volevano dire "circuiti stampati", comunque interessante

CIRCUITI INTEGRATI? BASTA UNA STILOGRAFICA Permette letteralmente di disegnare circuiti integrati funzionanti, magari aggiungendo in seguito elementi complessi come segnalatori LED URL:

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Francesco Potortì
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"Francesco "Potortì"" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tucano.isti.cnr.it...

...e cosa ha di diverso e sconvolgente rispetto al pennarello per riparare i lunotti che comprai nell''80? Anche quello era all'argento, e scriveva dappertutto. Forse non è spiegato bene, d'altronde già il "circuiti integrati" fa pensare.

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Calisvar

"Calisvar" :

Non ho idea, ma nell'articolo ci sono dei link.

Però se non sbagliio nessuno ci fa i circuiti stampati. Perché?

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Francesco Potortì

Francesco "Potortì" ha scritto:

Mado' che scienziatoni...

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Quik

e chi te lo dice? in emergenza l'ho usato per piccoli stampatini "difficili", il fatto e' che COSTAVA, molto di piu' di tanti altri sistemi. Inoltre uno stampato "a mano" puo' essere solo una soluzione di ripiego, esattamente come quando si usava il pennarello a inchiostro non attaccabile dal cloruro ferrico: simpatico quanto vuoi ma non ci fai piu' che cosette piccole e rudimentali

oggi la soluzione migliore e veloce per fare le cose in casa e' il "trasferimento di toner " (= "stira e ammira") che permette di fare cose anche complesse (e se attacchi il rame con acqua ossigenata e acido cloridrico, ancora piu' veloci e pulite rispetto al cloruro ferrico)

saluti Andrea I0ADY

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Andrea I0ADY

"Francesco "Potortì"" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tucano.isti.cnr.it...

chi ha scritto quell'articolo è un coglione che non sa neppure di cosa sta scrivendo ...come quasi tutti i giornalisti o quelli che giocano a fare i giornalisti

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<dequo

Svarioni (stilografica al posto di roller, completamente sottaciuto il fatto che la vera applicazione sara' la creazione di tracce conduttive su materiali 3D o piegabili, per la realizzazione di circuiti, si', ma anche, per es. di antenne microstrip) a parte, lo studio originale e' qui':

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Englishman

"Francesco "Potortì"" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tucano.isti.cnr.it...

sì, e così si può leggere il vero articolo, senza errori. Ammettono in effetti che qualcosa di simile esisteva già, la differenza è che il loro inchiostro resta flessibile anche da secco. E che "costicchia", oltre a sconsigliarlo per circuiti complessi.

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Calisvar

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