Iniziare con Arduino

Ciao a tutti. Vorrei iniziare. Che ne pensate? Il kit originale costa parecchio di più, ma ha il manuale cartaceo che non tutti hanno... Grazie!

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LAB
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Il 25/03/2014 11:11, LAB ha scritto:

Personalmente ho iniziato col classico : Lucio Scamanna - "Arduino il microprocessore per tutti" della Sandit (12 E.)

In seguito per conoscere meglio le numerose librerie disponibili ho acquistato: Francesco Doni - "Top 100 Arduino projects" (15 E.)

In rete se conosci l'inglese ti suggerisco l'home page:

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Qui c'e' un forum italiano, utilissimo per chi impara:

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Servirebbe almeno un po' di linguaggio C o meglio C++ e su questo consiglio qualche handbook (tipo manuale), in quanto codice ne trovi quanto vuoi in rete, per il C c'e:

"Il Linguaggio C" - Friedman Wagner-Dobler

Buon inizio, Giorgio

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Giorgio

Grazie, Giorgio Come hardware che cosa mi consigli? Parallelamente alla teoria vorrei anche fare un po'di pratica copiando qualcosa di già scritto, anche solo per far lampeggiare un led, e modificandolo per capire come funziona.

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http://www.piaohong.tk/newsgroup
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LAB

Il 25/03/2014 15:19, LAB ha scritto:

Uno dei 3 link che hai postato vanno bene, il prezzo vedo che e' proporzionale al contenuto. In entrambi i libri ci sono esempi pratici per iniziare o migliorare le proprie conoscenze e l'uso del micro. In particolare su che campo vorresti arrivare ad utilizzarlo? G

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Giorgio

ma poi, in pratica, si rivela abbastanza complessa: un provacavi audio che, appena inserito un cavo con connettori XLR o jack o misti, accenda un led

contatto, anche brevissimo, o cortocircuito.

cavo. Ne ho progettato e montato uno su breadboard con CMOS XOR e simili serie

4000, ma ci sono due condizioni che non riesce a distinguere. Ne ho
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LAB

Il 25/03/2014 18:09, LAB ha scritto:

C'e` comunque una certa differenza:

Un micro nudo e crudo programmato in assembly (ST, AVR o PIC che sia) permette il controllo totale delle temporizzazioni a livello di singola istruzione (per esempio si puo` scrivere una routine di ricetrasmissione seriale, o un generatore di frequenze completamente software), mentre con Arduino hai uno strato software intermedio con interrupt delle periferiche gestiti dalle librerie, che possono falsare eventuali temporizzazioni software "manuali".

Per contro Arduino semplifica enormemente il lavoro: non serve alcuna

si possono effettuare calcoli floating point, e le cose dette prima si possono realizzare direttamente in hardware tramite chiamate alle apposite funzioni.

Una certa difficolta` o relativa lentezza ci puo` essere volendo lavorare in modo parallelo (le funzioni della sua libreria nascono bit/pin oriented e non byte/port oriented).

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Claudio_F

Sì, avevo intuito la differenza.

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----Android NewsGroup Reader----

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LAB

Il 25/03/2014 20.37, El_Ciula ha scritto:

Non sono d'accordo, naturalmente con la dovuta esperienza e conoscenza del micro riesci a fare di tutto. Ormai con i c o c++ dedicati puoi fare qualunque cosa, timer, seriali, I2C, AD, USB, interrupts e se proprio manca qualcosa puoi mettere del codice in assembler. Per non parlare della scelta delle periferiche e delle librerie pronte all'uso di Arduino. Mi sembra che un'esigenza sia anche quella di misurare uno sfasamento. Daio un'occhiata all'AD8302 se fa al caso tuo, G

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Giorgio

Grazie, Giorgio, ma non devo fare misure di fase. Devo solo rilevare se

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LAB

E mettere una pila con resistenza e due led, uno al dritto e uno al rovescio sembra troppo ignobile come soluzione ?

