dubbio su circuito

ho montato un regolatore per pannello solare e la spiegazione circa il circuito dice cosi :

quando la batteria raggiunge i 14.1 volt il regolatore entra in funzione e CORTOCIRCUITA il pannello solare attraverso il mosfet . Il raggiungimento della carica ultimata , viene altresi' segnalato dall' accensione di un diodo led.

Ora " quel cortocircuita il pannello solare " non crea un pericolo per il danneggiamento del pannello stesso ?

ringrazio per risposta e cordialmente saluto tutti Voi. Ernesto Vc

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ares
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La batteria bisogna pur proteggerla in qualche modo... :) ...certo che potevano metterlo in serie e interrompere la linea di ricarica... ...ma sar=E0 davvero fatto cos=EC? Qualche volta chi scrive o traduce le istruzioni f=E0 certi svarioni... ciao

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lungo23

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se vuoi dargli un' occhiata mi fai un grande favore Ciao Ciao

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ares

Questi sono pazzi....bastava fare un regolatore di carica per bene, magari switching e non semplicemente connettere il pannello quando ciò che arriva va bene a quel comparatore a finestra.

Cortocircuitando il pannello si ha che il totale della potenza (quando la tensione è alta siamo dalle parti della massima potenza) viene dissipata sugli elementi che cortocircuitano, cioè il diodo di bypass e quel mosfet. Il pannello non si rovina, o comunque soffre solo nel momento della chiusura di quell'interruttore. A lungo andare, un pannello monocristallino se ne sbatte, un policristallino soffre, un amorfo si rompe

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

Non ti far prendere da paranoie, il circuito =E8 fatto in maniera corretta e intelligente.

I pannelli foptovoltaici sono essenzialmente generatori di corrente pi=F9 che di tensione. Quando la corrente non viene prelevata da circuiti esterni, la tensione di uscita sale e va a polarizzare direttamente la giunzione semiconduttore che costituisce il pannello, scorre tutta l=EC dentro e potrebbe persino surriscaldarlo.

Farla passare nel dispositivo di cortocircuito contribuisce a tenere freddi i pannelli, per quanto controintuitiva possa essere la cosa.

Ciao

Tullio

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Francesco d'Assisi

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ares

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Risposta esauriente e sopratutto molto apprezzata da me . morale il lavoro che ho fatto costruendo di sana pianta questo regolatore per pannelli solari e che mi pare funziona bene e' del tutto inutile se e' poco sicuro. Nei giorni di prova la batteria da 70 amp/h non ha mai raggiunto la carica totale dato lo scarso irraggiamento solare se no sarebbe intervenuto il cortocircuito del pannello ...magari danneggiando qualche componente circuitale o magari il pannello medesimo. ah.. il pannello eroga 17 volt 3 amp .credo 51 watt. Caro amico CG cerchero' un altro schema piu' affidabile . grazie ancora di cuore per tutto. Ernesto Vc.

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ares

Grazie anche a te Tullio tengo il tutto com' e' e domani monto il pannello sul tetto . Ho montato il mosfet e il diodo schottky sopra ad una grande aletta dissipatrice. questo schema mi ha ispirato fiducia l' unico elemento era " cortocircuitare il pannello ..." grazie di cuore. Ernesto Vc.

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ares

Se per caso andasse in corto il diodo d1, il mosfet metterebbe in corto anche la batteria e, visto che manco c'è un fusibile, si vedrebbe un bel botto; se sei su un camper: possibile incendio. I cioccolatai dovrebbero fare le cioccolate.

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bama

Be', se il pannello non capta sufficiente potenza, il circuito di regolazione non ce la pu=F2 aggiungere.

Come ?

che sulla batteria diventeranno ~13,8V, 3A, ovviamente in pieno sole e con incidenza perpendicolare. Il che fa supporre un pannello da

*almeno* 0,5 metriquadri. Corrisponde?

Se cos=EC =E8, calcola che =E8 gi=E0 molto ottimista pensare di ricaricare = la batteria in 3-4 giorni, con quel pannello correttamente esposto.

