Ancora problemi con esposizione/sviluppo

Questa volta sono stato molto attento e sicuramente non ho sbagliato le dosi della soda caustica nell'acqua. Un litro d'acqua versata in un recipiente di plastica con un po' di soda caustica che poteva essere al massimo mezzo cucchiaio.

Uso una lampada solare da 60W a circa 15 centimetri dalla basetta. La lampada ha un diffusore. Il tempo di esposizione è stato di 55 minuti.

Bene, metto la basetta appena esposta nella soluzione acqua soda e dopo qualche secondo le piste incominciano a vedersi abbastanza bene e si forma del liquido nerastro. Penso, tutto bene! Purtroppo noto che le piste si formano solo in un punto della basetta, mentre nelle zone più lontane niente. Dopo un minutino circa, anche le piste formate si "frantumano" in filamenti nerastri che incominciano a navigare nel liquido mentre nelle altre zone il photoresist persiste sulle piste e altrove!!

Rimango con una basetta che ha una zona completamente sviluppata, anche il photoresist, una zona un po' più lontano che sembra essere sviluppata benino mentre la zona più esterna praticamente non sviluppata dove rimane tutto il photoresist.

A questo punto penso che il problema non sia lo sviluppo ma l'esposizione. Evidentemente il punto esattamente sotto la lampada è sovraesposto mentre i punti più esterni sono sotto- esposti. Eppure la dimensione è mezza eurocard!

Com'è possibile una cosa del genere? Forse il diffusore della mia lampada non va bene? Forse devo aumentare la distanza e quindi i tempi di esposizione, così la luce si diffonde su un angolo più ampio andando a colpire anche le zone più esterne?

Ho letto un po' tutti i tutorial in giro ma dicono più o meno le stesse cose che faccio io.

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pozz
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"pozz" ha scritto nel messaggio news:FsMmb.66407$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

A questo punto, se l'esposizione fosse stata uniforme, avresti dovuto togliere la basetta dalla soda e risciaquarla. Il problema e' sicuramente l'esposizione. Io uso una lampada abbronzante vecchissima da 180 watt (forse) posta a 50 cm ed espongo per un paio di minuti col disegno pressato sulla basetta sotto un normale vetro da finestra da 3 mm. Se il disegno e' perfettamente nero posso esporre anche 30 minuti senza nessun problema, in questo modo sono sicura che il fotoresist viene sovraesposto uniformemente in ogni zona. Nel tuo caso e' evidente che usi una lampada sbagliata, anche se non ho capito che cosa sia una lampada solare e il diffusore. La mia personale opinione, e dico personale perche' quelli che usano il bromografo dicono esattamente il contario, e' che bisogna usare una fonte luminosa il piu' possibile puntiforme e lontana. Solo cosi' riesci ad avere una esposizione uniforme e con i dettagli del circuito stampato molto netti. Esporre al sole sarebbe l'ideale, ma non sempre e' disponibile. Con la mia attrezzatura riesco a ottenere al primo colpo piste di

0,2 mm spaziate di 0,2 mm, generalmente senza interruzioni o corti su basette anche di 20 x 20 cm, ma da prove che ho fatto usando fili sottili di rame al posto del master, riuscirei ad arrivare sotto al decimo di millimetro. Il limite e' solo nel master.
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Valeria Dal Monte

Ok.

Anche io utilizzo un vetro, forse non da finestra. L'ho rubato ad un portafoto. E' proprio delle dimensioni che mi serve. Ma non credo il problema sia il vetro. Tu dici di usare addirittura 180W a 50cm per 2 minuti. Io uso 60W a 15cm per circa un'ora. Forse il tuo metodo è migliore, chissà se riesco a trovare lampadine così forti.

Uso una classica lampada da tavolo per lettura, quelle che ospitano la lampadina all'interno di una specia di imbuto messo al contrario. All'interno di questo imbuto c'è un diffusore, una superificie conica che si adatta alla forma della lampada di metallo. In questo modo la luce dovrebbe essere distribuita più uniformemente. Allego disegno:

___ / /\ / /()\ () -> lampada | |

--------------

Forse è proprio il diffusore che mi danneggia qualcosa. Poiché è una specie di laminato molto duttile, con il tempo e col caldo della lampada e con l'uso si è un po' deformato. Magari mi fa andare la luce in tutt'altra direzione.

Certo ma i tempi di esposizione quanto diventano? Proverò a trovare una lampada più potente e a metterla più lontano senza diffusore. Dovrò riprovare, però, i tempi di esposizione.

