[LUNGO] Dubbio amletico su giunzione PN

Buonasera a tutti :)

Stavo rispolverando le mie (scarse) conoscenze di fisica dei dispositivi, su un libro che consigliommi tempo fa da Maitre Aliboronn: Fundamentals of modern VLSI devices, di Taur e Ning. Vediamo se riesco a riassumere il problema in termini concisi. Nello studiare la giunzione pn, si ricorre ad una serie di approssimazioni/considerazioni, ossia:

-giunzione brusca

-divisione in zone neutre(bulk p e n) e zona di carica spaziale, svuotata di portatori e sede di "tutto" il campo elettrico. Quest'approssimazione è "debole" nel senso che dato che il materiale ha comunque una sua resistività, il passaggio di cariche implica una caduta di potenziale, dunque un campo ecc ecc. Però diciamo che viene comodo ignorarlo, sto campo, ed è ragionevole perché la sua entità è comunque piccola rispetto a quella del campo che ha sede nella regione di carica spaziale. Questo almeno fino a determinati "livelli di iniezione" ma non è qui che intendo soffermarmi.

Ignorare il campo conviene perché le equazioni che governano la densità di corrente contengono,in questo modo, la sola componente legata al gradiente della concentrazione di minoritari. E' questo il perno attorno a cui ruota la derivazione della dipendenza esponenziale della corrente dalla tensione applicata. In particolare, si calcola prima il profilo dei minoritari - consideriamo solo un lato per fissare le idee - nel lato p, ricavandone una funzione "seno iperbolico" (combinazione di esponenziali) con argomento "x", la distanza dall'interfaccia zona di carica spaziale e zona quasi neutra. In più c'è - come fattore di normalizzazione - la lunghezza di diffusione. In base al rapporto tra lunghezza di diffusione e estensione della zona quasi neutra, si possono fare delle semplificazioni della dipendenza funzionale del profilo dalla distanza dall'interfaccia. Per zona quasi neutra corta, il profilo è una retta, per zona lunga, un esponenziale decrescente. Lunga e corta sono aggettivi in riferimento alla lunghezza di diffusione.

Riassumendo: la corrente del dispositivo risulta dall'integrale della densità di corrente, in principio calcolata in una qualsiasi sezione dello stesso. Con le approssimazioni fatte, risulta conveniente calcolare questa densità all'interfaccia zona di svuotamento (o di carica spaziale) e zona quasi neutra. Questo perché in questo punto il campo elettrico è "zero" (o quasi), e la componente di diffusione è "facile da calcolare".

E fin qui...

Il problema, dubbio amletico: l'assunzione implicita (e questo è quello che, nel libro, non mi piace molto) che si fa è l'utilizzo del principio di conservazione della carica. Se la corrente vale "tot" ad una certa sezione del dispositivo, e se non ci sono "fughe", dovrà valere "tot" anche in altre sezioni dello stesso. Ecco perché si può ricondurre tutto alla "sezione comoda", la famosa interfaccia di cui abbiamo parlato. Benissimo, ma io mi chiedo: guardiamo ancora il profilo dei minoritari nella zona quasi neutra: può accadere che lo si possa approssimare (zona lunga rispetto alla l. di diffusione) come un esponenziale decrescente. Se è vero che la densità di corrente è proporzionale al gradiente di questo profilo, e solo ad esso visto che non c'è campo elettrico (zona "quasi neutra"), visto che questo gradiente DIMINUISCE con la distanza (la derivata di exp(-x) è ancora exp(-x), col meno davanti), se ne deduce che pure la densità di corrente diminuisce mentre ci allontaniamo dalla zona di carica spaziale. E se la sezione trasversale del dispositivo rimane invariata (cosa che mi pare ragionevole...no?), allora anche la corrente deve diminuire. Ma la corrente non può diminuire, a meno che non fluisca da altre parti...E io non vedo possibilità di fuga per lei. L'unica spiegazione che mi posso dare è che una componente di drift, ossia legata al campo elettrico, rimpiazzi quella densità che, allontanandosi dall'interfaccia, pian piano viene meno. Questa è l'unica spiegazione che mi so dare...E se fosse così mi sarebbe piaciuto che avessero speso due parole in più al riguardo...

Vorrei sentire cosa ne pensate,

Grazie,

M
--

Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora
(Guglielmo Da Ockham)

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Michele Ancis
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Ciao, ho letto solo velocemente e non ho capito veramente la questione a fondo. Se interpreto bene, il tuo dubbio concerne il comportamento dei minoritari nella zona quasi neutra e il fatto essi decrescano.

Mi riprometto di rileggere con piu' attenzione il post, ma cosi' di botto mi viene da pensare che non tieni conto della concentrazione dei maggioritari.

Del resto, una volta che i minoritari passsano dalla zona N a quella P (o viceversa) e si accumulano all'interfaccia della zona svuotata, cosa succede ai minoritari? Trovandosi in una zona ricca di cariche opposte si devono ricombinare in qualche modo.

La concentrazione di minoritari diminuisce esponenzialmente allontanandosi dalla zona svuotata perche' dovrebbero ricombinarsi in zona quasi neutra arrivando alla concentrazione di equilibrio. Quindi deve esistere una corrente di cariche opposte e in verso opposto (in modo da mantenere coerente il verso della corrente) che la trattazione non considera perche', come dici tu, considera il calcolo solo nella sezione di dispositivo che gli fa comodo per il calcolo (del resto la densità di corrente deve essere costante come dici e quindi non importa dove faccio il calcolo).

