led in parallelo..

Lì dicono che vanno alimentati a 20mA, tensione tra 2,8 e 3,6 V

Se li teniamo a 3 V, la rsistenza sarà:

5 - 3 = 2 diviso 0,02 = 100 ohm

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Bernardo Rossi
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Il 29/09/2022 20:46, Bernardo Rossi ha scritto:

Ho detto tensione minima , 5v era un esempio spannometrico provo a dare la mia risposta.. per poter tenere una minima regolazione di corrente, dovremmo aumentare la tensione almeno di 0,2v (ma questro è un valore ipotetico) ...

Tensione minima = tensione massima led + tensione ipotetica = 3,8 resistenza = tensione ipotetica / 0,02 = 10 ohm

Ma è giusto oppure 0,2 è troppo basso? Come lo troviamo questo valore?

Ovviamente è solo una curiosità ..

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Franco Af

Il 29/09/2022 20:59, Franco Af ha scritto:

poi magari è meglio non usare la tensione massima ma tenersi sui 3v

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Franco Af

Il 29/09/2022 15:36, Franco Af ha scritto:

Maggiore è la differenza tra la tensione di alimentazione e la tensione di funzionamento (che è un po' più alta della tensione di soglia, alla quale comincia appena ad accendersi), maggiore è l'insensibiltà alle variazioni della tensione di alimentazione e della tensione del LED, anche in funzione della temperatura.

Esempio:

Se alimentiamo con 2V un LED rosso classico, con una tensione di funzionamento di circa 1,7V, per 10mA occorrerà una resistenza di

0,3/10m = 0,03k = 30 ohm; se, per un aumento di temperatura, la tensione sul LED si abbassasse a a 1,6V, la corrente diventerebbe: 0,4/30 = 13mA, con un aumento del 30%.

Se alimentiamo lo stesso LED a 5V, con 1,7V abbiamo 3,3/10m = 0,33k =

330 ohm e con 1,6V abbiamo 3,4/330 ohm = 10,3mA, con un incremento solo del 3%.
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LAB

Il 30/09/2022 09:42, LAB ha scritto:

Giusto bisogna tener conto anche della temperatura...

Per calcolare la tensione minima di alimentazione dovremmo tener conto della variazione di tensione del led ad una corrente di lavoro (che purtroppo varia con la temperatura) Utilizzando il led con datasheet che ho messo in altro messaggio abbiamo: forwage voltage parte da un minimo di 2,8v fino a 3,6v con corrente da 0,02A Come sappiamo i led tendono a stabilizzare la corrente, di conseguenza non possiamo salire oltre i 3,2 (supponiamo la metà, purtroppo non è possibile avere una tensione uguale per tutti i led senza misurarla prima)

(3,6 - 3,2) / 0,02 = 20 ohm

Per lavorare in un range accettabile bisognerebbe tenere la tensione di alimentazione "minima" a 3,6v e la resistenza a 20ohm. Sei d'accordo LAB ?

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Franco Af

Il 30/09/2022 12:38, alfio ha scritto:

forse, sono andato a memoria, dovrei ricontrollare

si ma non sono tutti uguali, tu come faresti a calcolare la tenisone minima e resistenza.

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Franco Af

Il 30/09/2022 13:21, Franco Af ha scritto:

tensione minima di alimentazione in parallelo ?

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Franco Af

Il 30/09/2022 10:53, Franco Af ha scritto:

Le possibili variazioni della tensione di alimentazione e della tensione di conduzione devono essere piccole rispetto alla differenza di tensione, tanto più quanto più usi il LED al limite delle caratteristiche: per questo i LED per illuminazione vengono alimentati a corrente costante. Un LED di segnalazione, se dimensioni la resistenza per 10mA e, per variazioni della tensione di alimentazione o della tensione di conduzione, la corrente scende a 8mA o sale a 13mA, continua a funzionare senza problemi. Un LED da 50W, se lo fai funzionare all'accensione a 1,25A (40W) per sicurezza e a caldo la corrente sale fino a 1,8A (60W) si surriscalda presto e si danneggia.