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pozz

"pozz" ha scritto nel messaggio news:KeSmb.68923$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Non e' una lampada normale, e' a ultravioletti abbronzante della Philips. La usava ancora molti anni fa mio papa' per fare dei test di invecchiamento di materiali sintetici, ma e' una semplice lampada abbronzante. Una volta ho fatto l'esposizione sul tavolo mentre lavoravo ad altro li' vicino e dopo qualche ora mi e' iniziato il famoso effetto sabbia negli occhi. Tremendo! Da allora uso sempre gli appositi occhialini.

Non dici da quanti watt pero' chiaro che non e' adatta. Potresti provare con una alogena da un centinaio di watt che sicuramente emette parecchi ultravioletti, oppure usare una lampada a vapori di mercurio. Io non userei tubi per il motivo che ti ho detto, ma quelle piccole ad ampolla, sono se stesse che sono all'interno delle lampade stradali. Fa attenzione perche' producono molti UVC.

Mi sembra di ricordare che con 5 minuti di sole forte avevo un'eposizione perfetta. Il problema e' che l'intensita' del sole e' molto variabile, basta un po' di foschia per cambiare tutto.

Se hai un master perfettamente nero che non lascia passare la luce puoi tranquillamente sovraesporre anche di 10 volte il tempo minimo necessario.

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Valeria Dal Monte

Io però ad esempio uno due tubi uvb della Hitachi da 15 watt l'uno, quindi per un totale di 30 W, a circa 5 cm di distanza dalla basetta per 5 minuti e Con vetro preso dai portafoto e ottengo risoluzioni di poco superiori ai 6 mils, tipo 5.7... Insomma viene scandalosamente bene il circuito! E l'esposizione è uniforme perfettamente.

Poi cmq ognuno si crea i proprio metodi.

ciao

coals

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coals

pozz ha scritto:

Premettiamo subito che la dose di soda caustica DEVE errere di 7 grammi per litro di acqua, altrimenti il fotorestit lo rovini (come puoi pretendere di avere un fotoresist correttamente illuminato con un sistema artigianale?)

Il uso una lampada a luce nera (250W a forma di pera posta orizzontalmente a circa 10-15 cm di distanza dal master fermato con un vetro da 5mm di spessore e mi attengo alle dosi canoniche di soda e di regola non espongo quasi mai oltre i 10 minuti.

Non conosco la lampada di cui parli ma penso che non illumini uniformememte la basetta; inoltre è eccessivo il tempo di esposizione proprio perché le piste sul master non saranno mai perfettamente nere ma trasarenti ad una esposizione prolungata.

Ciao Giors

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Giors

"Valeria Dal Monte" ha scritto nel messaggio news:%qWmb.69657$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Cioè una lampada che non si trova in giro, giusto? Ma ha il classico "attacca" dei portalampada?

Che è l'effetto sabbia?

L'avevo scitto nel primo post. Comunque è da 60W. Beh, io insisto poiché ho sia un amico che usa lo stesso tipo di lampada con successo ma si trovano anche su Internet documenti che parlano di semplici lampade solari (quelle azzurrate) da 60W con tempi di esposizione di quel tipo. Non vedo perché io non dovrei riuscirci.

all'interno

Sinceramente vorrei utilizzare una normale lampada solare.

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pozz

"Giors" ha scritto nel messaggio news:bnj3jj$jjf$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

grammi

Mbah, sui vari tutorial si dice che questi 7 grammi sono solo indicativi e non devono essere presi troppo sul serio. Nel senso che è possibile sgarrare un po'.

sistema

Non lo pretendo, voglio solo farmi un circuito decente!

orizzontalmente

di

espongo

Boh, che sono 'ste lampade a luce nera?

E questo può anche essere vero. Ma come faccio ad illuminarla uniformemente con questi metodi? Conosco persone che lo fanno senza problemi.

ma

Anche qui non so che dirti. I tempi sono più o meno quelli che ho trovato sui vari tutorial.

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pozz

"pozz" ha scritto nel messaggio news:Ipdnb.71890$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Non so se si trova in giro perche' e' molto vecchia, ha uno zoccolo particolare pero' funziona direttamente a 220 Volt alternati. Oggi le ho dato un'occhiata, e' 300 watt, e' fatta a forma di normale lampada col riflettore incorporato e il vetro smerigliato, solo un po' piu' grossa delle solite lampadine, avra' un diametro di 10 cm. Se vuoi posso dirti la sigla esatta che e' stampata, so che c'e' scritto "ultraviolet".

