Mi sto avventurando in una realizzazione meccatronica personale (Bertolazzi s=E0 e ringrazio per la pazienza ;).
Ho dei motori cc a 12 e 24 Vcc che devo azionare in modo proporzionale sia in senso orario che antiorario. La retroazione sulla posizione la ottengo sia con encoder che con semplici switch. Le potenze sono modeste: max 50W.
Sono di fronte a due soluzioni: a) lineare b) switching
Nella soluzione (a) penso di utilizzare un regolatore PWM tipo alimentatore in modo da ottenere una continua ben filtrata ed ottenere l'inversione con un ponte di MOSFET pilotati in saturazione. Questo confina parecchio le emissioni e posso girare indisturbato con cavi anche lunghi.
La soluzione numero (b), invece, utilizza, il ponte di MOSFET sia per l'inversione che per la parzializzazione. I due high-side li userei in conduzione spinta mentre i low-side si incaricherebbero della commutazione PWM.
Va da s=E9 che la (b) deve prevedere il filtro LC di dimensioni non trascurabili sul motore stesso e non polarizzato. I vantaggi sulla semplicit=E0 circuitale, per=F2 sono notevoli.
Uno dei motori mi deve consentire aggiustamenti piuttosto precisi, per=F2, quindi basso numero di giri, cosa a cui forse mal si presta la soluzione (a).
Ovviamente il micro impera su tutto, anche il PWM.
Quale accendereste?
Gr=E0!
Piccio.