Caricabatterie Nuova Elettronica LX 1069

Nel 1994 costruii questo caricabatterie NiCd che uso tutt'oggi. Questo pomeriggio ho acquistato un paio di batterie NiMh da 2500 mA/h e non disponendo di un altro caricabatterie adatto allo scopo ho pensato di utilizzare l'LX 1069, se non che pensavo alla questione legata alla massima capacità della batteria che tale strumento può ricaricare. Mi spiego: l'LX

1069 può ricaricare pile con capacità che varia da un minimo di 30 mA/h ad un massimo di 1200 mA/h, per cui deduco che utilizzandolo con le due nuove pile da 2500 mA/h non le ricaricherei al 100% delle loro possibilità. Ricordo che sulla rivista dedicata all'LX 1069 (la n°153) veniva indicato come calcolare il valore della resistenza da saldare al commutatore rotativo al fine di poter ricaricare pile dalla capacità non inclusa nel range (30-1200), ma non avendo più tale rivista non so come poter effettuare tale calcolo. C'è qualcuno che potrebbe gentilmente indicarmi come procedere? Il link della pagina dell'LX 1069:

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Grazie per l'attenzione.

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Mauro - ICQ 427762 - MSN maucom@hotmail.com
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Mauro
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Mauro ha scritto:

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Ciao lo ho costruito pure io , per uso aeromodellistico : ci caricavo le mezzatorcia da 3000 al tempo. Per fare questo devi ricalcolare il valore ohmico del partitore "di Carica" e sostituire il Lm317 con un altro regolatore con piu ampere ora non ricordo la sigla ma credo il LM338 Ciao

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Caronte

Caronte ha scritto:

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o forse era il lm350.....boh chissa dove è andato a finire il mio caricapile ;-)

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Caronte

Caronte ha scritto:

Spulciando su Google ho trovato un vecchio post su Usenet dove un utente suggeriva ad un altro di calcolare il valore resistivo utilizzando la formula [OHM=1250/milliampere]. Nel mio caso, dividendo 1250 per 2500 (la capacità delle nuove pile) ottengo un valore resistivo di 0,5 Ohm. Vuoi forse dirmi che il regolatore non basta per erogare la corrente necessaria per queste batterie? E cambiando il suddetto con il LM338 (sempre ammesso che sia quello adatto) non potrebbe nuocere alle altre batterie di minore capacità (500, 700, 850 e 1000 mA/H) che sporadicamente utilizzo?

Fammi sapere.

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Mauro

Mauro ha scritto:

Allora il 317 nelle migliori condizioni eroga 1A Il 338 5A il 350 mi pare 3A e rotti

Il calcolo va fatto come detto e il valore delle resistenze puo essere cosi basso...dovrei trovare il caricapile per dirti cosa ho messo io....ma mi sembra di ricordare dei valori bassi.... Cmq se hai il numero della rivista fai i calcoli come ti dicono loro Se non cambi regolatore non erogherai mai la corrente che tu vuoi. Il mio ha sempre caicato le pile da 3000mAh senza problemi

Ciao

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Caronte

Mauro ha scritto:

Mi sembra di aver capito che la carica è comunque 1/10 della capacità. Quindi, per caricare una batteria da 2500mAh, l'LM317 deve essere impostato per 250mA, corrente che regge tranquillamente.

Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

Confermo questo dato. Se non ricordo male nell'articolo veniva spiegato che per non danneggiare la pila si ricorreva ad una ricarica effettuata ad 1/10 della capacità. Come dovrei procedere quindi per modificare il caricabatterie?

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Mauro - ICQ 427762 - MSN maucom@hotmail.com
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Mauro

JUL ha scritto:

No. Il caricapile in qustione carica con rapporto 1:1 lo fa ad impulsi. Per questo motivo devi cambiare regolatore se vuoi superare il valore max imposto da Nuovaelettronica altrimenti non caricherai mai le pile in quanto l'integrato ha un timer interno che stacca la carica dopo un valore prefissato da progetto. Fidati che lo ho costruito anche io, e al tempo ebbi lo stesso problema. saluti

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Caronte

Mauro ha scritto:

Ho trovato la rivista e ho visto lo schema. Penso abbia ragione Caronte. Infatti, i valori delle resistenze sono calcolati per 1C, ossia, quando imposti 1200mA, escono effettivamente 1200mA, e quindi non possiamo arrivare a 2500mA usando un LM317. Il tutto funziona perchè la corrente esce a impulsi di 100ms ogni secondo, e quindi mediamente ad 1/10 di C. Tra l'altro, questa tecnica mi sembra essere stata abbandonata da tempo, perchè ritenuta assolutamente inutile. Se riesci a metterci un regolatore da 3A, allora basta che modifichi la resistenza da 1 ohm sulla posizione 1250mA, mettendone un'altra da 1 ohm in parallelo.

