Salve a tutti, dopo aver precisato di non essere un esperto di elettronica ma un semplice hobbista, volevo chiedere un vostro aiuto per risolvere un p roblema che mi è capitato con la costruzione dell'alimentatore mk 3965 ht tp://
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Preciso che non ho comprato il kit in quanto non più disponibile ma ho preparato il c.s. e comprato tutti i co mponenti necessari, ad eccezione di alcuni che già possedevo. In effetti l'unica modifica che potrebbe forse comportare una differenza è la sostit uzione del BD 139 con un BD 911. Il problema riguarda il limitatore di corr ente. Praticamente girando il trimmer r20 in senso orario ed il potenziomet ro della corrente in senso antiorario, come indicato nelle note di taratura , ho già una misurazione di corrente di 3 ampere. Ruotando il potenziomet ro la corrente già a un quarto di giro arriva a superare i 10/12 amp. fin o a superare i 20 A a giro completo. Pur ruotando il trimmer non riesco a r iportare tale valore ai 9,5/10A, anzi la sua azione sembra del tutto ininfl uente ai fini di tale regolazione. Sapreste darmi qualche consiglio?
a ma un semplice hobbista, volevo chiedere un vostro aiuto per risolvere un problema che mi è capitato con la costruzione dell'alimentatore mk 3965h ttp://
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Preciso che non ho comprato il kit in quanto non più disponibile ma ho preparato il c.s. e comprato tutti i componenti necessari, ad eccezione di alcuni che già possedevo. In eff etti l'unica modifica che potrebbe forse comportare una differenza è la s ostituzione del BD 139 con un BD 911.
Verifica che siano compatibili...
Il problema riguarda il limitatore di corrente. Praticamente girando il trimmer r20 in senso orario ed il potenziometro della corrente in senso antiorario, come indicato nelle note di taratura, ho già una misurazione di corrente di 3 ampere. Ruotando il potenziometro la corrente già a un quarto di giro arriva a superare i 10/12 amp. fino a superare i 20 A a giro completo. Pur ruotando il trimmer non riesco a riportare tale valore ai 9,5/10A, anzi la sua azione sembra del tutto ininfluente ai fini di tale regolazione. Sapreste darmi qualche consiglio?
Puoi provare ad aumentare R20 e R21, ma il fatto che il fenomeno sia irreversibile e' piuttosto strano...
Scusa ma mi saró espresso male. Il fenomeno non è irreversibile. Pratic amente nel circuito c'è un potenziometro ed un trimmer. Peró mentre l'a zione del potenziometro è misurabile (la corrente sale da un minimo di 3 ad un massimo di oltre 20 A), l'azione del trimmer è ininfluente. In base a quanto spiegato nell'articolo il trimmer dovrebbe servire a regolare la corrente massima erogabile dal circuito.
icamente nel circuito c'è un potenziometro ed un trimmer. Peró mentre l 'azione del potenziometro è misurabile (la corrente sale da un minimo di
3 ad un massimo di oltre 20 A), l'azione del trimmer è ininfluente. In ba se a quanto spiegato nell'articolo il trimmer dovrebbe servire a regolare l a corrente massima erogabile dal circuito.
Il 07/03/2013 16:38, snipped-for-privacy@alice.it ha scritto:
IMHO ho l'impressione che non sia proprio il massimo come progetto
penso sarebbe meglio un classico ponte da 35A piuttosto che diodi messi brutalmente in parallelo
poi sarebbe meglio anche usare un darlington in TO220 (tipo BDX33) piuttosto che un BD136 così si avrebbe un miglior margine di funzionamento sia per il guadagno in corrente che per la dissipazione
infine non capisco che senso abbia pretendere di fare una regolazione di corrente usando un sistema così rozzo come quello basato sulla soglia di conduzione Vbe (e ancora diodi brutalmente in parallelo)...
sarebbe bastato anche un economico lm358 (alimentato opportunamente) con un riferimento opportuno (un tl431 o anche un semplice diodo) per fare un circuito di limitazione con una resistenza di shunt più bass a ed una regolazione più precisa
tra l'altro le resistenze di shunt (2 da 0.47? 10 W in parallelo) so no anche sottodimensionate: I^2*R = 10*10*0.235 = 23.5 W
aticamente nel circuito c'è un potenziometro ed un trimmer. Peró mentre l'azione del potenziometro è misurabile (la corrente sale da un minimo d i 3 ad un massimo di oltre 20 A), l'azione del trimmer è ininfluente. In base a quanto spiegato nell'articolo il trimmer dovrebbe servire a regolare la corrente massima erogabile dal circuito.
