dissipatore di corrente (mixer ?)

Salve a tutti! Il mio problema e' deviare la corrente in eccesso, proveniente da un generatore eolico e regolatore di carica, che non viene assorbita dagli accumulatori, verso un resistenza dimensionata ad ok. Il generatore mi fornisce circa 40 A a 12 Volt, il circuito potrebbe essere dimensionato per lavorare con 50 - 60 A 12 volt. Faccio un esempio: gli accumulatori assorbono il 30 % dell'energia prodotta proveniente dal regolatore di carica, il restante 70 % dovrebbe essere consumato da una resistenza sotto forma dicalore. Tutto questo per salvaguardare la vita del regolatore di carica, (gia defunto e in fase di riparazione). Esiste gia' qualcosa che faccia al caso mio? Io non sarei in grado di progettarlo, qualcuno puo' aiutarmi? Grazie!

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is0nir
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Ma e' un generatore di tensione o di corrente?

Saluti dissipativi.

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Tomaso Ferrando

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Ma il regolatore di carica a che serve? da come hai posto la domanda sembra che sia del tutto passivo all'interno del sistema "generatore eolico"-"batterie" se affermi di voler usare una resistenza per risolvere i tuoi problemi di malfunzionamento (probabilmente imputabili al regolatore di carica progettato male) Ma poi, anche se nelle migliori condizioni ambientali in cui hai molto vento, riesci ad avere disponibile una potenza di circa 40*12=3D480W ci=F2 non implica che debba essere dissipata tutta in ogni caso! che senso ha? se c'=E8 una cosa che il regolatore di carica dovrebbe fare =E8 proprio di limitare il picco massimo della corrente verso la batteria ad un valore ragionevole per la batteria ....o mi sono perso qualcosa?. Ciao!

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Hexfet13

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Puoi alimentare con l'energia in eccesso un ventilatore che soffi in senso contrario al vento e freni il generatore.

Naturalmente sto scherzando perch=E9 credo e spero di non aver capito bene il problema...

Ciao. Piccio.

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Piccio

"is0nir" ha scritto nel messaggio news:48ac84bb$0$11388$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

I regolatori di carica, quando sentono che la batteria e' piena, di solito staccano oppure cortocircuitano l'uscita del generatore. La corrente oppure risp. differenza di potenziale all'uscita del generatore si azzera e il generatore non produce piu' potenza elettrica (la potenza e' il prodotto di tensione x corrente, se uno dei due si azzera la potenza si annulla).

Nei pannelli solari x es. il regolatore e' un mosfet (potrebbbe essere un rele') che cortocircuita o meno l'uscita del pannello a seconda dello stato di carica della batteria, e che dissipa solo nei transitori di commutazione.

L'alternatore che non produce potenza elettrica, per la legge di Lenz, presenta al vento minor resistenza meccanica e "il rotore gira di piu'". A questo punto interviene il sistema di freno che riorienta il generatore nel flusso eolico, o mette in bandiera le pale, ecc.

defunto e in fase di riparazione).

Ma il regolatore serve a fare lui quello che vuoi fare tu. Se si e' rotto era malfatto o sottodimensionato, prendine uno con una capacita' di commutazione maggiore, non devi arrivare tu a produrre una potenza elettrica e poi dissiparla in calore. La soluzione, se non la accumululi, e' lasciarla nell'energia cinetica dell'aria, che non viene estratta dal generatore.

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Vincenzoni Attilio

Vincenzoni Attilio ha scritto:

scusa l'ignoranza ... ma perche' cortocircuita e non apre ? E non salta il mos ed il pannello ? Spiegatemi :)

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Alberto Rubinelli

8$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...
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ppure

di

Succede anche nelle automobili e nelle centrali ENEL?

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ne.

Dici che per spegnere una torcia elettica a pile, quando la si vuol spegenre, si puo' indifferentemente aprire l'interruttore o mettere in corto la batteria?

A

el

Si potrebbe utilizzare il sistema della dinamo-freno o del freno Pasqualini...

ica

Ma se nessuno chiede al generatore potenza oltre a quella necessaria alla carica delle batterie, come fa il generatore a produrre una potenza maggiore?

