Oscillatore audio

Mi scuso se esporro' la questione in modo vago, ma si tratta di una cosa del millenio scorso.

Avevo costruito un oscillatore audio. Credo si trattasse di un oscillatore a rilassamento con transistor unijunzione. Di sicuro i componenti del circuito erano molto pochi, ordinari e lo schema semplice. La frequenza veniva variata tramite un trimmer potenziometrico [lineare, mi sembra]. La cosa che mi sorprese e' che la rotazione continua del trimmer non produceva uno sweep continuo della frequenza [come credevo che si dovesse verificare in ogni sistema RC] ma un andamento a scatti "quantizzato" secondo la successione dei subarmonici di una certa fondamentale.

Per intenderci in termini di note, mettiamo che la frequenza piu' bassa fosse un RE4. Ruotando gredualmente il trimmer per aumentarla, rimaneva RE4 fino a che non scattava, a un certo punto, a FA4; poi LAb4; poi DO5 ecc. Queste note hanno frequenze che sono rispettivamente 1/7, 1/6, 1/5, 1/4 della fondamentale DO7: sono alcuni dei cosiddetti subarmonici di DO7.

Chiedo se qualcuno ha osservato un fenomeno del genere e se ne ha una spiegazione. Grazie, ciao

Reply to
El Filibustero
Loading thread data ...

El Filibustero ha scritto:

sarebbe buona cosa se potessi farci vedere lo schema elettrico del circui to (foto dello schema elettrico) in quanto un oscillatore con unigiunzione (UJT) ha un comportamento in

di guasti o soluzioni circuitali particolari che si comporti come hai descritto

Reply to
emilio

Come dicevo, e' roba del millenio scorso. Persa ogni traccia hardware e documentaria. Di certo e' rimasto il ricordo che non era troppo complicato e che faceva quel bizzarro arpeggio di subarmoniche. Magari non era nemmeno a UJT, anche se mi sembra probabile.

appunto: se R varia con continuita', c'e' da aspettarsi uno sweep continuo di frequenza, come nelle sirene di certi antifurto.

mi viene il sospetto che un UJT difettoso potesse "compensare" entro certi limiti la variazione di R pur di rimanere agganciato a un modo di oscillazione "favorevole". Ma e' una pura supposizione, non credo molto fondata.

come potrebbe essere lo schema di un oscillatore "quantizzato" (che aggancia magari le armoniche proprie anziche' le subarmoniche)? Ciao

Reply to
El Filibustero

Ho costruito, illo tempore, un oscillatore a UJT e variava la frequenza

abbandonato.

--

www.avast.com
Reply to
Gab

Il 20/08/2022 17:41, Gab ha scritto:

Qui uno scacciazanzare a UJT, frequenza ultrasuoni variabile.

formatting link

--

www.avast.com
Reply to
Gab

Di questo sono sicuro, era un trimmer Pierino.

Mi hanno anche suggerito che, benche' l'oszillatore in se' fosse semplice, poteva essere alimentato e/o amplificato male, cioe' associato a circuiti complessi e poco disaccoppiati che avrebbero dato quell'interazione inattesa. Non ricordo se l'alimentazione era la classica pila da 9V o altro e se fosse necessario un amplificatore per udire -- come invece ricordo -- il suono a basso volume in un classico altoparlantino 8 Ohm. Ciao

Reply to
El Filibustero

Se qualcuno ha osservato il fenomeno delle frequenze quantizzate in altre circostanze penso che possa dirlo, ad esempio. Ciao

Reply to
El Filibustero

OK. Questa e' la spiegazione piu' semplice e convincente: trimmer lineare che a causa dei piccoli scatti praticamente si comportava, come scriveva BIG umberto, da commutatore. Infatti, commutando sulla successione lineare delle resistenze multiple di una data R si ha proprio la successione delle subarmoniche della frequenza associata a R. Ciao

Reply to
El Filibustero

... questo potrebbe pure far pensare che, una successione lineare, sia "piu' forzata", rispetto a quella ottenuta di successione di armoniche.. Altrimenti non sarebbero "armoniche"!! O a che servirebbero e perche' esisterebbero le armoniche!? che gli piace cosi'!!