Purtroppo chi propaganda pannelli solari si dimentica sempre di sesibilizzare i compratori su cose insignificanti come rendimenti, tempi di recupero dell'energia usata per farli ed altre quisquilie simili.

Tullio

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TTT

l

Non mi sembra una grande analisi.

Se andasse in cortocircuito un diodo, in tre quarti se non cinque quinti della roba elettronica che hai in casa succederebbero botti e cose del genere.

Poi, applicando il tuo principio, un regolatore serie, invece che parallelo come questo, sarebbe una cagata ancor peggiore: se l'elemento regolatore serie va in corto (ed =E8 pi=F9 probabile per un transistor/mosfet che per un diodo) allora la batteria sarebbe collegata direttamente al pannello, con probabile danno di entrambi, e probabile distruzione del pannello o di alcuni suoi elementi appena cala il sole.

Su questo sono perfettamente d'accordo. Bisognerebbe essere in grado di identificarli, i cioccolatai.

A proposito, horitrovato il link a una discussione del 2002 sullo stesso identico argomento (occhio agli 'a capo'):

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d0ac3ec172de9?tvc=3D2

in cui la discussione era partita dall'analisi di un circuito che non si capiva e dal non sapere in realt=E0 come =E8 fatto e come funziona un pannello solare. Oggi =E8 molto diverso da allora, naturalmente!

Tullio

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TTT

Sicuramente non è fatto a caso, ma non è certo uno schema ottimo

Verissimo

Sono d'accordo che è bene prelevare la potenza dal pannello, il massimo possibile, ma non si cortocircuita grezzamente un pannello così. Un monocristallino non soffre, un policristallino soffre e un amorfo si rompe nel momento della chiusura. Se proprio non c'è l'intenzione di sfruttare tutta la potenza disponibile, allora è opportuno mettere ALMENO una resistenza in serie a quel mosfet per limitare la corrente, da scegliere in base al pannello utilizzato

Questo è uno schema fatto molto bene invece, da modificare opportunamente per il suo scopo, che ha anche l'MPPT

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pagina 10

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

Diciamo che =E8 una accortezza: di tutta la potenza che il sole manda sul pannello, quella che sottrai per via elettrica sta poco sopra il

10%. Il restante rimane l=EC a scaldare. Ma meglio solo il restante che il tutto.

Francamente, se cortocircuiti un generatore di corrente quasi ideale con in parallelo un diodo, non vedo che danno possa fargli cortocircuitarlo: il generatore =E8 intrinsecamente limitato e non d=E0 certo pi=F9 corrente perch=E9 =E8 in corto, e oltretutto la tensione a suoi capi =E8 zero, il diodo ringrazia di cuore perch=E9 non =E8 polarizzato e non si stressa. (vedi sotto)

Di amorfi non so gran che, sono rimasto a quando li usavano solo per calcolatrici e gadget vari. Non so se ora li usano anche per grandi impianti. E comunque, in cosa =E8 diverso il modello dell'uno da quello degli altri?

le,

per

Abbi pazienza, ma il discorso mi pare al contrario :-)

La corrente che il pannello produce =E8 funzione diretta della potenza che gli arriva dal sole, ed =E8 sempre la stessa, sia che tu la faccia scorrere all'esterno, sia che scorra nel diodo interno. Se cortocircuiti, tensione ai capi zero e, per quanto alta possa essere la corrente (purch=E9 limitata, come in effetti =E8) danno non pu=F2 fare. Se ci metti un carico, parte scorrer=E0 nel carico, la tensione di uscita aumenter=E0 e polarizzer=E0, pi=F9 o meno, il diodo interno in conduzione diretta, parte della corrente che prima passava nel corto circuito scorrer=E0 sul carico, la parte restante nel diodo intrinseco, ma la somma totale della corrente prodotta dal coso sar=E0 la stessa: =E8 una questione di leggi fisiche.

