Stavo sfogliando le pagine di questo sito, quello dell'intervista a "nuova elettronica" per intenderci.
Ma ho scoperto che per alcuni progetti bisogna pagare per avere schemi e sorgenti:
Non per fare polemica, ma Open Source è se devi pagare?
Stavo sfogliando le pagine di questo sito, quello dell'intervista a "nuova elettronica" per intenderci.
Ma ho scoperto che per alcuni progetti bisogna pagare per avere schemi e sorgenti:
Non per fare polemica, ma Open Source è se devi pagare?
"Elettronica Open Source" è solo il nome del sito, non è necessario che tratti di elettronica né che sia open source. Avrebbero potuto parlare di pesca d'altura con lo stesso titolo.
Se sia open source o meno dipende dalla licenza con cui viene distribuito il contenuto, in questo caso dettagli di progetto e di implementazione. In linea di massima questa licenza deve permettere la redistribuzione.
Cioè se sia open source o meno si vede a posteriori, non dal nome.
Andrea D'Amore ha scritto:
Ah, ok, su questo mi trovi d'accordo! :)
"Andrea D'Amore" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.cu.mi.it...
Eh si ah, me par giusto (della serie "..ma va in mona, vala'..")
El_Ciula ha scritto:
Aggiorno, quello che non è a pagamento (parlo di dettagli essenziali per comprendere o realizzare progettini) è accessibile solo se registrati con opzioni comunque sempre a pagamento, la base costa poco ma comunque sempre a pagamento (praticamente da 4,95 euri al mese):
Son privati e fanno quello che gli pare, ma almeno non chiamare la cosa OPEN SOURCE!
Attenzione che Open Source non significa gratis; se chiedono soldi per un prodotto Open Source hanno tutte le carte in regola per farlo, ed è giusto che possano farlo: è proprio quello che alcune aziende (per fortuna sempre meno) ancora non capiscono, finendo regolarmente in mano a Microsoft con costi pazzeschi. Anche in campo governativo, ma lì quasi sempre è per via di flussi di "lubrificante". Più costa e più alta è la percentuale di quello che "si perde per strada"; ma questo è un altro discorso.
Tornando al subject, bisogna vedere se poi i termini in cui viene distribuito il prodotto a te o ad altri sono restrittivi. In sostanza, almeno nel software e con la licenza GPL che è fra le più diffuse, se ti vendono una cosa Open Source possono farlo eccome, ma non possono impedire di fare lo stesso a te, perciò il primo requisito è che alla distribuzione del software questo sia accompagnato dai sorgenti e da una licenza compatibile con i criteri Open Source che non impedisca a te di distribuire a tua volta il prodotto. Questi criteri sono ben formalizzati, e non scritti con una bomboletta spray rossa sul retro di un poster di Che Guevara come qualcuno potrebbe pensare.
Qualora il sito in questione violasse palesemente questi termini (esempio: paghi e ti danno il sorgente del firmware, ma c'è una clausola appesa che ti impedisce di redistribuirlo) allora potresti contattare la Open Source Initiative
Detto questo, uno ha sempre l'arma migliore che è il "nun te clicco manco se crepi";)
Sì ma il compenso per la copia dei sorgenti era definito come ragionevole per compensare le spese di riproduzione, ad esempio per i supporti ottici e le spedizioni. Oggi si preferisce in modo esplicito che siano disponibili via Internet e senza spese per l'utente (anche se ci sarebbero hosting e banda).
Questo se il firmware proveniva da una licenza open source. Se invece lo sviluppano loro possono scegliere le clausole che preferiscono.
Senza sapere come funziona però è inutile parlarne, se qualcuno ha pagato per qualche schema può spiegare se ci sono istruzioni o meno riguardo la redistribuzione.
Salve a tutti, sono il fondatore dell'Elettronica Open Source e, sentendomi tirato in caus= a, sento il dovere di intervenire sulla questione.
