Preamp per microfono

Qualche schemino ce l'ho, ma risalente ai miei tempi (di Carlo Cudiga), con un paio di transistor e pochi altri componenti.

Vorrei sapere allo stato dell'arte quali sono i componenti "giusti" per realizzare un preamplificatore microfonico ad alta sensibilita' (tipo cimice), con un buon rapporto s/d da montare subito vicino alla capsula micro (ci sono in commercio cosette nuove? io sono rimasto a quei cilindretti piezo da 10mm).

Un link a qualche progettino sarebe gradito.

Ciao, Roby.

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Carlo Cotica
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Carlo Cotica ha scritto:

Esistono gli amplificatori operazionali da strumentazione, che hanno un rapporto S/N maggiore di 110 dB e consentono anche guadagni elevati.

Preferiscono una alimentazione duale ma esiste il modo di alimentarli con una singola, e *forse* ne esistono alcuni che lavorano proprio con alimentazione singola. Può farti comodo se la tua "cimice" deve essere alimentata es. da una batteria da 9V.

Sappi che vengono chiamati "da strumentazione" proprio perchè utilizzati nella preamplificazione dei segnali destinati ad elettromedicali o strumenti di misura. La loro conformazione elimina qualsiasi rumore di modo comune; il vantaggio rispetto agli altri circuiti è che essendo monolitico garantisce caratteristiche che altrimenti sarebbe difficile avere (ad esempio usando tre operazionali normali).

Io ho sempre usato gli AD620 e AD621 di Analog Devices, e gli INA131 della TI, ma ovviamente ne esistono di migliori e di peggiori.

Se ti leggi i datasheet dei modelli che ti ho indicato, vengono descritte applicazioni "tipo", e dovrebbe esserci anche qualcosa che fa al caso tuo; in ogni caso provo a farti uno schemino, o lo farà qualcun altro, vediamo :)

ciao ciao

korb

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korb

"korb" ha scritto nel messaggio news:gbsm2g$sdn$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Secondo me vista la carenza di dati forniti è difficile dire cosa sia meglio, ma credo che questi pur ottimi op-amp usati ad alimantazione singola e con un ingresso non differenziale, visto che parliamo di capsula electret, perdono quasi tutti i loro vantaggi!

Credo che i due transistor di antica memoria se ben utilizzati diano ottime performance ! Però non sappiamo cosa c'è all'uscita del preamplificatore, se avesse lunghi metri di cavo perderebbe tutti i vantaggi del low-noise a meno di non bilanciare la linea

Se poi avesse un cavo, usando una connessione bilanciata si può alimentare phantom la casula e il pre attravero il cavo stesso!

Servono più dati:-DD ciao Rusty

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Rusty

Rusty ha scritto:

Mi sfugge qualcosa sulle considerazioni che hai fatto, puoi spiegarmi meglio?

Concordo :)

ciao korb

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korb

Io impiegherei (ed ho impiegato) il solito, classico transistorino a basso rumore. Meno ce ne sono, meno rumore aggiungono. Tieni presente che le resistenze spesso sono molto più rumorose dei componenti attivi presenti nel circuito. Conosci la en=SQR(4kTBR)? Semplificandola, a temperatura ambiente viene circa:

en=18 SQR(R) [nV]

Gianluca

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LAB

"korb" ha scritto nel messaggio news:gbspep$9kt$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Perchè per avere la massima reiezione al rumore serve anche un'applicazione che non ne vanifichi le ottime qualità esempio un ingresso differenziale ed una alimentazione duale! Se optiamo per una alimenetazione singola e lo usiamo per amplificare una capsule electred, che cmq già di suo può fornire in uscita quasi un volt di segnale, a parte una bassissima figura di rumore dell'op amp di cui a questo punto ce ne facciamo poco cosa ci resta? Parliamo di uno stadio che deve guadagnare da 3 a 5 volte in tensione, fra l'altro si è anche accennato ad un'alimentazione da batteria perciò abbastanza pulita, uno o due transistor a basso rumore possono fare egregiamente al caso nostro, due vecchi BC414 a bassissimo rumore, il primo polarizato con una Icc di 0,5 mA e il secondo usato da follover per abbassare "leggermente" l'impedenza di uscita hanno già ampiamente soddisfatto tutte le condizioni! Parlamo di una capsulina a condensatore da 10mm non di un neumann professionale:-DD Sono considerazioni dettate dall'esperienza :-)

