Come fareste con questo sensore di corrente...?

Salve a tutti, vi chiedo come fareste a gestire un sensore di corrente che misura correnti continue e alternate in un certo range, supponiamo +-10A, e fornisce in uscita una tensione compresa tra 0 e 5V per la quale gli 0A in ingresso corrispondono a 2.5V in uscita (per correnti Iin < 0 ho

0 < Vout < 2.5V e per correnti Iin > 0 ho 2.5V < Vout < 5V).

Io devo misurare una corrente alternata leggendo l'uscita del sensore tramite l'ADC di un microcontroller.

Come posso fare, tenendo conto del fatto che una semplice media sui valori acquisiti da ADC mi fornirebbe il valore di 2.5V, visto che la corrente che mi serve misurare è a valore medio nullo?

Grazie a chi mi saprà aiutare.

Reply to
SBS
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"SBS" ha scritto nel messaggio news:4566254e$0$3203$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

salve

mmm... diciamo che tu vuoi misurare la corrente RMS :-)

e già... questo fatto che l'utilizzo di un ADC sia legato istintivamente all'operatore di media prima o poi verrà studiato a dovere e divulgato.

1) misura come si deve: campioni i valori con segno, applichi l'operatore RMS e hai il risultato. Ovviamente devi campionare ad una frequenza significativamente superiore a quella di nyquist, diciamo qualche decina di sample per periodo. Per l'operatore RMS si veda:
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(se riesci a leggere tutto il tread vinci un voltmetro true RMS cinese)
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2) misura approssimata tutta digitale ricca: campioni ad una frequenza significativamente superiore a quella di nyquist, diciamo qualche decina di sample per periodo (trattasi di misura ricca) e poi applichi l'operatore MAX (o MIN), sperando di aver campionato tale valore sufficientemente vicino al picco effettivo. Quindi, supponi che il segnale sia sinusoidale e calcoli il valore efficace dividendo per radice di 2. 3) misura approssimata tutta digitale povera: ti sincronizzi con la sinusoide e campioni sul picco massimo (è misura povera, un solo campione, come sincronizzarti te la vedi tu...). Quindi calcoli il valore efficace dividendo per radice di 2. 4) misura approssimata mista povera: condizioni il segnale prima del campionamento utilizzando un raddrizzatore ideale (a singola o a doppia semionda, preferibilmente la seconda). Campioni quindi il valore di picco, (sempre un solo campione) e calcoli il valore efficace dividendo per radice di 2.

PS. l'utilizzo smodato del termine "operatore" sia inteso come omaggio al ritorno sul ng di chi sappiamo...

saluti

--
simone.bern
Mr. Heisemberg is not the only one who can affect a measurement by looking 
at it (Robert A. Pease)

zsimonez.zbernz@zliberoz.it (Rimuovere i caratteri di zorro per rispondere 
via mail)
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simone.bern

simone.bern ( snipped-for-privacy@zliberoz.it) ha scritto:

::: Io devo misurare una corrente alternata leggendo l'uscita del ::: sensore tramite l'ADC di un microcontroller. :: :: mmm... diciamo che tu vuoi misurare la corrente RMS :-)

Esatto!

::: Come posso fare, tenendo conto del fatto che una semplice ::: media sui valori acquisiti da ADC mi fornirebbe il valore ::: di 2.5V, visto che la corrente che mi serve misurare è a valore ::: medio nullo?

:: 1) misura come si deve: campioni i valori con segno, applichi :: l'operatore RMS e hai il risultato. Ovviamente devi campionare :: ad una frequenza significativamente superiore a quella di nyquist, :: diciamo qualche decina di sample per periodo. Per l'operatore :: RMS si veda:

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Perfetto, proprio quello che cercavo (e che avevo dimenticato) ;-)

Grazie.

Reply to
SBS

Dato che ha un microcontrollore a disposizione, se deve misurare correnti sempre della stessa forma, puo` anche misurare il valore medio del modulo e poi moltiplicare per opportuno coefficiente. Se invece sono correnti distorte, la cosa va decisamente peggio. Misurare il valore medio del modulo e` piu` facile che calcolare il valore efficace, ci sono meno operazioni da fare.

