IGBT vs MOSFET

Ultimamente mi sono dedicato al carico fittizio a partire da quello di

caduto l'occhio su un paio di IGBT che mi ritrovo in casa e ho studiato un po' le loro caratteritiche. Probabilmente mi sbaglio ma ho avuto

come carico fittizio in vece del MOSFET. Mi sbaglio? Riporto qui:

assimilabile a un interruttore a stato solido ottimale, ideale per l?uso nelle applicazioni di elettronica di potenza".

Tratto da questo trattato:

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Grazie per eventuali vostri commenti al riguardo Un saluto Gab

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Gab
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se no una bella resistenza RF da 50 Ohm e sei a posto...

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volta che ho fatto sesso. E' stato meraviglioso,
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Archaeopteryx

Il 24/05/2020 11:20, Archaeopteryx ha scritto:

Non mi riferisco al carico fittizio radioamatoriale di 50 Ohm, ma a quello elettronico per testare alimentatori ed altro, tipo quello di NE

un bel barattolo di olio da trasformatori. La mia domanda vuole indagare sulla differenza fra MOSFET e IGBT come carico elettronico. Ciao Gab

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Gab

Allora seguo; ne ho preso uno commerciale ma oltre i 200 W con cui l'ho testato penso che sublimerebbe; resta in piedi l'idea di ampliare quello di NE a una trentina di MOSFET, per ora mi sono arenato sui subcircuiti SPICE ma non dispero.

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volta che ho fatto sesso. E' stato meraviglioso,
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Archaeopteryx

Gab ha scritto:

zato

zione di un

??uso

nell'uso come carico fittizio in DC oppure a bassa frequenza, le perdite di commutazione sono trascurabili, visto che il componente lavora in DC o quasi DC,per cui vanno bene i semiconduttori che assicurano una bassa R di conduzione a parita di corrente

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emilio

Ciao, quasi tutti i MOSFET di potenza (eccetto LDMOS per RF e altre esecuzioni particolari) sono realizzati con microcelle in parallelo (vedi Hexfet) e questo fa si' che funzionino bene in switching, ma non altrettanto bene in regime lineare, a causa del rischio di formazione di hotspot. Conviene controllare sempre bene i diagrammi di SOA, sperando che quanto pubblicato sia affidabile. Per quanto ho potuto vedere, gli IGBT presentano delle SOA molto piu' generose dei MOS e in effetti nelle applicazioni pratiche tollerano di piu' i maltrattamenti: vedi ad esempio cosa combinano certi figuri coi Tesla DRSSTC! L'applicazione e' switching, ma ci sono pur sempre i fronti di commutazione e gli IGBT vengono usati ben oltre le frequenze per cui sono costruiti... Anche per gli IGBT comunque conviene controllare bene i diagrammi SOA, spesso pero' se ne trovano di praticamente ideali (dissipazione piena senza limiti di tempo in tutto il range di VCE o quasi).

I problemi comunque compaiono solo a tensioni medio-alte, da svariate decine fino alle centinaia di V. Sempre alle tensioni medio alte, i vecchi BJT si comportano in genere malissimo: da evitare per alimentatori lineari e carichi.

Io proverei con gli IGBT...

Ciao,

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RoV - IW3IPD 
http://www.iw3ipd.microvise.it/ 
http://iw3ipd.blogspot.it/
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RoV

Il 24/05/2020 11:39, Gab ha scritto:

economico. la funzione sarebbe stata la stessa. Fabio

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Fabio

Il 24/05/2020 18:11, Fabio ha scritto:

eterno" diventa irrisoria. Quello che ho assemblato con 5 litri di olio

cambiato e continua a funzionare bene. A titolo di memoria ricordo che l'olio lo comprai alla GBC, era il momento boom del radioamatorismo. Ciao Gab

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Gab

Il 24/05/2020 10:22, Gab ha scritto:

Di Pier Aisa progettazione e realizzazione di carico fittizio elettronico con IGBT.

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Gab

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