Il 10/05/2013 9.03, pot ha scritto:
che diamine vuol dire?
quindi butti via sull'integrato tre quarti della
Pazzesco! Ecco perché scaldano terribilmente.
Il 10/05/2013 9.03, pot ha scritto:
che diamine vuol dire?
quindi butti via sull'integrato tre quarti della
Pazzesco! Ecco perché scaldano terribilmente.
-- L'uomo é solo di fronte ad un universo indifferente e senza sorriso. Il suo dovere come il suo destino non sono scritti in nessun luogo.
Il 10/05/2013 8.52, Piero ha scritto:
Non sono d'accordo con te. Quando colleghi un carico la tensione deve scendere per forza. Aumentare la tensione in ingresso non potra mai compensare l'insufficienza di corrente. O no?
E' come se tu volessi far girare il motorino di avviamento della macchina con 8 pile da 1,5 volt (12 volt), ma non ottenendo alcun risultato, aumenti il numero di pile che metti in serie. Arriviamo a metterne 400 per complessivi 600 volt, ebbene, tu pensi che a quel punto si svilupperanno quei 30 o 40 ampere in grado di avviare il motore della macchina? Ho i miei dubbi.
-- L'uomo é solo di fronte ad un universo indifferente e senza sorriso. Il suo dovere come il suo destino non sono scritti in nessun luogo.
Il 10/05/2013 21:29, Giorgio Nardo ha scritto:
,vuol dire che il 7833 funziona in pratica come una resistenza che variando il suo valore ottiene in uscita una tensione costante di
3.3V, mentre gli alimentatori switching usano induttori o capacità pertrasferire energia ottenendo una tensione stabilizzata in uscita di valore diverso (anche superiore) da quella in ingresso con efficienze anche di oltre il 90%
-- bye !(!1|1)
Il 11/05/2013 7.26, not1xor1 ha scritto:
Sono sconvolto, ma del resto il progresso é progresso. Ciò che prima era valido ora sembra sia da buttar via.
-- L'uomo é solo di fronte ad un universo indifferente e senza sorriso. Il suo dovere come il suo destino non sono scritti in nessun luogo.
Il 10/05/2013 21:29, Giorgio Nardo ha scritto:
Appunto... sei per caso un creativo? (vedasi thread riguardo al 230 sulle casse dello stereo, Arduino new age e corollari...)
A volte nella vita si scoprono delle cose che lasciano senza parole... già...
saluti sconsolati
-- Pepito Sbazzeguti Gratta il Pepito, troverai il Pepone... GRATTA via per scrivermi!
Il 12/05/2013 01:58, Giorgio Nardo ha scritto:
Spero che tu sia un troll, perchè se stai scrivendo seriamente ti do un consiglio: lascia stare... il "progresso" che intendi tu è avvenuto qualche decennio addietro... ciao
-- Pepito Sbazzeguti Gratta il Pepito, troverai il Pepone... GRATTA via per scrivermi!
Giorgio Nardo wrote in news:kmmlu5$3f1$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:
Nemmeno prima era una soluzione valida quella di mettere una tensione di ingresso quattro volte maggiore di quella che ti serve in uscita.
Tipicamente si sta tra 1.5 e 2 volte. Per 3V di uscita, va bene un'alimentazione tra 4.5V e 6V.
Ciao, AleX
Allora ti pongo la questione in un altro modo. Supponi di avere un motore che assorba 10A e che per girare necessiti di
12V. Secondo te se lo colleghi ad un alimentatore capace di erogare 30A e 4V gira lo stesso ?Piero ha scritto:
più piano, ma dovrebbe girare...
Ammesso che giri, e su questo ho qualche dubbio, la velocità sarebbe comunque talmente bassa da renderlo inadatto all'utilizzo.
Piero ha scritto:
Questo senz'altro, se la meccanica è progettata per funzionare con i giri prodotti da 12V non si può dargli 4V. Comunque un motore, se la corrente è sufficiente, gira proporzionalmente ai volt che gli dai.
E quindi torniamo alla situazione iniziale ... Dando per scontato che il secondario del tuo trasformatore possa erogare la corrente necessaria dovrai aumentare il numero di spire fino a quando non avrai, con carico collegato, la tensione necessaria a far girare correttamente il motore.
piu che altro il secondario e sottodimensionato in sezione del filo. e per quello che casca la tensione o meglio anche per quello perche noi non sappiamo quante perdite ha il trasformatore dopo che e stato smontato e sopratutto come e stato rimontato ( pacco lamierini ) o se il secondario e stato semplicemente svolto spira per spira senza togliere i lamierini . quel motore assorbe molta corrente , e li ci sono cadute anche sui diodi perche i diodi usati sono sottodimensionati , tralasciamo gli esperimenti strambi di mettere in parallelo al motore un diodo affermado poi che il motore girava , certo che girava ma una semionda veniva cortocircuitata con sovraccarico del povero diodo .
In effetti quando le discussioni si allungano, come in questo caso, c'è il rischio di perdere alcuni elementi essenziali. Sono andato a vedere il messaggio originale ed è proprio come dici te: il trasformatore è sottodimensionato. Secondo me per venirne a capo sarebbe meglio che almeno all'inizio usasse un alimentatore. Poi quando sa qual'è la coppia corrente/tensione necessaria a far funzionare il motore può fare tutti gli esperimenti del caso.
ciao, Piero
Piero ha scritto:
Dove? Primario, secondario, nucleo, tutto? :-)
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