linea bilanciata?

Ciao!

i segnali bilanciati vengono usati principalmente in campo audio serve come sistema per annullare eventuali disturbi capatati su cavi molto lunghi, si basa principalmente sulla distribuzione dello stesso segnale opposti di 180 gradi su due conduttori (piu' ovviamente la massa) su uno stadio finale composto da un amplificatore differenziale il quale all' uscita dara la differenza dei segnali che essendo in opposizione di fase saranno sommati, il distrurbo captato dal cavo avendo la stessa caratteristica sara' annullato dal differenziale cioe' se agli ingressi di un differenziale metti lo stesso segnale con uguale fase in uscita si avra' l'annullamento del segnale.

Meglio dire _invertito_, perché lo sfasamento di 180° vale per una sinusoide, se già stai trasmettendo due sinusoidi e le sfasi entrambe di

180° non ottieni il segnale invertito, a maggior ragione per un segnale generico.

Perché la massa? La massa non serve! Il bello della trasmissione differenziale è che le masse possono essere diverse e indipendenti!

La massa ti serve solo se ingressi o uscite non sono isolati galvanicamente.

Ciao,

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  Daniele Orlandi
  ???

"ogni tanto" anche in qualche altro campo RS485, RS422, USB, Ethernet su doppino, 1394 etc.

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]

...ISDN, E1, STM-1, POTS (+xDSL).... ...SATA, LVD SCSI, SAS....

:)

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 Daniele Orlandi                                                        ???

Sono usati anche in questi campi sempre per il motivo di annulare eventuali disturbi o per altri motivi?

Oltre al notevole vantaggio di migliorare l'immunità ai disturbi di modo comune, permettono di usare dei doppini ritorti come cavo, molto più facile da "gestire" che un coassiale. Inoltre ti permettono di isolare galvanicamente ricevitore e trasmettitore con un semplice trasformatore.

Ciao,

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  Daniele Orlandi
  ???

Ciao Il caso piu' sottomano...e' il doppino della tua linea telefonica. Se non fosse bilanciato, la diafonia degli altri doppini presenti nel cavo non te ne pernetterebbero l'uso.

Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail

"Daniele orlandi" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@truman-burbank-is-a-troll.orlandi.com...

Questo però è vero anche per le linee sbilanciate.

Uhm.... collegato come?

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 Daniele Orlandi                                                        ???

Questa possibilità non e' data dalla proprietà elettriche della linea ma della codifica dei segnali trasmessa.

Infatti senza particolari accorgimenti una RS485 non si puo' accoppiare ad un trasformatore in quanto non e' detto che il valore medio del segnale sia nullo. La linea ethernet 10baseT e' bilanciata e si puo' collegare con un trasformatore in quanto i dati sono trasmessi con il codice Manchester. E' la codifica che rende possibile l'accoppiamento a trasformatore non la proprietà della linea.

Al contrario una linea audio sbilanciata puo' essere collegata ad un ingresso a trasformatore sempre che la componente continua del segnale sia nulla.

Ciao Paolo

Beh, io la vedrei al contrario... se ho un trasformatore di mezzo (visto che di trasformatori ideali non se ne vendono) devo utilizzare una codifica adatta.

Perché "al contrario"?

...e spiegami come lo collegheresti il trasformatore per avere isolamento galvanico.

Ciao,

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 Daniele Orlandi                                                        ???

Non ho capito il riferimento al trasformatore ideale, se e' reale che differenza fa? Rimane il fatto che non tutte le linee bilanciate possono essere isolate con un trasformatore.

Dal tuo messaggio sembrava che solo le linee bilanciate potessero essere isolate con un trasformatore. Io volevo dire che questo collegamento e' possibile anche una linea sbilanciata. Piu' in generale la possibilità di usare un isolamento a trasformatore non dipende dal fatto che la linea sia bilanciata o meno.

- figura 2.3

Ciao Paolo

Un trasformatore ideale trasporta anche segnali con componenti continue.

In questo schema lo schermo del coassiale viene collegato alla massa, quindi hai comunque bisogno di una massa locale che è in comune con quella remota e non può essere ad alta impedenza, altrimenti i disturbi ricevuti dallo schermo diventano disturbi differenziali.

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 Daniele Orlandi                                                        ???

Sei sicuro? Che io sappia un trasformatore ideale non ha perdite, ma può solo trasformare segnali alternati. Come farebbe a traformare un segnale continuo?

Ciao

Sì, è una delle cose che faticavo a digerire nel corso di elettronica :)

In quanto ideale la permeabilità magnetica è infinita (quindi corrente di magnetizzazione nulla), non ci sono perdite nel ferro né negli avvolgimenti né saturazione del circuito magnetico.

Se impongo una tensione al primario questa provocherà un d?/dt costante che produrrà una f.e.m. costante sul secondario. Ovviamente ? tenderà all'infinito... ma questo è, appunto, un trasformatore ideale :^)

Ciao,

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  Daniele Orlandi
  ???

Hai ragione, non pensavo al fatto che in un trasformatore ideale, oltre a non aver corrente di magnetizzazione perchè il nucleo è di permeabilità infinita (essendo ideale e quindi non fatto di ferro :) ) non satura e il flusso può aumentare indefinitamente :)

Ciao

Ciao Parlare di trasformatori ideali che funzionano anche in continua e' come parlare del moto perpetuo !!!! Ci sono gia' abbastanza idee confuse !!!

Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail

Eppure mi sembra che di generatori di corrente ideali, generatori di tensione ideali, resistori ideali, condensatori ideali e induttori ideali sia piena l'elettronica, perché discriminare un povero trasformatore?

Perché ti sembra strano? Hai presente quanto è strano un generatore di corrente ideale che produce una tensione e una potenza infinita a circuito aperto?

Ciao,

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 Daniele Orlandi                                                        ???

Semplicemente perché è un oggetto molto più lontano dal trasformatore reale rispetto a quanto lo sono i generatori di corrente e tensione reali e ideali.