Resistenza di uscita

Salve a tutti! Mi stavo domandando come si può misurare la resistenza di uscita di un generatore di corrente a carico flottante(v. schema fidocad).In teoria la resistenza dovrebbe valer Rs(1+A), dove A e il guadagno ad anello aperto dell'operazionale.Quindi tale resistenza è molto grande. L'idea era quella quella di valutare la variazione di corrente mettendo come carico una resistenza comparabile con la Ro, che dovrebbe essere dalle parti di

10^7(essendo A=10^5 e Rs=100).Il problema è che in base alla corrente che devo usare (15 mA picco picco sinusoidali) l'opamp mi satura (per giunta è alimentato a +/- 5V). Idee? [FIDOCAD] MC 50 35 0 0 580 LI 50 45 45 45 LI 45 45 45 60 LI 45 60 80 60 LI 80 60 80 65 LI 80 75 80 90 MC 80 65 0 0 115 MC 80 45 1 0 080 LI 80 45 80 40 LI 80 40 75 40 LI 80 55 80 60 LI 50 35 40 35 MC 40 35 2 0 000 MC 80 90 0 0 045 TY 85 45 5 3 0 0 0 * ZL TY 85 70 5 3 0 0 0 * Rs TY 20 35 5 3 0 0 0 * Vin TY 85 75 5 3 0 0 0 * 100

Grazie

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*** Marco ***
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*** Marco ***
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"*** Marco ***" ha scritto nel messaggio news:dcLrd.247372$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

è

Se il circuito fosse ideale avresti Is=Vin/Rs, giusto? Il circuito è reale e nel modello Norton una parte della corrente Is finisce nella Ro che vuoi misurare, giusto? Misura la V_Rs, applicando quel lungo processo matematico che è la legge di Ohm ottieni I_Rs. La differenza tra Is e I_Rs è finita nella Ro.

Fai una campagna di misure e penso sia immediato ricavare Ro.

Ciao Ste

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PeSte

Una misura in quel modo direi che non sia fattibile, e probabilmente neanche utile, dato che il guadagno A *in continua* dell'op amp puo` avere qualunque valore entro 2 o 3 ordini di grandezza. Negli oporazionali e` piu` o meno garantita la frequenza di crossover, non il guadagno in continua.

Potresti forse misurare la impedenza di uscita in continua (che ti puoi aspettare di centinaia di megaohm o piu`) misurando la corrente di uscita senza ingresso e poi mettendo in serie una pila da due volt. Per fare questo serve un picoamperometro. La corrente di uscita con ingresso a zero puo` essere troppo elevata per avere la risoluzione richiesta con il picoamperometro. In questo caso si devono compensare gli offset, in modo da portare la corrente il piu` vicino possibile a zero, ma ho l'impressione che si misurino le derive del sistema, non la sua impedenza di uscita.

La misura invece e` piu` facile se si fa a frequenza relativamente elevata (ad esempio 1 kHz o piu`). In questo caso il guadagno Ad e` molto piu` basso (10^3?) e probabilmente si riesce a vedere qualcosa. Credo che anche in questo caso si debba procedere con un generatore flottante e misura della corrente che esce, o forse meglio generatore flottante, resistenza in serie e misura della tensione sulla resistenza

L'impedenza che si misura e` essenzialmente capacitiva, corrente e tensione sono sfasate: a seconda di come si fanno i conti con la R in serie al generatore, puo` essere necessario tenerne conto.

Questo non l'ho capito

Franco

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Franco

"Franco" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@individual.net...

Ok!

Ah è più complicato di quanto mi aspettassi!Beh adesso ci medito un po' su

giunta è

In effetti mi sono spiegato un po' male.In sostanza volevo dire che il mio metodo di misurare una variazione di corrente dovuta al carico non era possibile perchè ad esempio con un carico resistivo di 1k e una tensione Vin sinusoidale di ampiezza 1,5 V picco-picco, sul carico avrei avuto una tensione di 15 V picco-picco(VL=(Vin /Rs)*RL), ma il campo di tensioni ammesse sul carico per il circuito in esame è (Vsatl-Vi

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*** Marco ***

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