Chiarimenti su batteria PC portatile

Ho un Acer Aspire che, passati oramai circa 3 anni dall'acquisto, presenta problemi di batteria, la ricarica completa avviene in circa 40 minuti e la durata in funzionamento è di circa 1 ora scarsa. Vorrei comprare una batteria nuova magari più capiente ma ho il timore che il PC possa avere dei problemi di "ricarica" e che anche con la batteria nuova ci sarebbe lo stesso problema. Esiste un metodo pratico per capire se è la batteria guasta oppure qualcosa di altro ? Grazie.

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pasajero
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pasajero:

Il più pratico è basarsi sulle statistiche: che una batteria al litio, dopo tre anni, perda capacità, è pressoché certo. Che un caricabatteria si guasti in modo tale da caricare un po' meno è pressoché impossibile.

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F. Bertolazzi

Ottimo, certo che per averla usata poco, ha fatto lo stesso una brutta fine, tutte le cure che le ho riservato non sono servite a niente.

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pasajero

La durata delle batterie dipende anche dal loro n. di celle. Se sono 3-4 celle e' il minimo, diciamo che i migliori notebook ne hanno 6.

ciao giorgio

PS. se dovesse guastarsi ti consiglio vivamente di cambiare marca... questioni statistiche

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Giorgio Padoan

pasajero:

Non importa quanto l'hai usata, dipende dalla qualità intrinseca della batteria, da quanto tempo è stata prodotta e dalle temperature alle quali è stata esposta.

La sola cura da riservarle è tenerla in frigo.

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F. Bertolazzi

Scusa, non dovrebbe essere che più celle ci sono e più è probabile che una si degrada?, si degrada così l'intero pacco. Per l'Acer Aspire One ci sono pacchi da 3 - 6 - e 9 celle, immagino che sono 3 celle in serie tra loro visto che il pacco è da 12V circa, giusto?

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pasajero

pasajero:

Lascia stare, non è preparatissimo.

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F. Bertolazzi

"pasajero" scriveva:

Quali cure? Gli elementi al litio presenti ormai in tutte le applicazioni del genere soffrono di invecchiamento inevitabile, anche se non vengono usate. Paradossalmente tale invecchiamento e' piu' marcato se la tensione media degli elementi e' alta. Cio' implica che e' meglio conservarle semicariche quando si prevede di utilizzarle poco. Invece e' prassi comune prenderle e caricarle... per "preservarle" lasciandole poi inutilizzate nel cassetto. Il risultato e' che trascorrono mesi a tensione superiore a 4V/elemento. Questo le deteriora molto piu' rapidamente che se fossero lasciate a

3.6V/elemento. Personalmente non carico la batteria che quando prevedo di utilizzarla almeno per il 50% in tempi molto ristretti. In questo modo il pacco rimane inutilizzato quasi sempre quando sta ad un livello di carica inferiore al 50%. C'e' poi da aggiungere che quello che non fa la chimica degli elementi lo fa la EEprom... che contengono. L'effetto memoria l'hanno aggiunto i progettisti, gestendo questi oggetti come veri e propri consumabili. Per intenderci... c'e' interesse che il proprietario acquisti almeno una batteria sostitutiva durante la vita del portatile, e ci sono algoritmi in grado di decretarne la morte anche quando gli elementi sono ancora arzilli. Per sincerarsene basta sostituirli con elementi in piena forma (con le dovute accortezze), per scoprire che il portatile lamenta ancora nella stragrande maggioranza dei casi una batteria esausta. Ciao. Mirko.
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Mirko

Ho sempre tolto la batt. quando utilizzavo il PC attaccato alla rete, credo di avere letto da qualche parte che il calore fosse da evitare.

Accidenti, e pensare che ho preso questo PC ultraleggero proprio per utilizzarlo qua e la al bisogno, se devo stare a caricarlo prima di utilizzarlo, mi passa la voglia di accenderlo.

Gulp! forse hai ragione, ho appena re-installato il Sistema Operativo ed al primo avvio mi ha detto: "batteria probabilmente guasta, capacità di carica 39%" (segnalazione che continua a dare in ogni occasione), mi sono chiesto come avesse fatto alla prima accensione a dare questa segnalazione senza avere fatto almeno un ciclo di carica/scarica.

Sarebbe interessante capire se anche la seconda batteria acquistata a parte ha lo stesso trucco nella EEprom, se cosi fosse non credo che ne acquisterò un'altra, piuttosto mi arrangio con prolunghe di rete.

Ciao e grazie.

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pasajero

Mirko:

Mah, su questo complotto avrei alcune riserve. E comunque il loro obiettivo, semmai, è di farti cambiare il PC o telefonino, non una banale batteria con assai inferiore valore aggiunto.