Un paio di consigli pratici. Il campionamento dovrebbe avvenire in modo sincrono con la rete (ad esempio 32 campioni in 20 ms). L'uso di una potenza di due come fattore di sovracampionamento facilita la normalizzazione del risultato: al posto di una divisione basta uno shift a destra. Se poi vuole misurare il valore medio, puo` fare 70 acquisizioni per periodo, e dividere per 64, cosi` ha la conversione fra valore medio e valore efficace (solo per le sinusoidi).

Infine, se il segnale e` rumoroso ad alta frequenza, e se il sovracampionamento non e` molto elevato, puo` essere utile usare un filtro mediano a sw: si considerano sempre gli ultimi tre campioni acquisiti e si usa per i calcoli quello che ha valore intermedio. In questo modo si eliminano i picchi di breve durata.

Un filtrino passa basso prima dell'a/d e` di solito una buona idea.

Ciao

PS: nel post precedente non ho usato neanche una volta la parola operatore :)

--

Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
Reply to
Franco

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

:: Dato che ha un microcontrollore a disposizione, se deve :: misurare correnti sempre della stessa forma, puo` anche :: misurare il valore medio del modulo e poi moltiplicare :: per opportuno coefficiente.

E come faccio a calcolare il modulo del segnale in uscita (vedi riferimenti nel primo messaggio) dal sensore?

:: Un paio di consigli pratici. Il campionamento dovrebbe :: avvenire in modo sincrono con la rete (ad esempio 32 :: campioni in 20 ms).

Con "sincrono" intendi dire a intervalli regolari vero?

:: L'uso di una potenza di due come fattore di :: sovracampionamento facilita la normalizzazione del :: risultato: al posto di una divisione basta uno shift a destra.

Infatti :-)

:: Se poi vuole misurare il valore medio, puo` fare 70 :: acquisizioni per periodo, e dividere per 64, cosi` ha la :: conversione fra valore medio e valore efficace (solo per :: le sinusoidi).

Questa non l'ho capita :-(((

Me la potresti spiegare meglio?

:: Infine, se il segnale e` rumoroso ad alta frequenza, e se il :: sovracampionamento non e` molto elevato, puo` essere :: utile usare un filtro mediano a sw: si considerano sempre :: gli ultimi tre campioni acquisiti e si usa per i calcoli quello :: che ha valore intermedio. In questo modo si eliminano i :: picchi di breve durata. :: :: Un filtrino passa basso prima dell'a/d e` di solito una :: buona idea.

Grazie per i consigli ;-)

Reply to
SBS

SBS ha scritto:

raddrizzatore ideale (cerca come si realizza con un opamp)

Sincrono vuol dire sincronizzato con la frequenza fondamentale della sinusoide che vuoi misurare. Ovvero ad una frequenza pari ad un multiplo intero. E quindi, visto che fare questo =E8 praticamente impossibile, devi trovare un modo di "aggiornare" il sicronismo tra i due segnali (sinusoide e trigger di campionamento) ad intervalli regolari. Oppure ti accontenti di uno shift tra i due segnali, poco male. Ora, il campionamento e l'elaborazione numerica di segnali campionati sono argomenti vasti, cerca un po' con google maggiori spiegazioni. Poi magari approfondiamo.

70/64=3D1.09375 ~ 1.11
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saluti

-- simone.bern Mr. Heisemberg is not the only one who can affect a measurement by looking=20 at it (Robert A. Pease)

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simone.bern

Se puoi fai una calibrazione ad ogni accensione: con corrente zero vedi che valore ti da` l'a/d (magari facendo piu` acquisizioni e mediandole), e il risultato e` il punto di zero, che memorizzi da qualche parte. Poi ad ogni conversione sottrai il punto di zero per avere il risultato corretto, positivo o negativo a seconda del verso di percorrenza della corrente.

