VHDL

Tanto per curiosità, qualcuno di voi usa questo linguaggio per lavoro? Intendo per la sintesi di circuiti integrati con FPGA o altro? Dario

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Dario
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Ciao, che sappia io in ambito professionale i linguaggi utilizzati sono sostanzialmente due: il VHDL (più diffuso nell'UE) ed il Verilog (più diffuso negli USA). Di fatto sono simili... ed entrambi di una potenza devastante!!!

Stefano B.

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Stefano B.

ho studiato un po' di VHDL per un esame e mi sono reso conto che è ti mette in mano una flessibilità ed una potenza inaudite... a differenza di un micro che "esegue codice" con una FPGA hai in pratica hardware cablato... non ci sono paragoni in termini di prestazioni!!!

ciao!

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ice

"Dario" ha scritto nel messaggio news:425fe4ef$0$24447$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

Lo scorso anno... veramente una bomba! Controllore per macchina cnc a 6 assi più cazzeggi vari (compreso il master di una rete con protocollo di comunicazione annesso) tutto in una FPGA

J.

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Regae

Aspetta un attimo! Stai dicendo che posso lasciare stare completamente lo studio dei PIC se imparo il VHDL?

Se è così la vita mi sorride ;-)

Ciao Boiler

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Boiler

Il giorno Sat, 16 Apr 2005 12:55:36 +0200, Boiler ha scritto:

Beh, non è proprio così, almeno per la differenza di costo tra una FPGA e un pic e per l'approccio logico un pò diverso al problema.

Comunque il VHDL è davvero molto potente, leggi qui:

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ciao Stefano

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SB

"Dario" ha scritto nel messaggio news:425fe4ef$0$24447$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

ok, grazie delle risposte. Lo sto studiando per fare la parte pratica di un esame, e volevo vedere se qualcuno lo usa anche nella realtà lavorativa, data l'enorme flessibilità che consente (anche al di fuori della sintesi di circuti immagino). Dario

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Dario

Il 16 Apr 2005, 12:55, Boiler

ha scritto:

mette

micro

ci

No, rassegnati. Il VHDL non ha quasi niente a che fare con microcontrollori, CPU, assembler, C. E poi rallegrati, studiare il VHDL, i componenti, i tools che lo utilizzano e' almeno dieci volte piu' complicato che studiare i PIC e tutto quello che ci sta intorno. E infine, sapere il VHDL da solo non basta. Sempre piu' spesso con il VHDL si progettano sistemi diciamo "ibridi", composti da logica, CPU e periferiche, e quindi poi devi anche saper programmare per usare quella CPU. Ciao.

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brown fox

a meno che uno non implementi un core 8051 direttamente su FPGA, così ha la flessibilità di un ottimo micro e le prestazioni di un fpga... :) scherzi a parte c'è chi lo fa e mi pare esistano pure progetti open-source!!!

ciao!

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ice

sono due mondi diversi... i PIC ragionano in modo sequenziale (un'istruzione dopo l'altra) mentre la mentalià VHDL è + "ad eventi" Se sei abituato ai linguaggi ASM/C e company all'inizio è + difficile cambiare il modo di ragionare ma... si fa! cmq alla fine ripiego sempre su un micro perchè costa decisamente meno e qualche campione si riesce ad avere... però avendo un minimo di disponibilità economica non avrei dubbi: FPGA

ciao!

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ice

"Dario" wrote in news:425fe4ef$0$24447$5fc30a8 @news.tiscali.it:

Si certamente, sia VHDL sia Verilog (con prevalenza per il primo) per FPGA, Gate Array digitali e ASIC Mixed signals. Sono dei linguaggi di descrizione del hardware che ti permettono l'implementazione di logiche digitali.

Esistono software per la simulazione dei circuiti creati e per la sintesi logica ovvero quella procedura che permette la conversione del "codice" scritto in porte logiche mappate sulla libreria tecnologica del dispositivo da programmare.

