Pannello fotovoltaico col turbo

Salve NG

Chi mi 'illumina" su questo pensiero? Se illumino un pannello fotovoltaico oltre con esposizione diretta anche con degli specchi il rendimento aumenta? Ovvero se con questo metodo l'illuminazione é mediamente doppia la potenza erogata é doppia o ci sono dei limiti tecnici per cui é tutto inutile? Vien da se che il tutto fa parte di una struttura fissa

Grazie

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Gibe
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Gibe
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il rendimento rimane costante e' un limite della cella ma aumenti la radiazione incidente e quindi anche la produzione energetica

puoi metterlo anche in un sistema ad inseguimento solare... cioe' fai inseguire il sole algli specchi ma non alle celle... o a entrambi ciao cib

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ciber

i limiti tecnici possono essere dati dal fatto che il rendimento delle celle decresce con la temperatura che ovviamente aumenta con l'aumentare della radiazione

cia0 cib

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ciber

Mi sono spiegato male, se raddoppio l'illuminazione il pannello eroga il doppio di potenza? Fino a che limite questo é vero? La mia idea era di prendere una parabola satellitare, brillantarla e al posto dell'illuminatore posizionare un pannello fotovoltaico piccolo, pensi che avrei la resa di un pannello fotovoltaico della superfice della parabola (o lo cuocio il pannello)?

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Gibe
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Gibe

sistemi del genere esistono ma secondo me montano celle ad hoc che ti costano di piu' che realizzare il campo fotovoltaico delle dimensioni dell parabola e sicuramente renderebbero di più dal momento che non realizzerai uno specchio perfetto e anche la parabola deve essere in asse col sole per endere bene. Nei data sheet delle celle ci sono Ipmax e Vpmax che sono la corrente e la tensione ottenute in condizioni di massima potenza non penso che il resto della cella sia progettato per potenze superiori forse e' dimensionata sulle correnti di cc e le tensioni di ca ma non credo oltre secondo me ti serve una cella ad hoc se mi tieni aggiornato sulle scoperte mi fai un favore ;) ciao cib

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ciber

No in condizioni di irraggiamento diretto al 100%, illuminarlo di più non ti serve, non può andare oltre il 100% del rendimento elettrico.

Ti serve però se l'irraggiamento diretto é inferiore al 100% (giornata poco luminosa o celo semicoperto, ecc.), in questo modo se gli dai più luce con specchi o sistemi simili guadagni molto.

se hai un Mq. di pannelli con irraggiamento al 50% (non di superficie irraggiata 50% ma bensì di intensità al 50%) e gli butti sopra un altro 50% dovresti arrivare alla piena potenza.

Bye.

-- P.S.: Levare CUT*****ME per rispondere in PVT!! Bye! "Gibe" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@powernews.iol.it...

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Andrea

Io non ne so molto pero' ricordo che avevo un pannellino solare molto piccolo, circa 7x3cm e se lo mettevo esposto in pieno sole in estate non riuscivo a farci niente, se invece ci puntavo contro 3 specchi questo riusciva a farmi andare un walkman... ed il sole era gia' limpidissimo anche senza specchi... Ciao!

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Marcello Ferrari

Hai dei nomi, indirizzi, link o altro che li guardo?

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Gibe
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Gibe

Non sono convintissimo, innanzitutto non ho mai trovato a quanto corrisponde un irraggiamento del 100% in termini numerici (cosa sono lux, lumen non ricordo) e poi se la luce cala la potenza erogata cala ma se la luce aumenta la potenza non aumenta? Se non c'e' un limite tecnico ben motivato non regge. Se trovo chi mi brillanta la parabola ci provo.

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Gibe
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gibe@freemailPUNTOit
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Gibe

Per quanto ricordo (ma non ho letteratura sottomano) il limite e' dato essenzialmente dalla temperatura che puo' reggere la cella. Questa viene scaldata dal sole e dalla potenza dissipata per via della corrente che attraversa la sua resistenza interna. Esistono celle sviluppate apposta per lavorare al centro degli specchi e mi sembra di ricordare che abbiano un rendimento molto alto. Pero' devono avere resistenza interna bassa e sopportare svariate centinaia di gradi di temperatura (per cui non sono celle al silicio). Credo che potresti guadagnare qualcosa, ma rischiando di fondere le celle quando arriva l'estate. Ricordati poi che gli specchi vanno tenuti puliti...