ciao Rusty

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Rusty

"LAB" ha scritto nel messaggio news:gbsqf6$f9a$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Infatti tanto tempo fà negli stadi a basso rumore si tendeva ad usare resistenze maggiorate come potenza proprio per diminuira anche il rumore di agitazione termica, usare delle mezzo watt in stadi Phono era la norma, ora si usano le 0805 quando parliamo di componenti grandi:-(( ciao Rusty

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Rusty

Rusty ha scritto: ...

Posseggo degli ottimi INA114 che ho usato come amplificazione del ponte di un estensimetro. L'alimentazione duale non e' un problema, se il gioco vale la candela.

Ci sarebbero 6mt di cavo schermato, il segnale entra nella scheda audio di un pc (line o microfono), devo informarmi sul "bilanciamento della linea, per me ora e' arabo).

Ciao e grazie (anche a Korb!), Roby.

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Carlo Cotica

"Carlo Cotica" ha scritto nel messaggio news:TwnEk.161464$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Urca, mi sembra di usare una miragliatrice per sparare alle mosche:-DD Secondo me è ben sopra alle esigenze del sistema:-)

Non è arabo, chissà quante volte ci hai avuto a che fare, una linea bilanciata non è altro che, semplificando, una trasmissione di un segnale su un cavo con caratteristiche di impedenza costante e con il segnale sfasato di 180° sui due conduttori twistati + uno schermo! La telefonia via cavo usa questo principio praticamente dalla sua invenzione! L'ottimo prodotto da te indicato potrebbe essere un meraviglioso ricevitore per linee bilanciate, i due cavi che portano i segnali sono "attorciliati" in modo regolare (come i cavi telefonici per capirci) così facendo qualunque disturbo di origine elettromagnetica indotto lungo il conduttore in realtà "entra"uguale sui due fili ed essendo uguale viene annullato dal tuo ingresso che invece è differenziale, mentre il segnale che è sfasato sui due conduttori di 180° viene amplificato! All'origine si usavano (e si usano ancora in campo professionale) i trasformatori, un trasformatore si comporta esattamente come il tuo ingresso differenziale. L'importante ovviamente che la sorgente disponga un'uscita differenziale! Spero che questa sintesi sia chiara:-) Invece la tua sorgente, il microfonino, è un generatore non bilanciato, quindi oltre che leggermente amplificato andrebbe "bilanciato" o con un trasmettitore di linea o con opportuno componente per esempio la analog device (non ricordo a memoria le sigle) produce un'ottima coppia tx-rx audio bilanciati! Per i tuoi 6 metri di cavo non dovrebbero cmq sussistere problemi anche con una connessione tradizionale, in teoria la scheda audio ha abbastanza sensibilità da ricevere direttamente la tua capsula e se non erro alcune schede audio polarizzano già loro direttamente le capsuline electred! (provare se l'ingresso mic ha una tensione continua di circa 5V ai suoi capi in assenza di connessione ad un microfono! oppure puoi mettere una resistenza ed un condensatore di disaccoppiamento vicino alla scheda audio, ti servirà una tensione DC per alimentare la resistenza di polarizzazione del microfono! Una capsula electred di solito si alimenta attraverso una resistenza con valori da 2,2 a 5,6 K a 9-12V dc, in pratica tu devi immaginare la capsula come se fosse un FET con il gate al microfono e integrante già la R si source, devi solo mettere tu all'uscita, che è il drain la giusta resistenza di polarizzazione! Io di solito metto un trimmer da 10 o 20 K poi lo giro fino a che sulla capsula non ho V/2 e lo sostituisco con una R fissa quasi sempre così hai la massima dinamica fornibile dal microfono.