Reply to
rawmode

"rawmode"

Ovvero le armonichge che hai descritto.. visto che parli di note, corrispondono ad un accordo maggiore Di sesta, se non sbaglio!!:)) Mah, non e' cosi'.. un accordo di settima.. o dominuita..o maggiorata, una cosa jazz!!

Reply to
rawmode

Per l'appunto, una cosa jazz!!

Reply to
rawmode

Ho usato solo un paio di volte gli ujt, e l'ultima avevo circa

12 anni... ti puoi immaginare quanto possa ricordarmeli:). Preistoria a parte, non ho mai notato comportamentei del genere, tranne -e qui non c'entra nulla con gli ujt- una volta che avevo cannato completamente i disaccoppiamenti di uno stadio amplificatore che seguiva un oscillatore, con il primo che autooscillava come un matto. In quel caso avevo notato un certo andamento a scatti variando la frequenza dell'oscillatore, ma quello che sentivo era l'amplificatore che oscillava e la cui frequenza era modulata dall'uscita

accordo; praticamente una sintesi FM de noantri.

Reply to
asdf

RE minore settima con quinta diminuita? Molto piu' naturale, IMHO, vedere RE FA LAb DO come un rivolto di FA minore 6 nel contesto della tonica DO, ossia il minore di sottodominante con aggiunta della sesta maggiore. Secondo alcuni, nello stesso modo in cui la gradevolezza dell'accordo maggiore di tonica e' "giustificata fisicamente" dalla serie degli armonici della tonica, il minore di sottodominante suonerebbe bene nel contesto dell'armonia di tonica proprio perche' correlato alla serie dei subarmonici della tonica. Ciao

Reply to
El Filibustero

Quale sia la nota bassa in armonia conta fino a un certo punto. l'accordo in questione e' un rivolto di FA minore 6

FA LAb DO RE

e suona simile a questo piu' che a qualunque accordo di RE. Ad esempio, consideriamo il rivolto

SOL DO MI

dell'accordo di DO maggiore DO MI SOL. La nota bassa e' SOL, ma nessuno lo classificherebbe come un SOL quarta/sesta (senza quinta, oltretutto). Allo stesso modo, vedere RE FA LAb DO come un qualche accordo di RE sarebbe artificioso. In un contesto di tonica DO, nessuna alterazione di un accordo di RE avrebbe la stessa funzione del minore di sottodominante (FA minore eventualmente alterato). Ciao

Reply to
El Filibustero

In Evony an Ivory non c'e' nessuna sottodominante minore. Ciao

Reply to
El Filibustero

Ebony and Ivory side by side sono i tasti del pianoforte! :)

Reply to
LAB

OK. Pensavo alla canzone, basata sulla sopratonica minore 7 (se la tonica e' DO, allora la sopratonica minore 7 e' -- quello si' -- un vero RE minore 7).

Con ottima sensazione del polpastrello. Purtroppo adesso le tastiere sono piu' che altro... black plastic and white plastic side by side. Ciao

Reply to
El Filibustero

Esistono anche le semipesate fatte bene (Fatar/Studiologic) che sono la giusta via di mezzo fra le immondizie plasticose e quelle full hammer action che vanno bene solo per il piano.

Poi sul fatto che una non pesata degli anni 80 faccia ridere in confronto a una non pesata di oggi (M-Audio: orrore!) non ci piove.

Reply to
asdf

Il 25/08/2022 14:22, El Filibustero ha scritto:

Infatti: "side by side on my piano keyboard: oh, Lord, why don't we?" Riferito ai tasti bianchi e neri che convivono pacificamente sul pianoforte gli uni accanto agli altri e alle discriminazioni fra gli umani bianchi e neri.

Reply to
LAB

Il 25/08/2022 09:20, El Filibustero ha scritto:

Grazie per la bella discussione. Ciao :)

Reply to
LAB

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.