Giocherellando con questo o quel circuito, in anni e anni di prove e controprove (con relativi inevitabili "smadonnamenti"...) ogni tanto m'è capitato di trovarmi di fronte a comportamenti inaspettati ai quali, tuttavia, con un po' di ragionamento sono sempre riuscito a trovare una soluzione o almeno qualche spiegazione soddisfacente (almeno per me)... Ma un caso "assurdo" come quello di oggi finora proprio non m'era capitato!...
Mi serviva dunque un generatore di rumore bianco con uscita nominale di
10 V picco-picco, per cui ho accroccato il solito circuitino basato sull'inevitabile transistor "reverse-biased" + preamplificatore a 1 transistor, accoppiata che notoriamente fornisce un segnale dell'ordine di qualche centinaia di millivolt, poi per arrivare ai 10 volt preventivati ho aggiunto un altrettanto classico amplificatore non invertente ad operazionale con guadagno teorico di (1+22) volte, in modo appunto da raggiungere l'ampiezza richiesta, e fin qui tutto normale...(spiacente, fidocad non lo sacciu usari...)
Siccome però mi piace sempre sperimentare e trovare il compromesso migliore, ho avuto poi la malaugurata idea di provare anche un generatore di rumore impiegato in un'apparecchiatura commerciale, equivalente a quello che avevo pensato e realizzato in precedenza, che una volta montato ha dimostrato di fornire un'ampiezza maggiore rispetto al primo, pari cioè a circa 1V picco-picco (e fin qui ancora niente di strano)... Collegato però questo circuitino allo stesso amplificatore ad operazionale usato col primo generatore, mi sono accorto che il segnale in uscita era ora talmente alto da risultare severamente tosato e di conseguenza ho cercato di abbassare il guadagno dell'integrato provando a mettere delle resistenze di vario valore in parallelo a quella da 220 kohm, senza tuttavia riuscire mai a concludere niente, al punto che, anche cortocircuitandola senza troppi riguardi, dall'uscita dell'operazionale continuavano beffardamente ad uscire sempre diversi volt picco-picco (mentre in teoria in quelle condizioni lo stadio dovrebbe ovviamente fornire guadagno unitario e quindi riproporre in uscita lo stesso segnale dell'ingresso!)... Sconcertato e ancor più smadonnante, ho (inutilmente) provato a:
1) Pulire le piste della basetta dove tra i piedini dell'operazionale stazionavano vistose tracce di pasta-salda... 2) Rifare le saldature che interessavano l'operazionale (non si sa mai, magari qualcuna si comportava come una resistenza sufficiente a mantenere alto il guadagno)... 3) Cambiare l'integrato, passando da un umile LF353 a un più blasonato AD712... 4) Controllare la continuità ohmica tra piste della basetta e relativi pin dell'operazionale (montato su zoccoletto)... Dopodiché, non sapendo più che altro inventarmi e facendo ogni sforzo per non scaraventare contro il muro il maledetto trabiccolo... ho pensato di proporvi questo "enigma", perché è sempre possibile ch'io sia ormai totalmente rincoglionito e mi sfugga qualcosa di grossolano, anche se mi sembra un caso a dir poco curioso... Domani torno comunque all'attacco perché uno smacco del genere non me lo tengo, per cui se qualcuno avesse qualche illuminazione e/o delle prove da proporre per risolvere l'arcano... :-) (Se non arrivo a una soluzione lascio così com'è la basetta per sempre, a dimostrazione che l'impossibile esiste...)(La cd "basetta" è in effetti un inverecondo accrocco, perciò evito di sottoporla al pubblico ludibrio, almeno per ora...)
S.M.
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