Fotodiodi in sostituzione dei tasti della tastiera!

Roberto ha scritto:

Un 40106 tira fuori poco più di 1mA. Per pilotare un LED IR ne servono molti di più, diciamo 50mA. Quindi servirebbe anche un transistor. Oppure usare un 74HC14 che arriva a 25mA per inverter. Usandone tre o quattro in parallelo. Ricordando che, a differenza del 40106, va alimentato a 5V. Che vuol dire "qualcosa che ne piloti uno solo"? Un orribile NE555, che però penso costi di più di un 74HC14, e impiega più componenti.

Non credo esista qualcosa che filtri più frequenze. Solo dieci NE567, ma è un lavoro terribilmente critico.

Ciao.

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JUL
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Ciao!

Quindi mi ci vorrebbe un transistor con hfe di almeno 50. Suppongo che un BC108 possa andare, no? Ora non ho guardato nel datasheet, ma la tensione in uscita del 40106 è uguale a quella in entrata?

Intendevo dire con un solo inverter, per risparmiare in dimensioni!

Quindi mi servirebbe un NE567 per ogni frequenza (= per ogni tasto), tutti in parallelo? Azz... la vedo dura!

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Roberto

ti

Per emettere una portante IR decente occorre almeno un BC337C in saturazione, quindi con corrente di base di qualche mA. L'uso dei 40106 o 74HC14 lo sconsiglierei per la difficolt=E0 che incontrerebbe il fotodiodo a caricare la capacit=E0 (impedenza di uscita troppo alta). Inoltre il tempo non =E8 garantito e i componenti non sono poi cos=EC pochi. Andrebbe meglio un CD4093 dal quale si ricavano due monostabili non retriggerabili. Insisto sul CD4538: agisce sui fronti, =E8 retriggerabile, =E8 doppio, costa poco, lavora con ampia escursione di tensione. Il riconoscimento visivo lo escluderei a spada tratta: lento, inutilmente complesso, macchinoso, costoso e di solito non pulisce il water! ;-) Comunque, la radiofrequenza mi sembra sempre pi=F9 la soluzione "pulita". Facile installazione, piccole schede su ogni veicolo, bassi consumi, ecc.

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and.picciati

Ciao!

Grazie di nuovo, ma non so da che parte farmi per progettare una cosa del genere... :|

Un aiutino?!

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Roberto

snipped-for-privacy@comune.re.it ha scritto:

Spero mi perdonerai se non sono d'accordo quasi su niente. Per un LED IR, ad un metro di distanza, 50mA sono più che sufficienti, quindi anche un BC547 andrebbe bene. (Parlo di onde quadre). Con un guadagno minimo di 200, bastano 250uA per saturarlo, ed anche un 40106 può fornirli tranquillamente. Per non parlare del 74HC14 che fornisce 25mA.

Il circuito che ho postato, ovviamente si basava sull'impulso già ripulito dalla portante, e quindi ad un livello logico perfettamente in grado di pilotarlo. Ho usato circuiti simili anche per impulsi da 1us. Non ho capito a cosa ti riferisci con "il tempo non è garantito". Gli Schmitt trigger hanno la stessa precisione di un NE555. E comunque, in questo caso, l'errore potrebbe anche arrivare al 200% senza problemi.

Quanto ai monostabili, che non uso da tempo, sono addirittura sconsigliati da un databook, se non sbaglio della Fairchild, dove invitano ad usare altri circuiti. Avevo un amico che, con un circuito a monostabili sul tavolo, vedeva che trggeravano ogni volta che accendeva il saldatore a pistola.

Ciao. Giuliano

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JUL

Roberto ha scritto:

I BC108 sono ormai obsoleti, infatti si trovano a prezzi da antiquariato. Puoi usare BC547, BC548, BC337.

Ciao.

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JUL

mA.

Il BC547 non satura bene per simili correnti. La saturazione (Vce < 0.5 Volts diciamo) la si raggiunge con sicurezza con almeno 5-10 volte la corrente calcolata in base all'hfe (o al beta). Ho gi=E0 provato quel dispositivo e, se da una parte =E8 buono per i segnali, dall'altra =E8 insufficiente per la commutazione.

L'NE555 basa i suoi livelli di scatto su porzioni precise della tensione di alimentazione (1/3 e 2/3), mentre i trigger CMOS non hanno linearit=E0 in questo senso, variando i livelli da marca a marca per gli stessi modelli.

I monostabili hanno il pregio di aver caratteristiche difficilmente riscontrabili nei circuiti RC convenzionali. Ad es., possono avere alte o altissime impedenze di ingresso ed ingressi trigger con isteresi. Questo consente la connessione diretta di sorgenti con alte impedenze di uscita (come il fotodiodo che =E8 da considerare una resistenza variabile presumibilmente sulle centinaia di KOhm per l'applicazione in questione data la distanza dalla luce sorgente). Inoltre possono essere re-triggerabili, ovvero, finch=E9 si presenta l'impulso di start, il tempo si allunga. Molti agiscono sui fronti e/anzich=E9 sul livello permettendo di catturare eventi ben precisi o di scarsa durata. La componentistica esterna =E8 spesso ridotta ad un RC (niente diodi). Sono precisi ed insensibili in un ampio range di tensioni. Molti IC sono doppi. Presentano uscite complementari. Il CD4538 =E8 un esempio concreto di tutto ci=F2 (infatti =E8 molto diffuso).

