info condensatori

Su certi condensatori (quelli a forma di parallelepipedo), c'è scritto spesso cose del tipo: .1K100 che significa che il condensatore ha una capacità di 100.000 picoFarad (0,1 uf), che la sua tolleranza è K = 10% e la sua tensione di lavoro è di 100 volt. oppure 1K63 ecc....

Io realizzo piccoli circuiti alimentati a 9V (batteria o col traformatore), è giusto che usi questi condensatori? Volgio dire, non è per caso che a tensioni molto più basse assumono valori di capacità tanto diverse? Questi discorsi valgono anche per le resistenze? Esistono dei componenti specifci per piccoli circuiti così?

syd

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Syd
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Tranquillo vanno benissimo e non cambia niente usandoli a 9 volt... magari si possono trovare dei modelli a 25 o 50 volt che dovrebbero essere un po' piu' piccoli di dimensioni, ma non di molto

ciao

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Giuss

No, la capacita' di un condensatore non varia con la tensione (finche' rimani sotto quella massima, poi si rompe). Se ne prendi uno di tensione molto maggiore rispetto a quella necessaria gli unici reali svantaggi sono che usi un componente piu' costoso e di dimensioni maggiori rispetto a quello che ti basterebbe per le tue esigenze.

Le resistenze non hanno un valore di tensione, loro invece definiscono la potenza massima dissipabile. Anche qui, pero', il discorso e' esattamente lo stesso. Se usi una resistenza di potenza massima superiore al richiesto per il circuito non cambia niente, hai solo un componente piu' ingombrante e costoso di quanto sarebbe strettamente necessario.

Esistono varie "taglie" di componenti. Un esempio a caso: e' facile trovare condensatori elettrolitici che, a parita' di valore di capacita', hanno tensioni massime che possono essere di 16, 25, 50 e 63V. Ognuno costa un po' di piu' ed e' piu' ingombrante del precedente, ma se lavori a 9V vanno bene tutti (ovviamente se lavorassi a 24V dovresti prendere dal 50V in su, non conviene il 25V perche' e' sempre bene tenersi un buon margine di sicurezza). Inoltre la differenza di ingombro e costo tra uno e il successivo spesso e' abbastanza piccola (e per le resistenze ancora piu' piccola) ma in alcuni casi puo' diventare importante, specialmente su produzioni di grande serie. Per un hobbysta raramente e' un problema. Infine a parita' di componenti dipende anche dalla tecnologia: per esempio in genere i condensatori a film sono "piu' robusti" degli elettrolitici, per cui non trovi condensatori a film con tensione massima di 16V perche' tanto, in media e a parita' di capacita', sarebbero di dimensioni e costo praticamente uguali a quelli da 100V, quindi non ha senso farli, mentre invece tra un elettrolitico da 16V e uno da 100V (ovviamente sempre a pari capacita') c'e' una bella differenza.

Ciao, Daniele

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Vulcan

Poi ci sono le eccezioni :-). Ad esempio i condensatori ceramici, specie quelli con dielettrico ad alto epsilon r, che cambiano di parecchio la loro capacita` (30% o piu`) con la tensione applicata.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Simpatica caratteristica, questa non la sapevo! Adesso so cosa posso fare se quando mi serve un varicap non ne trovo nessuno disponibile :-))) Per curiosita': in media di quanto deve variare la tensione perche' l'effetto sia significativo? E sai anche da quale effetto microscopico dipende?

Ciao, Daniele

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Vulcan

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