la potenza si misura in AMPERE

no, non è una domanda ;)

stasera leggendo un quotidiano (articolo sui fulmini) ho notato che la potenza del fulmine veniva espressa in ampere... ora mi chiedo: si tratta di incompetenza oppure nel caso di fulmini ci sono regole diverse?

chi ne sa qualcosa di più? grazie!

-ice-

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ice
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ice ha scritto:

Mah, chiamarla potenza è ovviamente scorretto dal punto di vista "filologico", però mi è venuto in mente questo. Hai presente i generatori di Van der Graaf? Sviluppano ddp di fantastiliardi di V tra le armature..Ciononostante (e in prima instanza in maniera controintuitiva), se li scarichi attraverso la pellaccia, la "scossa" è minima, e assolutamente innocua. Questo perché la carica sulle armature è minima (capacità del sistema di conduttori molto bassa, basta poca carica per costruire una ddp grande), e dunque anche la corrente che può fluire è poca roba.

Forse la situazione nel caso dei fulmini è simile, nel senso che hai un condensatore tra nuvola e terra, la cui ddp è enorme ma il cui "potere" è legato all'effettiva carica accumulata, e dunque alla corrente che ha luogo quando si rompe il dielettrico.

M
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Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora
(Guglielmo Da Ockham)

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Michele Ancis

Il giorno Sun, 10 Sep 2006 21:39:23 +0200, "ice" ha scritto:

L'incompetenza di molti giornalisti sugli argomenti tecnico-scientifici è nota... è vero che non si può conoscere tutto, però un minimo di correttezza nell'informazione non guasterebbe.

La corrente si misura in Ampere (A), la potenza in Watt (W) oppure in Voltampere (VA), nel caso di potenza apparente (in regime sinusoidale).

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Luigi

"Luigi" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Non posso che confermare, pensavo proprio a ciò. Non sanno distinguere un parapendio da un deltaplano da un aliante da un aereo ... MD

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Massimo D'Angeli

Il /10 set 2006/, *Michele Ancis* ha scritto:

Forse, più semplicemente, è difficile spiegare attraverso un articolo di giornale che l'ampere misura l'intensità di corrente e quindi il flusso di cariche elettriche. E' molto più immediato (anche se fisicamente scorretto) associare il temine "potenza". Chissà che domani qualcuno, per esempio i verdi, si convincono (e magari ci credono) che è possibile realizzare centrali elettriche a fulmini...

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Leftorium®

"Leftorium®" ha scritto nel messaggio news:Xns983B686A7C70FLeFt@195.31.190.164...

..penso sia molto difficile, non solo per le elevate tensioni e correnti in gioco ma principalmente per un discorso probabilistico nei riguardi della presenza di fulmini o meno e nella capacità di poterli "attirare" o meglio dirigere verso punti di raccolta...

Steno

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Stefano

Sarebbe scorretto chiamare questo potere "energia"?

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Leftorium=AE ha scritto:

Se non lo si sa fare, non si pretende di dare misure e di definire grandezze: si smette di fare i giornalisti e si va a lavorare.

Oltre a quanto ti ha detto Stefano, tieni presente che la quantit=E0 di energia di un fulmine =E8 abbastanza poca; ho letto dei dati tempo fa, ma non ricordo numeri precisi. La potenza di picco =E8 enorme e pu=F2 illudere, proprio perch=E9 =E8 liberata in un tempo molto breve.

Non credo per=F2 che questo scoraggerebbe gli ecologisti integralisti, quelli che vogliono far funzionare tutta casa tutto l'anno con un metroquadro e mezzo di pannelli solari, e magari rivenderne un po' all'ENEL. Ai discorsi sulla densit=E0 di energia e sui rendimenti di conversione sono allergici, per non dire di peggio.

L'ecologia =E8 una cosa molto seria, troppo seria per lasciarla fare agli ecologisti da sbarco.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Tomaso Ferrando ha scritto:

Dehaiohoih Tommaso! Hai ragione...la carica per la ddp ti dà proprio l'energia del sistema!

M
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Michele Ancis

Leftorium® ha scritto:

Io credo che stiamo dicendo la stessa cosa: è chiaro che il giornalista abbia "tagliato corto", per ragioni di "comodità". Osservavo piuttosto che in questo caso la scorciatoia è non troppo dannosa perché - a parità di ddp - è effettivamente la carica accumulata (e di qui la corrente, supponendo che la scarica avvenga più o meno sempre nello stesso tempo) a dar conto dell'energia del fulmine e dunque della sua pericolosità. Avrà il giornalista svolto questi ragionamenti (sulla cui validità non giurerei), prima di scrivere? Boh!

M
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Michele Ancis

Beh, gia' che ci siamo potremmo metterci anche i VAR: visto che il tuono e' sempre in ritardo sul lampo, magari la "potenza" del fulmine potrebbe avere qualche componente reattiva...

Salve!

--
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Tomaso Ferrando

Michele Ancis ha scritto:

Manca una divisione per due.

Ovvero, 'entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem' ;-)

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Tullio Mariani ha scritto:

Aaaahhh! Hai ragione Tullio! Tra l'altro, mi chiedo perché...D'accordo, so derivare il risultato dal lavoro infinitesimo qdV integrato, e questo dà ovviamente 1/2*C*V^2, oppure 1/2*Q*V ecc.. Però il potenziale è il lavoro per unità di carica...perché poi ne considero solo la metà? Ecco...è pure arrivata la risposta :-) Perché il potenziale V non è fisso, ecco perché. V = V(q), è per questo che, integrando, ottengo quel risultato. Tipo Marzullo: si faccI una domanda, si diI una risposta ;-D

Esattamentely! Pensa che l'altro giorno ho scritto sul NG di medicina..Un signore mi ha risposto, e poi ha commentato tipo "oh, ma guarda che la "vera" frase è "entia non sunt...""...Ma io sono un tipo originale, che diamine!

Ciao!

M
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Michele Ancis

Michele Ancis ha scritto:

io sono un tipo originale,

Per=F2 gli togli quel sapore di latino ecclesiastico-medioevale che lo fa ancora meravigliosamente comprensibile da chiunque parli una lingua neolatina (accidente all'inglese, che pi=F9 che una lingua =E8 un 'pidgin').

suona molto classico, ma no =E8 lo stesso. Per=F2, se proprio lo vogliamo classico:

Frustra per plura fit, per pauciora quod fieri potest

Maldestro (e temo cappellato) tentativo di ricavarne un esametro.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Tullio Mariani ha scritto:

sono un tipo originale,

Hai ragione, l'altra frase è più intuibile...sarà l'uso di "fio", che personalmente mi ha sempre incasinato un pochetto :) D'altra parte, a confronto con la tua versione "catulliana" la mia rivela già il suo sapore "volgare"...la sintassi è già italiana ;-)

Tra l'altro, mi ricorda tristemente il mio modo di scrivere in tedesco...;-(

Ah per quello non ti preoccupare...Tanto non li so più contare!

M
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Michele Ancis

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