Una volta che hai il valore del segnale, guardi se e` positivo e lo sommi a un accumulatore, se invece il risultato della conversione-sottrazione e` negativo, lo sottrai al valore medio che stai calcolando. L'accumulatore lo resetti ad ogni ciclo, per essere pronto a calcolare il valore medio per il ciclo dopo (Oppure ogni N cicli, se vuoi il valore medio del modulo della corrente mediato su un periodo piu` lungo)

A intervalli regolari agganciati alla rete. Ad esempio puoi provare con un timer che fa partire ciclicamente la conversione, ad esempio 32 (vedi` pero` dopo) volte ogni 20 ms. L'aggancio alla rete non e` proprio indispensabile, io facevo cosi`: guardavo gli impulsi di conversione con un oscilloscopio agganciato alla rete. Se erano fermi OK, se si muovevano cambiavo il divisore del timer per averli fermi.

Se hai una corrente sinusoidale con valore 1A di picco, ne calcoli il valore efficace, ottieni 0.707A circa. Se della stessa corrente misuri il valor medio del modulo ottieni 0.636A circa. Allora con la media leggi 0.636A mentre, sapendo che la forma d'onda e` sinusoidale, vorresti leggere 0.707A. Non ci sono problemi, basta moltiplicare per

1.11. Una moltiplicazione del genere puo` essere complicata da fare su un microcontrollore, ma questo fattore e` abbastanza vicino a 71/64. Quindi fai 71 acquisizioni in 20 ms, sommi tutti i valori in modulo e il risultato lo shifti di 6 posizioni a destra e hai il valore efficace (se la forma d'onda e` sinusoidale). Non mi piace molto il valore 71, forse sarebbe meglio fare 142/128, se non ti costa la memoria e hai tempo per convertire, vai a 6.4 kconversioni/s.

In realta` la frazione 71/64 non e` cosi` importante perche' se poi hai ancora una normalizzazione da fare ti serve comunque una moltiplicazione, e quindi tanto vale includere il valore 1.11 nella normalizzazione finale.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

... :: In realta` la frazione 71/64 non e` cosi` importante perche' se :: poi hai ancora una normalizzazione da fare ti serve comunque :: una moltiplicazione, e quindi tanto vale includere il valore :: 1.11 nella normalizzazione finale.

Ti ringrazio molto per le spiegazioni e ringrazio anche Simone.

Ho ancora alcuni dubbi, tuttavia prima di esporli, leggo bene quanto mi avete scritto, cercando di elaborare una soluzione che faccia al caso mio.

Reply to
SBS

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

::: E come faccio a calcolare il modulo del segnale in uscita ::: (vedi riferimenti nel primo messaggio) dal sensore?

:: Se puoi fai una calibrazione ad ogni accensione: con corrente :: zero vedi che valore ti da` l'a/d (magari facendo piu` :: acquisizioni e mediandole), e il risultato e` il punto di zero, che :: memorizzi da qualche parte. Poi ad ogni conversione sottrai il :: punto di zero per avere il risultato corretto, positivo o negativo :: a seconda del verso di percorrenza della corrente.

E se il sensore di corrente si scalda e cambia il punto di zero? Magari dovrei vedere quando vi è assenza di carico sulla linea (ovvero assenza di corrente) e rilevare ad opportuni intervalli il punto di zero?

:: Una volta che hai il valore del segnale, guardi se e` positivo e :: lo sommi a un accumulatore, se invece il risultato della :: conversione-sottrazione e` negativo, lo sottrai al valore medio :: che stai calcolando.

Diventa quindi una somma algebrica (sottraggo un valore < 0)? Potresti farmi un esempio pratico (pseudocodice con i numeri magari), per favore?

:: L'accumulatore lo resetti ad ogni ciclo, per essere pronto a :: calcolare il valore medio per il ciclo dopo (Oppure ogni N :: cicli, se vuoi il valore medio del modulo della corrente :: mediato su un periodo piu` lungo)

Quindi mi occorre una variabile che chiamiamo accumulatore e una variabile che rappresenta il valore medio?