Parlane un po' a quelli che in questi giorni si trovano in Florida...

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

Hai perfettamente ragione il regolatore di carica ha la funzione di non far salire oltre un certo valore la tensione che arriva agli accumulatori, inoltre ha la funzione di mettere in "blocco" il rotore del generaore cortocircuitandone l'uscita (trifase), rallentandone la velocita' di rotazione in caso di vento eccessivo. Alcuni regolatori di carica per generatori eolici prevedono in caso di accumulatori carichi di deviare in automatico l'energia prodotta su una resistenza che potrebbe servire per riscaldare l'acqua. Leggendo nei vari forum, mi sembra di aver capito che l'energia prodotta dal G.E. deve essere totalmente consumata altrimenti sarebbero i mosfet a subirne le conseguenze come e' successo ai miei, qualcosa non deve aver funzionato nel mio regolatore.

"Hexfet13" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@c58g2000hsc.googlegroups.com... > Salve a tutti!

Ma il regolatore di carica a che serve? da come hai posto la domanda sembra che sia del tutto passivo all'interno del sistema "generatore eolico"-"batterie" se affermi di voler usare una resistenza per risolvere i tuoi problemi di malfunzionamento (probabilmente imputabili al regolatore di carica progettato male) Ma poi, anche se nelle migliori condizioni ambientali in cui hai molto vento, riesci ad avere disponibile una potenza di circa 40*12=480W ciò non implica che debba essere dissipata tutta in ogni caso! che senso ha? se c'è una cosa che il regolatore di carica dovrebbe fare è proprio di limitare il picco massimo della corrente verso la batteria ad un valore ragionevole per la batteria ....o mi sono perso qualcosa?. Ciao!

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is0nir

Il sospetto che fosse sottodimensionato mi e' venuto.

In teoria sarei daccordo con te, ma non credo che funzionino cosi' i ragolatori di carica per G.E. altrimenti quelli piu' seri non prevederebbero di dissipare l'energia prodotta in "eccesso" su un carico ausiliario, per salvaguardare la vita dei mosfet del regolatore ed evitare di mettere in corto l'uscita del generatore per una sua vita piu' longeva!

Reply to
is0nir

Pestando alacremente sulla tastiera Tomaso Ferrando ebbe l'ardire di profferire:

Forse si è espresso male, probabilmente ha in mente i regolatori di tensione per le vespe ad esempio...

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Due di Picche

ar

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dal

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Ma questa "energia (elettrica?) prodotta" che non viene consumata perche' nessuno la richiede, dove si accumula?

Saluti conservativi.

Reply to
Tomaso Ferrando

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e

dal

ze

Si, infatto io ti parlavo di limitare la corrente non la tensione comunque ok. Passi la resistenza che ha come scopo quello di frenare la rotazione eccessiva del GE ( a rigore di logica io avrei pensato che il generatore eolico fosse del tutto scollegato in questi casi lasciandolo ruotare senza alcuna forza che lo freni ovvero corrente assorbita dal carico.......non so se in caso di trombe d'aria sia meglio un generatore che ruoti a manetta o un GE che si metta a svolazzare in giro sospeso dal vento )

Ma poi scrivi che l'energia prodotta dal GE deve essere totalmente dissipata perch=E8 altrimenti i mosfet si potrebbero guastare: non ho idea dove hai letto queste cose ....=E8 chiaro che se in caso di tornado il tuo GE ti fa 220V al posto di 12V qualcosa di spiacevole ai mosfet (e probabilmente non solo a quelli) succede per=F2 non credo che sia una condizione che si possa verificare facilmente.

Se effettivamente ti si sono fumati i mosfet, la colpa non =E8 del generatore ma dei mosfet sottodimensionati o comunque non adatti a questo uso: per caso hai la loro sigla? (tanto per curiosare su datasheet per vederne le caratteristiche)

Ciao!

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Hexfet13

"Alberto Rubinelli" ha scritto nel messaggio news:g8j4eu$aib$ snipped-for-privacy@aioe.org...

un

stato

Oh, me l'ha spiegato l'omino: "qui i regolatori sono tutti shunt, ossia a batteria piena mettono in corto il pannello". Quando chiesi al venditore "e perche' lo cortocircuitano?" mi rispose di non preoccuparmi che siccome "la corrente era quella che era" (2A) e la "resistenza dello shunt quasi zero", la potenza dissipata in calore era "zero anche lei".

