Generatore di corrente a specchio, si puo' fare?

not1xor1 ha scritto:

di loop-mode... :-P

S.M.

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Synth Mania
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Il giorno sabato 15 luglio 2017 06:31:02 UTC+2, not1xor1 ha scritto:

Sostituire la pila da 9V del tester con quattro stilo usate, attualmente le specifiche sono: ingresso: 1V-6V Uscita: 8,5V-9V 10mA max (min 2mA)

Si, ma mi sono accorto che devo farlo con due monostabili, l'astabile non mi permette un buon controllo del duty, hai schemi?

Capito poco, schemino in fidocad?

mandi

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zio bapu

Il giorno sabato 15 luglio 2017 07:42:01 UTC+2, Synth Mania ha scritto:

Schemino in fidocad?

mandi

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zio bapu

Il giorno sabato 15 luglio 2017 15:18:28 UTC+2, not1xor1 ha scritto:

Mi interesserebbe uno schemino, attualmente il mio oscilla da meno di 1kHz (condensatore di uscita scarico) a 10-20kHz (a 2,5mA di uscita).

Di schemi ne ho provati tanti scartandone uno alla volta a causa del rendim ento.

mandi

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zio bapu

Il 15/07/2017 16:58, zio bapu ha scritto:

e le specifiche sono:

non esiste niente in grado di assicurare il rendimento che vorresti ottenere con una simile gamma di tensioni in ingresso

una batteria a 0.25V (1V/4)

considera che anche se il rendimento fosse del 100%, per ottenere 10mA con 9V in uscita da 1V in ingresso avresti bisogno di 90mA in

con 4.5V in ingresso, considerando un'efficienza realistica, avresti bisogno di 5-25mA dalle batterie e magari per un periodo breve potrebbe anche funzionare

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

zio bapu ha scritto:

possa invece variare tramite tensione o corrente la frequenza?...

pochissimo?...

S.M.

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Synth Mania

Il giorno domenica 16 luglio 2017 07:00:53 UTC+2, not1xor1 ha scritto:

e le specifiche sono:

Mi dispiace ma con il mio circuito che e' dotato di rettificatore sincrono arrivo al simulatore attorno al 95%. Ho "pelato" tette le correnti possibili, non uso integrati proprio perche c onsumano, solo l'elettronica consuma poco piu' di 200uA a 4,5V.

A da

Evidentemente non hai mai provato, 100mA una pila da 1,5V li eroga tranquil lamente fino a 0,1V, ho fatto la prova costruendo un generatore di corrente costante con un operazionale e l'ho lasciata collegata uno o due giorni, n on ricordo, e non trovo gli appunti, la resistenza interna varia da 1 a 1,5 Ohm.

Veda sopra ;-)

Funziona, funziona.

Lo schemino invece? non vorrei aver escluso qualcosa tra tutti quelli prova ti.

mandi

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zio bapu

Il giorno domenica 16 luglio 2017 09:25:04 UTC+2, Synth Mania ha scritto:

a con la

no dove si

Non ha importanza, a me basta che funzioni, ho provato parecchi circuiti.

Con il monostabile qui sotto stabilisco il tempo ON, il tempo OFF e' determ inato da quanto tempo impiega l'induttore a scaricarsi sul condensatore di uscita, dopodiche il monostabile riparte (mediante apposita rilevazione), i n questo modo a variare e' un po' tutto, sia la frequenza che il duty, ma n on ha importanza, a condensatore di uscita scarico, la frequenza con un ind uttore da 10mH e' inferiore al kHz, a regime con il minimo assorbimento arr iva tra i 10kHz e i 20kHz, non ricordo, non si puo' salire in frequenza per che con le miserrime correnti che devo usare i fronti diventano rotondi e n on commuta piu' niente.

Funziona tutto pero' per arrivare a 10mH ci vogliono tante spire e la resis tenza del filo si mangia una parte importante della potenza quindi per usar e filo grosso devo usare il nucleo di un trasformatore ATX, in pratica un a limentatore da 90mW con un nucleo di uno da 200W!