Unica differenza, il pannello avr=E0 pi=F9 tensione ai capi. Vantaggi? Io non riesco a trovarli. Riesco casomai a pensare a qualche piccolo svantaggio.

te

Dato rapida scorsa, lo vedr=F2 meglio con margine di tempo. Ammesso che valga la pena di complicarsi la vita (e io non lo credo, vedi quanto detto sopra) non srebbe comunque il caso di chiedersi prima che tipo di pannello ha ares?

Ciao

Tullio

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TTT

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ECCO LE INFO SUL MIO PANNELLO

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ares

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ares

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IL MOSFET E' DA 70 A oggi in pieno sole tutto OK la batteria carica e Voi potete dire quello che volete ORA !

ciao a tutti Ares

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ares

l
r

mosfet e diodo il tutto su un immenso dissipatore , oggi sole al massimo e temperatura dei succitati normale. grazie cmq per le v/s risposte per me piu' che esaurienti . cordialmente da Ernesto Vc . il diodo e' uno schottky mbr7545 pure da 70 amp.

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ares

Ovvero che era inutile farsi seghe? Gi=E0 detto, mi pare.

Tullio

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TTT

Tullio sei grande ! ho riposto la mia fiducia in te . ah...non e' ancora scoppiato niente qua' anzi tutto in ordine e in silenzio. credo mi abbiano dato anche del cioccolataio ...pero' la batteria e' carica al massimo. e il regolatore di carica appena tiepido. Cordialita' Ernesto Vc.

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ares

Per dovere di cronaca, per i monocristallini adesso siamo intorno al 16% (fonte: TrinaSolar) Visto che ci stiamo facendo un segone mentale facciamocelo per bene :-D

Esistono pannelli amorfi anche di grandi dimensioni. Il loro rendimento è molto molto più basso di quello dei monocristallini e, francamente, non hanno il mio assenso per grandi installazioni visto che costano circa 40000 euro al kW ! Qualche pazzo però li vuole, come quelli a film sottile: bellissima tecnologia, basso costo MA PECCATO che dopo qualche anno, quando non sono più buoni, hai un rifiuto tossico sul tetto e allora sono cazzi amari (così come i pannelli monocristallini della FirstSolar, che usano un processo produttivo più economico ma tossico: costano meno ma quando è il momento di smaltirli ti rendi conto che forse conveniva spendere prima) I policristallini sono i più usati in assoluto, seguiti dai monocristallini. Il modellino più comune, tra l'altro proposto anche da Wikipedia :

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riguarda una sola cella, ed è già piuttosto approssimato. Per quello che ho potuto vedere, in circa 2MW di installazioni (tutte con moduli in silicio policristallino tranne una da 50kW in monocristallino), il modello di un pannello non è proprio quello. Nel passaggio tra una condizione di circuito aperto a cortocircuito (e viceversa, soprattutto), vuoi i cavi, vuoi i collegamenti, vuoi il modello di cui sopra non è esatto. Si creano dei picchi in modo simile alla carica/scarica di una bobina, spesso anche alti, confinati ai gruppi di celle solari dai diodi di bypass. Il diodo intrinseco interno non è certo ideale, in particolare per i tempi di recupero. Queste sono considerazioni empiriche: non mi sono mai messo lì a fare un modello esatto anche perchè varia tra cella e cella e anche in base alla temperatura delle stesse

Tra l'altro mi viene in mente adesso che avevo promesso a qualcuno del NG qualche grafico riguardo i picchi di cambio punto MPP per un inverter SMA sunny boy da 1,5kW..... cercherò i post vecchi :)

Certo, hai pienamente ragione, purtroppo i componenti in gioco sono tutt'altro che ideali

Gli svantaggi sono semplici, in particolare legati al fatto che più che è "lungo" il tuo corto :) e più che rischi di avvicinarti al MPP (e dissipare una potenza maggiore). Il che gioca a scapito del tuo circuito ma a favore del pannello dal punto di vista delle temperature

Visto il pannello in possesso da ares quel circuito sarebbe l'ideale, con qualche piccola modifica sullo stadio di potenza oppure una più decisa togliendo tutto lo stadio di isolamento che in questo caso credo superfluo

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

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