ishka:
Non sarebbe la prima volta che un sito europeo ruba gli schemi ad uno americano. O viceversa, o anche sullo stesso continenete o nazione...
Si chiama reattanza capacitiva. Puoi vedere un condensatore come un diaframma di gomma che interrompe un tubo. All'inizio fa passare l'acqua deformandosi poi, quando è arrivato alla deformazione massima, la blocca (oppure scoppia, pari pari come i condensatori). Se però inverti il flusso dell'acqua, questa tornerà a scorrere, finché non si arriva alla deformazione massima consentita dal diaframma (chiaramente dalla parte opposta alla precedente.
L'analogia è perfetta (anche per altri particolari, tipo spessore diaframma=massima tensione di lavoro), se ci pensi un po' ti sarà tutto chiarissimo.
No, non tener presente: è solo una mia supposizione. Sappi solo che si "automedicano", e che sono ancora in uso.
Pari pari nello stesso modo.
Esempio, con Vout= 0, ovvero in cortocircuito ed un condensatore da 470 nF attaccato alla 220 (italiana, a 50 Hz): I = Vpicco * 2 * freq * capacità = (220*1,4) * 2 * 50 * 0,00000047 =
311 * 100 * 0,00000047 = 0,0146, ovvero poco meno di 15 mASe invece hai 10 LED blu con caduta 3,7 V, sostituirai ai 311V (la tensione di picco della 220), 311-37=274V.