partitore con inseguitore per 5 kv max

salve! ho da realizzare un partitore di tensione con delle semplici resistenze per massimo 5 Kv. dopo il partitore metter=F2 un opamp in configurazione inseguitore (o buffer) e dopo un 3914 (spero di essermi ricordato correttamente la sigla) che su una barra di 10 led mi raffigurer=E0 la tensione presente al suo ingresso (in modo lineare). il mio problema =E8 questo: se possibile, per esigenze di magazzino e reperibilit=E0, dovrei utilizzare resistenze con potenza ridotta o comunque non di tipo speciale (no corrazzate se possibile). non ho particolari problemi di spazio. l'unico limite =E8 la corrente che passer=E0 attraverso il partitore: deve essere estremamente limitata perch=E8 il partitore verr=E0 messo in parallelo a un condensatore di capacit=E0 limitata (elettrolitico naturalmente) che, di conseguenza, non dovr=E0 trovare nel partitore un "utilizzatore" particolarmente esigente. il dc-dc che lo carica infatti non ha un wattaggio enorme. il partitore dovrebbe dividere per 1000. a 5kv dovrebbero corrispondere i canonici 5v. a titolo informativo, oltre al 3914, al buffer, verr=E0 collegato anche un trigger di sm. con isteresi per la carica e il mantenimento (azionamento del dc-dc.)

dopo il tema di cui mi scuso la domanda =E8 questa: qualcuno ha esperienza al riguardo per partitori per tensioni elevate?

grazie per le dritte che penso saprete darmi al riguardo.

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Linux
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Linux ha scritto:

5Kv non sono poi cosi' tanti.

puoi usare una serie di resistori di valore elevato, ma gia' con pochi te la cavi. dopotutto devi sono fare una misura, non prelevare corrente.

l'importante e' che mantieni le distanze di isolamento.

io per fare un partitore del genere (ma si parlava di un'ordine di grandezza piu' in alto) ho usato un tubetto dove ho alloggiato le resistenze, che poi ho riempito di resina, per evitare qualunque infiltrazione di polvere o umindita' che possono creare scariche.

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Alberto Rubinelli

Linux ha scritto:

a parte il buon isolamento delle R,una dalla'altra e verso l'esterno (ti consiglio un tubo di plastica forato).occhio alla max V sopportata da ogni R che inserisci; a seconda della tipologia costruttiva le R sopportano una Vmax ai loro capi. per es:

10R euguali in serie ,su ognuna ,cade 500V. 20R euguali=250V cduna. ci sono delle R costruite apposta per sopportare V molto elevate ai loro capi (anche 10KV) le ho viste su dei cataloghi online (RS,Farnell,Digikey)
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emilio

a

)- Nascondi testo citato

ok grazie... vedr=F2 di prendere le res adatte su rs o distrelec o farnell una volta fatto il dimensionamento. una cosa per=F2?

se la corrente =E8 troppo bassa, nell'ordine di 0.0001 A , ci possono essere problemi di precisione? e al riguardo meglio utilizzare res al

1% o al 0.1% (se si trovano cos=EC grandi).

grazie

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Linux

In una serie di resistenze la tolleranza si somma, per esempio:

10 resistenze in serie all' 1% equivalgono in valore a 10*R +/- 10% 5 resistenze in serie al 5% equivalgono a 5*R +/- 25%

Per misure di tensioni così elevate normalmente non serve una grande accuratezza, anche se in genere i partitori di attenuazione si dimensionano in modo da poter sfruttare *almeno* tutta la dinamica dello stadio a valle.

Se però l'escursione tra la tensione massima e la minima misurabile è elevata, potrebbe essere opportuno pensare a un metodo differente.

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

Linux ha scritto:

la corrente non influisce sulla precisione, casomai sulla stabilita' della misura. Se metti resistenze enormi, bastera' un soffio per influenzare la misura. comunque ti posso dire che io per una misura del genere ho tenuto

100Mohm di impedenza e non ho avuto problemi
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Alberto Rubinelli

Non direi, la tolleranza della resistenza equivalente rimane la stessa delle singole.

