l'alimentatore stabilizzato è defunto. Era un vecchio catorcio: non lo riparo, lo faccio nuovo.
Invece di usare il solito LM317 vorrei provare ad applicare le basi teoriche apprese a scuola. Ho preparato uno schemino che vi sottopongo per l'approvazione ;-)
I mie dubbi sono in particolare:
- un'alimentazione di questo dà risultati soddisfacenti (non ho grandi pretese) per quanto riguarda regolazione e soppressione del ripple?
Se la risposta a questa domanda è sì, passiamo alle domande tecniche:
- il 741 a 40V muore. Come posso fare? Creare 35V con uno zener (per V+)? Creare 5V con uno zener (per V-)? Usare un altro operazionale?
- che transistor posso mettere tra i 2N3055 e il 741?
- i tre 3055 devono essere dello stesso produttore e dello stesso lotto?
Tu credi che sia meglio del 317 fatto apposta per quel tipo di lavoro, con incluse protezioni termiche e di corto? Se proprio vuoi tralasciare il 317, usa il buon vecchio 723.
Non hai specificato le caratteristiche che vuoi: Vin, Vout minima e Vout max., corrente max.
Alimentalo con uno zener da 36V; altrimenti, se riesci a trovarelo in qualche fiera o tra le rimanenze di un negozio, l'L146 è identico all'LM723 ma arriva a 60 V.
Se invece resti sul tuo progetto cerca LM10.
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Bye!
Scossa
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e-mail: maLaCorrente.manfredi@tiscali.it
Bravo! Ho fatto la stessa cosa un anno e mezzo fa... ed è stata l'occasione per imparare qualcosa di nuovo anche da un "banale" alimentatore! :-)
Il mio PC fa il piccione per cui non riesco a utilizzare, al momento, fidocad; mi baso sul richiamo di DueDiPicche. Niente di trascendentale... si può fare qualcosa di più, soprattutto mettendo una protezione contro i corti Attenzione! Gli schemi soliti che cortocircuitano le basi dello stadio finale in questo caso NON funzionano per via del fatto che l'uscita dell'operazionale è a bassa impedenza - sono degli EF - mentre quel tipo di protezioni funzionano bene solo operando su un'uscita di collettore - ovvero su CE. Affrontare e risolvere questo problema è meno banale e ovvio di quello che sembra... come ho scoperto a mie spese a suo tempo.
Al riguardo posso suggerirti di utilizzare un doppio operazionale: mezzo lo usi come regolatore e l'altro mezzo lo dedichi a gestire una protezione dai cortocircuiti come si deve (cogliendo anche l'occasione per attivarla a qualcosa meno della VBE di un bipolare - 0,7 Volt per cinque ampere sono una botta... - e magari anche per farla più sofisticata e dipendente dalla tensione di uscita - I 5 ampere li fai erogare solo quando la tensione di uscita è abbastanza alta.
Altro suggerimento: anziché mettere il solito potenziometro per regolare la tensione di uscita, utilizza un commutatore a più posizioni che ti consenta di ottenere tensioni di uscita fisse e predeterminate - tanto sono sempre quelle e più o meno corrispondono a quelle ottenibili mettendo in serie varie batterie; tanto vale...
Se prestabilizzi (a parte) l'alimentazione dell'operazionale sì. Comunque, tenendo anche conto dei limiti di alimentazione del 741 (e analoghi) scordati i 35 Volt di uscita... più realistici 30 o al massimo
32 Volt.
La soluzione più semplice è trovare un operazionale che regga almeno
50-60 Volt (puoi anche usare uno di quei simpatici amplificatori di potenza audio che sono a tutti gli effetti operazionali di potenza: hanno prestazioni ragionevolmente buone e ti tolgono pure dai piedi il problema di cercare un driver per i 2N3055 - il contropiede sta nel fatto che il problema della protezione accennato sopra diviene ancora più pressante da risolvere, visto che l'uscita di questi amplificatori limita almeno a qualche ampere...). Altrimenti puoi anche studiare un qualche tipo di alimentazione fluttuante che rimanga sempre entro i limiti massimi del 741... ma sinceramente mi pare una cineseria inutile oltre che rischiosa.
Un bel BD437 - Non usare il BD137 perché il beta di questi a 150-200 mA si siede e il rischio che si sieda "sul più bello" è abbastanza consistente.
Possibilmente. Continuando comunque a usare le resistenzine solite sugli emettitori. Il problema è che il beta di tutti e tre devono essere ragionevolmente simili e devono essere pure simili, soprattutto, i loro andamenti con le correnti. Poi un buon montaggio sul dissipatore è essenziale (devono anche scaldare tutti e e tre più o meno allo stesso modo, altrimenti lotto, beta, produttore ecc... diventano tutte chiacchiere).
"Boiler" ha scritto nel messaggio news:41ea5499 snipped-for-privacy@news.bluewin.ch...
... snip...
... snip...
Aggiungendo la parte sotto al conduttore negativo (vedi schema al seguente link) e alimentando opportunamente gli operazionali, puoi rendere il tuo alimentatore completamente regolabile fra 0V e 35V.
formatting link
Saluti
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GG
Ogni giorno, ogni ora ti cambia: ma mentre negli altri la rapina del tempo
e' piu' evidente, in te invece non e' manifesta poiche' non avviene sotto i
tuoi occhi - Seneca
Ciao, quello schema puoi mandarlo anche a me, per favore? Uno schema del genere può sempre tornare utile... (come una rivista SERIA come Elektor che oggi purtroppo non fanno più :-( )!
Grazie 1000 in anticipo,
Stefano B.
P.S.: nella mia e-mail devi semplicemente togliere il NOSPAM
No, non penso che sia meglio. Chiedo se il risultato è accettabile. Il non utilizzo di un integrato aveva come scopo l'applicazione di quello che ho fatto a scuola, non il raggiungimento di un risultato migliore.
Boiler
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