Nuova elettronica da un po' di numeri?

Ciao, sull'ultimo numero di NE a parte i soliti circuiti e a mezza rivista dedicata agli ST7 ho visto lo schema dell'alimentatore 5-24V

Mi dovrebbero spiegare come ottengono 24 V in uscita alimentando l'LM723 e l'operazionale a 24 V con uno zener

Infatti considerando la caduta interna dell'LM723, piu' il transistor pilota, piu' i darlington secondo me e' gia' buono arrivare a 21V di uscita, o sbaglio?

Inoltre usano un trasformatore da 22V di uscita, che secondo loro da 30V raddrizzati, ma tutto questo a vuoto... vorrei vedere con 5-6A di carico se la tensione e' sufficiente per avere 24V in uscita...

ciao Giuseppe

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Giuss
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Giuss wrote in news:zpeRa.71576$ snipped-for-privacy@news2.tin.it:

Se i 22V del trasformatore sono in valore efficace, è corretto che il valore raddrizzato sia 30V, anzi per la precisione 24*1.414=31,1V

questo è compito dei condensatori di filtraggio (ovviamente è inteso che il trasformatore sia dimensionato per quella potenza).

AleX

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AleX

Il giorno Thu, 17 Jul 2003 17:09:47 GMT, AleX ha scritto:

Comunque sia mi ricordo che all'Università suggerivano, come regola empirica, di utilizzare un trasformatore con un valore efficace di tensione secondaria pari al valore della max tensione continua che si vuole ottenere in uscita, questo per compensare le varie cadute di tensione (regolatore serie, shunt amperometrico, ecc.).

Es.: uscita 12-24Vdc, trasformatore con secondario 24Vac (efficaci).

Questa regola credo vada bene per tensioni non troppo piccole (> 10V), altrimenti si deve considerare una maggiorazione del secondario del trasformatore.

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Luigi C.

Questo vale solo in teoria. Se tra trasformatore e condensatore c'e' un ponte di diodi al silicio, devi togliere un paio di volt, e anche di piu' a pieno carico.

il

Allora se vogliano ragionare con la teoria, diciamo pure che se ci sono condensatori di capacita' che non sia infinita, avremmo sempre del ripple. In pratica ci si accontenta di mettere un condensatore che a pieno carico fornisca un un ripple del 10-20%. Da notare che pretendere ripple inferiori richiederebbe condensatori molto molto piu' grossi. Se poi consideriamo tolleranze di rete e del trasformatore, come vedi Vcc=Vca e' molto realistico.

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Valeria Dal Monte

"Valeria Dal Monte" wrote in news:C%DRa.183910$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it:

Vero.

E gli impulsi di corrente a quel punto obbligano però a sovradimensionare i diodi molto di più rispetto a quello che è l'assorbimento in continua.

AleX

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AleX

Ciao Se parliamo di spiegazioni, NE spesso non e' granche', si perdono sulle banalita' e spiegano poco i concetti, e qualche sfrondone si legge ,ma i circuiti funzionano praticamente sempre . Tutte le volte che gli amici mi hanno portato circuiti non funzionanti ....da convicere...era sempre stato un loro errore di montaggio. E gli amici ti hanno spiegato benissimo i tuoi dubbi.

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

I diodi non devono essere sovradimensionati di molto. I diodi hanno una capacita` di tenere correnti di picco ripetitive di qualche decina di volte maggiori della corrente media.

La ragione e` che la potenza dissipata da un diodo e` legata in prima battuta alla corrente media che passa nel diodo, dato che la caduta di tensione ai capi del diodo cambia di poco con la corrente. Quando si mette un condensatore piu` grande, i picchi aumentano di valore e diventano piu` stretti. L'area rimane esattamente la stessa, e il riscaldamento conseguente non cambia di molto.

Ciao

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

strrano che non usino un uC anche per quello...

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Lord Arthur / Inverse

Franco wrote in news:bfbqbc$crpj3$ snipped-for-privacy@ID-60973.news.uni-berlin.de:

D'accordo con te che l'area rimane la stessa, comunque il valore massimo ammesso di corrente di picco ripetitiva ti impone un vincolo nel dimensionamento del filtro capacitivo (= non puoi abbassare il ripple a piacere agendo solo su C). Senza considerare il transitorio all'accensione (quindi corrente di picco non ripetitiva).

Considera che qualsiasi testo, dal "Millman" in poi, in merito ai filtri capacitivi cita tra gli svantaggi "gli impulsi di corrente che i diodi devono sopportare".

Ciao,

AleX

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AleX

Sono ancora io !! Leggo ora su Nuova Elettronica l'articolo relativo al tracciacurve per transistor e simili. Con riferimento un po' ..lasco al tracciacurve, e' mostrato il sistema di calcolo di un amplificatore a un transistor. Mi sembra troppo simile alla mia paginetta Polariz.fcd che avevo messo su queste news poco tempo fa !!!! Non avevo messo copyright.... quindi non posso dire nulla, pero' ........... Rivendico (parola usatissima nei brevetti)pero' qualche spiegazione in piu', presente nel mio !!!! Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

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