In sintesi: se ho ben capito il tuo dubbio, gli autori considerano il calcolo nella sezione in cui ci sono solo minoritari, per facilità di calcolo. Considerare in qualsiasi altra sezione dovrebbe tenere conto del contributo dei maggioritari. Essendo inoltre in regime di debole iniezione tieni conto che la concentrazione di maggioritari e' quasi costante in zona neutra: aumento di 1000 volte della popolazione di minoritari i maggioritari non la vedono nemmeno essendoci diversi ordini di grandezza di differenza nelle concentrazioni (attenzione pero' che anche se la concentrazione e' molto piu' elevata, il gradiente di concentrazione, che e' quello che poi determina la corrente, deve essere tale da dare le stessa corrente, quella mancante di cui non riesci a spiegarti l'origine).

Fammi sapere se il tuo dubbio era questo o se ho capito male io.

maitre Aliboron.

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maitre Aliboron

Mi associo :). Anch'io non sono sicuro di aver capito bene la domanda, mi sembra che maitre aliboron dica parole sagge :)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Franco ha scritto:

Buongiorno a Voi :-)) Speravo che mi rispondeste.

Maitre, penso di aver capito e che abbiate visto giusto: a fronte di una corrente di diffusione di minoritari che diminuisce, c'è una componente di maggioritari che aumenta. Questo spiega tutto molto bene ;-) In effetti, quando i minoritari si sono ricombinati tutti, alla "fine" del dispositivo, lì la corrente dev'essere a carico dei maggioritari, non c'è scampo. Sei d'accordo - però - che il testo sia poco chiaro su questo punto? O pensi ch"e sia "chiaro di per sé"?

Ho ancora un po' di dubbi residui: perché diciamo che all'interfaccia "la corrente è solo di minoritari"? Come facciamo a capirlo? E' un'approssimazione? La concentrazione di min cresce esponenzialmente, ma per la neutralità abbiamo

p - n + Nd - Na = 0

Siamo in zona p dunque Nd=0, abbiamo che

n = p - Na

e dunque se p cresce esponenzialmente con V, n può essere considerato abbastanza piccolo da contribuire in maniera trascurabile...

E' questo il discorso che si fa?

Poi questa corrente di maggioritari, è comunque regolata dalla solita equazione: componente diffusiva, componente di drift. Stiamo forse dicendo che, anche se il campo elettrico è molto debole, grazie alla grande mobilità dei maggioritari, questo è sufficiente a generare la corrente che "ci serve" per rimpiazzare quella di minoritari che pian piano va scemando?

Grazie per le risposte!!

M
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(Guglielmo Da Ockham)

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Michele Ancis

il testo non e' esente da difetti e da punti poco chiari, ma personalmente non ho ancora trovato il "testo perfetto". Comunque quello che stai leggendo e' uno dei piu' chiari, sintetici e orientato alla pratica, che mi siano mai capitati (e ne ho letti parecchietti sui semiconduttori: Grove, De castro, Sze, Muller-Kamins, Matthieu e qualche altro qua e la'). Sicuramente e' uno dei piu' aggiornati. Sul punto in questione non ti so dire precisamente perche' adesso non ho con me il libro.

magari e' solo un'approssimazione visto che l'esponenziale non va mai a zero... :-). Scherzi a a parte non ti so dire precisamente, dovrei rivedere bene i calcoli e le ipotesi che fa.

in sostanza stavo dicendo questo, ma non tirerei in ballo la mobilità, (che comunque entra nel coeff. di diffusione), e' sempre di concentrazione. Il gradiente dei maggioritari (es lacune in p) puo' essere tale da provocare una corrente di diffusione senza incidere praticamente per nulla sulla sua concentrazione. (es: un gradiente di qualche ordine di grandezza es 1000 o 10000 cm-3, che potrebbe dare origine ad una densità di corrente di diffusione sensibile, su una concentrazione di 10e+18 cm-3, ad esempio, e' praticamente invisibile).

Scusa per l'estrema sintesi e l'incompletezza, ma in questo momento non ho veramente molto tempo: ho appena cambiato lavoro e sono in trasloco... con tutte le rogne che comporta (soprattutto amministrative: indirizzi da comunicare, abbonamenti da disdire e rifare, conti in banca da cambiare etc...). Mi sarebbe piaciuto (ri)approfondire.

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

rari sprazzi di lucidita': in genere non durano... :-))

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

maitre Aliboron ha scritto:

Si si, Maitre, il testo è ottimo e sono contento di essermi fidato di te nel comprarlo :-) Non so se ti ricordi, ma tempo fa ci fu una discussione in cui notai come ti fosse chiaro questo panorama, e allora mi dissi che un consiglio libresco da te non sarebbe dovuto passare inascoltato. Per questo comprai il libro, che mi piace molto per come è fatto.

Infatti...Io non parlavo di dove l'exp va a zero, ma dall'altra parte :oP

Su questo punto non mi trovo particolarmente...Un gradiente è sempre un gradiente e "per definizione" si deve poter sentire, secondo me. Direi che la differenza grossa stia nella mobilità dei maggioritari...ma visto che ora non hai tanto tempo, aspetterò paziente :)

No problem, maitre :) Conosco la storia: ho cambiato un anno fa lavoro, città, casa...più è arrivato un bambino quindi so che significato ha la parola "incasinamento". Auguri per tutto e quando vuoi, fatti sentire anche in privato (la email è criptata)!

M
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(Guglielmo Da Ockham)

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Michele Ancis

Auguroni allora, che ci stai a fare ancora con quei libracci in mano? E' tempo di passare da Sze e Grove a Rodari e Andersen...

Io sto a quota 4 - l'ultima e' nata in terra straniera un anno e mezzo fa - e penso di aver contribuito abbastanza alla conservazione della specie. Adesso e' giusto che vi diate da fare anche un po' voi giovani :-)

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

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