Senza annoiarvi troppo con le difficolt=E0 che la crisi economica ci impone= (tagli da parte degli sponsor, annunci pubblicitari ai minimi storici etc.= ) vorrei solo chiarire che =E8 mia intenzione divulgare il pi=F9 possibile = l'elettronica, ma allo stesso tempo devo fare anche i conti con le alte spe= se che ogni mese bisogna sostenere (server + banda , collaboratori etc.)
Certo poter scaricare free un progetto come quello dell'Apricancello GSM=20
Il punto focale =E8 che un progetto come l'apricancello GSM, se commissiona= to ad un progettista elettronico, non costa meno di alcune migliaia di euro= . Allora bisognerebbe interrogarsi sulla reale destinazione d'uso. Se il progetto interessa per scopi commerciali oppure per uso didattico. Nel primo caso non penso nessumo abbia problemi a spendere pochi euro (a Ro= ma con 9 euro non ci paghi pi=F9 nemmeno una pizza). Nel secondo caso, sono= sempre disponibile a rispondere nei commenti e nel forum a chi mi chiede i= nformazioni o aiuto per progetti.
Per quanto riguarda le licenze il discorso =E8 abbastanza complesso sia per= chiarezza delle stesse e poi per la reale necessit=E0 di controllo che di = fatto non esiste. Quindi, insieme ai mie collaboratori, stiamo ancora cerca= ndo una soluzione, anzi se avete idee in merito, ben vengano.
A chi non vanno proprio gi=F9 queste pagine per utenti Premium posso solo d= ire che non sempre tutto =E8 dovuto, soprattutto se parliamo di un lavoro c= ongiunto di un team... e poi sul blog abbiamo disponibili +5000 articoli in= continuo aumento, tra cui alcuni molto validi, linkati da Wikipedia ed alt= ri siti importanti!
Grazie a tutti! Emanuele
Emanuele ha scritto:
Grazie
RobertoA ha scritto:
Il mio grazie era per il suo intervento (per chiarezza).
Non sono d'accordo manco io, anche se logicamente il nome lo scelgono e lo tengono come gli pare e piace.
Leggendo la definizione di Open Source, e tralasciato il discorso delle licenze d'uso, è contraddittorio l'aver scelto quel nome per il sito, perchè la definizione stessa del termine è l'opposto di quanto avviene.
Comunque io non pretendo nulla da Emanuele, solo son rimasto sorpreso da questa cosa.
Son quello che si incazzava (assieme ad altri) quando veniva quì (Emanuele) a pubblicizzare i concorsi a premi del sito (lo dico per chiarezza) ma nulla ha a che vedere con questa osservazione sul nome.
"Emanuele" ha scritto nel messaggio news:29367690.600.1330614818261.JavaMail.geo-discussion-forums@yngj4... Salve a tutti, sono il fondatore dell'Elettronica Open Source e, sentendomi tirato in causa, sento il dovere di intervenire sulla questione.
Senza annoiarvi troppo con le difficoltà che la crisi economica ci impone (tagli da parte degli sponsor, annunci pubblicitari ai minimi storici etc.) vorrei solo chiarire che è mia intenzione divulgare il più possibile l'elettronica, ma allo stesso tempo devo fare anche i conti con le alte spese che ogni mese bisogna sostenere (server + banda , collaboratori etc.)
Certo poter scaricare free un progetto come quello dell'Apricancello GSM
Il punto focale è che un progetto come l'apricancello GSM, se commissionato ad un progettista elettronico, non costa meno di alcune migliaia di euro. Allora bisognerebbe interrogarsi sulla reale destinazione d'uso. Se il progetto interessa per scopi commerciali oppure per uso didattico. Nel primo caso non penso nessumo abbia problemi a spendere pochi euro (a Roma con 9 euro non ci paghi più nemmeno una pizza). Nel secondo caso, sono sempre disponibile a rispondere nei commenti e nel forum a chi mi chiede informazioni o aiuto per progetti.