::::: Un paio di consigli pratici. Il campionamento dovrebbe ::::: avvenire in modo sincrono con la rete (ad esempio 32

::: Con "sincrono" intendi dire a intervalli regolari vero?

:: A intervalli regolari agganciati alla rete. Ad esempio puoi :: provare con un timer che fa partire ciclicamente la :: conversione, ad esempio 32 (vedi` pero` dopo) volte ogni :: 20 ms. L'aggancio alla rete non e` proprio indispensabile, :: io facevo cosi`: guardavo gli impulsi di conversione con :: un oscilloscopio agganciato alla rete. Se erano fermi OK, :: se si muovevano cambiavo il divisore del timer per averli :: fermi.

Praticamente settavi una linea del micro quando acquisivi con l'ADC e la resettavi terminata l'acquisizione, in modo da vedere gli impulsi con l'oscilloscopio?

Il risultato che ottieni rimane valido (cioè gli impulsi di conversione restano fermi) anche se l'apparecchio lo colleghi alla rete elettrica di un'abitazione ubicata in un'altra città? Spero di essermi spiegato...

In alternativa, per agganciarmi alla frequenza di rete in modo da campionare regolarmente, mi converrebbe usare un rivelatore di passaggio per lo zero?

Ho trovato questo: Avago HCPL 3760 ->

formatting link
a metà pagina trovi il datasheet e l'application note 1004. Si può collegare direttamente alla linea 220V e tramite un fotoaccoppiatore mi da in uscita un impulso che posso rilevare tramite interrupt dal micro...

:: Se hai una corrente sinusoidale con valore 1A di picco, :: ne calcoli il valore efficace, ottieni 0.707A circa. :: Se della stessa corrente misuri il valor medio del modulo :: ottieni 0.636A circa. Allora con la media leggi 0.636A :: mentre, sapendo che la forma d'onda e` sinusoidale, :: vorresti leggere 0.707A. Non ci sono problemi, basta :: moltiplicare per 1.11.

Quindi tu mi consigli di calcolare il valore medio del modulo, come mi hai indicato più su nel messaggio, e poi moltiplicarlo per 1.11, giusto? (sfruttando il trucchetto dello shift e del numero fissato di acquisizioni)

:: In realta` la frazione 71/64 non e` cosi` importante perche' :: se poi hai ancora una normalizzazione da fare ti serve :: comunque una moltiplicazione, e quindi tanto vale :: includere il valore 1.11 nella normalizzazione finale.

Quale altra normalizzazione potrei avere?

Per farla breve, io sto usando i sensori di corrente ad effetto Hall della Allegro: ACS706ELC-05C e ACS706ELC-20A, qui

formatting link
puoi trovare i datasheet, che misurano correnti positive e negative entro un certo range: il primo +-5A e il secondo +-20A.

L'uscita è compresa tra 0 e 5V e il punto di corrente zero è situato a 2.5V circa (osserva la caratteristica Vout=f(Ip) a pag.5). Io, per esempio, dovrei misurare anche correnti di

300mA picco-picco sulla linea elettrica a 220V, in modo da rilevare assorbimenti di 50W da parte del carico a valle del sensore.

Per il sensore da 5A ho una variazione di Vout pari a

500mV (da 2.5 a 3V) quando ho un assorbimento pari a 4A sul carico. Quindi, stando alla sensibilità del sensore, dichiarata nella tabella a pag.10 (133mV/A), se il carico assorbe 300mA ho una variazione di Vout pari a 39.9mV!

Pur filtrando il rumore, con un RC dimensionato a 0.6kHz (posso filtrare a 300Hz magari?) come indicato nella stessa tabella, ottengo (nella migliore delle ipotesi) un rumore di circa 2mV picco picco senza contare quello ambientale. Il sesnore è sensibile alle variazioni di temperatura e a pag.6 in alto è riportato il grafico di Vout al variare sella temperatura: se la temperatura varia da

20°C a 60°C (durante assorbimento di corrente da parte del carico) tale variazione si ripercuote sulla Vout facendola aumentare di circa 10mV (che non è poi così poco: è un 25% di errore se rapportato ai 40mV di prima).