A seconda del dispositivo che ti interessa utilizzare segui poi un percorso differente:

per logiche (ri)programmabili in genere il produttore mette a disposizione software dedicati che generano un file di programmazione da scaricare nel dispositivo o in memorie di boot esterne che programmano la logica in modo tale da configurare le connessioni interne dei dispositivi secondo il progetto.

per dispositivi full custom (ASIC digitali o misti), gate arrays o sea of gates invece occorre realizzare il layout fisico della logica (tramite tool semiautomatici) da inviare alla silicon foundry per la realizzazione.

Per quanto riguarda le logiche programmabili guarda ad esempio i siti di altera, xilinx, actel ed atmel

Per quanto riguarda i software tanto per fare un esempio (tutta roba commerciale da svariati keuro (o decine di keuro) di costo a licenza):

Modelsim di mentor graphics per la simulazione. Synopsys Design Compiler per la sintesi logica e Cadence per il layout.

Esiste un ng dedicato, comp.lang.vhdl, con FAQ omnicomprensive che puoi leggerti.

ByeBye Zio Scrooge

--

scrooge@despammed.com
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UncleScrooge

un

CIT (Circuiti Integrati per Telecomunicazioni). Per curiosità, cos'è che sta per RLA? E anche per ESDI dell'altro post? Dario

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Dario

Si, certo, i linguaggi di descrizione dell'hardware (VHDL o il Verilog) sono assolutamente fondamentali in certi campi!!!! Però vorrei sottolineare una cosa: non è che il VHDL sia "potente" o "flessibile" in se, lo è solo perchè viene usato per fare cose decisamente avanzate. E non lo si può neanche considerare un qualcosa di alternativo da imparare rispetto all'uso dei microprocessori/microcontrollori: è semplicemente una cosa molto diversa, e che ha degli usi ben precisi. Per lo stesso motivo non si possono mettere sullo stesso piano FPGA e microcontrollori: sono due cose completamente diverse e che hanno ambiti di utilizzo molto differenti. Con i microcontrollori ci si può fare praticamente di tutto, e sono adeguati a gestire il 90% delle applicazioni comuni. Invece ha senso utilizzare le FPGA solo se l'applicazione da gestire è talmente tosta che tutte le altre tecnologie non ce la possono fare (elaborazione di segnali a decine o centinaia di MHz, calcoli molto pesanti, elaborazioni concorrenti...). Utilizzare un FPGA è enormemente più costoso, difficile e "lento" rispetto ad un microcontrollore, quindi deve valerne veramente la pena...

My two cents, :-) A.D.

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Antonio Di Stefano

Ha a che fare si con questo mondo, ad esempio, dopo aver scritto un algoritmo in C, sto cercando una parte di questo da tradurre in hardware usando proprio VHDL!

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dade

Il 17 Apr 2005, 23:26, dade ha scritto:

microcontrollori,

Veramente Boiler stava pensando ad un percorso piu' diretto del tuo, cioe' voleva usare direttamente il VHDL per realizzare un progetto pensato in origine per una CPU. Possibile ma molto costoso, sia come hardware necessario che come risorse umane, e non giustificato allo stato attuale quando sia ancora realizzabile con una CPU. Tu invece, se non ho capito male, stai seguendo un percorso tortuoso, progetto -> algoritmo sequenziale in C -> traduzione in VHDL -> hardware. Possibile, ma quasi sempre poco efficiente. Il C e' un linguaggio sequenziale pensato per algoritmi sequenziali da eseguire su CPU. Se l'obiettivo e' la realizzazione in hardware di un progetto, conviene pensare fin dall'inizio ad un algoritmo che sfrutti il punto di forza dell'hardware, cioe' il parallelismo, la possibilita' di eseguire molte operazioni realmente nello stesso momento, e questo non lo fai in C. Eventualmente la scrittura in C dello stesso algoritmo puo' essere utile in fase di verifica. Esistono anche dei programmi che traducono automaticamente da C a qualche linguaggio di descrizione dell'hardware, non necessariamente VHDL, ma di solito e' una soluzione di ripiego. Ciao.

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brown fox

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