Luminosità LED vs ma

quando? LED in prova: diametro 10 mm, bianco, VOlt 3, consigliati max 40 ma.

partire da 10 ma fino a 160 ma, con il rischio di bruciare il LED

aumentata gradualmente ma non in modo lineare. Dai 60 ma fino ai 160 la

Quindi, secondo questa prova, sarebbe inutile eccedere in ma sperando di

Faccio rilevare, a chi possa interessare, che ho lasciato il LED a 150 ma per oltre mezz'ora allo scopo di verificarne il comportamento. Niente

Ciao Gab

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Gab
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Con cosa hai misurato la luminosita'?

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Byebye from Verona, Italy 

Bernardo Rossi
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Bernardo Rossi

Con una piccola cella fotovoltaica (50 x50 mm) collegata ad un tester e mantenuta ad una distanza circa costante di 30 cm per tutte le prove.

essere perfetto, ma consideriamola una prova "casalinga". Ammettiamo che

detta variazione sarebbe trascurabile e non utile ai fini di illuminazione. Ciao Gab

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Gab

Il 25/02/2018 07:27, Gab ha scritto:

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Gab

Il 24/02/2018 19:07, Gab ha scritto:

quei 5-600mW di potenza, ma la vita utile passa da decine di migliaia di ore a qualche centinaio

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Il 25/02/2018 07:27, Gab ha scritto:

letta al datasheet del costruttore) l'emissione si sposta in parte su frequenze diverse e pertanto non serve a nulla misurare con multimetri

*ogni* led ha il suo massimo rendimento solo con l'alimentazione consigliata dal costruttore.

IMO ovviamente.....

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Ciao, Renato
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Renato_VBI

Il 25/02/2018 10:12, Renato_VBI ha scritto:

Quello che hai scritto non fa una piega ma, please, non dispongo di un lab stratosferico, sono un radioamatore hobbista quindi consideriamo

Volevo condividere con voi questa mia esperienza. Ciao Gab i4gkj

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Gab

Il 25/02/2018 10:36, Gab ha scritto:

Qui siamo tutti hobbisti ed anche, in gran parte, radioamatori.

:-)

che certe prove non sono distruttive (mentre invece, come ha detto anche

Buona Domenica

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Ciao, Renato
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Renato_VBI

Il 25/02/2018 10:36, Gab ha scritto:

bella variazione continua dal minimo al massimo bisogna alimentarlo con una curva esponenziale, una cubica mi sembra dare un buon risultato).

Io condivido che LED *molto* sovralimentati li ho visti scoppiare sparando pezzi. Occhio agli occhi ;)

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Claudio_F

Mi risulta che le celle fotovoltaiche illuminate abbiano tensione

utilizzabile e quindi la corrente erogabile). Sarebbe meglio utilizzare un foto diodo a un foto transistor.

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martello

Il 25/02/2018 14:06, martello ha scritto:

La cella fotovoltaica che ho utilizzato da un voltaggio (millivolts)

KK54X54R. E' composta da 4 elementi e con una illuminazione forte arriva a dar fuori 1 volt. Con poca luce circa 100 millivolts. Molto sensibile alle variazioni luminose. Non ho mai fatto una prova di potenza ma presumo sia irrisoria. Ciao Gab

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Gab

Gab ha scritto:

e.

s.

a

comunque rimane una misura una tantum,da prendere con le molle,visto che la V di uscita dipende da moltissimi fattori: temp.,R collegata alla sua uscita,ecc..

giusto per fare un po di test hobbystici prova ad usare un fotodiodo,forse ottieni dei risultati un po + veritieri

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emilio

Probabilmente vale per i LED scrausi/semiscrausi ma sicuramente non per quelli ad alta efficienza o a infrarossi. Il pilotaggio pulsato (a correnti

usata.

Un LED ha un MTBF che spazia tipicamente fra le 10000 e le 100000 ore, in mezz'ora puoi determinare ben poco. :-)

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Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

In data febbraio 2018 alle ore 19:27:32, dalai lamah ha scritto:

=E8

nte

Si pu=F2 quindi dire che il LED tutto sommato risenta pi=F9 del riscaldamen= to che della corrente istantanea ? Non si formano hot spots?Non ci sono problemi di di/dt come in altri componenti attivi?

Curiosit=E0,per il signor Gab,che sta facendo lo prove cosa misura se affianca,simmetricamente rispetto alla fotoresistenza,2 o pi=F9 LED? Supponendo che alla distanza di prova 2 LED On equivalga a doppia luminosit=E0 .

--
Questa email =E8 stata esaminata alla ricerca di virus da AVG. 
http://www.avg.com
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blisca

Io ho il dubbio... opposto. Come scritto poco fa.

Prendiamo questo led

formatting link

Gia' alimentandolo a 9V, vedo un consumo di 44 mA... e "fa luce" discretamente. Aumentando la tensione, a 9,8V circa, arrivo a 100mA. A queste condizioni, non ci si tiene l'occhio sopra. Certamente "puo' dare di piu'", ma "cosi'"... non fa calore.

Io mi sto chiedendo se... non valga la pena di sottoalimentarli, contando in una maggiore efficienza luminosa. Quanto "maggiore efficienza", non ho luxmetro.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Ma non sono i VOlTS che devono essere aumentati!, ma solo i milliampere. Aumentando i volts rischi di bruciare il LED istantaneamente. I led che ho in prova sono alimentati ad una tensione costante di 3 volts. Aumento solo i milliampere e l'alimentazione deve rimanere costante a 3 volts come prescritto nel data-sheet.

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Gab

Il 27/02/2018 04:12, blisca ha scritto:

Infatti, la prova l'ho fatta anche affiancando 3 LED uguali. In questo

quindi dalla maggior lettura sulla cella, il risultato non cambia. Ciao

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Gab

Gab ha scritto:

ndo

.

i led dovrebbero essere alimentati a "corrente costante" e non a "tensione costante" il datasheet,secondo me,lo hai interpretato male

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emilio

Il 27/02/2018 23:03, emilio ha scritto:

fabbricato per essere alimentato (ammettiamo) a 3.6 volt tu non puoi alimentarlo alla tensione che ti pare e piace. Devi attenerti a quanto riportato nel suo data sheet e alimentarlo a 3.6 volt, se aumenti la tensione oltre la tolleranza lo bruci. La corrente invece dovrebbe essere costante, ma costante in che senso, nel senso che una volta stabilita la corrente alla quale vuoi far funzionare il LED questa non

Ciao Gab

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Gab

Il 27/02/2018 20:19, Gab ha scritto:

tensione costante variando la corrente (ma la corrente la imposti sullo strumento non sull'alimentatore)

a piccole variazioni di tensione corrispondono grandi variazioni di corrente

se hai un alimentatore controllato in corrente, aumentando la corrente si avranno variazioni della tensione diretta piccole, ma non nulle

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

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