Credo che si chiami congiuntivite, e' una infiammazione degli occhi causata da raggi ultravioletti. Viene anche in alta montagna montagna quando c'e' neve e sole forte e a restare vicino all'arco elettrico delle saldatrici anche senza guardarlo direttamente. La sensazione e' la stessa che avere gli occhi pieni di sabbia.

Che sia azzurrata non serve a niente in questo caso, serve solo per eliminare un po' di radiazioni a maggiore lunghezza d'onda, tipo rosso e infrarosso che pero' non hanno effetto sul fotoresist. Anzi, direi che se e' una lampadina apposta per leggere, e' probabile che abbia un filtro per eliminare i raggi ultravioletti che protrebbero nuocere alla vista. Se proprio vuoi usare una lampadina ad incandescenza e' meglio una alogena, preferibilmente quelle senza filtro per ultravioletti, mi pare che si chiami UV stop.

Ok, sappiaci dire i risultati.

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Valeria Dal Monte

"pozz" ha scritto nel messaggio news:ysdnb.71902$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

però posso garantirti che con 7.0 - 7.5 g/l i risultati sono ottimi.

Nubbiuo

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nubbiuo

io vado a spanne, con un cucchiaio e 1.5 litri di acqua, se la metto poca vorrà dire che ci starà di più e viceversa. Ti posso assicurare che vengono ottimi!!! Tipo 5,7 mils di risoluzione 1 mils = cm 2.54/1000

ciao

coals

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coals

"coals" ha scritto nel messaggio news:bnlc14$tmj$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Riesci ad arrivare a quattro piste per millimetro? Io fino a 2 ci riesco bene, con 3 cominciano i problemi, ci sono interruzioni e corti abbastanza frequenti, ma e' colpa del master fatto con una getto d'inchiostro. Tu come lo fai?

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Valeria Dal Monte

Valeria Dal Monte ha scritto:

allora faccio così:

mi faccio il master con photoplotter a 2540 dpi (esporto le immagini in eps) poi fotoincido etc etc normalmente come fai tu. Le basette le prendo da Distrelec non constano niete! Calcola che faccio benissimo i lqfp etc... tipo a 100 pin. Però poi per saldarli piango molto :(

ciao

coals

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coals

"coals" ha scritto nel messaggio news:bnop2d$755$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Ah be', col fotoplotter, grazie tante!

Si ma hanno i piedini distanziati di 0,5 mm, questi li faccio anch'io col master a getto d'inchiostro senza problemi. Ti chiedevo se riesci a fare 4 piste per millimetro per poter far passare una pista in mezzo a due piedini, visto che il routing e' un po' difficile senza i fori metallizzati...

Basta mettere tanto flussante e poco stagno. Pero' se ci passasse una pista in mezzo sarebbe impossibile saldare senza solder mask.

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Valeria Dal Monte

;)

allora tanti complimenti a te... e alla tua stampante! Che usi scusa?

No 4 per millimetro no! al max arrivo ai già nominati tqfp, lqfp etc... Mi ritengo già un privilegiato. Valè scusa è: ma per farci entrare 4 piste in un millimetro come minimo devi avere altri 4 spazi in quel millimetro. quindi è come se uno avesse 8 linee da poco più di 0.1 mm... Mica sono la Asus... ;)

ciao

coals

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coals

"coals" ha scritto nel messaggio news:bnqj1r$6ul$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Lexmark Z54. E' la prima ink jet che ho che va bene. Una volta avevo una Epson Stylus color 600 e da allora non avevo piu' voluto altre ink jet da quanto mi aveva nauseato con tutti problemi di intasamento delle testine. Il problema di questa Lexmark e' che che le cartucce di inchiostro da sole costano piu' della stampante completa di cartucce di inchiostro! Vedremo quando e' il momento se riesco a ricaricarle...

Avevi detto che arrivavi a 5,7 mils che sono 0,15 mm scarsi. Pensavo che con un po' di impegno riuscissi a fare piste da 0,125! Comunque, come dicevo, il limite e' dato soprattutto dal master, perche' se uso dei fili di rame sottilissimi per creare l'ombra sul fotorerist, arrivo tranquillamenta a fare piste da 0,1 mm.

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Valeria Dal Monte

Magari ci riesco ma non ci ho mai provato... però credo che vada bene così... Però a naso non credo di poter far meglio. Se devo diventare matto per un circuito me lo faccio fare. Poi dopo stare li a vedere che il 95% è venuto bene e invece che so 5 piste sono interrotte etc mi demoralizza.

ciao e complimenti a te per i risultati!

coals

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coals

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