Giuliano

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JUL

Caronte ha scritto:

Ho parlato poco fa con Nuova Elettronica. La modifica non è possibile in quanto l'integrato che fa parte del circuito non supporta quel tipo di pile, quindi la ricarica è possibile solo da un minimo di 30 ad un massimo di 1200 mA/h, altrimenti le pile non vengono ricaricate completamente.

Peccato...

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Mauro - ICQ 427762 - MSN maucom@hotmail.com
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Mauro

Mauro ha scritto:

Ok ciccio...fai come ti pare.... tu ascolta pure quei rincoglioniti di NE io intanto le mie pile da 3000 le ho caricate e forse lo faro ancora.... Saluti

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Caronte

Caronte ha scritto:

Se mi spieghi dettagliatamente come procedere sar=F2 ben felice di seguire il tuo consiglio. Innanzitutto indicami con quale tipo di regolatore dovr=F2 sostituire l'LM317, poi sappimi dire che criterio seguire per la sostituzione delle resistenze sul commutatore, poich=E8 se dovr=F2 caricare qualche vecchia stila da 1000 mA/h dovr=F2 usare le opportune precauzioni, essendo che i tempi di ricarica (12 ore circa) sono stati progettati basandosi sull'LM317, per cui non vorrei ritrovarmi con le batterie trapanate prima del tempo poich=E8 sovraccaricate o ricaricate con una corrente sbagliata.

Sono sempre Mauro, solo che sto scrivendo da un altro PC.

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maucom

snipped-for-privacy@hotmail.com ha scritto:

Come ti ho già detto cambia il LM317 con il LM350 o meglio ancora con il LM338

Poi rifai i conti per il partitore come ti spiegano sull'rticolo di Nuovaelettronica solo con le correnti che tu vuoi. Tieni conto che il caricapile caricha già le pile con il valore nominale delle batterie quindi se vuoi caricare pile da 2000 mAh dovrai mettere una resistenza in funzione di una corrente di uscita di 2000mA e non di

1/10 ossia 220 mA in quanto l'integrato dedicato al controllo genera un onda quadra con duty cycle al 10% e quindi fa la stessa cosa lui. Inoltre devi sapere che quell'integrato (UC qualcosa) ha un timer interno che per quel circuito stacca la carica dopo 10 ore esatte...dallo star Quindi se vuoi caricare le tue pile in meno tempo o aumenti la corrente di uscita ricrodandoti di staccare manualmente le pile prima delle 10 ore oppure ricalcoli il tempo interno del timer....ora on ricordo come si faceva ma basta dare un occhio al datashhet del integrato

Ultima cosa visto che per 3000 mA ti escono delle resistenze di valore prossimo agli zero Ohm dimensionale con un wattaggio adeguato. Cmq il valore non è critico e meglio abbondare un po con la corrente che deficere.... E con questo è tutto. P.S. Nuova Elettronica faceva dei buoni kit per principianti e non...un tempo.... ora dalla risposta che hai avuto ho la conferma di quello che pensavo: non merita nemmeno sfogliarla al suopermercato la rivista.... saluti

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Caronte

Caronte ha scritto:

Riprendo ora la discussione, dopo un paio di gg in Piemonte ed altrettanti senza connessione Internet causa guasto in centrale. Non so dirti nulla circa la competenza di NE in questi ultimi anni, ma l'ultima telefonata che ho fatto allo 051461149 mi ha fatto parlare nuovamente con lo stesso tecnico dell'altra volta, il quale dopo una più dettagliata spiegazione da parte mia mi ha confermato che la cosa sarebbe anche possibile, a spese comunque della pila la quale avrebbe la sua vita dimezzata a causa del fatto che comunque l'integrato non sarebbe per così dire adatto a batterie al di sopra dei 1200 mA/h. Mi sa che alla fine mi conviene o costruirne uno nuovo o comprarlo già fatto.

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Mauro - ICQ 427762 - MSN maucom@hotmail.com
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Mauro

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