Per quanto riguarda le licenze il discorso è abbastanza complesso sia per chiarezza delle stesse e poi per la reale necessità di controllo che di fatto non esiste. Quindi, insieme ai mie collaboratori, stiamo ancora cercando una soluzione, anzi se avete idee in merito, ben vengano.
A chi non vanno proprio giù queste pagine per utenti Premium posso solo dire che non sempre tutto è dovuto, soprattutto se parliamo di un lavoro congiunto di un team... e poi sul blog abbiamo disponibili +5000 articoli in continuo aumento, tra cui alcuni molto validi, linkati da Wikipedia ed altri siti importanti!
Grazie a tutti! Emanuele
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Non sono d'accordo con le giustificazioni date Non e' che ve l'ha ordinato il dottore di pubblicare articoli come l'apricancello gsm Nessuno mette in dubbio l'interesse che puo' raccogliere un progetto di questo tipo, ma a mio avviso o lo rendete fruibile a tutti i visitatori del sito oppure cambiate nome al sito Come per qualsiasi altra risorsa presente Attenzione, non sto dicendo che dovete per forza rendere pubblico tutto il materiale disponibile Questa e' un'operazione che potete fare oppure no, il materiale e' vostro e voi ne disponete come credete Solo che mettere tutto sotto il cappello OPEN SOUCE non ci sta proprio, il vostro non e' un sito di elettronica Open Source Ciao RobertoA
Il giorno Thu, 1 Mar 2012 07:13:38 -0800 (PST), Emanuele ha scritto:
disponibile.
Allora come premio di consolazione allego il link di un apricancello per con il sorgente e gli schemi scaricabili gratis:
(non l'ho provato ma l'autore è in gamba)
Non discuto le tue ragioni, è solo per dire che cercando opportunamente si trova di tutto.
-- ciao Stefano
SB ha scritto:
Sarà anche in gamba, ma a livello Hardware fa decisamente pena! :)
El_Ciula ha usato la sua tastiera per scrivere :
A me non sembra proprio, ma se tu sai fare di meglio...
;o)
ciao Stefano
SB ha scritto:
Beh, finecorsa fatti col filo di ferro, circuiti su basetta in legno con mammut da elettricità etc...
Direi che se uno non sa far di meglio è messo molto male.
Non confondere l'idea suggerita con l'implementazione: sono due cose diverse. Se fossero la stessa cosa, allora Arduino sarebbe una ciofeca mostruosa perchè il 99.9% degli utilizzatori lo usa per fare cose per le quali basterebbero un paio di porte logiche e un 555.
asdf ha scritto:
Io non confondo nulla, ho solo evidenziato quello che ho visto.
"El_Ciula" ha scritto nel messaggio news:4f4fe475$0$6826$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...
Dici che se il fine corsa fosse stato in alluminio fresato dal pieno sarebbe stato piu' efficace? Stesso discorso per il mammut, non e' che rifacendo il circuito stampato e usando una moresettiera weidmuller da 10 euro al pezzo sarebbe riuscito meglio nel collegare quei quattro fili A me sembra un montaggio pulito, fatto da uno che sa come funzionano le cose, e le fa funzionare Certo che, se tu avessi dei consigli per ottenere, a parita' di sforzo, risultati sia funzionali che estetici migliori, ben vengano Ma essendo lo sforzo profuso bassissimo (vedi filo metallico e mammut), non credo che esista niente di meglio Ciao RobertoA
RobertoA ha scritto:
E' ragionando così che le case dell' Aquila non sono crollate...
Quando si sviluppa qualcosa e lo si implementa il risultato è la simbiosi a
360° di cosa e come è stato impiegato per ottenerlo. Affidabilità e sicurezza (in particolare quella) non sono prerogative di Macgyver...RobertoA ha scritto:
A te non dice niente.
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