Stagnatura su alluminio

Salve Ho scoperto che si puo' stagnare benissimo su alluminio, semplicemente ricoprendo l'alluminio con una goccia di olio da macchina !!!! Forse era gia' noto a tutti....e solo io non lo sapevo...e ho fatto una prova ..e basta avere un saldatore ..che riesce a scaldare l'alluminio (che funziona da dissipatore !!) e con un po' di pazienza ci si riesce. Con la punta del saldatore occorre grattare l'alluminio, per eliminare il preesistente ossido. IL concetto e' quello che l'olio impedisce che si formi l'ossido di alluminio, che non permette la stagnatura. Se la sapevate gia'....pazienza !!! Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti
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Molto interessante, grazie per l'informazione.

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Darwin

Interessantissimo, non lo sapevo. Grazie.

"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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R.G.

giorgiomontaguti ha scritto:

ciao e grazie, io conoscevo lo stesso metodo con il sego

ciao primula

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primula

Un bel giorno giorgiomontaguti digitò:

Non lo sapevo, grazie!

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dalai lamah

"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

non hai mica provato se si può saldare anche l'alluminio di un certo spessore di testa, tipo saldatura a cordone e usando una torcetta a butano? comunque domani provo. Grazie anche da me per la la dritta. Montaguti Santo subito! ;)

ciao Bung

PS: scusa, faccio una prova sul post per te, perchè improvvisamente il mio pc (o outlukke) hanno deciso che io non posso trasmettere le accentate èéàòùì èéàòùì. Ma perché? se continua così qualcuno ha un idea?

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Bung

giorgiomontaguti in data Wednesday 21 October 2009 09:49, nel gruppo it.hobby.elettronica ha scritto:

Puoi usare anche la divina vaselina!

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BIG (Umberto)

Buono a sapersi, grazie! Ma l'olio a quella temperatrura non frigge e brucia in brevissimo tempo? Ciao.

"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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Pino

Grazie della dritta!! Non lo sapevo... ...Ma si usa l'olio estivo o invernale?... ;-)))))))))

"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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Bafometto

grazie , mi era capitato in passato di provarci inutilmente, ora sappiamo una cosa in più ..... ciao Gianni "giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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any

C'era stato un post su questo NG 1 o 2 anni fa che spiegava come fare, mi e' capitato di chiedere chiarimenti su ihe.riparazioni e mi hanno detto che non e' una vera saldatura, si ottiene solo un effetto ventosa (mi pare l'abbiano chiamato cosi) e tirando prima o poi si stacca, in quanto i due metalli non formano una "lega di transizione". Trovato:

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mandi

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cabernet berto

cabernet berto:

Io me ne stavo zitto appunto perché avevo inventato lo stesso sistema, secoli addietro, e i risultati non erano stati granché.

Finalmente ho capito come mai.

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F. Bertolazzi

Sarebbe stata comunque una esperienza utile al NG. La prima volta che ho letto del trucchetto mi son detto: ecco una soluzione per quando mi capitera' di scegliere se forare o saldare! Poi ho scoperto la verita' e mi sono cascate le braccia dalla delusione. Penso che non ci si possa fidare del sistema e quindi ho scritto.

mandi

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cabernet berto

cabernet berto:

Robba vecchia, chissela ricorda? E poi questa "imprecisione", nonostante ci sia stata regalata da uno che non è manco capace a quotare, aveva ricevuto 9 voti di fiducia, di cui due validi, quindi, visto che non sono manco stato capace di trovare la AN che parlava dei carichi capacitivi anziché induttivi sui trasduttori acustici, me ne stavo.

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F. Bertolazzi

Ciao Certamente un po' di puzza devi sopportarla ,ma usando il solito olio per macchine da cucire,non e' disgustoso. Non userei la torcetta a butano, se non per scaldare il tutto e dare una mano al saldatore, se il pezzo e' grande !!! Il saldatore che gratta l'alluminio (sott'olio !) e' indispensabile. Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Ciao Ammetto che di chimica ricordo poco piu' che la frase con la quale il prof di chimica abbandonava l'aula: "Con gli ioni abbiamo cominciato e coglioni finiamo" E quindi non ho voce in capitolo, pero' ho voluto fare una prova per saggiare le qualita' di questa saldatura. Ho saldato una tracciola di rame ad un pezzetto di lamiera di alluminio,poi l'ho sottoposta a vari cicli termici con fon da sverniciatura e acqua . Finche' non sono arrivato alla fusione dello stagno, la saldatura ha retto benissimo. Ho il sospetto che una ventosa non avrebbe resistito. Puo' darsi pero' che... il tempo... sia piu' pernicioso !!!