Art

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Art

Il 25/03/2014 21:49, Claudio_F ha scritto:

D'accordo ma non si pensi che non esistano istruzioni per abilitare o disabilitare interrupt, timer e quant'altro. Puoi settare a mano tutti i registri se vuoi basta saper bene quello che si fa. A dirla breve per me arduino e' un ottimo compromesso tra semplicita' d'uso ed intervento a basso livello. G.

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Giorgio

Il 26/03/2014 10.33, Giorgio ha scritto:

ho visto di quelle porcate fatte con Merduino e pseudo-industrializzate....da brivido...

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata 
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 26/03/2014 20:23, PeSte ha scritto:

Potresti dettagliare un po'? Sono curioso di conoscere i limiti di Arduino e non credo ci sia niente di meglio di esempi pratici in cui non funziona secondo i requisiti di progetto.

Come background sto quasi a zero (giusto per tarare il livello di eventuale risposta).

ciao!

Apx.

--
Un corpo immerso in un liquido si bagna. 
Un corpo immerso nel cemento sapeva troppo. 
Un corpo immerso in un altro corpo si diverte.
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Archaeopteryx

PPTEA: molto interessante...

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----Android NewsGroup Reader----

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LAB

Ho preso in considerazione anche idee molto semplici. Cercando un po' in rete si trovano anche schemi con LED disposti in maniera un po' bizzarra ma ingegnosa, percorsi a zig-zag per provare anche la massa... Nella versione

trigger di Schmitt CD40106 la cui uscita quando sta a 1 attraversa un diodo e va sul 2 dell'XLR, mentre quando sta a 0 attraversa un altro diodo e va sul 3; sulla massa dell'XLR (pin 1) arriva l'uscita di un altro inverter, che porta quindi lo stato opposto.

(giallo). Con un buzzer o una cuffia si dovrebbe riuscire a rilevare anche brevi interruzioni (falsi contatti o cortocircuiti). Meglio sarebbe mettere un LED che in caso di difetti del cavo si accenda e rimanga acceso per circa 1 secondo, ma qui stiamo andando verso la versione evoluta del progetto.

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LAB

Il 27/03/14 09:05, Archaeopteryx ha scritto:

Per funzionare funziona e fa quello che dice. Ma da qui ad avere un prodotto industrializzato ce ne passa di acqua sotto i ponti. Quando hai finito tra condizionamento ingressi, alimentazione, morsettiere etc. ti conviene comperare un S7-1200 con il vantaggio che trovi i ricambi in ogni parte del mondo e bene o male qualsiasi cane puo' metterci le mani.

Ciao Giuseppe

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Giuseppe³

Francamente non ti capisco, spero almento che tu l'abbia usato. Con il sistema di sviluppo e le schede pronte all'uso che ti forniscono fai il prototipo. Dopo di che passi all'industrializzazione usando il micro programmato, che stacchi dal zoccolo della scheda arduino, e lo inserisci in stand-alone nel tuo PCB personalizzato, con pochi componenti per farlo lavorare: il quarzo, qualche capacita', 5 o 3.3V a seconda del tipo di arduino, e, se vuoi un IC di reset, ed e' fatta. Ovviamente c'e' un modo piu veloce per programmare un certo numero di micro. Il micro un ATMega328 e' un micro come tutti gli altri di fascia bassa. A che ricambi di riferisci, ormai Arduino e i suoi micro o periferiche li vendono ovunque, vedi la RS per es. Il punto fi forza e' il "corredo" di librerie disponibili e di periferiche pronte all'uso, dai un'occhiata al testo "Top 100 Arduino Project" e "Arduino Uno Programmazione avanzata". Tra le varie mediante interfaccia permette di comunicare con gli apple e con sistemi windows e android, puo'scrivere e leggere schede SD e tessere magnetiche, pilotare motori passo passo, connettersi in LAN, lavorare con i diplay a cristalli liquidi con un paio di righe di codice per effettuare il reset di queste, ma ho visto che puo' pilotare gli LCD touch screen dell'IPOD, comunicazione wireless con sistemi XBee... mi fermo ma c'e' tantissimo altro sia nei testi citati che in rete, G.

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Giorgio

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