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LAB

Imho è troppo basso; avrai sicuramente delle tolleranze che ti spingerbbero tropo vicino alla Vf, che in un led è di diversi volt e non centinaia di millivolt, perciò con soli

200mV in più non saresti tranquillo. Potresti semplicemente sommare una costante per tutti i led e/o una variabile per ogni componente della serie. Poniamo una serie (o più serie in paralleo fra loro, non cambia nulla) ognuna con N led e una resistenza; potresti calcolare una cosa come V=(N+1)*Vf, quindi per es. con 5 led da 3V dovresti fornire 18V, che ti darebbero un discreto margine.

Potresti anche mettere per ogni serie uno di quei regolatori switching fatti apposta, collegato in corrente costante, e se il data sheet non lo prevede molti si possono modificare comunque per farlo mettendo la resistenza sul ramo negativo dei led e leggendone la tensione con un partitore che poi mandi al feedback del chip.

Per es.

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ecc.

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asdf

Il 30/09/2022 14:56, asdf ha scritto:

Ma in serie non è divertente, troppo facile :) Proverò il circuito, perchè vedo che non è facile capire se possa funzionare (lo sarà anche poco praticamente) Mi piacerebbe capire qual è il limite minimo per gestirli al meglio. Ripeto, è solo curiosità, per me l'elettronica lo è sempre.

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Franco Af

Franco Af ha scritto:

al V min è quella tipica del led!!! il problema è che se la alzi di

100mV, e ti calcoli la R da mettere in serie,devi essere certo che quei 100mV rimangano tali, altrimenti un piccolo aumento di V farebbe una grande variazione di I col pericolo di defungere il led prematuramente. spiegato perchè è meglio alimentarli in corrente
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emilio

Il 30/09/2022 16:14, emilio ha scritto:

deve essere appunto un valore inferiore per lasciare quei 400mv (nell'esempio che ho calcolato con i led bianchi) più facili da tenere.

con VF che varia da 2.8v a 3.6v, se calcoli una resistenza per 3.2v rimani con un buon margine di sicurezza (con tensione di alimentazione da 3.6v a 4v come valore assoluto)

Non sei d'accordo?

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Franco Af

Franco Af ha scritto:

se ti va bene la conseguente variazione di I ,non ci sono problemi. la I varia da pochi mA a 10 o 20mA...dipende dal led usato

ps-ma fsi prima a fare una prova: 1 led,1 R e un alimentatore variabile

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emilio

"Franco Af" ha scritto nel messaggio news:th6jeu$h38$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org...

beh, se vuoi mettere i led in parallelo, li devi selezionare affinche' siano simili, non puoi certo pretendere che un led con Vf da 2.8V e uno da 3.6V diano lo stesso risultato alimentati con la stessa tensione e resistenza in serie dello stesso valore.

se non vuoi selezionare i led ma vuoi comunque fare in modo che le correnti che circolano in ogni led siano all'interno di una certa tolleranza, fissi una percentuale massima di differenza tra le correnti che circolano nei 2 led, che chiameremo P (da 1 a 100), e poi usi questa formula per sapere la tensione di alimentazione del parallelo, in cui inserisci la Vf minima e Vf massima dei led presi da datasheet

Valim = ( Vfmax*(100+P) - Vfmin*100 ) / P

applicando i numeri visti prima Vfmin = 2.8V Vfmax = 3.6V scegliendo P = 10% Valim = ( 3.6*110 - 2.8*100 ) / 10 = 11.6V

cosa vuol dire quel 11.6V ? che con quel valore di alimentazione, anche nel caso piu' sfigato in cui hai messo in parallelo led molto diversi, praticamente agli estremi, la corrente sara' al massimo diversa per un 10%.

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alfio

grazie a tutti :)

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Franco Af

Il 01/10/2022 18:03, El_Ciula ha scritto:

perchè tu non hai capito la difficoltà, tutti son capaci ad accendere 2 led :) Neppure abbiamo risolto, figurati... Scommetto che neanche tu saresti in grado di farlo bene, sei il solito facilone,arrivi dopo e fai la battuta inutile, piuttosto dovresti dare soluzioni intelligenti :)

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Franco Af

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