logica a relè vs logica elettronica

Ho notato che negli impianti dove la sicurezza =E8 un fattore importante vengono ancora preferiti i rel=E8 piuttosto che l'elettronica. Chiedo ai pi=F9 esperti se =E8 davvero cos=EC, ed eventualmente quali sono i motivi che determinano questa scelta. Nel frattempo vi posto la risposta che mi son dato oggi pomeriggi dopo "lunga elucubrazione" e che ho scritto su carta per paura di dimenticare :-)

Per la realizzazione di circuiti elettrici che implementino l=92algoritmo di un sistema di azionamenti in cui la sicurezza =E8 un fattore importante, solitamente viene preferito l=92uso di logiche a rel=E8 piuttosto che logiche basate su circuiti elettronici (specie se programmabili come i PLC o certi sistemi cosiddetti embedded), in quanto i circuiti del primo tipo, pur ammettendo vari svantaggi, sono meno soggetti a disturbi esterni di qualsiasi natura (soprattutto climatici, termici, elettrici, e meccanici), e perch=E9 gli eventuali guasti difficilmente causano la variazione dell=92algoritmo stesso (portando il sistema a comportarsi in maniera anomala) piuttosto che il blocco dello stesso in un determinato punto prevedibile in fase di progettazione. In poche parole il rischio pi=F9 grande dell=92uso dei circuiti a logica elettronica sta nel fatto che questi circuiti sono pi=F9 suscettibili nei confronti dei disturbi esterni, ed inoltre il loro malfunzionamento a volte non porta al blocco dell=92algoritmo, ma alla modifica dello stesso, ed alla prosecuzione del funzionamento del sistema sulla base di tale algoritmo alterato, con evidenti conseguenze inaccettabili ai fini della sicurezza.

Ci ho preso?!

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antologiko
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antologiko ha scritto:

In parte. Utilizzo Siemens S7-300 con periferiche safe mode che sono certificte e testate per funzionare in situazioni appunto pericolose. In tale modalità le schede se si guastano si autopassivano come farebbe un rele in caso di guasto. I controlli implementati permettono al plc di capire il guasto e di escludere la parte guasta. O nel peggiore delle ipotesi nel quale la cpu si blocchi tutto il sistema si mette in sicurezza positiva.

E' solo una questione di costi.

Se devi mettere un rele per fare una funzione di sicurezza è un conto e lo si mette. Se i rele diventano n.. allora nessuno si sognerebbe di usare un sistema del tipo"cablato" cioe a rele in quanto poco o niente flessibile. Per farti un esempio uno a caso Engel la ditta n. uno al mondo in fatto di presse usa plc e di sua "produzione per tutte le funzioni anche quelle di sicurezza...Ovvio che i loro plc sono certificati per tale scopo. Saluti

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LiMortacciVOstri

LiMortacciVOstri ha scritto:

Inoltre va considerato anche il fatto, come accenni più sotto, che i PLC di sicurezza o i moduli di sicurezza (necessari per normativa, non puoi mettere un normale plc a svolgere un ruolo di sicurezza, e nessuno con un minimo di buon senso metterebbe tanto meno una PC-104...) costano un occhio della testa...

Diciamo che per macchine abbastanza semplici, dove le sicurezze rimarranno sempre uguali a se stesse per anni, la realizzazione cablata, per quanto rigida, ha un vantaggio in termini di costi di produzione, ma anche di tempi per la riparazione nel caso qualcosa si rompa. Qualsiasi azienda anche piccola ha le risorse economiche per farsi una piccola provvigione di relè di ricambio e umane per effettuare la riparazione. Diverso è sostituire e riprogrammare un PLC: devi chiamare gioco forza l'assistenza...

ciao

--
Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
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Paolone

o.

Ciao e grazie. L'opinione di qualcuno del mestiere mi interessava per capire la realt=E0 tecnologica attuale. L'unica mia, peraltro molto esigua, esperienza =E8 in ambito ferroviario dove ho notato che in piccole e medie stazioni vengono tuttora installate intere stanze piene di rel=E8 per realizzare il funzionamento in sicurezza della stazione. In effetti per=F2 so (solo per conoscenza) l'esistenza di impianti pi=F9 moderni come gli ACS (apparati centrali statici), ASCT (apparati statici a calcolatore vitale) e i moderni ACC (apparati centrali computerizzati) che si basano sull'elettronica programmabile, anche se per=F2 non conosco quale sia la loro diffusione.

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Antologiko

antologiko ha scritto:

se l' algoritmo e' semplice && i segnali sono tutto_niente && sono ammesse le tolleranze dell' HW && si raggiunge facilmente una posizione predefinita di sicurezza && non sono previste modifiche future, allora si, conviene usare una circuiteria HW failsafe, che ha un numero definito di possibili guasti e puo' essere testata (tutti i guasti) in un tempo finito, con ridotti costi di omologazione.

in tutti gli altri casi, risolvi con uno o piu' uC; le moderne tecniche di progettazione SW consentono di eliminare gli effetti insidiosi che descrivi, e di ottenere un prodotto sicuro ed omologato, anche con le scarse risorse di un piccolo uC.

letteratura: Microcomputers in Safety Technique TUV Holscher Rader EN60730 Dispositivi elettrici automatici di comando per uso... UL1998 UL Standard for Safety for Software in Programmable Components CSA C22.2 no0.8 Safety Functions Incorporating Electronic Technology

saluti

--
  lowcost
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lowcost

Vorrei solo osservare che anche i rel=E8 si rompono come tutti gli altri circuiti in caso di sovratensioni o sovracorrenti, immagino dipenda dalla bont=E0 del progetto e dalla qualit=E0 dei rel=E8, e vorrei anche riportare il fatto che se le correnti sui contatti sono troppo basse (per esempio pilotaggio di porte logiche con correnti inferiori a 1 mA) col tempo possono dare origine a malfunzionamenti dovuti a formazione di ossidi sui contatti.

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Arrangiologo

Arrangiologo ha scritto:

Si, ma il fatto che vengano preferiti non dipende dal fatto che essi non si rompano (anzi, avendo componenti meccanici all'interno hanno mediamente una vita molto più breve dei componenti elettronici), ma dalla prevedibilità del comportamento di guasto e dalla semplicità di sostituzione... ciao

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Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
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Paolone

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