Mi conviene trattare il segnale Vout in modo analogico prima di acquisirlo in digitale con l'ADC del micro (magari amplificarlo)? Tu come affronteresti questo problema di acquisizione?

Ti ringrazio molto per le risposte già date e per quelle che mi darai.

Saluti.

Reply to
SBS

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

:: Se puoi fai una calibrazione ad ogni accensione: con :: corrente zero vedi che valore ti da` l'a/d (magari facendo :: piu` acquisizioni e mediandole), e il risultato e` il punto :: di zero, che memorizzi da qualche parte.

Per trovare dinamicamente il punto di zero, in modo da compensare gli effetti di traslazione di Vout (del sensore) dovuti alla temperatura, potrei anche calcolare continuamente la media del segnale in uscita dal sensore, o sbaglio?

Se il sensore non rileva corrente, allora avrò automaticamente la tensione di zero, mentre se nel sensore passa corrente avrò la media di un segnale sinusoidale (traslato in positivo di circa

2.5V) e quindi troverò lo zero di quel segnale, giusto?
Reply to
SBS

Si`, lo puoi fare, ma devi essere sicuro che il carico non assorbe nessuna componente continua.

Si`. e` giusto.

All'altro post rispondo in parte qui.

Supponi di avere come livello di zero il valore (decimale) 498 (suppongo un fondoscala di 1023).

Supponi di avere questi 4 valori convertiti in un ciclo: 678, 890, 432,

133...

A ciascuno di questi sottrai il valore 498, ottenendo.

678-498=180

Lo sommi all'accumulatore che tiene il valore medio del modulo. Poi fai lo stesso con 890-498=392 e lo sommi al precedente valore 180.

Poi continui con 432-498=-66, cambi segno e lo sommi all'accumulatore (oppure lo lasci negativo e lo sottrai dall'accumulatore). In pratica i valori negativi li fai diventare positivi. Ultimo campione 133-498=-365.

Cambi segno, sommi e dovresti ottenere 1003. Dividi per 4 (avendo sommato 4 campioni) e ottieni 250.75 che e` il valore medio del modulo dei 4 numeri. Per avere il valore rms devi moltiplicare per 1.11. ottenendo 278 che e` il valore trasformato in rms, ammesso che il segnale sia sinusoidale.

Poi, in base alla sensibilita` del trasduttore, converti il numero in ampere. Visto che questa moltiplicazione comunque devi farla, tanto vale includere in questa moltiplicazione anche quella per 1.11.

Per provare il divisore facevo uscire su un piedino la frequenza divisa (quella che fa partire le conversioni, eventualmente via interrupt), e la guardavo con l'oscilloscopio. La cosa serviva quando si usavano pochi campioni in ambienti rumorosi per non avere in uscita un battimento a bassa frequenza sul valore misurato.

Il filtro da mettere davanti puo` essere ben piu` stretto di 600 Hz (mi pare di ricordare che proponessi questo valore). Dipende da cosa devi misurare, ma starei su 10 Hz al massimo.

Il resto un'altra volta.

Ciao

>
--

Franco

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(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

...

:: Il filtro da mettere davanti puo` essere ben piu` stretto :: di 600 Hz (mi pare di ricordare che proponessi questo :: valore). Dipende da cosa devi misurare, ma starei su 10 :: Hz al massimo.

La frequenza del segnale che devo misurare dovrebbe essere la stessa della tensione di rete e quindi 50Hz poiché il sensore di corrente misura la corrente sinusoidale che fluisce dalla rete verso il carico. Se filtro (con un passa basso) troppo vicino ai 50Hz, mano a mano che scendo con la frequenza, il segnale Vout in uscita dal sensore impiega un tempo di salita (o discesa) che non è più trascurabile quando i valori di corrente da misurare diventano sostenuti.

Grazie mille Franco, sei stato chiarissimo e gentilissimo!

:: Il resto un'altra volta.