Il fatto che i monostabili del tuo amico triggerassero era dovuto probabilmente al fatto che le impedenze di ingresso erano troppo alte o l'alimentatore era particolarmente suscettibile.

Sono perfettamente d'accordo sull'inutilit=E0 della precisione sul tempo, comunque...

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and.picciati

Ok, dicevo perché ne avevo alcuni...

Quindi Schmidt trigger come multivibratore astabile --> transistor --> LED IR, giusto? Dovrei riuscire a pilotare tutto con 3 batterie a bottone... spero!

Mi documento sui vari datasheet, faccio appello alla fortuna e all'intuito e poi posto qualcosa in FidoCad così spero che possiate darci un'occhiata e individuare le castronerie che ho fatto!

Però avrei bisogno di aiuto per la parte ricevente... Dovrei usare un NE567 diverso per ogni portante, giusto? Alla cui uscita, poi, dovrei eventualmente collegare un allungatore di impulso (monostabile oppure quello schemetto che mi hai fatto). E questi NE567 sono in parallelo ai fotoricevitori, giusto?

Quindi vari fotodiodi in parallelo (per coprire tutta la carreggiata) --> vari NE567 in parallelo --> eventuale allungatore di impulso per ogni NE567 --> contatto del tasto

Ma le riceventi IR delle TV funzionano così?!?!?! O magari è roba fatta con PIC ecc?

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Roberto

Roberto ha scritto:

Non userei mai batterie a bottone. Meglio batterie ricaricabili o pile alcaline AA. Almeno quattro. Per gli NE567, come ti ho detto, sono abbastanza critici. Chiedi a chi li ha proposti. Le riceventi IR dei TV entrano in un integrato, più o meno grosso, che non so come funzioni. Sui vecchi telai Thomson erano vere e proprie CPU.

Tieni conto che, se per caso dovrai usare la pista al sole, o comunque all'aperto, la percentuale di infrarossi è così alta da saturare i diodi IR, TSOP compresi. Lo dico perchè ho provato. Se ricordo bene, un BPW41 dava quasi mezzo volt, senza segnale in ingresso.

Ciao.

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JUL

Ciao!

Uhm... altre 4 pile non c'entrano, al limite posso usare le 4 AAA che alimentano il modellino collegando il circuito in parallelo.

Altra soluzione che non prevede gli NE567 come ricevente?

Argh!

Ok, grazie. Comunque la pista dovrebbe essere al chiuso, quindi non dovrei avere problemi di infrarossi.

Grazie ancora, Roberto.

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Roberto

Roberto ha scritto:

Scusa, non avevo capito che ti riferissi alla soluzione con elettronica a bordo. Pensavo sempre alla barriera che attraversava la pista.

Ciao.

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JUL

Sulu! Fuoco coi phaser su Roberto che ha violato la prima direttiva in data stellare mar 06 mag 2008 12:07:12p dicendo:

Mai neanche notato un trimmer sulla ricevente :D

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Luca

E' piiiiiiiccolo piccolo, nella parte inferiore del PCB! :)

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Roberto

Che sia piccolo non lo dubito... non c'=E8 niente in una miniZ che sia a dimensioni ragionevoli :-)

Certo, se guardi quanto =E8 grosso il motore del rotore di coda di un PicoOz, i componenti delle miniZ sembreranno GRAAAAAANDI :-)

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Luca

E infatti non è che ci lavori così bene! Ma alla fin fine neanche così male! :P

Ma funzionano quei cosini?! O sono immanovrabili?

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Roberto

Sulu! Fuoco coi phaser su Roberto che ha violato la prima direttiva in data stellare mer 07 mag 2008 02:32:35p dicendo:

Sono immanovrabili nei primi due minuti in cui devi prendere l'occhio con le reazioni del cazzillo ai vari comandi (non ha ciclico e collettivo, ma solo due comandi proporzionali per velocità di rotore principale e rotore di coda, quindi tutti i parametri di volo sono legati tra loro per motivi fisici: se dai manetta sul principale tende a destra, se la togli tende a sinistra, per accelerare devi dar manetta quanto basta per inclinarlo in avanti ma non troppo se no sali di quota, e devi attaccare i giusti pesi... insomma... l'ha disegnato Rubik :-))))

Quando ci hai preso la mano diventa un giocattolino da salotto troppo divertente :-)

Io oramai ho imparato a manovrarlo perfettamente (nel senso di farlo atterrare esattamente dove voglio e senza schiantarmi) usando solo la manetta del rotore principale :-)

30 euro ben "buttati" (anche se il mio gatto non è daccordo) :-)
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Luca

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