Ciao, RoV

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RoV

Gibe wrote in news:gibe- snipped-for-privacy@powernews.iol.it:

Sicuramente va considerata la potenza massima per la quale è dimensionato il modulo fotovoltaico, sia in termini di giunzione (non dimentichiamo che è sempre un diodo e quindi ha degli "absolute ratings" in termini di corrente massima,etc) che nei terminali di connessione.

Detto questo, la potenza nominale di un modulo fotovoltaico è riferita ad un valore di radiazione standard di 1kW/m^2, che corrisponde più o meno al valore presente in illuminazione diretta al suolo. Se non è prevista per usarla con dei concentratori e quindi con un valore di radiazione superiore a quello standard, potrebbe risentirne.

(piccola parentesi: la potenza nominale viene misurata mediante *flash* per evitare di scaldare il modulo, durante l'uso reale invece il modulo si scalda eccome. Quindi bisogna sempre tenere in considerazione la variazione di potenza erogabile in funzione della temperatura)

Per un pannello di 1m^2 di superficie e rendimento del 15% ci si aspetta perciò una potenza massima di 150W (1kW/m^2 * 1m^2 * 15%). Se la radiazione raddoppia anche la potenza erogata raddoppia (almeno nei limiti del modulo), ma il rendimento del modulo è sempre quello. Ciò che in realtà fai è disporre di un "area di cattura" maggiore.

Vedi qui:

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In questo caso hanno realizzato dei moduli tali da maneggiare radiazioni incidenti 500 volte superiori a quella standard, in modo da poter usare dei "concentratori". Dichiarano che con una cella di 1cm^2 ricavano 15W. ok, tralasciamo per il momento il rendimento (loro affermano di essere giunti al 30% e questo sarebbe molto interessante) e leggiamo bene quanto deve essere la radiazione incidente per tirar fuori quei 15W: 500suns dove per 1 'suns' intendono il valore di 1kW/m^2. Quindi 15W output per 500kW/m2 incidenti su una cella di 1cmquadro. (che fa proprio, 30% di rendimento). Ma il problema è che il sole ce ne fornisce 1kW/m^2, quindi per arrivare a quei 500 ci vuole un bel concentratore: in pratica una superficie di cattura 500 volte quella della cella. Quindi per tirar fuori quei 15W hai bisogni di specchi, lenti o roba simile per un ingombro di 0.05m^2 (circa

20x25 cm) che è comunque sempre meglio di 0.15m^2 (circa 30x50cm) di un pannello policristallino, questo se è vero che hanno raggiunto un rendimento del 30%.

Tutto sta nel vedere i costi dei concentratori e dei moduli per alte intensità

AleX

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AleX

Mega cut buona spiegazione :)

il concentratore da quanto ho capito se lo vuole costruire, il limite per la cella e' sicuramente la temperatura che viene generata non riuscendo la cella al silicio a trasformare tutta l'energia incidente in corrente (che quindi si trasforma in agitazione termica ?) cmq la fa scaldare. Sicuramente le celle al GaAs reggono temperature piu' elevate e hanno un rendimento migliore e quindi si scaldnao anche meno. Per una cella di dimensioni piccole magari hanno un costo accessibile, Da qualche parte ho letto che per le calcolatrici tascabili si usano qusti tipi di celle e quindi quando "Marcello Ferrari" dice di aver ottenuto rendimenti molto maggiiori con illuminazioni maggiori probabilmente aveva sotto mano una di queste celle.

ciao Cib

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Ciber

ti

non si parla di rendimento eletttrico ma di un rendimento di conversione da un ipotetico 1Kw/m2 che arriva a terra in condizioni standard.

Il fatto che illuminarlo di piu' non serva secondo me dipende solo dai limiti fisici della cella, che dipendono dal materiale e dal tipo di cella. Oltre questi limiti la distruggi ciao cib

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Ciber

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