Rettifico: prova a collegarlo in modo da farlo funzionare da trimmer e non da resistenza "fissa".
Per Not1xor1 Purtroppo non sono in grado di valutare la raffinatezza di un circuito. Io per il momento mi limito a montare i circuiti progettati da altri. Comunque pur in assenza di tali capacità avevo già provveduto a sostituire gli otto diodi con un bel ponte da 35A! Il BD 139 l'ho sostituito con un compon ente più robusto, il BD 911 ma solo perchè già c'è l'avevo. Mi semb ra che non sia un darlington ma è in contenitore To 220.
Comunque, carenze progettuali a parte, hai mica capito il perchè si compo rti così?
ica ma un semplice hobbista, volevo chiedere un vostro aiuto per risolver e un problema che mi è capitato con la costruzione dell'alimentatore mk 3965
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Preciso che non ho comprato il kit in quanto non più disponibile ma ho preparato il c.s. e comprat o tutti i componenti necessari, ad eccezione di alcuni che già possedev o. In effetti l'unica modifica che potrebbe forse comportare una differen za è la sostituzione del BD 139 con un BD 911. Il problema riguarda il limitatore di corrente. Praticamente girando il trimmer r20 in senso orar io ed il potenziometro della corrente in senso antiorario, come indicato nelle note di taratura, ho già una misurazione di corrente di 3 ampere. Ruotando il potenziometro la corrente già a un quarto di giro arriva a superare i 10/12 amp. fino a superare i 20 A a giro completo. Pur ruotan do il trimmer non riesco a riportare tale valore ai 9,5/10A, anzi la sua azione sembra del tutto ininfluente ai fini di tale regolazi one. Sapreste darmi qualche consiglio?
ciao è il classico limitatore che usa un transistor integrato entro il 723,che ,quando la Vbe super i 0.55V circa blocca il transistor serie. controlla che la V tra CL e CS non superi i 0.6V, se li supera vuol dire che qualcosa nel circuito non è corretto o invertito....ricontrolla tutti i componenti relativi alla limitazione di I e la loro corretta disposizione. emi
ps-ne ho usati di 723,non con queste correnti,ma funzionavano in modo ottimale ,I limiter incluso. penso che insieme al 317 si useranno ancora per anni.....costano poco e vanno da dio.
Il 07/03/2013 20:55, snipped-for-privacy@alice.it ha scritto:
prima di tutto come hai misurato la corrente?
a parte questo ci sono diverse cose che non mi convincono nel circuito di limitazione della corrente... una è D8 che proverei a togliere... non si capisce proprio lo scopo... intervenire come limitazione di riserva sui TIP35 se si guasta il 723? certo impiegando un darlington invece del BD139 il 723 lavora con una dissipazione minima e la probabilità di guasti è praticamente zero (comunque il BD911 non è un darlington anche se è già meglio del BD
139)
poi proverei a controllare che uno di D12-15 non sia in corto
infine se hai misurato 20A mettendo in corto le uscite allora la potenza dissipata da ogni TIP35 sarà piuttosto alta...
