scaricatore a gas fai-da-te

Mi accingo a cambiare l'ennesimo relè con i contatti distrutti dagli archi elettrici che si sviluppano all'apertura dei contatti. Siccome è una gran rottura ho pensato di porre in parallelo ai contatti un piccolo tubo fluorescente da 6W, che dovrebbe risultare un circuito aperto durante il normale funzionamento e dissipare l'energia accumulata dal circuito magnetico durante l'apertura dei contatti, salvandoli dall'ossidazione. L'unico problema è che potrebbe rimanere acceso anziché emettere solo un lampo di luce. Ho pensato di porre in serie al tubo un condensatore per limitare la corrente in tal caso senza però sopprimere le variazioni rapide di corrente. Sapete per caso che tensione e corrente nominale ha un tubo fluorescente lineare da 6W?

[FIDOCAD] LI 85 75 55 75 SA 87 75 LI 85 75 95 75 EV 97 76 95 74 LI 102 78 111 78 LI 100 80 94 80 BE 100 80 102 81 100 82 100 82 BE 98 82 96 83 98 84 98 84 RV 98 79 100 87 LI 98 84 100 84 BE 100 84 102 85 100 86 100 86 LI 98 86 94 86 PP 102 76 101 77 103 77 LI 102 78 102 77 LI 102 73 111 73 PP 102 75 101 74 103 74 LI 102 73 102 74 LI 97 75 103 75 RV 90 56 121 61 SA 87 60 BE 89 57 93 58 93 59 89 60 LI 125 57 125 78 SA 125 78 LI 111 78 146 78 SA 125 60 BE 122 60 118 59 118 58 122 57 LI 89 57 87 57 LI 89 60 87 60 LI 125 60 122 60 LI 122 57 125 57 LI 87 57 87 74 LI 146 78 146 54 LI 146 54 150 54 LI 54 49 150 49 TY 152 50 5 3 0 0 0 * Al carico
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andreafrigo
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se l'applicazione è a 220 è un'idea pessima. se non erro i tubi al neon anno una tensione d'innesco di svariate centinaia di volt(8/900v)ma la tensione desercizio e intorno ai 100v. comunque con il circuito che ai proposto l'eventuale sovratensione si va a scaricare sul carico che può dannegiarsi o venire attivato involontariamente(se fosse una macchina utensile la sicurezza andrebbe a farsi benedire). oltre agli scaricatori a gas specifici ci sono anche le vdr allo stato solido che vanno messe in paralleo alla fonte di alimentazione abbinete a magnetotermico o fusibili.

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vladimix

Il carico sono tubi fluorescenti alimentati con reattore induttivo. La sovratensione la generano loro allo spegnimento, come ogni carico induttivo. 100V di tensione di esercizio ce l'hanno i tubi da 36W. Io parlavo dei tubi da 6W. Il tubo difficilmente rimarrà acceso perché i filamenti con quel collegamento non vengono riscaldati, però nel caso succedesse vorrei limitare la corrente che scorre nel tubo per non fonderlo. Per questo ho chiesto tensione e corrente nominali.

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andreafrigo

ha scritto nel messaggio news:DOxwg.49641$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Perchè non comperi degli scaricatori a gas studiati per lo scopo? (su Farnell trovi quelli della EPCOS).

Igor.

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Igor

ha scritto

Anche se comandi dei carichi induttivi non credo che le tensioni sviluppate siano tali da mandare in conduzione il tubo. Se interrompi tensioni non elevate usa piuttosto una (o più, in serie) lampadina al neon (pisello), mettendole in serie una resistenza limitatrice. O meglio ancora, usa gli appositi scaricatori a gas. Ce ne sono per diverse tensioni di innesco.

E come fa a rimanere acceso se lo scintillio avviene solo nell' istante dell' apertura dei contatti?

Avevo fatto delle prove con un tubo da 18 W e se non ricordo male si accendeva a circa

700 Volt.

-- Sito di schemi elettronici utili e belli:

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SOMMERGIBILE

ha scritto nel messaggio news:5eHwg.49832$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

la tensione dovrebbe essere la stessa,perche dipende dal gas utilizato,è la correte che varia in funzione della potenza.