Mentalmente pensai RI^2 e mi parve plausibile. Perche' shunt e non serie, perche' chiudano e non aprono, penso derivi dal fatto che sono piu' semplici da realizzare e la sorgente di energia e' rinnovabile.

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Vincenzoni Attilio

messaggionews:48ac84bb$0$11388$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

oppure

di

Succede anche nelle automobili e nelle centrali ENEL?

stato

commutazione.

Dici che per spegnere una torcia elettica a pile, quando la si vuol spegenre, si puo' indifferentemente aprire l'interruttore o mettere in corto la batteria?

nel

Si potrebbe utilizzare il sistema della dinamo-freno o del freno Pasqualini...

elettrica

Ma se nessuno chiede al generatore potenza oltre a quella necessaria alla carica delle batterie, come fa il generatore a produrre una potenza maggiore?

Parlane un po' a quelli che in questi giorni si trovano in Florida...

Saluti.

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Vincenzoni Attilio

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@2g2000hsn.googlegroups.com...

penso che succeda dappertutto

Ai soli fini dello spegnimento lampada, penso di si'. Ma dato che la pila contiene una energia chimica non rinnovabile, tecnologicamente le due soluzioni non sono indifferenti.

dimmi di piu' su qs. Pasqualini.

you tell me

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Vincenzoni Attilio

snipped-for-privacy@2g2000hsn.googlegroups.com...

Forse succedeva nella Vespa; per le centrali ENEL dovresti informarti un po' meglio su come funziona ed e' fatto un alternatore e quello che gli sta attorno...

Non e' che si rischi di sentire puzza di bruciato?

Ti hanno gia' risposto, ma, la mia, era solo una battuta...

Mi aspettavo una risposta chiarificatrice...

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

s:g8j4eu$aib$ snipped-for-privacy@aioe.org...

e

Una cosa che non capisco e' perche' si stacchi la batteria e non la si lasci in tampone (sempre che si tratti di batterie al piombo), sia per evitare l'autoscarica che per fare in modo che anche il pannello contribuisca ad un'eventuale richiesta di corrente da parte del carico.

la

",

Forse lo shunt (crowbar?) non si scalda, ma il pannello e' contento di funzionare in corto?

Applicata allo shunt, si.

ici

Anziche' spegerle, le lampadine di casa, perche' allora non le metti in corto con uno "shunt"? (visto che e' piu' semplice).

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

Ma qual è la differenza tra chiudere in corto e chiudere su una resistenza? È sempre il MOS che chiude..O no? E la corrente passa tanto nel generatore quanto nel MOS, solo che se metti una resistenza questa sarà più piccola (e dimensionabile) rispetto a quella di "cortocircuito" (che è pur sempre una resistenza, piccola, ma resistenza).

P.

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Pasu

is0nir ha scritto:

Normalmente il regolatore agisce sulle bobine di campo per regolare la tensione prodotta da un generatore, ma nel caso dell'eolico il campo magnetico si genera con potenti magneti fissi, non con avvolgimenti.

Questo porta al vantaggio che il rendimento e' piu' alto di almeno il

20-25% ( e per un eolico, non e' poco ! ) e che non c'e' bisogno di avere la batteria carica per far generare la f.e.m. all'alternatore.

Quindi anche in posti in cui c'e' poca o nulla manutenzione, l'eolico ti fornisce energia senza problemi.

Il contro della cosa e' che, per evitare che si generino tensioni molto alte quando c'e' vento forte, bisogna caricare fortemente il generatore, quando in queste condizioni, le batterie sono gia' piene e non assorbono piu' potenza. Ecco perche' si usano le resistenze di carico, abbinate POSSIBILMENTE al passo variabile delle pale dell'eolico.

La miglior soluzione e' trovare un regolatore fatto bene, dimensionato abbondantemente e deviare la tensione su resistenze corazzate che scaldino l'acqua per la doccia e simili usi, in modo da avere sempre un carico sul generatore.

P.

Reply to
Piero Soldi

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