bromografo a led UV

salve a tutti stavo pensando di fare un bromografo con uno scanner defunto e un pannello di led UV.

mi chiedevo quali frequenze sono pi=F9 indicate per la polimerizzazione del fotoresist. ho cercato informazioni sul foglietto delle basette presensibbilizzate e non c'=E8 indicazione sulla lunghezza d'onda (i tempi di esposizione sono indicati per tubi attinici, lampade a vapori di mercurio, lampade ad arco o ad incandescenza)

su questo sito ho trovato diversi led UV a 400[1] 361[2] e 351[3] nm di lunghezza d'onda, ma i prezzi sono molto diversi. si va da circa 1$ per un led 400nm a 19$ per uno a 350nm (!)

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in passato ho avuto buoni risultati con 15-20 min di esposizione con tubo philips TL-8W che dovrebbe essere 365 nm

=E8 solo una questione di tempo di esposizione?

graze e ciao

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mescalinum
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mescalinum ha spiegato il 05/02/2010 :

Premetto che ho fotoinciso solo una volta e mi e' venuto bene solo per puro caso. Se hai ottenuto buoni risultati con 20 min. di esposizione a 8W con 350 nm, mi sa che ti occorrono almeno 40 dei

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considerando il fatto che devi diffondere la luce (visto che i led la emettono con un angolo piuttosto ristretto) considererei almeno 50 led sopra un diffusore di luminosita'. Probabilmente il diffusore in diventa fluorescente a quella frequenza, perdendo ancora potenza nell'UV. Aumentando di parecchio l'esposizione non so' se si crea il problema che hanno anche i rullini da foto (piu' esponi e meno sensibili diventano). Mi sa che e' un bel casino. Comunque su google si parla anche di questo, forse trovi qualcosa di interessante. In questo link :
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parlano di 70 led per incidere una 5x5. Fai un po te.

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Large Hadron Collider (LHC)

Non credo la lunghezza d'onda sia così critica, io proverei con quelli che costano meno. Tieni conto che il tempo di esposizione dipende anche dalla distanza dei led dal vetro e la distanza va regolata in base all'angolo di radiazione e qualche considerazione geometrica. Mi raccomando la griglia esagonale, non quella quadrata come fanno in molti! Meglio ancora, se lo scanner funziona ancora, una cosa geniale che ho visto fare è fissare i led sul carrello e quindi fare una "scansione" lenta (oppure più scansioni). In questo modo risparmi drasticamente sul numero di led e probabilmente ottieni una esposizione più uniforme. Tra l'altro il tempo di esposizione non dovrebbe aumentare di molto, visto che i led sarebbero praticamente a contatto con la scheda, al contrario dei 2-3cm usuali.

Ciao

Pasu

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Pasu

On 5 Feb, 23:47, mescalinum wrote:

Proprio alcuni giorni fa avevo necessit=E0 di realizzare un circuito stampato, ho pensato che forse potevo utilizzare come sorgente la lampada fluorescente di uno scanner. Per verificare se come supponevo, la lampada emettesse un po' di radiazioni anche nel vicino UV ho fatto la seguente prova. Ho eseguito la scansione a 1200 dpi esponendo la superficie sensibile come si faceva una volta con lo sviluppo della carta fotografica. In pratica ho suddiviso una basetta sensibilizzata in venti zone ognuna della larghezza di un cm, poi ho eseguito la prima scansione, coprendo con un cartoncino tutte le aree tranne una, poi ho spostato lo schermo in modo da lasciare esposta la stessa area e quella vicina ed ho eseguito un'altra scansione. Il procedimento si ripete di seguito fino ad esporre completamente tutta la basetta. In questo modo ottieni una serie aree con esposizioni progressive da 1 a 20 volte. Si sviluppa nel bagno di NaOH (7 g/L) e quindi si decide quale =E8 il risultato ottimale. Nel mio caso (penso dipenda dal tipo di lampada che monta lo scanner) ho concluso che il risultato migliore si aveva con 20 scansioni. Questo metodo ha il pregio di essere "dinamico" cio=E8 la lampada si sposta e quindi espone in modo uniforme tutti punti della superfice. Per velocizzare il procedimento conviene mediante il software dello scanner delimitare la superficie da esporre, alla effettiva superficie del disegno realizzato su lucido. A mio avviso il metodo funziona e una volta trovato il numero di scansioni giuste, fornisce risultati costanti. Provare per credere

ciao Paolo

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chimica zuccante

Il 05/02/2010 23.47, mescalinum ha scritto:

philips: le attiniche TL05 4,6,8,11,15,20,40,65-80,140W emettono tra 300nm e

400nm, con picco a 365nm (processi chimici, stampa diazo, stermina insetti). le superattiniche TL03 20,40,140W emettono tra 400nm e 480nm, con picco a 420nm (stampa diazo, fototerapia ittero, acquari marini). le abbronzanti emettono tra 320nm e 390nm (abbronzatura, fototerapia, processi chimici, insetti). le vapori di mercurio (germicida tubo quarzo) emettono un picco stretto a 254nm.

saluti

--=20 lowcost

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lowcost

eheh infatti, alla fine ho pensato che fosse saggio usare i cari vecchi tubi fluorescenti uv-A (4x8W) con 4 ballst elettronici ("riciclati" da lampade a risparmio energetico :)) [foto:

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]

prima usavo un *unico* tubo al quarzo philips tl08w con starter e reattore lungh. 60cm!

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mescalinum

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