da 220Vac a 110Vac

Salve, non sò come ovviare a questo problema. Ho una tensione di rete che alimenta una lampada e devo realizzare un circuito che mi dia la possibilità di trasformare il 220Vac in 110Vac e vicevarsa, la soluzione più semplice sarebbe un trasformatore, ma purtroppo per vari motivi non si può utilizzare. Avete qualche idea su come fare questa trasformazione? Grazie a tutti

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iotu79
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"iotu79" ha scritto nel messaggio

purtroppo

Per la 220->110V puoi usare un dimmer a triac, mentre per il viceversa la vedo piuttosto dura se non vuoi usare un trasformatore.

Ciao Celso

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Celsius

purtroppo

se lo scopo di tutto questo è diminuire la luminosità della lampada ci sono altri metodi molto più semplici e convenienti

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Erbiagio

non devo diminuire la luminosità, ma portarla a 110Vac in modo da eliminare l'emissione luminosa, ma mantenere il filamento a 110Vac ed evitare lo spegnimento completo (cioè che la tensione arrivi al di sotto di 110Vac)

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iotu79

a 110V ho l'impressione che la lampada emetta ancora luce.

Perche' vuoi tenerla spenta ma con un po' di corrente dentro?

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Te lo spiego subito Franco. Questa lampada ad ogni accensione del filamento (cioè da 0Vac a 110Vac) perde 6 ore di vita (come dici il datasheet) e visto che io devo sempre tenerlo sotto tensione devo solamente avere la necessità di eliminare l'emissione di luce arrivando a 110Vac. Pensavo di mettere una resistenza ed un condensatore in serie alla lampada e di mettere in parallelo ai due componenti citati un relè che li vada a cortocircuitare quando seleziono il 220Vac. Il problema è che non sò dimensionare resistenza e condensatore per far cadere 110Vac su di essi ed arrivare a 110Vac da me desiderata.

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iotu79

Perche' non un bel DIODO? Tagli una semionda e sei a posto. Negli asciugacapelli questo sistema e' ormai universalmente utilizzato per "regolare" il calore della resistenza.

Ciao Lorenzo

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Lorenzo

filamento

visto

necessità

e

ma se la lampada è da pochi watt magari risolvi con un reostato

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Erbiagio

Il 10 Dic 2003, 12:18, "Lorenzo" ha scritto:

Sarebbe una bella idea, ma il problema è che se io devo poter selezionare con un relay la possibilità di usufruire del 220Vac o del 110Vac, se per caso switchassi il relay quando la semionda è al di sotto di 110Vac si spegnerebbe. Il succo del discorso è che devo trovare un sistema come effettuare questa selezione garantendo dempre alla lampada una tensione di almeno 110Vac.

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iotu79
[cut]
[Cut]

Ehm....temo che tu veda le cose dal punto di vista ESCLUSIVAMENTE teorico. La lampada non si spegne al passaggio da una semionda all'altra, il filamento ha un'inerzia termica, diamine! Se fosse vero quello che dici si "spegnerebbe" anche nel funzionamento normale in AC 50 Hz. Per fare come dici tu dovresti soltanto alimentarla in corrente continua, ma la cosa non avrebbe alcun senso, ne altereresti, anzi, tutti i parametri di funzionamento. A questo punto credo proprio non ci siano soluzioni alternative. Me la togli una curiosità: leggendo tra le righe, immagino che tu abbia sostituito la lampada al tuo videoproiettore rimanendo sconcertato per la "mazzata". Giusto?

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Lorenzo

"Lorenzo" ha scritto nel messaggio news:dbLBb.176666$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

... snip...

Su questo hai completamente ragione. L'inerzia termica delle lampade ad incandescenza è attorno al centinaio di ms.

ma

di

Questo non mi pare corretto, se la tensione in continua ha lo stesso valore efficace della tensione alternata, non dovrebbero cambiare i parametri di funzionamento (il valore efficace di una corrente alternata è pari al valore che dovrebbe avere una corrente continua per produrre lo stesso effetto termico).

Saluti

-- GG

Ogni giorno, ogni ora ti cambia: ma mentre negli altri la rapina del tempo è piú evidente, in te invece non è manifesta poiché non avviene sotto i tuoi occhi - Seneca

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GG

Il Wed, 10 Dec 2003 20:17:13 GMT, "Lorenzo" ha scritto:

Non è corretto. Dipende dalla grandezza del filamento, ma sotto i 100 w sono piuttosto sicuro che le cose non stanno così. Se metti un diodo in serie, riesci a vedere il tremolio dei 100 hz, soprattutto se guardi la lampada con la parte laterale della retina, che ha una banda passante più elevata dei 10-30 hz della parte centrale dell'occhio.

Anni fa, uno dei miei primi circuiti fu un convertitore luce-suono, basato su una fotoresistenza. Nemmeno io mi aspettavo che mettendolo sotto le lampade a filamento ronzasse così marcatamente, ma ronzava....

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Simone Bern

Supponevo qualcosa del genere. Credo che con 110V la lampada sia ancora accesa (=emetta ancora luce). Se la potenza e` elevata, anche un condensatore potrebbe essere voluminoso. Se invece la potenza e` bassa, potrebbe andare bene. Per alte potenze si puo` pensare di usare un triac a parzializzazione: una lampada di potenza elevata ha il filamento che ha una buona capacita` termica, e la temperatura rimane costante.

D'altra parte se la alimenti a 110V (ammesso che sia spenta), il consumo potrebbe essere un problema. Visto che quello che accorcia la vita alla lampada e` presumibilmente la corrente di accensione elevata, forse meglio andare nella direzione di limitare la corrente di accensione, ad esempio con un ntc, oppure un parzializzatore a triac.

Hai un link al data sheet della lampada?

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Perche' con un diodo la tensione efficace (=quella che scalda) va a circa 160V.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Dipende dalla tensione di lavoro delle lampade. Quelle a 12V hanno inerzie lunghe, quelle a 230V hanno la temperatura che fluttua a 100 Hz. Non si spengono completamente, ma la temperatura varia.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

non si potrebbe alimentarla in continua, se la potenza è bassa si può usare anche un transistor in modo lineare e non on-off, naturalmente se la potenza è troppo alta il transistor scalderebbe come una stufa

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Erbiagio

Ragazzi, questo link (in inglese) potrebbe aiutare il nostro amico:

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per chi non lo conosce e' un' "autorità" in materia. Al paragrafo "Making bulbs last longer" suggerisce anche lui il diodo. A questo punto ritengo di non poter offrire altri contributi alla discussione.

Un saluto a tutti Lorenzo

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Lorenzo

E chi non lo conosce??? Chiunque abbia gia' avuto a che fare con un led ha visitato la sua pagina!

Oltre a questo (non e' che Don mi paga per lodare il suo sito...) vorrei aggiungere alla discussione la mia idea:

metti in serie alla lampada una di potenza uguale (non necessariamente stesso tipo) in modo che la tensione che cade su ogni lampada sia 115V. Quando, con un relais, cortocircuiti la prima lampada, la seconda "vede" tutti quanti i 230V.

Ciao Boiler

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Boiler

Ciao Questa, assieme al condensatore di Franco, mi sembrano le idee migliori. Col condensatore si realizza anche un risparmio energetico.

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

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