Memoria a nuclei di ferrite

Qualche post addietro mi era venuta la balzana idea, giusto a scopo ludico, di provare a magnetizzare (e rileggere) una perlina di ferrite, di quelle che si usano attorno a qualche pin negli amplificatori rf. Dubito pero' che il materiale di cui sono fatte e le dimensioni siano adatti a questo impiego...

Un'idea di principio...

[FIDOCAD] LI 90 60 90 67 LI 111 60 111 67 BE 90 67 94 70 107 70 111 67 EV 90 57 111 63 EV 95 59 106 61 LI 98 69 98 75 LI 103 50 103 61 LI 103 69 103 75 LI 98 50 98 61 LI 103 75 111 75 LI 103 50 111 50 LI 98 50 86 50 LI 98 75 86 75 MC 71 85 0 0 280 MC 136 85 0 1 280 LI 121 75 121 50 LI 121 50 111 50 LI 111 75 116 75 LI 116 75 116 35 LI 86 35 86 50 MC 86 95 0 0 040 MC 121 95 0 0 040 MC 101 95 0 0 040 LI 101 69 101 95 LI 71 40 71 43 TY 67 40 4 2 0 0 0 * + RV 66 43 76 44 RP 66 46 76 47 LI 71 47 71 50 MC 71 50 0 0 040 LI 116 35 56 35 LI 71 40 71 35 SA 86 35 SA 71 35 LI 56 35 53 35 LI 52 37 53 35 LI 44 35 45 33 LI 45 33 46 37 LI 46 37 48 33 LI 48 33 49 37 LI 49 37 51 33 LI 51 33 52 37 LI 41 35 44 35 LI 41 35 38 35 EV 36 34 38 36 TY 26 30 5 3 0 0 0 * +12 LI 101 40 101 61 LI 101 40 151 40 LI 151 95 151 92 LI 149 91 151 92 LI 151 83 153 84 LI 153 84 149 85 LI 149 85 153 87 LI 153 87 149 88 LI 149 88 153 90 LI 153 90 149 91 LI 151 80 151 83 LI 151 40 151 80 MC 151 95 0 0 040 LI 161 75 164 75 EV 166 76 164 74 LI 161 75 151 75 SA 151 75 TY 46 43 5 3 0 0 0 * 1000uF TY 41 28 5 3 0 0 0 * 100 2W

Claudio F

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Claudio F
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"Claudio F" ha scritto nel messaggio news:2aHLb.85093$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

ludico,

che

[CUT]

Quello che non capisco è come fai poi a leggere.

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Stefano

le memorie a nuclei e quelle a filo le ho "vissute" negli anni '70 sui mainframes dell'epoca. Ogni lettura distrugge l'informazione che deve essere prontamente riscritta. Dubito che oggi ci possa essere un motivo per usarle ancora.

piero zanotto

Claudio F wrote:

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piero

"Stefano" wrote

Allora, con i due transistor si puo' magnetizzare il nucleo in uno dei due sensi, in pratica fanno da set/reset se si vuole considerare il nucleo come un flip flop.

Per la lettura si osserva l'impulso di corrente indotta nel filo centrale quando il nucleo cambia improvvisamente il verso di magnetizzazione. Quindi se si invia una corrente che produce un verso di magnetizzazione identico a quello gia' posseduto dal nucleo non si dovrebbe osservare questo impulso. Se invece il nucleo e' magnetizzato nell'altro senso il suo cambiamento dovrebbe produrre l'impulso. In entrambi i casi sappiamo come era il suo stato prima di attivare il transistor. Nel caso in cui la magnetizzazione si sia invertita occorre subito dopo rimetterla a posto attivando l'altro transistor.

Claudio F

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Claudio F

"piero" wrote

Ho letto da qualche parte che sullo shuttle sono ancora usate in quanto immuni alle radiazioni.

Come erano quelle a filo?

Claudio F

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Claudio F

Erano un brevetto della Sperry Univac (ora Unisys) dove io ero dipendente. Un filo con un deposito galvanico di materiale magnetico eseguito sotto intenso campo, aveva proprietà anisotropiche. Eccioè: poteva magnetizzarsi sono in una direzione a 90 gradi dall'asse. Il bit veniva memorizzato in una piccola zona (domain) del filo e non c'era la necessità di infilare a mano tutti i toroidini. Un banco da 64Kb teneva un armadio e gli alimentatori un altro. il costo era quello di un appartamento.

Se anche la memoria fosse immune alle radiazioni, non lo sono i delicati circuiti per amplificare la risposta.

il ciclo di lettura/scrittura era di 600ns. verso il 1975 furono sostituite dalle prime memorie dinamiche col chip da 1Kb le famose 1103 della Intel. L'armadio era quasi vuoto rispetto a prima. .

Claudio F wrote:

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piero

Esatto, sono usate ancora nelle applicazioni spaziali e militari perche' i semiconduttori non sono affidabili in presenza di radiazioni, e lo spazio e' pieno di radiazioni. D'altra parte nelle armi nucleari vengono impiegati ancora oggi i tubi a vuoto, ossia le vecchie valvole, per lo stesso motivo.

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Valeria Dal Monte

Non c'è bisogno di andare così lontano: emettitori radio e radar lavorano per la maggiorparte con tubi a vuoto.