Per ridurre l'induttanza a 1mH in modo da usare uno dei trasformatorini piu ' piccoli dell'ATX devo aumentare il tempo OFF del circuito e attualmente l o sto facendo con un altro monostabile.

Con un astabile credo che consumerei uguale perche ci sono sempre due conde nsatori che stabiliscono il tempo e non posso triggerarlo quando l'induttor e si e' scaricato obbligandomi a gestire il soft start. Ma uno schema di principio lo guardo volentieri.

Ecco perche il mio specchio di corrente vorrei che generasse due tensioni, una per il tempo ON e una per il tempo OFF, se si accorcia il tempo ON si a llunga il tempo OFF.

onsuma

Consuma piu' di quello che consumo ora, non mi importa il numero di compone nti che tanto li ho di recupero, quanto che abbia il miglior rendimento pos sibile. Non devo mettere in produzione il circuito, voglio fare una cosa alla mia m aniera, altrimenti assemblo kit di montaggio.

Poi se volete postero' il circuito cosi' guardandolo potete sbattere la tes ta sul monitor dalla disperazione, ma ci vorra' ancora un po', e' un anno g iusto che ci lavoro :-)

realta' e' questo:

ariare il tempo io uso la corrente dello specchio.

mandi

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zio bapu

zio bapu ha scritto:

determinato da quanto tempo impiega l'induttore a scaricarsi sul condensatore di uscita, dopodiche il monostabile riparte (mediante apposita rilevazione), in questo modo a variare e' un po' tutto, sia la frequenza che il duty, ma non ha importanza, a condensatore di uscita scarico, la frequenza con un induttore da

10mH e' inferiore al kHz, a regime con il minimo assorbimento arriva tra i 10kHz e i 20kHz, non ricordo, non si puo' salire in frequenza perche con le miserrime correnti che devo usare i fronti diventano rotondi e non commuta piu' niente.

resistenza del filo si mangia una parte importante della potenza quindi per usare filo grosso devo usare il nucleo di un trasformatore ATX, in pratica un alimentatore da 90mW con un nucleo di uno da 200W!

piccoli dell'ATX devo aumentare il tempo OFF del circuito e attualmente lo sto facendo con un altro monostabile.

condensatori che stabiliscono il tempo e non posso triggerarlo quando l'induttore si e' scaricato obbligandomi a gestire il soft start.

astabile sostituendo le due resistenze di temporizzazione con altrettanti

del controllo in tensione, che andrebbe da pochi Hz a frequenze ultrasoniche); naturalmente si potrebbe anche "rovesciare" il circuito utilizzando dei PNP, col vantaggio di avere il controllo in tensione partendo dalla massa del circuito, invece che dal positivo...

Utilizzando in altro modo la coppia "aggiuntiva" di transistor (TR2, TR3), ovvero collegandola "a differenziale", si potrebbe probabilmente mantenere relativamente stabile la frequenza variando invece la simmetria dell'onda prodotta...

dalla quale poter eventualmente rielaborare con un po' di pazienza quello che serve per i propri scopi...

S.M.

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Synth Mania

Il giorno domenica 16 luglio 2017 14:14:37 UTC+2, Synth Mania ha scritto:

di un

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che);

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olo una base

che

Grazie per lo spunto, purtroppo un astabile a fet l'ho gia' provato, e' sta to un disastro, le correnti in gioco sono elevate e l'escursione di tension e sui gate pure, ci vuole troppa corrente.

Il mio problema non e' quello di caricare piu' lentamente i condensatori, m a quello di limitare la tensione di carica a un valore regolabile non di pr ecisione da 0,1 a 0,6V.

Davvero non usi fidocad? L'hai almeno scaricato per vedere gli schemi? Usarlo e' una stupidata, se l'ho fatto io...

mandi

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zio bapu

Ho fatto varie prove, non riesco a fare quello che voglio: limitare la carica del condensatore a valori inferiori a 0,6V.

Idee?

mandi

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zio bapu

zio bapu ha scritto:

del condensatore a valori inferiori a 0,6V.

