disaccoppiare piani di massa

ciao a tutti ho un problema da risolvere alla svelta in un circuito di tipo switching ho due piani di massa relativi uno alla sezione di potenza PGND e uno alla logica di controllo DGND uniti in un solo punto.

dovendo pilotare un carico induttivo alla fine mi ritrovo con il piano di massa della sezione di potenza che balla la macarena :-)) e ovviamente mi va a disturbare la sezione di controllo con ripercussioni sulla stabilita di regolazione della corrente erogata senza tanti complimenti oserie chiedere; visto che nello sbroglio del pcb ho separato i piani di massa prevedendo un comportamento simile. per unire le due GND, filtro tramite L serie o potrei usare un tranzorb bidirezionale ? magari a bassa corrente visto che tra le due GND vi é solo un riferimento a 0 e non scorre molta corrente (10 mA circa o forse meno) . eventualmente mi consigliate che tranzorb usare ? che costi meno di una impedenza comunque ........ ciao

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Salvatore Barbaro
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Il giorno Sun, 28 Oct 2007 01:59:17 +0200, "Salvatore Barbaro" ha scritto:

E questo è corretto.

Questo è meno bello, occorre cercare di 'vedere' il giro delle correnti quando si mette giù il pcb proprio per evitare she si creino delle d.d.p tra i riferimenti.

come prevedendo ? ma quanti mv hai tra le masse e a che frequenza?

Non capisco il tranzorb, normalmente si usa un collegamento con una impedenza, anche una BL01 va bene, ma se ci sono delle correnti impulsive in giro con un induttanza la ddp tra i due riferimenti potrebbe anche aumentare.

Di solito si scelgono i percorsi dei segnali e i ritorni proprio per evitare questi effetti e il singolo punto di collegamento tra le masse dovrebbe essere il riferimento a 0V, cioè quello che si deve spostare il meno possibile.

Poi dipende dai vincoli meccanici e la cosa a volte è molto difficile, ma la soluzione è pensarci prima, quando si progetta il pcb,

-- ciao Stefano

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SB

Ciao Stefano,

SB wrote:

ehm... come? So che la risposta richiederebbe un corso decennale di progettazione di PCB... ma almeno riesci a condensare in qualche riga cosa intendi per "vedere il giro delle correnti" e soprattutto "come deve essere questo giro" ?

Grazie :)

Marco

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Marco Trapanese

Il giorno Sun, 28 Oct 2007 09:38:11 GMT, Marco Trapanese ha scritto:

Non è così difficile, intendo dire che se ad esempio hai un mosfet in commutazione con correnti elevate, occorre vedere tutto il percorso che farà la corrente per chiudere il circuito compreso il ritorno sul piano di massa.

A volte può essere meglio separare il ritorno dal piano stesso di massa, ad esempio con una striscia di 'no fill zone', questo soprattutto nel caso sia vicino al riferimento dell'ad del µP in modo che eventuali ddp di ritorno indotte dal mosfet abbiano poca influenza sulla AGND.

Poi naturalmente dipende dai casi e dai vincoli meccanici, il mio è un discorso generale e che va tenuto presente fin dalla disposizione componenti, che per me è di gran lunga la fase più importante dello studio di un cs.

-- ciao Stefano

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SB

Ok, per il "vedere" ma una volta vista? Cos'è che ad esempio bisognerebbe evitare o - viceversa - cercare?

In effetti il problema dei vincoli meccanici è sempre il più scomodo. Concordo anche che una distribuzione razionale dei componenti oltre a migliorare/peggiorare il comportamento elettrico del circuito rende più agevole/impossibile lo sbroglio :)

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Salvatore Barbaro ha scritto:

ciao ai fatto bene a tenere separti i piani di massa della "POTENZA" da quelli del "SEGNALE"....solo che alla fine del progetto li devi collegare assieme ,altrimenti ti ritovi con 2 masse galvanicamente separate tra di loro ,e quindi il tutto balla. il punto migliore per unire i piani di massa è ,di solito, il punto negativo del filtro del raddrizzatore, ovvero il "-" dell'condensatore elettrol. del raddizzatore. io almeno ,quando ho potenza&segnale o potenza&logica, faccio cosi. per il punto equipotenziale di massa comune. emi

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emilio

Il giorno Sun, 28 Oct 2007 15:13:33 GMT, Marco Trapanese ha scritto:

Bisogna cercare che la corrente di ritorno faccia meno danni possibile, studiando i percorsi in modo che le ddp indotte non spostino lo 0V.

-- ciao Stefano

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SB

Ciao La cosa migliore sarebbe quella di lasciare sospeso tutto il circuito di potenza poi collegare la sua massa e la massa del restodel circuito , in un punto solo. Alternativamente usare un layer dello stampato solo per la massa !!

Ciao Giorgio

--
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giorgiomontaguti

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