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

"giorgiomontaguti" ha scritto

[...]

per quanto ci possa entrare (quella c'entra sempre), la chimica conta poco IMHO. Nella brasatura dolce, quella che usiamo normalmente in elettronica, l'effetto è dovuto alla capillarità che permette alla lega d'apporto (stagno-piombo, stagno-argento e altro) quando ben fluida di penetrare nelle porsità e microfratture presenti sui metalli da saldare. Un effetto simile a quello della colla. Se ci fossero altri effetti troveremmo delle "isolette" di bronzo sugli stampati. Ma per ottenere il bronzo bisogna superare i 1080 gradi Celsius: la temperatura di fusione del rame.

condivido :)

io sto preparando un po' di campioncini di lastra di alluminio da

1/8 e i 1/16 di pollice (fra 3mm e 1,5 mm circa). Ho intenzione di provare sia con la lega classica (Sn-Pb) che con quelle "nuove" all'argento. Non vorrei sottoporre il mio vecchio weller 20 a stress termici eccessivi, per questo mi proponevo di usare la torcetta a butano. La mia idea sarebbe di usare un raschietto da meccanico leggermente modificato con un feltro impregnato di olio e poi subito passare alla saldatura. E comunque posso sempre provare con il mitico Blitz Istantaneoo che nonostante i suoi quaranta e passa anni ancora mi funziona. Ti informerò sui risultati.

se l'effetto ventosa fosse fra le cause dell'adesione allora tutte le apparecchiature elettroniche presenti in una stiva d'aereo non pressurizzata sarebbero ridotte a scatolette inutili piene di componenti sfusi, specialmente oggi che il montaggio di superfice è diventato la norma.

probabile, ma bisogna provare per saperlo. Poi: Tempus fugit ...e pure io fra poco! ;)

ciao Bung In vino Veritas

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Bung

LOL! Hai cestinato l'intera teoria della brasatura in due parole... peccato che la teoria si mantenga ostinatamente valida! :)

Se fosse così, basterebbe tirare e la saldatura si staccherebbe - il che, per inciso, è quel che succede quando la saldatura è "fredda", perché la diffusione dello stagno nel rame è insufficiente a formare la lega di transizione. Inoltre, considerata la sua estrema porosità, l'alluminio, si dovrebbe stagnare meglio del rame, il che è notoriamente falso :)

Di quale colla? Ne esistono fondamentalmente di tre tipi:

- quelle che formano un forte legame chimico (ad es. i cianoacrilici),

- quelle che formano legami deboli di van del waals (ad es. le colle al polistirolo),

- quelle che stanno attaccate solo per effetto ventosa (ad es. le colle siliconiche).

La porosità ha *sempre* una funzione determinante (aumenta l'area della superficie di contatto), ma non sono certo gli "uncini" nei pori quelli che tengono :)

infatti, se lappi via tutto lo stagno, prima di arrivare al rame ci trovi un sottilissimo strato di bronzo, che è quello che tiene insieme la saldatura - ma è sottile davvero, eh!

Il che è come dire che per far evaporare l'acqua la devi portare a

100°... ma l'acqua evapora anche ben prima di bollire!

Allora, facciamo un po' di ordine nella faccenda: se vuoi riempire un crogiolo di bronzo, sicuramente devi sciogliere per bene il rame e lo stagno - ma qui stiamo parlando di tutt'altra cosa.

Quando lo stagno fuso è a contatto con il rame, i suoi atomi sono (abbastanza) liberi di muoversi, ed hanno energie distribuite statisticamente secondo la solita distribuzione di Maxwell e Boltzmann.

Questo significa che un certo numero di atomi avrà energia sufficiente a "scalzare" un atomo di rame dal reticolo e sostituirsi ad esso, attaccandosi ai legami restati liberi e formando così una lega - non per fusione ma per diffusione - suppergiù come si fa(ceva) per la drogatura dei semiconduttori.

Sotto allo stagno fuso, dunque, si forma uno strato di lega stagno-bronzo-rame, con un profilo più o meno esponenziale di transizione dallo stagno al rame (ecco perché si chiama lega di transizione).

Se la temperatura dello stagno è troppo bassa, la lunghezza di diffusione è piccola e lo strato di lega è troppo sottile per offrire una resistenza meccanica adeguata, così che abbiamo la "saldatura fredda" - e la stessa cosa naturalmente si verifica se sulla superficie del rame ci sono ossidi od impurità che impediscano la diffusione, e quindi la formazione della lega.

Tutto questo con l'alluminio semplicemente non si verifica, se non in misura minima, a causa sia della scarsissima affinità tra questo e lo stagno che della formazione (praticamente istantanea) di uno strato di ossido di alluminio (AlO.Al2O3) passivante e praticamente inattaccabile.

Per inciso, lo stesso articolo dei primi anni '60 che consigliava il trucco dell'olio, proponeva anche una soluzione alternativa con un prodotto che si chiamava "Metalipon K6" o qualcosa di simile, che serviva... alla sgrassatura a fondo dei metalli :) ma pare che, grattando grattando, rimuovesse anche lo strato di allumina consentendo una parziale saldatura - di certo meccanicamente debole, ma sempre meglio che niente... ;)

Ciao e... cin cin! :)

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73 es 51 de i3hev, op. mario

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore!
- Campagna 2006 "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio"

it.hobby.radioamatori.moderato
http://digilander.libero.it/hamweb
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
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i3hev, mario

i3hev, mario:

Detto anche, a seconda della colorazione, rubino o zaffiro.

Grazie per l'ottima e precisa spiegazione.

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F. Bertolazzi

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Se si fa ossidare un dissipatore termico di alluminio, diviene isolante. E' possibile fissare dispositivi con case metallico (ad es. TO220) sulla stessa piastra senza pericolo di cortocircuiti (per basse tensioni). Questo, almeno, mi =E8 stato venduto per vero.

Piccio.

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Piccio

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