Elettromagnetismo, teoria...

Francesco Sacchi wrote in news:e9grl3$8uj$ snipped-for-privacy@nnrp.ngi.it:

Beh, se lavori con trasformatori in aria non hai il problema della saturazione, ma quello della resistenza (e, soprattutto, della disponibilità di energia infinita).

Comunque, ok, ho capito a cosa vuoi arrivare, ma mi piace poco come approccio: la mancanza di "idealità" non è una colpa del trasformatore, ma il mondo reale. Non dobbiamo adattare la realtà al modello, ma il modello alla realtà. (ma forse questa è la differenza di approccio tra ing. e fisici)

Ciao :-)

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AleX
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"Petomarmitta" ha scritto nel messaggio news:DYcug.41835$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Regola della mano destra...

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E il bello e' che non si diventa ciechi...

Non vanno in un verso solo. La polarita' magnetica si inverte ad ogni passaggio per lo zero della corrente. Ma per un "pezzo di ferro" passivo, il verso non ha nessun significato: comunque viene attratto dall'elettrocalamita qualunque sia il segno del campo. Pensa alla serratura del portone di casa o al percussore di un campanello. Diverso, sarebbe se il "pezzo di ferro" fosse attivo o magnete permanente. In questo caso verrebbe una volta attratto, una volta respinto. Tante volte al secondo quanto alla frequenza della tensione dell'elettrocalamita.

ciao sandro.

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sandro

sandro ha scritto:

Ok, allora mi sovviene questa idea: potrebbe essere che si utilizzi l'alternata per evitare di trasferire la magnetizzazione? Potrebbe essere una colossale cavolata, ma mi ricordo che se avvicini un magnete ad un metallo questo si magnetizza. Questo quindi accadrà anche se si avvicina del ferro ad un campo magnetico generato da un'elettrocalamita. Quindi con l'alternata, avendo un campo non costante, non si incorre in questo.... sono pazzo?

Grazie,ciao!

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Petomarmitta

"Petomarmitta" ha scritto nel messaggio news:yj4vg.44652$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Non sei pazzo e hai un minimo di ragione nella tua considerazione. Vanno dette due cose pero'.

La prima e' che un magnete permanente non e' come il "pezzo di ferro", e quindi non si magnetizzera' mai permanentemente e soprattutto con un campo sufficiente per qualche applicazione. Ne e' un esempio pratico il fatto che si puo' provare ad immergere un cacciavite in un campo magnetico, per tenere le viti. Ci diventa mangetico, ma in maniera molto blanda e col tempo la struttura tende a riprendere il suo stato naturalmente caotico e quindi a far tornare neutro o quasi, il metallo. Di fatto, piu' di una vitarella non ci tieni con quel campo rimasto (vatti a vedere i cicli di isteresi e troverai a quanto corrispondera').

La seconda cosa e' che raddrizzare tutte le volte una corrente alternata solo per non far magnetizzare un "pezzo di ferro", sulla cui eventuale magnetizzazione non piangera' mai nessuno, e' economicamente scocciante, quando non pertinente. Un percussore in CC farebbe un solo DING, perche' poi rimarrebbe fermo inchiodato al suo campanello, per dirne una. Dovresti allora inventarti un sistema meccanico/elettrico che per ogni movimento dell'asta del percussore aprisse il circuito per riportarlo in posizione di riposo ogni volta che si sposta. Il bello e' che qualche campanello cosi' costruito si trova, in giro... ma secondo me e' da matti. Le puntine della vecchia 500 scintillano meno.

In ultima analisi, anche con un campo magnetico variabile il tuo "pezzo di ferro" potrebbe rimanere con un campo magnetico residuo, vittima di isteresi.

Una piccola riflessione sulla sicurezza. Se parliamo di tensione di rete, avere a che fare con 220V raddrizzati continui e' piu' pericoloso che lasciarli cosi' come sono.

ciao sandro.

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sandro

sandro ha scritto:

Eheheh pensa che alle scuola medie ho costruito un campanello proprio così... andava in continua e il "batacchio" fungeva anche da collegamento tra elettrocalamita e batterie, così appena si scostava dal campanello il circuito si apriva e ritornava a battere sul campanello! :-D parlo di molti anni fa....

Si, non preoccuparti, io consideravo il mio citofono: 15V ~

Grazie mille!

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Petomarmitta

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