Collegare due altoparlanti...diversi

Salve a tutti, vengo da un altro NG, it.arti.musica.strumenti.chitarre, e da li una persona mi ha indirizzato su questo di NG, per risolvere un mio problema. Devo costruire uno speaker, per l'amplificatore della mia chitarra elettrica, il cui finale di potenza eroga 65watt, su 4 Ohm di impedenza. Avevo intenzione di costruire una cassa 2x12, dove due coni con impedenza 8 Ohm, venissero collegati in parallelo, per ottenere i 4 OHm.

Ora ho due domande: a) posso collegare in parallelo, due coni di diversa fattura, di diversa marca tra loro? ad esempio, un celestion, ed un jensen? e di diverso wattaggio? b) Se il mio ampli regge 65 watt, io posso anche usare due coni da 50 watt giusto, perchè questi renderanno comunque per qui 65watt, e non per 100.

Grazie molte a chi sarà in grado di rispondermi...

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s-Pyri-to
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Il 17 Apr 2004, 09:34, "s-Pyri-to" ha scritto:

Per la prevedibilità del risultato è meglio che siano uguali, ma musicalmente potrebbe anche piacerti di più averli diversi...

Se hanno la stessa impedenza e sono in parallelo, la potenza si ripartisce a metà per ognuno. Quindi la potenza massima applicabile è il doppio della minore delle due. Quindi esempio 30W l'uno e 40W l'altro fanno un massimo di

2x30=60W e NON 30+40=70W.

Sì. Anzi, per evitare il rischio di sfondare i coni, è bene che gli altoparlanti reggano una potenza superiore a quella dell'amplificatore.

Ciao.

lucky

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lucky

"lucky" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

a

di

Grazie infinite, ora ho risolto praticamente tutti i miei dubbi, thank you....

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s-Pyri-to

Ti hanno già risposto su tutto tranne che su questo :

I due coni possono anche essere diversi, a patto che abbiano la stessa sensibilità e praticamente gli stessi parametri di Small, altrimenti la cassa funzionerà male, la risposta in frequenza farà praticamente schifo (buchi e picchi dappertutto) e non potrai applicare la potenza dichiarata (che non è quella applicabile ma quella DISSIPABILE, 999 su 1000 maggiore di quella applicabile, che è quella che ti interessa). La potenza applicabile dipende dal carico acustico, e usando due altoparlanti diversi il calcolo del carico acustico (che già è complicato per due altoparlanti uguali) penso che sia alquanto ostico e difficilissimo da ottimizzare

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Ciao
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Per.Ind.     Jaco the Relentless  :-P
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Jaco the Relentless

di

difficilissimo

Uhmm, ma a me non serve un impianto, hi-fi, l'amplificatore per chitarra, non richiede questo...si dice che gli amplificatori non sono fedeli...

Valgono lo stesso i tuoi ragionamenti?

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s-Pyri-to

Certamente : un diffusore per strumenti musicali funziona con gli stessi principi fisici di un diffusore normale. Il problema infatti non sta nella fedeltà della riproduzione quanto soprattutto nella tenuta meccanica degli altoparlanti, che lavorerebbero in condizioni praticamente non studiabili

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Jaco the Relentless

s-Pyri-to ha scritto:

puoi farlo, la cosa migliore sarebbe che almeno avessero lo stesso modulo di impedenza, cioè, in soldoni, almeno la stessa frequenza di risonanza. Immagino tu voglia realizzare una cassa aperta, tipo combo, quindi gli altri parametri sono relativamente importanti

50 watt

per 100.

la "resa" è in sensibilità e non in watt. Se la pressione generata in dB dei due coni è p.e. 95 dB, metterne due in parallelo aumenta il livello di circa 3 dB. Poichè viene anche ridotto il carico, l'ampli dovrebbe raddoppiare la potenza e aumentare altri 6 dB. i totale, mettendo due altoparlanti uguali in parallelo si guadagnano 6 dB di sensibilità.

Ma.... c'è un grosso ma. Il guadagno si ha solo per segnali correlati in fase, cioè identici, se i due coni emettono in modo scorrelato (e accade al 90%) si può andare da guadagno zero a una perdita di livello per interferenze. Inoltre, la presenza di due sorgenti identiche comporta comunque una interazione di fase per angoli diversi da zero rispetto all'asse mediano di montaggio, quindi il tuo diffusore emetterà a un livello maggiore sull'asse e avrà una dispersione minore del singolo altoparlante (in parole povere spacchi le orecchie a chi ti sta davanti e chi è di lato non sente bene).

Il consiglio è quindi quello di montare i due coni con una certa inclinazione tra loro, in modo da ridurre le interferenze distruttive e aumentare la dispersione. Ovviamente, se usi due coni diversi e li disponi orizzontalmente e leggermente inclinati, chi è a sinistra ascolterà un suono leggermente diverso da chi sta a destra. Direi che la cosa migliore è quella di usare due coni uguali in orizzontale oppure, se diversi, disporli in verticale, mantenendo sempre una certa inclinazione tra i trasduttori.

ciao buon lavoro Filippo

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audiofanatic

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