caratteristiche? Ad esempio, non mi risulta siano a bassa autoscarica, come le Sanyo Eneloop NiMH ed altre simili.
A parte qualche apparecchio "schizzinoso" in termini di tensione, per il quale uso le alcaline, ormai da anni uso quasi esclusivamente AA e AAA ricaricabili NiMH a bassa autoscarica (LSD), e mi trovo bene.
Ci sta pure che una ceda prima delle altre, anzi, me lo aspetto, son pile mica orologi perfettamente sincronizzati.
Ma la cosa importante e' che la durata sia compatibile con la capacita' dichiarata. Poi, quello che succede una volta arrivato al giusto momento di essere scariche, che succeda, in funzione della chimica della pila.
Innanzitutto, il dato di targa sulla capacita' va preso con un po' di ottimismo, anche per le batterie blasonate.
Credo sia impossibile che, preso uno stock di batterie (di qualsiasi marca e tipologia) con la stessa capacita' dichiarata, le si trovi poi con la stessa energia davvero, matematicamente identica. Ce ne sara' una che avra' pure un solo elettrone, in meno, e sara' quella che soffrira' per prima, trascinata in serie dalle altre piu' vigorose. Se uno le tira per il collo fino alla fine, questa la troverai a terra, se non addirittura con polarita' inversa. Le apparecchiature evolute, per evitare questa problematica e salvaguardare i costosi battery packs, si spengono quando raggiungono una tensione di soglia prestabilita come di sicurezza, anche se potrebbero funzionare ancora per un po'.
Dunque, se le tue durano il dichiarato, non vedo motivi per lamentarsi. Se poi si scaricano in maniera anomala rispetto a come vediamo le altre NiMH/NiCd/Lipo/ecc... potrebbe essere una caratteristica della chimica di quel tipo di batteria, o semplicemente del fatto che l'apparecchio con cui le stai usando non se ne preoccupa e le scarica completamente.
Ma non ne ho mai usate, per cui le mie sono solo riflessioni sulla base delle tue osservazioni.
Perche' e' quella con l'elettrone in meno... :) E' statistica. Non credo sia industrialmente possibile realizzare con precisione matematica una produzione seriale di pile, tutte identiche tra loro, tale che si scarichino esattamente nello stesso tempo.
Il problema e' particolarmente sentito da parte di chi richiede dalle batterie la massima prestazione, tanto che, esistono caricatori con la funzione di bilanciamento delle celle.
Quel che ho scritto all'inizio: forse la chimica di questo tipo di pile non consente delle realizzazioni con la stessa stabilita' come quelle delle altre, piu' utilizzate.
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