Ciao Boiler

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Boiler

E' vero, ma almeno conservano le informazioni quando il computer e' spento, mentre le normali tecnologie basate sulle cariche elettriche, cioe' tutte le memorie eprom, flash, eeprom, ecc. vengono cancellate dalle radiazioni anche quando sono spente.

sostituite

Queste le conservo nel mio museo e sono datate, se non sbaglio,

1974! Ne avevo trovate qualche decina in una di quelle buste di immondizie elettroniche che si comprano alle fiere. Bellissime, nel loro contenitore ceramico con piedini e coperchio dorati.
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Valeria Dal Monte

Si, ma e' per un altro motivo. Anche i forni a microonde impiegano una valvola, il magnetron. A frequenze molto alte e per potenze considerevoli i semiconduttori non sono convenienti. Nelle armi nucleari le valvole invece vengono usate al posto dei normali transistor e circuiti integrati perche' sono resistenti sia alle radiazioni sia all'impulso elettromagnetico (EMP) prodotto dalle esplosioni nucleari.

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Valeria Dal Monte

Lo so, ma era per specificare che le valvole non sono cose dell'altro mondo, si usano ancora.

Ciao Boiler

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Boiler

mmm... sono fatte così anche alcune chiavette x il caffè!!!

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andrea87

Sono anni che non sento piu` parlare di memorie a nuclei nei progetti militari/spazio.

Nei primi shuttle c'erano forse ancora delle memorie a nuclei, perche' erano basati su progetti degli anni 70. Nel corso della loro vita l'avionica dello shuttle e` cambiata un paio di volte, e di nuclei credo proprio che non ce ne siano piu`.

Anche qui i codici di innesco che vengono inviati alla bomba hanno delle codifiche matematiche molto complicate, e vengono decodificate con delle fpga, un po' difficili da farsi a tubi.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"Valeria Dal Monte" ha scritto:

D'accordo, ma il silicio si usa comunque ;-) Le varie tecniche fault taulerant, anti guasti soft, eccc... servono proprio per quello.

-- Per rispondermi via email sostituisci il risultato dell'operazione (in lettere) dall'indirizzo

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Fabio G.

Ciao Valeria In effetti conservano lo stato ad apparato spento. Fu questa la ragione per cui le utilizzai per fare un regolatore automatico di livello di supergruppo, che doveva mantenere il guadagno raggiunto precedentemente, anche in caso di mancanza di alim, come voleva SIP. E come facevano i vecchi che usavano un motorino per la variazione del guadagno. !!! Se al ritorno della alim si fosse posizionato sul massimo guadgno avrebbe reso instabile la rete !!! Purtroppo non ricordo piu' lo schemetto (correvano gli anni 70 !!!).

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

Interessante, ma negli anni '70 si trovavano le memorie a nuclei gia' pronte come oggi si trovano i chip di memoria o hai dovuto infilare tu le perline e fare i circuiti di lettura e scrittura? Comunque quelle memorie erano bellissime da vedere, io le ho viste solo una volta, una specie di tessuto di fili di rame colorati e perline di ferrite, ripiegato a piu' strati a fisarmonica e il tutto inscatolato in un contenitore schermato dai campi magnetici.

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Valeria Dal Monte

Ciao Valeria Effettivamente le memorie magnetiche esistevano gia' Mi fecero vedere un piastrone da 8 Kbit per il minicomputer usato nei collaudi automatici, che tenevano amorevolmente in mano (costava un milione ..3 dei miei stipendi !!) Io dovevo memorizzare solo un bit e feci fare degli scatolini contenenti oltre alla ferrite anche i transistor necessari . Feci anche un articolo "Regolazione automatica e memorie magnetiche" ,ma non ebbe un gran successo. Ne costruimmo si e no un centinaio !!

Era un altro mondo !!!

Ciao Giorgio P.S. Il mio messaggio a cui hai risposto ..io non lo vedo ; mi capita sempre piu' spesso !! Cosa puo' essere ??

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Giorgio Montaguti

"Giorgio Montaguti" ha scritto

Ecco, appunto... riguardo alla domanda originale di questo thread:)

Immagino che le normali perline di ferrite per RF non vadano bene...

Mi incuriosisce pero' sapere qual'era l'ordine di grandezza delle correnti in gioco e dell'impulso di tensione indotto dal cambiamento del verso di magnetizzazione.....

Claudio F

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Claudio F

Ciao Sono andato a ripescare l'articolo che scrissi per la Riunione Annuale AEI 1968 ma il circuito l'avevo descritto senza schemi e valori. Leggo che usavo nuclei in ferrite da 2 mm, a ciclo di isteresi rettangolare e vi erano 3 avvolgimenti scrittura ,cancellazione ,lettura, ma non ricordo nemmeno se fosse un solo filo passante o qualche spira. Dovevo memorizzare una parola di 5 bit su 5 bistabili, e ad ogni bistabile era associato un nucleo. Purtroppo non ricordo altro . Se hai strumentazione puoi fare qualche prova sui nuclei che hai ,ma non credo siano a ciclo di isteresi rettangolare ,come serve. Prova a vedere il ciclo di isteresi con l'oscilloscopio, e' molto semplice.

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

"Giorgio Montaguti" ha scritto

...che strano posto internet... si discorre alla pari con persone che gia' scrivevano articoli quando avevo meno di un anno;) In passato non ci si sarebbe mai conosciuti:)

e' il mio stesso dubbio

ho cercato un po' ma non ho trovato nulla riguardo a questa misura...

Claudio F

Reply to
Claudio F

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