"Daniele Orlandi" ha scritto nel messaggio news:dbqql8$8iq$ snipped-for-privacy@scotty.uli.it...
Sono questi:
Radome:
Sono radar nautici, hanno portate da 45km (radome 2 kW) a 135km circa (pedestal 4 e 10 kW)
Ciao! Teo
"Daniele Orlandi" ha scritto nel messaggio news:dbqql8$8iq$ snipped-for-privacy@scotty.uli.it...
Sono questi:
Radome:
Sono radar nautici, hanno portate da 45km (radome 2 kW) a 135km circa (pedestal 4 e 10 kW)
Ciao! Teo
Hai ragione... allora parrebbe che la tendenza sia di spostarsi in quella banda perché i radar che ho usato fin'ora erano tutti a 1.2 GHz
Ciao!
-- Daniele Orlandi
Oppure il massimo delle perdite
A parte l'elettronegativo, che ti hanno gia` spiegato, al piu` quella e` la frequenza di "taglio" del sistema. La puoi vedere guardando la costante dielettrica, che cambia con la frequenza (anzi mi pare che abbia piu` di un cambiamento netto). Il grafico lo trovi qui
-- Franco Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick. (H. Heine)
No aspetta ho sbagliato. Intendevo dire, che è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi sviluppa una forza maggiore sugli elettroni. Questo causa che gli elettroni passino più tempo attorno all'ossigeno che mostrerà una carica complessiva negativa. L'idrogeno al contrario dell'ossigeno, avrà per la maggior parte del tempo carenza di elettroni e sarà complessivamente positivo.
Alla frequenza di risonanza, ci sarà il massimo trasferimento del segnale, ossia, i dipoli risponderanno perfettamente ad ogni variazione, senza ritardi e non perderanno un colpo, perché seguiranno perfettamente la sinusoide. Si muoveranno al massimo della loro velocità e produrranno con la loro rotazione, energia sottoforma di calore.
Avevo trovato un sito dove questa frequenza veniva trovata sperimentalmente... poi l'ho perso. C'era il grafico completo da 1 Hz ad alcuni GHz (9 mi pare). Teoricamente non è semplice trovare questa frequenza, ci sono attriti nel liquido, impedimenti nella rotazione, c'entra la temperatura e la densità.
Ciao
Artemis
Infatti, è proprio quello che cerco di capire. Risonanza, se consideri la tensione del sistema come uscita, ma massimo delle perdite se la tua variabile d'uscita di interesse è il calore. Se hai il massimo delle perdite allora hai la frequenza di risonanza della tua variabile, perché è quella la tua Out. L'obiettivo è avere il massimo delle perdite nel dielettrico.
Forse sempre come frequenza di risonanza, perché se consideri il calore dissipato (anziché la tensione) come il segnale in uscita, beh, arriverai ad una frequenza ove il calore dissipato è altissimo ed ha un certo guadagno (in dB). A quel punto, tracciando un diagramma di bode si avrebbe un picco di risonanza (o più di uno)... o no?
Devo leggerlo con calma, ora è tardi, cmq non sono facilmente interpretabili quei grafici lì (forse a quest'ora =)
Ciao e grazie
Artemis
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