Qualcosa non mi quadra in questo encoder anni '70...
Si tratta di un codificatore per le 49 note di una tastiera musicale, gestite da una matrice di diodi organizzata come 12 (note) x 4 (ottave),
semplicemente trattata come la corrispondente dell'ottava precedente, ovvero il quarto DO... Alla fine di tutto in uscita abbiamo, tra l'altro, una tensione di controllo generata da un rudimentale convertitore digitale analogico la
da me marcati in rosso: i primi quattro derivano dalla codifica dei 12
significativi, dalla codifica delle 4 ottave (integrato 5, latch 4042).
convertitore a generare una scaletta di tensioni effettivamente proporzionali alla nota suonata, ovvero come facciano i 4+2 bit ad armonizzarsi tra loro, visto il modo con cui vengono ottenuti... Forse il "magheggio" risiede nella scelta dei valori delle resistenze che costituiscono i pesi del convertitore, ma questo vorrebbe dire che non potrei utilizzare questi 6 bit per pilotare direttamente un convertitore digitale-analogico classico, magari in forma di integrato... E' giusto, o a causa della mia quasi totale ignoranza del mondo digitale sto travisando qualche importante particolare?... :-?
S.M.
P.S. - Gli integrati 1 e 2 sono dei (priority encoder) tipo 4532 ...
*