Alimentatori ad alta corrente

Ciao a tutti!

Mi hanno chiesto un ampli in classe A e ho bisogno di qualche suggerimento non tanto sull'ampli quanto sull'alimentatore. Qualcuno sa dirmi dove potrei trovare circuiti anche insoliti ma efficienti in grado di fornire continuativamente correnti di 8 ampere ben filtrati che soddisfino questi criteri:

1) non siano stabilizzati

2) Non stressino trasformatori, condensatori e diodi oltre il dovuto (il solito circuito mostra già nelle simulazioni picchi di 50 Ampere ripetitivi - per me assolutamente inaccettabili). Provando a inserire induttori i picchi si riducono anche ad essere solo il doppio della corrente erogata o giù di lì (meno di 20 Ampere) con un ripple accettabile (meno di un volt su 8 Ampere). Ciò che però non è accettabile è la tensione di uscita che, da 36 Volt di picco sul secondario, si riduce all'uscita a 25-26 Volt scarsi.

Qualcuno ha suggerimenti/idee su come uscirne fuori o almeno un'idea dei compromessi più sensati da fare per mettere d'accordo le cose?

Ciao! Piercarlo

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piercarlo
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piercarlo ha scritto:

le

. lo faccio a pile? :-))))

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piercarlo

Ciao, perché l'alimentatore deve essere necessariamente NON stabilizzato? Se fai uno schema a transistor direi che sarebbe meglio se lo fosse...

I raddrizzatori "tradizionali" hanno questi problemi patologici: rifletti solamente su quanto segue. Tu probabilmente per avere poco ripple avrai fatto delle simulazioni con dei grandi condensatori: grandi condensatori e poco ripple, tuttavia, si traducono in angoli di conduzione dei diodi molto piccoli e quindi correnti di picco elevate. Non sarebbe meglio raddrizzare una tensione un po' più alta, mettere dei condensatori più piccoli (diminuendo così le correnti di picco ed aumentando il ripple) e poi regolare?

Una possibile soluzione te l'ho già data. Se non andasse bene ti consiglio di valutare l'impiego di un alimentatore switching che compri già "bello e fatto". Gli switching tendono a disturbare più dei lineari ma, supposto che la tua sia un'applicazione audio, i disturbi generalmente sono a frequenze molto distanti dalla banda che ti interessa. Ciao,

Stefano

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Stefano B.

Stefano B. ha scritto:

stabilizzato? Se

Il problema non è tanto questo (la stabilizzazione è una possibilità) quanto l'avere un alimentatore che, "cruda" fornisca una uscita già abbastanza livellata ed evitando picchi abnormi di corrente (che, a differenza di quelli che alimentano amplificatori in classe B , sono COSTANTI e non sporadici - e 40 Ampere di picchi ripetuti in continuazione, ottenuti oltrettutto con capacità modeste;meno di

10.000 micro, non sono precisamente un buon "inquilino" da avere in un amplificatore).

(il

poco

mettere

Non cambia molto... le ho provate un po' e il problema è proprio quello di trovare un sistema per "spalmare" la carica dei condensatori su un picco più largo e basso nel tempo. Un filtraggio parzialmente induttivo è obbligato (ed è quello che adotterò) tuttavia le sollecitazioni sono ancora abbastanza elevate (non sono più 40-50 Ampere di picco ripetitivo ma sono sempre 20...) e, visto che anche altri avranno avuto gli stessi problemi, volevo sincerarmi se non vi fossero idee migliori. Da qui il post.

Ci ho già pensato. L'unico vero ostacolo è che è praticamente da costruire "su misura" (costruirselo in proprio non se ne parla neanche).

Ciao! Piercarlo

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piercarlo

con che tensione lavori? meno di 20000µF sono impraticabili su un ampli di potenza, il tuo problema dovrebbe stare proprio nei condensatori super sottodimensionati. Alla prossima fiera che potrai raggiungere ti consiglio vivamente di comprare qualche "bestia" da

27-33000µF 63v, io li ho trovati a PN x 1,5 - 2 euro e me ne sono portati via 4...

non sottovalutare l'alimentazione in un ampli in classe A!

Ciao! Andrea

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andrea87

Buoni? Perché, mentre in un classe B l'ESR non conta una madonna, in un classe A, con le correnti che girano, conta eccome! Inoltre non vorrei esagerare con i condensatori in quanto alla fine della fiera l'energia da trasferire (o meglio: la carica in coulomb) è la stessa: grosso modo il prodotto i x t rimane quello. Ed è drammatico già con 10.000 micro...

Non la sottovaluto per nulla: è per questo che chiedo in giro! A fine settimana cercherò di postare in fidocad due "trovate" circuitali che mi piacerebbe venissero commentate (e criticate se serve), volte allo scopo di "spalmare" la carica dei condensatori su un intervallo un po' più lungo (non dico il semiperiodo dei 50 Hz ma almeno avvicinarsi).

Ciao! e grazie del suggerimento "fieristico". A giugno ci dovrebbe essere quella di Novegro...

Piercarlo

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Piercarlo

Domanda per chi è informato di queste cose: secondo voi un circuito PFC può aiutarmi a "spalmare" la carica dei condensatori di un alimentatore su un intervallo di tempo più esteso (originando quindi picchi di corrente meno intensi)?

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

Ciao, i circuiti PFC servono proprio per fare in modo che l'assorbimento di corrente dalla rete sia il meno impulsivo possibile cioè praticamente sinusoidale ed in fase con la tensione. Il "problema" di questi circuiti è che generalmente lavorano raddrizzando direttamente il 230 V e quindi con tensioni alte. A valle serve quindi un circuito step-down che tipicamente è uno switching. Attenzione al fatto che all'uscita del PFC si ha NECESSARIAMENTE un ripple per cui occorre post-regolare. Ri-ciao,

Stefano

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Stefano B.

Stefano B. ha scritto:

praticamente

230

occorre

Grazie della info! Hai sottomano qualche link su cui andare a reperire delle app-notes esaurienti? In effetti la mia idea era sì di fare un "simil-PFC" ma sul lato bassa tensione. Sul come per il momento è nebbia fitta ma qualche lucina laggiù in fondo c'è...

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

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