20V raddrizzati sono 28... tolti anche 8V di ripple sono 20V... tolta la caduta sulle resistenze sugli emettitori, sui diodi (ammesso che non siano in corto) e sulla resistenza currente-sense fanno una cinquantina di watt a transistor che mi sembrano troppi anche con un dissipatore enorme e con una ventolona bella veloce...
anche R21 e R22 con 20A dissiperebbero 23,5W l'una... si scalderebbero tanto da fondere lo stagno delle saldature...
quindi a questo punto il dubbio è come hai misurato la corrente? (tenendo conto anche del fatto che i tester possono arrivare a certe portate, quando possono, solo per pochi secondi senza danneggiarsi)
infine fai contento tommaso controlla che dei 3 terminali del trimmer quello del cursore sia collegato ad uno degli altri due o nel caso un terminale non sia collegato controlla che non sia quello del cursore
certo ma la limitazione di corrente è molto spannometrica considerando
la variazione della soglia di conduzione tra i vari esemplari di integrato e la sua dipendenza dalla temperatura ambiente (grossolanamente compensata dai D12-15)
Non è che hai montato un potenziometro logaritmico? Scollegalo, posizionalo a metà corsa e con il tester misura se fra il cursore e ciascun estremo hai metà della resistenza complessiva.
Salve , vi ringrazio per le numerose risposte. A tal proposito preciso che il trimmer è ben collegato e funzionante. L'h o infatti provato con l'ohmmetro quando era già montato sul cs. La sigla del potenziometro riporta 2,2 kA il che mi fa presumere che sia a variazione lineare. La misurazione della corrente erogabile è stata fatta come indicato nelle note di taratura del progetto. La stessa è durata pochi secondi. Oggi faró degli altri controlli per escludere errori di montaggio (anche se ho già riguardato il circuito diverse volte) e seguirò i vostri sugg erimenti. A presto e ancora grazie.
Il giorno venerdì 8 marzo 2013 16:49:27 UTC+1, LAB ha scritto:
Ho misurato il potenziometro. E' lineare. Ho provato anche d12/d15 e nessuno è in corto. Dalle vostre risposte mi sembrate abbastanza ferrati in materia. Non è ch e avreste dei suggerimenti su dei testi da leggere sulla progettazione degl i alimentatori lineari in modo da capirne qualcosa di più? Quelli che ho trovato in rete erano abbastanza scarni e non approfondivano molto l'argome nto.
Il giorno Fri, 8 Mar 2013 10:11:42 -0800 (PST), snipped-for-privacy@alice.it ha scritto:
avreste dei suggerimenti su dei testi da leggere sulla progettazione degli alimentatori lineari in modo da capirne qualcosa di più? Quelli che ho trovato in rete erano abbastanza scarni e non approfondivano molto l'argomento.
Oggigiorno per quelle potenze non si usano alimentatori lineari, la ricerca dell'efficienza e della compattezza obbliga ad usare alimentatori switching.
Comunque se vuoi fare un lineare con quelle caratteristiche, ti consiglio uno schema molto più semplice e molto meno critico basato sull ic L200 della ST
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Praticamente c'è solo il regolatore molto robusto e i finali, niente cadute sui diodi o vbe dei transistors da compensare.
Rispetto al tuo schema devi solo aggiungere un ponte raddrizzatore da 35A, molto meglio che i diodi sfusi:
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Per fare una cosa ottimale dovresti prevedere anche una protezione termica sul dissipatore perchè a 20A per ogni volt di caduta si devono dissipare 20W e quindi è facile fare una stufetta molto calda.
Comunque basterebbe mettere uno o più disgiuntori in serie:
Il giorno Sat, 09 Mar 2013 11:45:08 +0100, SB ha scritto:
Chiaramente la parte con il TRIAC e la protezione a 15V non la devi mettere.
Potresti invece prendere dal tuo schema la parte che fa commutare i secondari del trasformatore RL1 T7-T8 ecc. perchè può ridurre la potenza da dissipare a tensioni basse.
da quanto ho capito lui ha già costruito un alimentatore quindi secondo te dovrebbe smontare tutto, comprare altri componenti e ricominciare da capo?
non c'è alcuna ragione per cui un alimentatore basato sui componenti che ha già non possa funzionare
c'è solo da trovare il motivo del malfunzionamento
tra l'altro nello schema che proponi c'è a mio parere un errore di fondo, mi pare che la limitazione di corrente misura solo la corrente di base dei transistor di potenza
considerando che il guadagno in corrente di questi è anche funzione della temperatura i valori impostati possono differire di molto da quelli a regime
quindi va bene come protezione dai cortocircuiti, ma non per l'impiego (nel caso possa servire) come generatore di corrente costante
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