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F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" scriveva:

Allora vorrei capire come mai stanno in miglior forma le batterie di un ASUS vecchia data, rispetto a quelle di un portatile piu' moderno... (non per sentito dire ma per verifiche personalmente effettuate). Ho quasi raggiunto la certezza matematica che dipende dalle specifiche che danno ai progettisti... del sistema di management della batteria. In fondo, le batterie dei cellulari che non dispongono di memorie... nella cella stessa ma che si basano su una chimica equivalente, hanno una longevita' molto maggiore pur essendo utilizzate complessivamente di piu' in termini di carica accumulata/resa nel loro periodo di vita. Che motivo c'e' di mettere una memoria EEProm nella batteria... (a parte che chi ricostruisce pacchi sa bene che se non si lavora sulla memoria, l'intervento e' inutile). Poi che la batteria abbia un basso valore aggiunto e' da disquisire. Metti che hai un portatile che ti serve sia portatile, e la batteria sia da sostituire. Che fai? Cambi batteria... mi pare logico. Tutto cio' se non e' troppo obsoleto. Per il costruttore il valore aggiunto e' ben piu' alto rispetto a quello conseguito vendendo il semplice portatile. Basta guardare il prezzo delle batterie... per fare due calcoli. Parlo in proporzione, ovviamente. Ciao. Mirko.

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Mirko

"pasajero" scriveva:

Precauzione valida. Insieme all'eta', gli altri parametri nocivi sono "temperatura" e "tensione".

Se ci pensi dipende da come ti organizzi. E' come quello che va in giro con il serbatoio dell'auto sempre quasi pieno, oppure sempre quasi vuoto. L'autonomia dell'auto e' uguale. Basta che prima di fare un viaggio piu' lungo tu faccia rifornimento. Con la batteria del portatile serve un po' di "stima a priori". Di sicuro e' nocivo portarla al 100% per poi non usarla che alla prossima occasione.

Non ho l'abitudine di parlare per "sentito dire". :) La EEProm c'e'. Sia nella vecchia che nella nuova. Altrimenti come potresti conoscere il numero complessivo di ricariche? Ci sono tool in grado di darti questa informazione, dialogando con il sistema di gestione della carica. Inutile perder tempo a cercare strumenti in grado di resettare la memoria. Sti furbi usano due bus distinti. Il uC che c'e' nella batteria dialoga da una parte con il PC, dall'altra con la EEProm. Che io sappia per riscrivere la Eeprom bisogna necessariamente accedere fisicamente al chip, dentro la batteria; il che richiede l'apertura della stessa... Se vuoi qualche info un po' piu' dettagliata, puoi iniziare a leggere

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Non sai quante volte mi e' venuta voglia di aprire una batteria nuova per farmi il dump della eeprom... e poi rifarmi i pacchi comprando gli elementi (cosa che pero' e' fattibile soltanto con formati standard dell'elemento). Ciao. Mirko.

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Mirko

Mirko:

Non te lo volevo mica impedire.

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F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" scriveva:

:) A volte mi lascio condurre dal discorso. Comunque anche il tuo spunto e' fondato. Ciao. Mirko.

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Mirko

Mi spiego in parole semplici. Naturalmente partiamo dall'ipotesi che le celle siano tutte della medesima qualita'. Se hai poche celle ognuna di loro e' piu' sollecitata ecco che si "stressa" (esaurisce) in minor tempo. Se conosci l'elettronica traduci tutto in termini di potenza media emessa da ogni cella, piu' ne hai e piu' bassa e' la potenza media estratta dalla singola cella. Come ti dicevo un notebook che si rispetti ha 6 celle, i piu' economici ne hanno 4.

giorgio

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Giorgio Padoan

Giorgio Padoan:

Se invece hai fatto le medie superiori, parli di lavoro o energia e ti risparmi figure da cioccolataio.

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F. Bertolazzi

Il 09/01/2011 23.59, F. Bertolazzi ha scritto:

Usare l'energia e' un modo alternativo per spiegare la medesima cosa, dato il loro semplice legame. Se la medesima potenza media la otteniamo da 4 celle invece che da 6 la durata della singola scarica sara' inferiore. Motivo per cui a parita' d'uso con meno celle, nel tempo avrai un numero maggiore di cariche/scariche. Le batterie pero' possono subire un certo numero medio di fasi carica/scarica, dopo di che sono da buttare. E ovvio che piu' celle hai piu' dura la "scarica" e di conseguenza meno eventi di carica/scarica subiranno nel tempo. Forse cosi' per esteso capisci meglio il discorso. Hai avuto problemi in Fisica 2? posso per lo piu' consigliarti qualche buon testo. giorgio

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Giorgio Padoan

Giorgio Padoan:

Alternativo e corretto. Modi sbagliati ce ne sono mille altri.

Le batterie di cui si parla sono al litio, la cui vita ha poco a che fare col numero di cicli (non fasi) di carica.

Aggiungere più celle permette semplicemente di allungare l'autonomia, in quanto aumenti la quantità di energia immagazzinata.

Le tue elucubrazioni sulla qualità dei PC sono fuori luogo. Uno con meno celle potrebbe essere di qualità migliore in quanto costruito con componenti che consumano meno.

A me non pare per niente ovvio. Di solito uso il portatile finché le batterie non si scaricano. Dopodiché faccio senza finché non posso ricaricarlo.

Avevo già capito che il discorso è sbagliato.

Per lo più? Manco l'italiano?

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F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" scriveva:

Riconosco che tutta la tua spiegazione e' fondata e degna di considerazione. Non mi hai convinto al 100%, ma certi tuoi punti di vista li ho fatti miei. Ciao. Mirko.

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Mirko

Mirko:

Bravissimo: ascolta tutti e non ti fidare ciecamente di nessuno. Persino Franco, una volta, ha detto una cazzata. Giuro. Fidati di me. ;-)

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F. Bertolazzi

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