Elettronica e non vedenti

Salve a tutti, nell'ambito del mio dottorato di ricerca, mi è stato proposto di studiare la fattiiblità di realizzazione di un dispositivo di interfaccia per non vedenti, una sorta di tavoletta, su cui sia possibile visualizzare in rilievo una mappa (in modo dinamico). Esiste già qualcosa del genere? Pensavo a dei pin che, fuorescendo, potessero fornire delle forme riconoscibili al tatto, o dei componenti (?) che diventino lisci/ruvidi quando attraversati da corrente e quindi collegabili in matrice o qualcos'altro del genere. E' possibile?

Grazie in anticipo a chi mi vorrà aiutare.

Fabio.

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Fabio
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Fabio ha scritto:

Non so se esistano trasduttori del genere, ma mi è venuta un'altra idea. Si potrebbero usare dei punti più o meno caldi a seconda dell'altezza?

Giuliano

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JUL

Avevo proposto anch'io una cosa del genere, ma mi hanno fatto osservare che il dispositivo deve essere facilmente interpretabile, cioè un non vedente che cammina per strada deve prestare la massima attenzione agli stimoli esterni e si deve concentrare il meno possibile sulla decodifica delle informazioni provenienti da questo dispositivo. Lo stesso discorso è per un dispositivo vocale. Comunque avevi in mente le celle Peltier?

"JUL" ha scritto nel messaggio news:g0hsj8$mol$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

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Fabio

Fabio ha scritto:

No, non pensavo alle celle Peltier. Troppo grosse per avere una risoluzione accettabile (che non hai detto a che livello deve essere). Pensavo piuttosto a resistenze o transistor. Bisognerebbe anche sapere il tempo di risposta. Ho paura che non rimanga altro a parte un sistema a spille o barrette comandate da elettrocalamite, ma sarebbe una scatola mostruosamente piena di bobine, per non parlare del resto del circuito.

Ciao.

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JUL

e
e

un

@news.newsland.it...

iare

a.

Troverei pi=F9 semplice fare l'opposto, ovvero, fare indossare un guanto dove, in corrispondenza dei polpastrelli, vi siano dispositivi elettromeccanici in grado di dilatarsi/contrarsi, ci=F2 che dovrebbe conferire la sensazione tattile. In aggiunta, una tavoletta tipo touch-screen dove il non vedente scorrer=E0 il dito ed in corrispondenza di certe coordinate si avr=E0 pi=F9 o meno dilatazione. Con una tavoletta di tipo resistivo si pu=F2 utilizzare un solo dito alla volta mentre con una a scansione elettromagnetica (o una combinazione delle due per maggior semplicit=E0 e precisione) si possono utilizzare anche tutte e 5. Si pu=F2 modulare anche la quantit=E0 di pressione, magari con particolari capsule piezoelettriche (anche se temo abbiano dilatazioni veramente irrisorie). Di sicuro funzionamento trasduttori elettromagnetici (tipo altoparlantino).

Una matrice =E8 troppo delicata e credo inutile: uno pu=F2 percepire solo dove tocca.

Ciao.

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and.picciati

Capra e cavoli: una matrice di dimensioni minime (che so, più o meno quanto l'area delle dita che devono leggere il testo) posizionata tramite un posizionatore xy proprio sotto la mano. L'impressione risultante dovrebbe essere di avere a disposizione una zona ben più grande.

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SilverLeo

"Fabio" ha scritto nel messaggio news:482c70cc$0$41657$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...

Ho letto su ElettronicaIn di Aprile di un materiale chiamato ferrofluido che che dovrebbe servire anche all' applicazione che stai pensando.

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Enzo

Fabio ha scritto:

Esistono da piu' di una trentina d' anni, la Barra Braille

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e l' Optacon
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Probabilmente puoi partire da li', magari contattando i produttori/distributori di questi prodotti o qualche istituto (come il Rizzoli di BO, con cui ho lavorato una 15-ina di anni fa', per una interfaccia PC-vocale di IBM che era interessata a questi problemi).

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L'oppio è la religione dei popoli.
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Englishman

Englishman ha scritto:

Ho scritto un casino:

da intendersi che "IBM era molto interessata all' argomento", e l' ist. F. Cavazza (e non il Rizzoli, che e' un traumatologico), era (e') interessato come integratore tra la parte didattica e quella tecnologica nel campo dell' ipovisione.

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I Preculumbian ghan el coer in man.
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Englishman

Ringrazio tutti per l'aiuto, anche se sono convinto che ci vorrebbe un'idea come l'uovo di Colombo. Spero di avere l'ispirazione...

Fabio.

"Fabio" ha scritto nel messaggio news:482c70cc$0$41657$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...

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Fabio

a
41657$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...

are

on

Butto l=EC un'altra idea (difficilmente realizzabile hobbisticamente, per=F2...): sotto ai polpastrelli delle piccole matrici (poche decine di celle) composte da una cella termica ed una "bolla dilatabile", una sorta di testina per getto d'inchiostro. La temperatura dilata la cella sovrastante creando contrasto tattile in una regione sufficientemente piccola da far percepire una continuit=E0 sensibile. Mi rendo conto che una singola, grossa pressione sul polpastrello =E8 insufficiente per determinare informazione utile. Il vantaggio risiede nel piccolo spessore e quindi nella possibilit=E0 di utilizzare un pad XY.

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Piccio

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