti più validi! Bacio Cai

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Claudia

"Claudia" !

questa frase non significa che la sicurezza elettrica non è obbligatoria...mi raccomando non mi sono espressa felicemente...

ok volevo dire metallica

assorbente

generatori di burst

scusate gli errori! Bacio Cai

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Claudia

la marchiatura CE non viene apposta da un ente terzo ma dal produttore stesso che con la marchiatura afferma che il prodotto rispetta i "requisiti minimi di sicurezza" per essere venduto in ambiente comunitario. La marchiatura CE infatti non da nessuna garanzia che il prodotto sia effettivamente di qualità ma è una sorta di autocertificazione. Ben altra cosa sono le certificazioni volontarie che vengono rilasciate da enti terzi dopo severi test di laboratorio e possono essere riconosciute a livello nazionale o comunitario.

Ma tornando alla marchiatura CE..in teoria dovresti fare una ricerca delle normative applicabili al tuo dispositivo e verificare che quest'ultimo le rispetti (se non hai disponibili le apparecchiature o le competenze necessarie per effettuare questi controlli devi farlo fare a qualche laboratorio).. tutto questo almeno sulla carta in quanto immagino che molte aziende controllino solo le cose piu macroscopiche tipo le emissioni EM ed i disturbi condotti sull'alimentazione..

--
Davide C.
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ahrfukkio

"ahrfukkio" > la marchiatura CE non viene apposta da un ente terzo ma dal produttore

MARCATURA... non marchiatura che richiama il marchio (cosa che non è .... non è un MARCHIO) La marchiatura CE infatti non da nessuna garanzia che il

a fronte di test effettuati e documentazione!

a livello comunitario la marcatura con certificazioen del rpoduttore è del tutto equivalente a quella rilasciata da ente certificatore (almeno per CE generico...altra cosa sono settori sepcifici tipo automotive ecc..)

hai detto nulla! vedi sulla EN55022 la modalità di misurazioen del campo elettrico e dimmi se hai i mezzi per farla in casa..... non serve poi solo la strumentazione adatta (ho già detto prima che le ESD o i BURST o ancora il SURGE possono essere fatti usando generatori di forme apposite e manipoli appositi...però bisogna stare pure attento al setup con cui vengono fatte! mettere una macchina del BURST su un tavolo di legno e accando collegare l'apparato da testare NON è fare la prova di BURST (il setup ufficiale prevede piano metallico e distanze da esso...rifeirmento CEI EN 61000-4-4) stesso dicasi delle scariche elettrostatiche (CEI EN 61000-4-2)...la prova non consiste solo nel dare schiocchi sulla macchina....è contemplata in un setup definito...proprio per cercare di simulare alcune situazioni che si possono venire a creare e comunque per stabilire un metodo di prova univoco e ripetibile in altri laboratori e in altri tempi!

Bacio Cai

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Claudia

ah giusto.. errore di scrittura :D

beh, una certificazione TUV o IMQ è decisamente piu restrittiva ci una marcatura CE, no? Però mentre queste sono nazionali mi pare di ricordare che esistono anche certificazioni a livello europeo..

beh, se io ad esempio realizzo un alimetatorino 230-12 volt a commutazione e voglio metterlo sul mercato, se non da problemi macroscopici e se non fa disturbi così apocalittici da buttare tonnellate di armoniche in rete o da far sentire i disturbi EM pure sullo stereo nella stanza accanto credo che nessuno mai si prenderà la briga di andare a fare un controllo approfondito.. magari sbaglio ma quando si parlava di questo argomento mi è parso di capire questi concetti (detti tra le righe)

--
Davide C.
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ahrfukkio

"ahrfukkio" beh, una certificazione TUV o IMQ è decisamente piu restrittiva ci una

attento che in genere quelle che si considerando TUV o IMQ si riferiscono essenzialemtne alla sicurezza elettrica!

ti posso assicurare che non tutti gli apparati ceh testo (anche se di nuova concezione) passano subito ... a volte servono sistemazioni....e comquneu se fosse semplice controllare la compatibilità con una radiolina o un oscilloscopio io sarei a casa senza lavoro! spessissimo chi progetta si accerta solo ceh la funzione principale sia quella che serve infischiandosi del resto...e poi...nuovo o meno...una volta che si presenta ai test......son cavoli..... è passato del tempo da quando la compatibilità è stata disciplinata ma...la testa dei progettisti (e ne è testimonial questo modo di ragionare...."i test si possono tralasciare") è semrpe la stessa.

chi parlava? non capisco a cosa ti riferisci? Bacio CAi

Reply to
Claudia

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