Devo fare l'ordine dei componenti che mi occorrono per riceverli in un'unica spedizione. Attendo che tu mi illumini con una qualche idea sul resto che ho scritto nell'altro messaggio, comunque entro domani sera dovrò prendere una qualche decisione e inoltrare l'ordine... :-/

Sei stato molto gentile e non intendo farti fretta... Se però hai due minuti liberi per guardarci... ;-)

A presto.

Reply to
SBS

Ho detto una cazzata, chiedo scusa. Continuo ad avere per la testa la misura di una continua con micro, per quello che dicevo di filtrare a 10 Hz :(

Due domande: se devi misurare una alternata, niente componenti continue, perche' non usi un trasformatore amperometrico? Sei assolutamente sicuro che stai misurando una corrente sinusoidale?

E ad abundantiam, che cosa vuoi fare?

Domani do uno sguardo. Pero` mi serve sapere esattamente che cosa vuoi fare.

--

Franco

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(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

:: Due domande: se devi misurare una alternata, niente :: componenti continue, perche' non usi un trasformatore :: amperometrico? Sei assolutamente sicuro che stai :: misurando una corrente sinusoidale?

Sono sicuro che misuro la corrente assorbita da un carico collegato alla rete di distribuzione dell'energia.

Mi serve un sensore da montare su circuito stampato, che sia di piccole dimensioni e sia lineare nel range di corrente che mi occorre misurare (per esempio fino a 1-2A per misurare la corrente assorbita da un lampadario/lampada e fino a 15-20A per misurare la corrente totale assorbita da un'utenza domestica di 3kW).

Ho cercato un po' in giro trasformatori amperometrici e sensori di corrente in generale, ma non ho trovato nulla che facesse al caso mio, sia su RS che su Farnell o ancora Distrelec. Se hai già visto qualcosa e mi puoi suggerire, sarò ben lieto di ascoltarti.

:: Domani do uno sguardo. Pero` mi serve sapere :: esattamente che cosa vuoi fare.

Devo misurare la corrente assorbita da un carico collegato alla 220Vac. Ho scelto i sensori della Allegro ACS706ELC-05C e ACS706ELC-20A, che puoi vedere qui

formatting link
perché sono di piccole dimensioni e misurano correnti negli intervalli che mi interessano (da -5 a 5A per piccoli carichi fino a 800W circa e da -20 a 20A per la corrente di picco assorbita da un utilizzatore con potenza 3kW). Forniscono in uscita una tensione Vout compresa tra 0 e

5 V, dove i 2.5V rappresentano lo zero, ossia corrente nulla.

Il punto di zero può variare anche di diversi mV (più di 10, come si nota dai datasheet dei sensori) al variare della temperatura. Proprio da qui mi è venuta l'idea del calcolo dinamico del punto di zero tramite una banale media dei valori della Vout in modo da compensare l'effetto indesiderato).

Se il carico collegato alla rete a 220Vac (efficaci) assorbe corrente, allora la Vout in uscita dal sensore sarà una sinusoide con ampiezza proporzionale al valore di corrente assorbita dal carico e oscillante attorno al valore di 2.5V, come mostrato dai datasheet alla pagina web che ti ho citato sopra.

Per esempio, dal datasheet del sensore con fondo scala

5A (ACS706ELC-05C) si può osservare che la sua sensibilità è pari a 133mV/A. Un valore abbastanza basso, tenendo conto della presenza del solito rumore di fondo...

Ho a disposizione un ATMEL come microconotroller, un Mega8, dotato di risorse più che sufficienti per la applicazione in questione.

Da qui mi rimangono gli interrogativi che ti ho scritto in un messaggio precedente abbastanza lungo:

- pensi che mi convenga elaborare in maniera analogica (amplificare, per esempio) il segnale in uscita dal sensore, prima di acquisirlo con l'ADC? Se sì, in che modo?

- è il caso di rivelare il passaggio per lo zero della sinusiode per sincronizzare le letture dell'ADC sul sensore di corrente? O se ne può fare a meno sfruttando un altro metodo?

Grazie per le risposte :-)

A presto.