Che succede?... Per trovare una soluzione bisognerebbe forse isolare la parte di circuito in questione ed esaminarla passo passo nelle varie fasi di funzionamento...

S.M.

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Synth Mania

zio bapu ha scritto:

base

un disastro, le correnti in gioco sono elevate e l'escursione di tensione sui gate pure, ci vuole troppa corrente.

quello di limitare la tensione di carica a un valore regolabile non di precisione da 0,1 a 0,6V.

specchio di corrente "abbassa tensione"?...

assolutamente indispensabili (chiamalo, se vuoi, "rincoglionimento")!...

S.M.

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Synth Mania

zio bapu ha scritto:

del condensatore a valori inferiori a 0,6V.

Hai provato a bufferare il "partitore variabile" con (due) inseguitori di tensione a transistor PNP, per vedere cosa succede avendo di emettitore sia i

75K che i 470K? Dal punto di giunzione (resistenza/emettitore) poi carichi il condensatore frapponendo un diodo (oppure, se resiste, un altro transistor collegato a diodo), per azzerare la tensione di giunzione del buffer...

S.M.

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Synth Mania

Il giorno domenica 16 luglio 2017 16:14:19 UTC+2, Synth Mania ha scritto:

carica

on va bene?

La tensione con l'aumentare della corrente cambia di pochissimo poi crolla, e' inutilizzabile.

in

Infatti faccio cosi.

mandi

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zio bapu

Il giorno domenica 16 luglio 2017 16:44:14 UTC+2, Synth Mania ha scritto:

o, quella dello

Nel ramo con la 75k funziona, e' il ramo aggiuntivo con la 470k che non va.

Per vedere gli schemi installi fidocad, fai copia dei dati del testo e poi incolli su fidocad e compare lo schema. Se vuoi modificare, punti il componente con il cursore e lo sposti.

Non c'e' niente da imparare e' una fesseria, ma almeno per vedere gli schem i per seguire le varie discussioni...

mandi

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zio bapu

Il giorno domenica 16 luglio 2017 17:40:55 UTC+2, Synth Mania ha scritto:

Ho usato i NPN e le R sei collettori ed esco di emettitore.

mandi

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zio bapu

zio bapu ha scritto:

Intanto, bisognerebbe stabilire con certezza se variare il livello di tensione

Poi provare con il buffer a transistor PNP come ho descritto, lasciando per il momento perdere la questione del partitore variabile a specchio di corrente. Si fa l'inseguitore di tensione a transistor del tipo descritto (emettitore sulla resistenza da 75K e/o 470K, collettore a massa, condensatore caricato dal diodo di caduta che pesca sulla giunzione emettirore-resistenza, BASE del buffer che va a pescare tensione (con una resistenza di separazione di adeguato valore,

partitore fatto ad hoc in modo che fornisca i famosi 100-400 mV, e si vede che

il diodo il condensatore si carica ai livelli voluti. Se tutto fosse OK, allora si potrebbe ritornare alla questione "partitore variabile" a specchio di corrente, cercando di modificarlo per farlo funzionare come si vorrebbe...

S.M.

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Synth Mania

Il 16/07/2017 12:29, zio bapu ha scritto:

conoscevo i pelapatate... non avevo mai sentito dei pelatEtte personalmente le preferisco con tutta la pelle :-D

con una bassa tensione di ingresso il rendimento di un circuito reale scende di brutto e i 90mA teorici diventano anche 200mA

forse puoi provare a realizzare un oscillatore a trigger di schmitt

commutazione per variare il duty cycle

l'istante in cui entrambi i transistor sono on per cui dovrebbe consumare meno e rispetto ai transistor puoi usare resistenze di

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Il 16/07/2017 14:14, Synth Mania ha scritto:

3),

ere

da

se i due pnp formano un amplificatore differenziale, basta applicare ad uno la tensione di riferimento e all'altro il feedback per variare il duty cycle in modo da avere una tensione di uscita costante

abbastanza veloce) da usare come trigger di schmitt... ovviamente per il feedback non puoi usare un TL431 che ha bisogno di correnti elevate ma uno di quei bandgap a basso consumo... anche un

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

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