Io partirei da qui, di solito semplice è meglio:-) ciao Rusty

PS scusa la prolissità, tendo a farmi prendere la mano dalla tastiera:-D

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Rusty

Rusty ha scritto:

Scusa se sembro duro di comprendonio ma ancora non capisco questo concetto. Dunque: se io ho un microfonino con due cavetti di uscita (segnale e massa) e questi due cavetti (leggermente twistati) li porto ai due ingressi + e - del mio in-amp, qualsiasi rumore di modo comune (cioè che si propaga sia sul cavetto del segnale che su quello della massa) viene annullato, per la natura dell'in-amp; viceversa, siccome il segnale viaggia solo su uno dei due fili, allora verrà amplificato. Sicuro che l'in-amp in questa maniera non offre piena funzionalità? Io avevo usato questo sistema per fare un progetto a scuola, e lo stadio iniziale era proprio ciò che vorrebbe fare il nostro amico. Di certo come dici te è come coprire una pagnotta con un tendone da circo, però funziona.. ma sono sicuro di non aver afferrato bene quello che hai detto te, probabilmente diciamo le stesse cose :)

Ci scervelleremo :D

Idem!

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korb

Il giorno Tue, 30 Sep 2008 15:00:31 +0200, korb ha scritto:

Qui c'è uno schema che realizza la trasformazione de SINGLE-ENDED a DIFFERENTIAL

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e qui la trasformazione inversa, non è affatto difficille da implementare.

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Lui ha elencato i vantaggi delle linee bilanciate, che con una single ended ovviamente non ci sono.

-- ciao Stefano

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SB

"korb" ha scritto nel messaggio news:gbt7tg$9ma$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Se hai un microfono dinamico la tua strada è sicuramente la migliore se non l'unica se hai più di un paio di metri di cavo, usi un cavo schermato con due conduttori + la massa, ma i microfoni electred sono alimentati lungo il filo e sono single ended e ciò non ti risolverebbe problemi di hum e varie schifezze, il differnziale ha immunità elevatissime (vedi CMRR) se quello che è attaccato ai suoi ingressi è perfettamente speculare fra + e -, atrimenti i vantaggi si perdono!

beh direi che siamo al limite minimo dello scervellamento:-D Applicazioni di quel tipo sono all'ordine del giorno! ciao

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Rusty

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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Qui abbiamo i due driver della analog device che consentono la trasmissione di linee audi su cavo twistato anche per centinaia di metri senza eccessivo rumore:-D Ne ho usati parecchi in un impianto audio con connessioni lunghe fino a quasi un chilometro e con cavi preesistenti di tipo microfonico bilanciato!

costano due lire in più di un banale op-amp ma aiutano molto il fonico attento! ciao Rusty

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Rusty

Rusty ha scritto:

Ecco cosa mi sfuggiva!!! grazie :)

ora continuiamo pure a non scervellarci sulla soluzione

korb

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korb

Rusty ha scritto:

Piu' che prolisso sei stato assolutamente esaustivo, puoi benissimo pubblicare l'articolo su Wikipedia!

Per quanto riguarda il mio lavoretto penso di partire con 2 bei transistorini, un trasmettitore di linea ed il cavetto twisted, l'INA lo lascio per piu' nobili scopi.

Grazie ancora, Roby.

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Carlo Cotica

Io ho realizzato un preamplificatore monotransistor (uno per canale) "senza alimentazione" da interporre tra un microfono electret stereo ed il mio lettore/registratore mp3/wav Iriver H120. Guadagna 14dB ed è molto utile per registrare segnali di basso livello (non per concerti, quindi), aumentando notevolmente il rapporto segnale/rumore. E' un transistor con il collettore direttamente collegato all'ingresso del registratore, che utilizza come carico di colletore la resistenza presente all'interno dell'apparecchio per alimentare microfoni electret che necessitano di alimentazione esterna.

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Gianluca
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LAB

"LAB" ha scritto nel messaggio news:48e34e05$0$11382$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

Ottimo sistema, l'ho usato spesso in passato, addirittura preamplificavo così capsule già open drain, se fai un giochetto con due resistenze ed un condensatore si riesce benissimo! Era il tempo ruggente delle telecomunicazioni e applicazione strane su radio UHF o VHF sia portatili che veicolari se ne facevano tante, poi sono arrivati i cellulari e tutto il settore si è ridotto a numeri da prefisso telefonico! ciao Rusty

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Rusty

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