Ammettiamo 10 resistenze da 1K all'1% che risultano tutte da 990 Ohm. La serie d=E0 990 * 10 =3D 9900 OHm anzich=E9 i 10'000 ideali, quindi (1000=

0

- 9900) =3D 100, ovvero ancora l'1%.

Ciao. Piccio.

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Piccio

no,nessun problema con correnti basse, anzi meno dissipa e meno scalda e quindi meno deriva (il partitore). per la precisione puoi mettere un trimmerino verso massa (quindi con una V ai suoi capi molto bassa) per una accurata taratura.... ci vuole una strumentazione accurata . gli devi dare 10V con un calibratore e devi leggere,con un buon voltmetro, 10mV.

emi

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emilio

E' pi=F9 semplice usare un buon voltmetro con portata manuale, alimentare il partitore con una tensione pari al 75% del fondo scala della portata (es: fs=3D20V =3D> Vr=3D15V) e fare la misurazione senza cambiare portata per minimizzare gli errori. E' chiaro che il voltmetro deve avere almeno 4,5 digit. La misurazione va fatta all'uscita dell'inseguitore, non bisogna assolutamente caricare il partitore.

Piccio.

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Piccio

se hai un alimentatore molto stabile ,si....se usi un calibratore molto meglio.

puoi farla sulla R del partitore se hai un voltm. che abbia almeno una Rin=>100M. con i normali voltm. da 10M fai un errore dello

0.4% circa (20mV a 5V FS). emi
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emilio

Il partitore in questione risulta essere un carico inesistente e l'alimentatore, sul corto periodo, non dovrebbe avere grossi problemi. Con un paio di misurazioni elimini ogni dubbio.

Un altro metodo =E8 per riduzione a zero tramite un partitore potenziometrico analogo ma a bassa impedenza. Il voltmetro (pi=F9 correttamente, il microamperometro alias galvanometro) si pone in mezzo al ponte e si ruota il potenziometro fino ad ottenere l'annullamento della corrente tra i rami. In questa condizione si pu=F2 sfruttare il valore letto sul ramo a bassa impedenza per prendere i provvedimenti necessari (correzioni con resistenze addizionali).

Piccio.

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Piccio

a

benissimo, grazie ancora.... prover=F2 ad usare allora resistenze elevate per ridurre la corrente a un valore minimo. poi vedr=F2 se funge o no con un opamp normale generico e il 3914...

vi sapr=F2 dire com'=E8 andata appena finito di testare il tutto.

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Linux

Linux ha scritto:

io penso proprio che non avrai problemi.

ma a cosa ti serve ? un laser ? :)

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Alberto Rubinelli

no, semplicemente mi ritrovo un condensatore di un microonde tra le mani e, lavorando ad un'elevatore dc-dc, volevo assemblare un circuito di controllo di carica. giusto perch=E8 non riesco a stare fermo senza dare uno scopo agli oggetti che recupero regolarmente dai cassonetti (ebbene si, mi piange il cuore a lasciar buttare televisori, hi-fi, etc....). poi pensavo di realizzarci qualcosa d'altro, ma in effetti l'unica che mi viene in mente =E8 un laser....=E8 che non ho trovato fino ad ora dei tubi decenti (e ad un prezzo abbordabile)... suggerimenti? :)

=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D= =3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D

=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D= =3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D=3D

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Linux

Linux ha scritto:

beh, puoi fare un semplice laser a rubino, con i Kv ci alimenti le lampade di pompaggio. Altrimenti devi trovarti un tubo co2

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Alberto Rubinelli

Ops ho detto una stronzata :) Scusasse :)

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

10000

No problem. Di stronzate nella mia vita ne ho dette di ben peggiori e reiterate. Sono arrivato alla numero 193743678326456782545674854,5 (il "xxx,5" =E8 perch=E9 l'ultima non era cos=EC grave).

Fossero qui tutti i nostri problemi...

;-)

Piccio.

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Piccio

Linux ha scritto:

solo 1: fai molta attenzione con i laser,se di discrete potenza,non si scherza....ci vuole molta attenzione e le giuste precauzioni. per il resto auguri di buona sperimentazione! emi

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emilio

certo, non mancher=F2 di tutte le precauzioni necessarie

grazie :)

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Linux

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