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vladimix

E' esatto quello che hai detto, ma non vedo l'utilita' di mettere un tubo fluorescente. Al suo posto metti semplicemente una resistenza da 330 ohm in serie ad un condensatore da 10 nF. Fai attenzione che la resistenza possa sopportare almeno la tensione di rete, per esempio una resistenza da un watt dovrebbe andare bene, e il condensatore da almeno

600-800 volt poliestere.
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Valeria Dal Monte

Praticamente uno snubber di spegnimento, come per i tiristori. Io avevo pensato al tubo fluorescente in quanto presenta una resistenza non lineare, che dissiperebbe molto rapidamente l'energia del circuito magnetico. Ma ora che ci penso, essendo imposta una corrente dal carico induttivo più grande è la resistenza e più potenza viene dissipata. La tensione varierà di conseguenza. La corrente dovrebbe aggirarsi sui 4A perché alimento 8 tubi da 58W e i reattori di solito hanno un cosfi di

0,5. La potenza dissipata dalla resistenza nell'istante iniziale con un valore di 330 ohm sarebbe 2*R*I^2 = 10,56 kW direi che forse serve un valore pù basso altrimenti si fonde la resistenza a mo di fusibile per elettromigrazione.
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andreafrigo

ha scritto:

pensato al tubo

molto rapidamente

corrente dal carico

tensione varierà di

58W e i reattori di

nell'istante iniziale con un

pù basso altrimenti

Provo a calcolare l'energia che viene ceduta alla resistenza durante l'apertura del circuito: dato un tubo da 58 W con cos(fi) = 0.5 e alimentato a 230V, lo modellizzo come un circuito RL, si ha: (1) tan(fi) = SQRT(3) = omega*L / R, inoltre se I e' la corrente efficace si ha:

58 W = 230 V * I * cos(fi) => I = 0.50 A e anche: 58 W = I^2 * R => R = 230 ohm, dalla (1) si ricava: L = SQRT(3) * R / omega = 1.27 H, e l'energia media immagazzinata nel campo magnetico vale E = L * I^2 / 2 = 0.16 J. Se i tubi sono 8 l'energia totale immagazzinata nel campo magnetico vale 1.3 J, questa energia durante l'apertura del circuito viene in parte ceduta alla resistenza, in parte ai tubi, quindi E e' solo un limite superiore all'energia che viene ceduta alla resistenza. Ad occhi direi che una resistenza da 1 W e' in grado di assorbire una energia dell'ordine di 1 J (equivale a una potenza dissipata di 1 W per la durata di 1 s).

Ciao

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Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

Direi che pero' non basta il C da 10nF, perche' svilupperebbe diversi kV di extratensione. Infatti, anche con una sola lampada, gli 0.16J trasferiti al condensatore danno 5.6kV (ma in realta' gli 0.16J sono il valore medio, si puo' arrivare al doppio). Anche ammesso che il condensatore tenga la tensione, probabilmente il rele' continuerebbe a scaricare, anche perche' la salita sarebbe troppo rapida (risonanza alta, 1.4kHz con una lampada, 4kHz con 8). Senza aver approfondito il calcolo e non avendo tenuto conto delle perdite resistive, potrebbe andar bene un condensatore da 1uF che tenga almeno 2.3kV di picco (considerando un picco di 1.3J*2). La risonanza con i reattori in parallelo casca a 400Hz circa, per cui il rele' dovrebbe fare in tempo ad aprire senza scaricare. Per quanto riguarda la resistenza serie, se la corrente di picco e' 0.5*sqrt(2)*8=5.6A, occorre stare su poche decine di ohm, altrimenti la caduta iniziale risulta troppo alta e non protegge il rele'. Un dubbio che mi resta e' che in questo modo, una volta aperto il rele', qualche lampada potrebbe restare un po' accesa con la corrente dello snubber, che a 50Hz non e' trascurabile.

Si potrebbe anche fare un doppio snubber (per gestire i due casi di sovratensione positiva o negativa) diodo-C-R, ma forse inizia a farsi complicato.

Ciao,

--
RoV - IW3IPD
http://digilander.libero.it/rvise/
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RoV

Ciao Valeria E' corretto, se all'amico non disturba la piccola corrente alternata nel carico, anche a rele' aperto.(tutti hanno fato per scontato che il circuito sia alimentato con 220Vca, e 10 nF sono circa 300K a 50 Hz )

Ciao Giorgio Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

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