Reply to
SBS

SBS ( snipped-for-privacy@grazie.da.me) ha scritto:

:: Ho cercato un po' in giro trasformatori amperometrici :: e sensori di corrente in generale, ma non ho trovato nulla :: che facesse al caso mio, sia su RS che su Farnell o ancora :: Distrelec.

Su Distrelec ho trovato questo:

formatting link
è il datasheet in pdf di un sensore di corrente della LEM, tuttavia è molto simile a quello di Allegro ACS706ELC-05C (ho segnalato il datasheet in messaggi precedenti) con la differenza che quello di Allegro ha un ingombro molto più ridottoe soprattutto costa la metà.

Reply to
SBS

Quale carico e che cosa ne fai della misura?

Quale carico e perche' vuoi fare la misura? cosa fai con il valore che hai misurato?

Tipicamente no, tranne un filtro passa basso. Bisogna pero` vedere quanta risoluzione si perde a non amplificare.

Se ne puo` fare a meno.

--

Franco

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(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

::: Sono sicuro che misuro la corrente assorbita da un ::: carico collegato alla rete di distribuzione dell'energia.

:: Quale carico e che cosa ne fai della misura?

Diversi tipi di carico, quindi in schede diverse userò sensori di corrente con fondo scala diverso (per esempio potrei misurare l'assorbimento di un lampadario o dell'intero impianto elettrico di casa). Mi serve misurare la corrente per avere il valore della potenza assorbita dal carico.

::: Devo misurare la corrente assorbita da un carico ::: collegato alla 220Vac. :: :: Quale carico e perche' vuoi fare la misura? cosa fai :: con il valore che hai misurato?

Il valore che ho misurato lo converto in una potenza e poi lo visualizzo.

::: - pensi che mi convenga elaborare in maniera analogica ::: (amplificare, per esempio) il segnale in uscita dal ::: sensore, prima di acquisirlo con l'ADC? Se sì, in che ::: modo?

:: Tipicamente no, tranne un filtro passa basso. Bisogna :: pero` vedere quanta risoluzione si perde a non :: amplificare.

Il filtro passa basso RC attenua il segnale (già misero) in uscita dal sensore?

::: - è il caso di rivelare il passaggio per lo zero della ::: sinusiode per sincronizzare le letture dell'ADC sul ::: sensore di corrente? O se ne può fare a meno sfruttando ::: un altro metodo? :: :: Se ne puo` fare a meno.

Col metodo della visualizzazione degli impulsi di conversione o in che alrto modo?

Reply to
SBS

E dirlo subito? Cancella tutto quanto ti abbiamo detto, e` sbagliato, o meglio inutile per te.

Non devi misurare la corrente, ma la potenza. Puoi ottenere la potenza dalla corrente *solo* in caso di carico resistivo. Se il carico e` induttivo (motore) o non lineare (parecchi apparati elettronici), la misura della corrente da sola non serve.

Quello che devi fare e` misurare "contemporaneamente" tensione e corrente (guarda quanto ritardo di fase hai quando fai la conversione consecutiva su due canali), moltiplichi i due valori e sommi in un accumulatore. Ogni qualche ciclo resetti l'accumulatore e normalizzi il risultato per avere la potenza media.

Non lo attenua: se filtri a 600 Hz, il segnale a 50 Hz non e` praticamente attenuato.

Basta visualizzare gli impulsi una volta per tutte.

Se vuoi fare un wattmetro, devi misurare insieme tensione e corrente. Qui trovi qualcosa di gia` fatto, da cui ti puoi ispirare.

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PS: APPELLO APPELLO! se volete misurare la potenza e l'energia, ditelo, non chiedete info per misurare la corrente :)

--

Franco

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Franco

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

:: PS: APPELLO APPELLO! se volete misurare la potenza :: e l'energia, ditelo, non chiedete info per misurare la :: corrente :)

In realtà voglio misurare l'energia :-P

Reply to
SBS

C'e` un integrato della analog devices che fa quasi tutto lui, lo usano nei contatori elettronici.

--

Franco

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Franco

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